Il jūnihitoe è uno degli abiti più complessi e sontuosi della storia giapponese, rappresentando un simbolo di eleganza e raffinatezza dell'epoca Heian (794-1185). Questo abito tradizionale, indossato dalle donne della corte imperiale, è composto da più strati di seta finemente decorati, ognuno con significati e simbolismi specifici. Scopriamo le origini, la struttura e l'importanza culturale del jūnihitoe, e come questo abito continua a influenzare la moda e la cultura giapponese contemporanea.
Il jūnihitoe, che significa letteralmente "dodici strati," ha avuto le sue origini durante il periodo Heian, un'epoca d'oro per la cultura giapponese, caratterizzata da fioriture letterarie, artistiche e architettoniche. Le donne della corte imperiale utilizzavano il jūnihitoe come abbigliamento formale, e la complessità e la bellezza di questo abito erano un segno di status e raffinatezza.
L'abbigliamento della corte Heian era fortemente influenzato dai costumi della dinastia Tang cinese, ma nel tempo, il jūnihitoe si evolse in una forma unica e distintamente giapponese, con un'enfasi sui colori e sui motivi stagionali.
Il jūnihitoe è composto da diversi strati di kimono, ognuno dei quali viene indossato in un ordine specifico. Anche se il nome suggerisce dodici strati, il numero reale di strati poteva variare, spesso includendo fino a venti. Gli strati principali del jūnihitoe includono:
Kosode: Il primo strato, una sorta di sottoveste che copre il corpo.
Nagabakama: Una lunga gonna a pieghe che si indossa sopra il kosode.
Hitoe: Un indumento di seta leggero senza fodera.
Itsutsuginu: Cinque strati di kimono sottili, ciascuno indossato sopra l'altro.
Uchigi: Diversi strati di kimono colorati, solitamente tra tre e cinque, che aggiungono volume e complessità all'abito.
Uwagi: Un soprabito formale.
Karaginu: Un corto soprabito decorativo che copre le spalle.
Mo: Una lunga gonna che si indossa sopra gli altri strati.
Ogni strato è realizzato in seta pregiata e spesso decorato con motivi intricati e ricami. I colori e i motivi degli strati sono scelti con cura per riflettere la stagione, l'occasione e il rango della persona che lo indossa.
Il jūnihitoe non è solo un abito, ma un mezzo di espressione culturale e artistica. Ogni combinazione di colori e motivi ha un significato specifico e può rappresentare la stagione, eventi particolari o simboli di buon auspicio. Ad esempio, durante la primavera, i colori pastello come il rosa e il verde erano comuni, riflettendo la fioritura dei ciliegi e il risveglio della natura.
Il modo in cui gli strati sono disposti e visibili intorno al colletto e alle maniche era particolarmente importante. L'abilità nel scegliere e combinare i colori era considerata una forma d'arte, e le donne della corte Heian erano ammirate per la loro conoscenza e competenza in questo ambito.
Indossare un jūnihitoe richiede tempo e assistenza, data la complessità e il peso dell'abito. Le donne della corte avevano spesso delle assistenti personali che le aiutavano a vestirsi. Il processo di vestizione poteva richiedere ore e ogni strato doveva essere posizionato con precisione per ottenere l'effetto desiderato.
Sebbene il jūnihitoe non sia più indossato quotidianamente, la sua influenza perdura nella cultura giapponese. Questo abito tradizionale è ancora utilizzato in occasioni cerimoniali e eventi culturali, come matrimoni imperiali e riti religiosi shintoisti. Inoltre, il jūnihitoe è spesso rappresentato in film, drammatizzazioni storiche e illustrazioni, mantenendo viva la memoria di questo affascinante abbigliamento.
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