venerdì 31 luglio 2015

Battaglia delle Termopili

“Vai, dì agli Spartani,
o viandante,
che qui noi giacciamo
obbedienti alle loro leggi.”


- epitaffio dedicato ai trecento Spartani di Leonida -


300-il-film

Nell'estate del 480 a. C. l'immenso esercito persiano del Dio-Re Serse I marciò verso le porte dell'antica Grecia con l'intento di sottomettere le città-stato elleniche e per vendicare l'offesa ricevuta da suo padre Dario nella battaglia di Maratona per mano degli stessi greci.
Per fronteggiare la marea persiana, le città-stato greche formarono la Lega Peloponnesiaca, nella quale tutte le operazioni sia terrestri che navali furono coordinate dagli spartani.
La scelta strategica di uno stretto passaggio tra la montagna e il mare, chiamato Termopili, fu voluta dagli spartani allo scopo di esaltare la superiorità tecnica dei guerrieri greci e ridurre il vantaggio numerico del nemico, che secondo gli storici, si aggirava intorno ai 200mila effettivi.
L'armata ellenica inviata dalla Lega Peloponnesiaca era formata da soli 2500 opliti greci, 400 guerrieri di Corinto, 700 di Tespi, 400 di Tebe, un migliaio di Focesi e i 300 spartani capeggiati da Re Leonida. Infatti, a causa delle Carnee, le feste annuali in onore di Apollo Carneio, non fu possibile per gli spartani mobilitare l'esercito.
Il compito del re spartano era quello di rallentare la marcia dei persiani nel cuore della Grecia e costringere Serse ad aggirare l'ostacolo per via mare dove gli ateniesi erano superiori tatticamente.
Dopo diversi giorni di tentennamento da parte dei persiani, Serse decise di saggiare la temibile falange spartana inviando 20mila fanti, ma lo spazio stretto consentì a Leonida di alternare i soldati in prima linea con forze fresche poste nelle retrovie massacrando uno dopo l'altro i nemici.

Capitano persiano: "Spartani! Arrendetevi e deponete le armi!"
Leonida: "Venite a prenderle!" - dal film "300" -
L'esercito ellenico era composto prettamente da Opliti, ovvero fanteria pesante, armati di:
  • elmo corinzio;
  • tunica di lino pressata;
  • spada corta;
  • scudo di legno rivestito di bronzo;
  • schinieri;
  • giavellotto;
La formazione di battaglia principalmente utilizzata dagli spartani, e dai diversi popoli ellenici, era la falange. In particolare, la falange spartana era composta da un'unità base di 23 opliti posti su 3 file di uomini, comandati da due ufficiali posti in prima fila. Il grande scudo proteggeva il soldato dal collo alle caviglie, mentre la lancia faceva strada tra i nemici.
L'esercito persiano era caratterizzato da una moltitudine di guerrieri provenienti dalle diversi parti dell'impero arruolati indipendentemente dalla loro abilità bellica. Ad esclusione della guarda personale di Serse, gli Immortali, un corpo di fanteria pesante composto da 10.000 uomini. Se qualcuno veniva ucciso o restava gravemente ferito veniva subito rimpiazzato; questo, secondo alcuni studiosi, era il motivo del nome immortali.
L'armamento tipico di questo gruppo d'elité:
  • scudo di pelle e di vimini;
  • una lancia corta con la punta di ferro e un contrappeso all'estremità opposta;
  • un arco e una faretra per le frecce;
  • una daga o una spada corta.


Soldato spartano: "Non conoscono morte o sconfitta, non queste tenebre, non questi immortali..."Re Leonida: "Immortali?... metteremo alla prova il loro nome!" - dal film "300" -



spartani

Tuttavia, la loro fama dovette presto soccombere sotto i colpi dei coraggiosi spartani che spinsero Serse ad offrire a Leonida la possibilità di diventare governatore della Grecia in caso di resa. La risposta fu:

Inginocchiarmi? Vedi Serse, massacrare tutti i tuoi soldati stamattina, mi ha provocato un fastidiosissimo crampo alla coscia per cui mi risulta impossibile inginocchiarmi. - dal film "300" -
Serse: "Non ci sarà alcuna gloria nel tuo sacrificio, presto cancellerò persino il ricordo di Sparta dagli annali!, ogni pergamena scritta dai greci verrà bruciata!, a ogni storico greco e a ogni scriba verranno cavati gli occhi e la loro lingua mozzata!. Chiunque evocherà il solo nome di Sparta o di Leonida sarà punibile con la morte!! Il mondo non saprà mai che siete esistiti Leonida!"
Re Leonida: "Il mondo saprà che degli uomini liberi si sono opposti ad un tiranno, che pochi si sono opposti a molti, e prima che questa battaglia sia finita, che persino un Dio re può sanguinare." - dal film "300" -

Dopo 3 giorni di battaglia, i persiani scoprono un sentiero di montagna, indicato dal traditore greco di nome Efialte, in grado di portarli alle spalle delle postazioni nemiche.
Nel corso della notte gli Immortali, condotti dal loro comandante Idarne, risalgono la montagna giungendo alle spalle dei Greci. Accerchiati, Leonida e i 300 Spartani della sua guardia del corpo combatterono fino all'ultimo uomo.
Per dare tempo al grosso dell'esercito greco di organizzarsi, gli spartani rompono le fila della falange e si gettano nella mischia. Leonida cade per primo mentre i suoi uomini cadranno uno ad uno sotto la pioggia di frecce degli arcieri persiani.

Le nostre frecce oscureranno il sole.

Allora combatteremo nell'ombra.

La gloriosa resistenza dei discendenti di Eracle fu vendica nella Battaglia di Platea.



giovedì 30 luglio 2015

Spada di Stalingrado

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La Spada di Stalingrado è una spada lunga ingioiellata appositamente forgiata e inscritta al comando del re Giorgio VI del Regno Unito come segno di omaggio del popolo britannico ai difensori sovietici della città durante la battaglia di Stalingrado. Il 29 novembre 1943 fu presentata al maresciallo Iosif Stalin dal primo ministro britannico Winston Churchill durante una cerimonia alla conferenza di Teheran, in presenza del presidente Franklin D. Roosevelt e di una guardia d'onore.

Descrizione
Si tratta di una spada a due mani, a doppio taglio, lunga circa un metro e mezzo, con una balestra in argento massiccio. L'iscrizione in acquaforte, tradotta in russo e inglese recita:
(RU)
«ГРАЖДАНАМ СТАЛИНГРАДА • КРЕПКИМ КАК СТАЛЬ • ОТ КОРОЛЯ ГЕОРГА VI • В ЗНАК ГЛУБОКОГО ВОСХИЩЕНИЯ БРИТАНСКОГО НАРОДА»
(IT)
«AI CITTADINI DI STALINGRADO DAL CUORE D'ACCIAIO • IL REGALO DI RE GIORGIO VI • IN SEGNO DI OMAGGIO DEL POPOLO BRITANNICO»
L'impugnatura è rilegata in filo d'oro 18 carati e ha un pomolo di cristallo di rocca con una rosa d'oro d'Inghilterra. Ogni estremità è da 10 pollici ed è modellata a somiglianza della testa di un leopardo e rifinita in oro. La lama da 36 pollici a doppio taglio è lenticolare nella sezione trasversale e forgiata a mano con il miglior acciaio dello Sheffield. Il fodero era realizzato in pelle di agnello persiano, tinto di rosso, anche se alcune fonti suggeriscono che fosse di pelle marocchina ed è decorato con le armi reali, la corona e il cipresso in argento dorato con cinque montature d'argento e tre rubini montati su stelle dorate.

Cerimonia di presentazione
La presentazione ufficiale fu fatta mentre i tre capi di guerra si riunivano nell'ambasciata sovietica alla conferenza di Teheran del novembre 1943, dove venivano stabiliti i piani finali dell'operazione Overlord. Dopo un ritardo di tre ore, i presidi e le loro delegazioni si riunirono nella grande sala conferenze dell'ambasciata con una guardia d'onore britannica e una sovietica allineate su entrambi i lati della sala. Winston Churchill entrò indossando la sua divisa blu da commodoro della Royal Air Force e una banda militare sovietica suonò "God Save the King" e "The Internationale". Churchill prese la spada da un tenente britannico e, rivolgendosi a Joseph Stalin, dichiarò: "Mi è stato comandato di presentare questa spada d'onore come segno di omaggio del popolo britannico". Stalin baciò il fodero e ringraziò silenziosamente gli inglesi. Quindi offrì la spada per l'ispezione a Franklin Roosevelt seduto, che estrasse la lama e la tenne in alto, dicendo: "Davvero avevano cuori d'acciaio". (In russo, il nome di Stalin e simile alle parole "uomo d'acciaio").
La spada fu sostituita nel suo fodero da Churchill o Stalin. Alla fine della cerimonia, Stalin lo consegnò inaspettatamente a uno dei suoi compagni più vecchi e fedeli, il maresciallo Kliment Voroshilov.
L'originale è esposto al Museo della Battaglia di Stalingrado a Volgograd. Durante la guerra fredda tornò in Gran Bretagna per mostre temporanee in almeno tre occasioni.

In letteratura
La spada figura in modo omonimo nella trilogia Sword of Honor di Evelyn Waugh, in cui egli contrappone la spada, simbolo per lui del tradimento dell'Europa orientale all'ateo Stalin, con la spada d'onore dell'antenato crociato del personaggio centrale della trilogia, Guy Crouchback. Prima della sua presentazione, la spada era esposta in tutto il Regno Unito come un'icona religiosa, inclusa all'Abbazia di Westminster, che costituì una scena fondamentale nella trilogia di guerra di Sword of Honor di Evelyn Waugh.


mercoledì 29 luglio 2015

Siming Neijiaquan

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Siming Neijiaquan (四明内家拳, pugilato della famiglia interna di Siming) è uno stile interno di arti marziali cinesi. È chiamato anche semplicemente Neijiaquan ed a livello popolare è anche conosciuto come Etoujingquan (鹅头颈拳, pugilato del collo dell'anatra).

Le origini
Il Siming Neijiaquan si fa risalire alle svariate esperienze di Famiglia Interna che hanno caratterizzato il Wushu della provincia di Zhejiang a partire dall'epoca della dinastia Ming: Huang Zongxi (黄宗羲, 1610-1695) a cui Zhang Sanfeng, secondo il Wang Zhengnan muzhiming, avrebbe trasmesso il Neijiaquan; Zhang Songxi (张松溪); Ye Jimei (叶继美); Wang Zhengnan (王征南); ecc. In particolare nell'area del Simingshan, nell'ovest della provincia di Zhejiang, il Neijiaquan è stato trasmesso da Zhang Songxi fino a Huang Baijia (黄百家) ed in seguito è caduto nell'oblio. I praticanti di Taijiquan, di Xingyiquan e di Baguazhang, riesumarono il nome di questa scuola, per definire l'unione di principi, quindi esso venne ad essere una categoria di Wushu e perciò quello che era il Neijiaquan venne rinominato per precisione Siming Neijiaquan. Nel 2004 un nipote di Xia Mingtu e di dodicesima generazione nella discendenza di Zhang Songxi, Xia Baofeng (夏宝峰), è diventato presidente del ramo dell'Associazione di Wushu di Ningbo (宁波) che si occupa del Siming Neijiaquan.

I contenuti
Questo è un elenco di contenuti del Neijiaquan redatto dal maestro Xia Mingtu (夏明土): Qishier jiayi de bianfa (七十二加一的变法); Sanshijiu dafa (三十九打法); Ershisi jiayi de zhengce (二十四加一的正侧); Xiao jiu tian (小九天, che sono 18 metodi Yin Yang); Shier cheng yi (十二成一, che sono 13 lavori sul cinabro); Guanqi jue (贯气诀, formule propiziatorie); Wen shi duan (文十段); Wu shi duan (武十段); Shier duan jin (十二段锦, dodici pezzi di broccato); inoltre l'arte della grande spada (changjian 长剑) e conoscenze di traumatologia.

Il Simingpai Wushu
Simingpai Wushu (四明派武术, Arte marziale della scuola Siming) è una scuola fondata dal maestro Wang Bo (汪波) sulle radici dell'insegnamento del bonzo Huiliang (慧良婵师 Huiliang Chanshi) del Simingshan (四明山), nella provincia di Zhejiang. Raccoglierebbe l'eredità delle arti marziali e degli esercizi per la salute del Simingshan (四明山), ma anche del Songxi Neijiaquan (松溪内家拳) attribuita al maestro Zhang Songxi (张松溪) e Fojiaquan. Inoltre sintetizza altre conoscenze di Wang Bo: Yangshi Taijiquan appreso dal maestro Tian Zhaolin (田兆麟); Chenshi Taijiquan appreso da Chen Fake (陈发科); Quanyou Laojia; Baguazhang appreso da Jiang Rongqiao (姜容樵); Wudangjian; ecc. Questa pratica cerca l'equilibrio tra Wu (tecnica marziale) e Wen (dimensione spirituale legata alla quiete ed alla longevità).
Questo è un elenco parziale che andrà approfondito nella biografia del maestro Wang Bo.



martedì 28 luglio 2015

Tai Shing Pek Kwar

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Il Tai Shing Pek Kwar Mun, cioè Scuola del Grande Saggio e dell'Attacco Fendente (大聖劈掛門, 大圣劈挂门, dàshèngpīguàmén, ta sheng pi kua men) è uno stile delle arti marziali cinesi. Qualcuno lo reputa uno tra i più antichi che si conosca, ma sicuramente la sintesi tra Dashengmen e Piguaquan è avvenuta ad opera di Geng Dehai tra la fine della Dinastia Qing ed il periodo Repubblicano Cinese. Il Tai Shing , Pugilato del Grande Saggio (大聖拳, 大圣拳, dàshèngquán, ta sheng ch'uan), sarebbe un Houquan tramandato dal Maestro Kau Sze (Kou Si, 寇四). Il Pek Kwar (Piguaquan), è un noto stile del Nord della Cina, la cui trasmissione alla famiglia Geng, è invece attribuita al Maestro Ma Chi Ho.
Il Tai Shing Pek Kwar è suddiviso in cinque diverse categorie dette Wulu Houquan (五路猴拳, Pugilato della Scimmia delle Cinque Vie), una per ognuno dei tipi di comportamento delle scimmie individuati da Kau Sze durante la loro osservazione. Esse sono:
  • la Scimmia che desidera (企猴, 企猴, qǐhóu, ch'i hou),
  • la Scimmia di pietra (石猴, 石猴, shíhóu, shi hou),
  • la Scimmia ingannevole o perduta (迷猴, 迷猴, míhóu, mi hou),
  • la Scimmia di legno (木猴, 木猴, mùhóu, mu hou),
  • la Scimmia ubriaca (醉猴, 醉猴, zuìhóu, tsui hou).

Le origini e lo sviluppo dello stile
Il Maestro Kau Sze e lo stile Tai Shing
Secondo Chan Kai Leung, Kau Sze era esperto dello stile Ditangquan (Tei Tong). Due articoli in lingua Cinese, invece, sono concordi nell'affermare che Kau Sze, originario dello Shaanxi studiò genericamente arti marziali con un vecchio monaco Buddista (老僧, Laoseng). Durante l'epoca della dinastia Qing, per alcuni nel 1899-1900, Kau Sze fu imprigionato e durante tale prigionia ebbe la possibilità di osservare un gruppo di scimmie che vivevano lì. Dopo aver studiato intensamente ogni movimento e dopo aver incorporato questi nuovi movimenti nello stile che conosceva, fondò un nuovo ed insolito metodo di lotta che chiamò Grande Saggio (大聖, 大圣, dàshèng, ta sheng) in onore di “Sun Wukong”, il re delle scimmie protagonista del popolare racconto cinese “Viaggio in Occidente” attribuito all'erudito Wú Chéng'ēn.
Uscito di prigione, dopo aver scontato la sua pena, Kau Sze, insieme al suo migliore amico Ke Yung Kwai (Geng Ronghui, 耿榮貴), ricodificò lo stile “Tai Shing” nelle cinque sezioni elencate.

Kau Sze e Leung Yee Tai
Una storia riferisce che il giovane Kau Sze divenne allievo dell'anziano Maestro Leung Yee Tai [senza fonte] nel 1700. Questa storia contiene alcune informazioni strane, infatti Kau Sze, per poter aver insegnato a Ken Tak Hoi, deve essere vissuto tra la fine del 1800 ed inizi del 1900. Un altro elemento strano è il nome del maestro Leung Yee Tai che stranamente coincide con il nome di un celebre maestro di Wing Chun vissuto alla fine del 1800, cioè Liang Erdi (梁二娣). Questa storia, come altre che analizzeremo in seguito rivelano una certa commistione con storie di altri stili del Sud che poco hanno invece a che vedere con il Dasheng Piguamen.

Il Tai Shing Men da Kau a Ken Tak Hoi
Questo è il lignaggio nel Tai Shing Men che si riscontra in tutte le fonti dello stile: Ditangquan → Kau Sze (Kou Si, 寇四)→ Ken Tak Hoi (Geng Dehai, 耿德海). l'articolo Dasheng Piguamen Neirong oltre a Geng Dehai 耿德海 afferma che Kou Si insegnò a Pan Delin 潘德林, Gao Jun 高俊, He Debao 何得寶 e Li Hong 李鴻.

Il Maestro Ma Chi Ho e lo stile Pek Kwar
Il Piguaquan è uno stile del Nord della Cina, praticato nell'area di Cangzhou in Hebei. L'articolo Tai Shing Pek Kwar afferma che Ma Chi Ho, sviluppò lo stile Pek Kar (Piguaquan). Una famiglia Ma di famosissimi praticanti di Piguaquan fu quella a cui appartenevano Ma Fengtu e Ma Yingtu. Essi appresero questo stile dal padre Ma Jieyuan (马捷元), che a sua volta lo avrebbe appreso dal padre Ma Huatang (马化堂) oppure da Huang Linbiao (黄林彪).

Storie non Confermate su Ma Chi Ho
Le storie seguenti che indicano Ma Chi Ho come fondatore del Piguaquan (stile antico del Nord della Cina), come avvenuto per il Dashengmen lo inseriscono in un contesto del Sud della Cina, con riferimenti geografici e nominali difficilmente verificabili. Le riportiamo in quanto circolano negli ambienti marziali, anche se è difficile risalirne anche alle fonti. Qualcuno riferisce che Ma Chi Ho iniziò la pratica delle arti marziali all'età di sette anni sotto l'insegnamento di un suo zio di nome Chan Chuen Wu il quale era istruttore del clan ed era stato uno dei praticanti nel tempio di Shaolin del Sud nella provincia di Fukien (Fujian). Dopo una decina di anni, visti i grandi progressi di Ma Chi Ho, lo zio, anche in conseguenza dell'età avanzata, lo portò da un suo vecchio compagno di nome Lee Mau Tan, abate nel Tempio Taoista della città di Fa Hai nel Qingdao. Lo stile che Lee Mau Tan insegnava nasceva da un particolare sistema di Kung Fu conosciuto come Lee Kwar (Lijiaquan). Dopo una dimostrazione delle sue qualità, Ma Chi Ho venne accettato come allievo. Il giovane Ma Chi Ho rimase con il Maestro Lee per un periodo di quattro — cinque anni durante i quali apprese le tecniche del Lee Kwar, conosciuto per le caratteristiche dei pugni a corta distanza diretti, e per i calci molto potenti dalla vita in giù. Passato questo periodo di formazione, Lee Mau Tan diede a Ma Chi Ho una lettera di raccomandazione per uno dei più importanti maestri dell'epoca, il monaco Fok Pek, intimo amico del monaco Lee Mau Tan. Fok Pek accetta Ma Chi Ho che, per un periodo di sei anni, studia diligentemente lo stile del Maestro Fok caratterizzato da tecniche di palmo, da tecniche circolari e da tecniche di calci simili all'Hung Gar, ma più dolce e rilassato rispetto a questo. Ritornato a Fa Hai passò quasi un anno riordinando tutto il suo sapere e fondando un nuovo sistema che chiamò Pek Kwar in omaggio ed alla memoria dei suoi maestri. Il suo stile si caratterizzò per le posizioni basse, l'uso delle braccia come se fossero armate di asce, l'utilizzo di percorsi circolari e linee di attacco angolate e movimenti veloci e potenti.
La prima scuola l'aprì a Fuen Fok ed iniziò l'insegnamento del suo stile. Nello stesso periodo aprì una clinica medica dove sviluppò anche le sue conoscenze della medicina cinese.
Dopo quattro o cinque anni, ritornò nella sua città natale di Fa Hai, dove riprese ad insegnare. Qui conobbe Ken Ming Kwai che divenne suo allievo ed al quale insegno il Pek Kwar. Quest'ultimo ebbe un figlio, Gang Yung Kwai, anch'egli esperto di Pek Kwar che sposò Hue Fang, figlia di un noto mercante di Fatshan che diede alla luce due figli maschi: Yim Sing Pak (che morì pochi mesi dopo la nascita) e Ken Tak Hoi.

Il Piguaquan da Ma Chi Ho a Ken Tak Hoi
Questo è il lignaggio di Piguaquan che si deduce da Tai Shing Pek Kwar: Ma Chi Ho→ Ken Ming Kwai → Ken Yung Kwai (Geng Ronghui, 耿榮貴)→ Ken Tak Hoi (Geng Dehai, 耿德海)
Chan Kai Leung afferma, senza però alcuna conferma esterna alla scuola Tai Shing Pek Kwar, che Kan Wing Kwai (dovrebbe trattarsi di Ken Ming Wai) era il maestro più famoso di Piguaquan della sua epoca. Chan Kai Leung afferma anche che egli apprese lo stile all'interno della sua famiglia, al contrario dell'articolo da cui è stato preso il lignaggio precedente.

Il Maestro Ken Tak Hoi e lo stile Tai Shing Pek Kwar
Ken Tak Hoi (Geng Dehai, 耿德海) all'età di 13 anni, dopo la morte dei genitori si recò a vivere come laico nel monastero Chin Wan Ji (monastero della Nuvola Verde, 青云寺, Qingyunsi). Durante la sua permanenza al monastero condensò lo spirito della filosofia del Pek Kwar in quattro principi. Dopo aver trascorso alcuni anni nel monastero della Nuvola Verde, Ken Tak Hoi si recò a trovare lo “zio” (il termine zio è usato per riferirsi a persone per le quali si nutre un profondo rispetto) Kau Sze, fraterno amico del padre. Fu così che Kau Sze prese sotto la sua protezione Ken Tak Hoi. Quest'ultimo si dimostrò un discepolo diligente ed impegnato ottenendo grandi miglioramenti nella pratica delle arti marziali.
Maturate le sue conoscenze, Ken Tak Hoi unificò lo stile Tai Shing con lo stile Pek Kwar aprendo successivamente numerose scuole a Canton e ad Hong Kong. Nacquero così due correnti diverse dello stile Tai Shing Pek Kwar, una con base a Canton ed a capo il Maestro Chui Kwong Yuen e l'altra con base ad Hong Kong ed a capo i Maestri Chan Sau Chung e Cho Chi Fung. In queste due scuole studiarono e si svilupparono gli attuali maestri del Tai Shing Pek Kwar.

Le caratteristiche dello stile
Gli elementi caratteristici
Con una buona reputazione di potenza e ferocia, la scimmia affronta animali di ogni taglia e peso facendo della crudeltà e dell'aggressività il punto di forza del suo metodo di combattimento. La boxe della scimmia è fra le più esoteriche forme di combattimento ed il suo obbiettivo è dominare e battere l'avversario impegnandolo in un flusso ininterrotto di azioni e reazioni. Questa strategia di combattimento viene condotta da posizioni basse e raccolte.
Nello studio dello stile della scimmia esistono molti principi che ogni praticante deve sviluppare.
  • Sorprendere l'avversario. Il praticante dello stile scimmia, attacca in velocità usando potenti tecniche ed impegnando l'avversario in una lotta senza quartiere colpendo le zone del corpo fino ad atterrarlo e sconfiggerlo.
  • Sviluppare la mobilità. Lo stile scimmia permette di essere mobili nel combattimento corpo a corpo a breve distanza. Il praticante ha la possibilità di controllare il cambio della direzione ogni volta, spostandosi da una parte all'altra o manovrando anche in circolo intorno al suo nemico. Molti dei movimenti della scimmia tendono a bloccare un avversario con attacchi dal suolo. Quando si crea un'apertura nella guardia nemica, bisogna usare tutta la velocità possibile per risolvere lo scontro. La confusione creata, spesso disorienta l'avversario, il che vi permetterà di portare un contrattacco a piena potenza. Posizioni basse combinate con movimenti evasivi sono i principi base da osservare nei confronti dell'avversario.
  • Imparare a combattere a terra. Lo stile scimmia offre ai suoi allievi una tecnica non disponibile in altri stili. Cioè l'abilità di difendersi e la conoscenza delle tecniche di combattimento al suolo.
  • Sviluppare l'imitazione. C'è distinzione tra imitare una scimmia e diventare una scimmia. Pur ammirando le esibizioni acrobatiche degli stilisti della boxe della scimmia nelle competizioni è da considerare queste performance delle ripetizioni di sequenze che mimano i movimenti della scimmia. Quando si applica una tecnica, invece, si diventa una scimmia, non si interpreta un ruolo, ma si assume la mentalità dell'animale. Raggiungere tale livello richiede anni di lavoro per liberarsi dai limiti umani e tornare agli atavici istinti animali.
I settori dello stile
Il Tai Shing Pek Kwar è suddiviso in cinque diversi settori, che come abbiamo visto, nel loro insieme prendono il nome di Wulu Houquan. Uno per ognuno dei tipi di scimmia individuati da Kau Sze durante la sua osservazione del comportamento delle scimmie fatta quando era ancora in prigione. Essi sono: la scimmia alta (qi hou ), la scimmia di pietra (shi hou ), la scimmia ingannevole o perduta (mi hou ), la scimmia di legno (mu hou ) e la scimmia ubriaca (zhui hou ). Ognuno di questi settori riflette una particolare capacità delle scimmie:
  • la leggerezza o temerarietà (, , qīng, ch'ing),
  • l' agilità o destrezza (, , líng, ling),
  • la capacità di assalire (, , pū, pu),
  • l' astuzia (, , diāo, tiao),
  • la capacità di cadere (, , diē, tie).
In altre parole il Tai Shing ha i suoi principi di manovra per afferrare, eseguire le cadute, lanciare un attacco e per saltare ed girarsi con leggerezza. Questi principi comprendono tecniche di attacco diretto ed indiretto, nonché tecniche elusive ed imprevedibili, per muoversi furtivamente ed essere distruttivo nell'azione. Ciascuno di questi principi viene impiegato nelle cinque sezioni, anche se poi ciascuna scimmia ha un suo unico singolare metodo di lotta. Secondo Dasheng Piguamen Neirong[8] questi settori sono il retaggio del Dashengmen di Kou Si.
In alcune classificazioni si fa anche riferimento ad un ulteriore sesto settore denominato la scimmia furba che però è stato assorbito nel settore della scimmia perduta.

La scimmia alta
La scimmia alta (企猴) non oscilla come le altre, ma utilizza posizioni più convenzionali. Il suo stile si adatta al combattimento a lunga distanza e tende, nei suoi attacchi, a colpire i punti vitali dell'avversario. Tra i Tao Lu di questa sezione si possono ricordare le forme Tang Li Jie caratterizzate dal loro lavoro sulla respirazione.

La scimmia di pietra
La scimmia di pietra usa la forza fisica per contrastare il suo avversario. È certamente il settore in cui la scimmia sviluppa maggiormente il lavoro di potenza utilizzando il metodo del corpo di acciaio della scimmia. Tao Lu come la forma Shih Hou Chuan (il pugno della scimmia di pietra) evidenziano la potenza delle tecniche sviluppate in questa sezione.

La scimmia perduta
La scimmia perduta o ingannevole guarda spaventata e confusa per ritrovare la via smarrita e ricongiungersi al proprio gruppo. Intanto però tenta di mangiare tutti i frutti e gli insetti che trova nel nuovo territorio, mentre si guarda nervosamente intorno. Ma questa è un'apparenza. La scimmia perduta è rapida nei movimenti sia nel lavoro dei piedi che in quello delle braccia e per il suo avversario è difficile seguirla e rispondere ai suoi attacchi. Essa illude l'avversario inducendolo in un falso senso di sicurezza ed aspetta per attaccarlo nel momento più opportuno. La grande mobilità di questa sezione è evidenziata in Tao Lu quali le forme Tao Du Chao nelle quali la rapidità degli spostamenti disorientano il nemico come anche lo scambio continuo tra posizioni alte e basse.

La scimmia di legno
La scimmia di legno è un combattente molto aggressivo e non mostra mai paura di fronte al suo avversario. Essa utilizza movimenti tranquilli e misurati sempre in cerca di un varco nella difesa avversaria. Quando attacca è così aggressiva che il suo nemico difficilmente riesce a resistere ai suoi assalti diretti al viso o ai punti vitali. Tra i Taolu di questa sezione sono da ricordare la forma Xiao Meihuaquan (in Wade Gilles Hsiao Mei Hua Chuan) che si sviluppa affrontando avversari provenienti da diverse direzioni, la forma Pugilato della traccia perduta (Mizongquan) (迷綜拳, 迷综拳, mízōngquán, mi tsung ch'uan) e la forma antica Fang Chuan.

La scimmia ubriaca
Il settore della Scimmia Ubriaca è il primo che viene descritto dalla Dasheng Piguamen Guoshu Zonghui che lo considera anche il più importante. Sempre la stessa fonte riferisce che Geng Dehai era particolarmente versato proprio in questo settore. Tale settore vuole imitare una scimmia che quando si ubriaca diventa imprevedibile nel suo comportamento. Essa sembra aver perso il controllo e si muove in modo incontrollato alternando movenze lente e morbide a movimenti duri perdendo l'equilibrio nel modo di muoversi e cadendo anche a terra. La scimmia ubriaca è però capace di eseguire attacchi potenti e ben diretti privilegiando gli occhi, la gola, i testicoli. Quando essa è a terra attende implacabile il suo nemico, pronta a lanciare attacchi devastanti alle sue ginocchia o all'area dei testicoli. Nello stile della scimmia ubriaca si evidenzia l'uso dell'energia interna rispetto agli altri settori. È certamente il settore più complesso da imparare, ma certamente è quello più potente e devastante. La fluidità e la morbidezza delle tecniche di questa sezione come anche l'alternanza di movimenti lenti e di tecniche esplosive si evidenzia nei suoi Taolu tra i quali ricordare, a titolo di esempio, le forme Hou Quing Shi, Hou Huan Shi, Hou Zhang She, Hou De Han, Hou Wei Shi, Hou Yu Bei o le forme Hou Huan Ti (Il Re delle Scimmie) con le loro spettacolari movenze.
Complessivamente nel Tai Shing Pek Kwar si contano, nelle cinque sezioni, oltre 160 Taolu tra quelli a mano nuda e quelli con le armi.

Le armi
L'arma principe dello stile Tai Shing Pek Kwar è certamente il bastone (Kun). Questo viene utilizzato sviluppando tecniche potenti e di ampio respiro. Tra i Taolu di bastone le forme Hou Zhang Kuang (la scimmia pazza) la forma del bastone d'argento.
Altre armi utilizzate sono la sciabola (Tao Lu di scimmia ubriaca), la spada o la doppia spada uncinata (Tao Lu del tornado).

Influenze dello stile scimmia in altri stili
Elementi del Tai Shing Pek Kwar sono stati utilizzati anche all'interno di altri stili di combattimento influenzandone la struttura. Il caso forse più evidente è quello dello stile della mantide religiosa (tanglangquan) che ha derivato tutto il lavoro delle gambe e degli spostamenti dallo stile della scimmia.
Anche nell'Hung Gar ci sono riferimenti al Tai Shing Pek Kwar. In particolare esiste una forma di bastone chiamata "il bastone del re delle scimmie" praticamente identica nei due stili. Esiste inoltre, nell'Hung Gar, una forma di sciabola chiamata "la sciabola del Tai Shing Pek Kwar". Questi riferimenti lasciano intuire che tra maestri dei due stili devono esserci stati degli stretti contatti che hanno portato a degli scambi.

Il Tai Shing Pek Kwar in Italia
Il Tai Shing Pek Kwar giunge in Italia con il Maestro Mou Ping (1902 - 1984) negli anni '70. Il Maestro Mou Ping, appartenente alla quinta generazione della scuola di Canton, avendo militato nell'esercito nazionalista fugge dalla Cina per evitare la repressione del regime comunista. Nel suo peregrinare, Mou Ping, giunge prima in Svizzera, passa poi in Italia dove vive per un breve periodo a Reggio Calabria e si stabilisce definitivamente in Francia nella città di Tolone dove morirà.
In Italia fa la sua conoscenza il Maestro Fulvio Firmaturi (1951 -) di Palermo. Il Maestro Mou Ping lo accetta quale allievo diretto e Firmaturi studia con lui e con il figlio divenendo un Maestro della 6ª generazione che insegnerà lo stile nella città di Palermo.
Ad oggi quindi lo stile sopravvive negli Stati Uniti (ramo di Hong Kong) ed in Italia, a Palermo (ramo di Canton) con i Maestri appartenenti alla 7ª generazione tra il quale Umberto Garofalo e i suoi discepoli che apparterranno all'8ª generazione del tai shing pek kwar


lunedì 27 luglio 2015

Tanglangquan

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Il Tánglángquán (螳螂拳, Pugilato della Mantide Religiosa) è uno stile di arti marziali cinesi che viene classificato come stile imitativo (Xiangxingquan 象形拳), in quanto imita le movenze di un insetto: la mantide religiosa. Esistono due scuole che utilizzano questo nome: una nel sud della Cina (anche chiamata Zhoujiaquan) ed una del nord. Quest'ultima è la più conosciuta e maggiormente diffusa, ancorché divisa in numerose ramificazioni, ma le 5 principali sono:
  • Qixing Tanglangquan (七星螳螂拳, Pugilato della mantide religiosa delle sette stelle)
  • Meihua Tanglangquan (梅花螳螂拳, Pugilato della mantide religiosa del fiore di prugno)
  • Liuhe Tanglangquan (六合螳螂拳, Pugilato della mantide religiosa delle sei armonie)
  • Taiji Meihua Tanglangquan (太极梅花螳螂拳, Pugilato della mantide religiosa del fiore di prugno del principio supremo)
  • Taiji Tanglangquan (太极螳螂拳, Pugilato della mantide religiosa del principio supremo)
La creazione del Tanglangquan del Nord è attribuita a Wang Lang (王朗), un personaggio originario dell'area di Jimo, nella provincia di Shandong. Egli avrebbe osservato a lungo una mantide religiosa ed avrebbe creato il suo stile utilizzando il modo di muovere le braccia di questo insetto fondendolo con l'utilizzo delle gambe dello stile della scimmia.


La Leggenda
Come abbiamo visto la creazione del Tanglangquan è stata attribuita a Wang Lang, personaggio semi-storico sulla cui esistenza le informazioni sono diverse e contraddittorie, spesso non coincidono date e periodi storici oppure si assiste ad una mescolanza con storie retaggio degli stili del Sud, come ad esempio quella dell'incendio del Tempio Shaolin. L'attribuzione a Wang Lang, avviene anche tramite il Ke Shi You Yong (可使有勇), un vecchio manuale della Scuola della Mantide Religiosa, scritto da Liang Xuexiang (梁学香) durante il regno di Daoguang (1821-1851). Anche il Tanglang Quanpu Shiba Jia Quan Zu xingming (螳螂拳谱十八家拳祖姓名) menziona Wang Lang, perciò risulta evidente che già nell'epoca di Daoguang si ritenesse questo personaggio il fondatore della scuola. Wang Hongfa racconta come esistano svariati racconti a proposito di Wang Lang che lo collocano o durante la Dinastia Song, o durante la Dinastia Ming o agli inizi della Dinastia Qing. Nel manuale Taiji Meihua Tanglangquan Lue Lun (太极梅花螳螂拳略论) del 1926 Hao Henglu (郝恒禄) scrive che il Tanglangquan è stato creato nell'epoca della Dinastia Han Occidentale (206 a.C.-24 d.C.), periodo in cui sarebbe vissuto il suo fondatore Wang Lang. Li Feng addirittura si spinge a vedere in un ritrovamento archeologico le origini del Tanglangquan, cioè afferma che nella tomba di Mawangdui (马王堆), quella dove sono state ritrovate immagini del Daoyin, sono state scoperte 32 Mani della Mantide Religiosa (Tanglangshou, 螳螂手). Song Tianlong riporta che Wang Lang sarebbe vissuto agli inizi della Dinastia Qing ed avrebbe passato un periodo al Tempio Shaolin del Songshan, dove avrebbe creato il Tanglang riunendo le Diciotto Famiglie (shibajia 十八家), cioè diciotto scuole di pugilato. Secondo il maestro Chen Leping, Direttore Tecnico della China Qingdao Martial Arts Sport Associazion e della China Laoshan Prayng Mantis Boxing Reserch Institute, il maestro Wang Lang, dopo la distruzione del tempio Shaolin si rifugiò nelle montagne LaoShan dove creò il Tang Lang Quan nel Monastero Hua Yan Si 华严寺. Nel monastero è possibile ammirare la statua di Wang Lang, la tomba e diversi riferimenti alla sua vita e alla creazione del Tang Lang Quan. Secondo il maestro Zhong Lianbao 钟连宝, studioso a capo del Istituto di Ricerca sulla Mantide Religiosa di Yantai, ai tempi dell'Imperatore Liang Wu Di (Dinastia Liang 907-923 d.C.), fu organizzato al tempio di Shaolin, un raduno tra i più famosi maestri di arti marziali di tutto l'impero, inutile dire che tra i partecipanti figurava anche il nome di Wang Lang. Sempre secondo il maestro Zhong Lianbao, Wang Lang visse al tempio per tre anni prima di lasciarlo per recarsi al monastero del monte Laoshan, dove visse sino alla fine dei suoi giorni. La leggenda ambientata nell'epoca della Dinastia Song narra che l'Abate Fu Ju (福居) del Tempio Shaolin invitò Wang Lang ed altri diciassette maestri per migliorare il pugilato del monastero. Fu Ju è un nome inventato appositamente per questa storia, che si riferisce alla figura storica di Fu Yu (福裕,1203-1275) che realmente è stato Abate del Tempio. Liu Guoshun parla di diciotto o diciassette scuole, che definisce rispettivamente Shibacou (十八凑) e Shiqicou (十七凑). Egli riferisce che il testo Shaolin Yibozhenchuan (少林衣钵真传) elenca queste Diciotto Famiglie di Metodi di Pugilato:


I 18 Maestri invitati a Shaolin in Shaolin Yibozhenchuan

n.
Nome
Tecnica
Maestro
1
Changquan (长拳)
Pugilato Lungo
Taizu (太祖)
2
Tongbeiquan (通背)
Pugilato della Schiena Libera
Han Tong (韩通)
3
Chan Feng (缠封)
Avvolgere e Chiudere
Zheng En (郑恩)
4
Duanquan (短拳)
Pugilato Corto
Wen Yuan (温元)
5
Duanda (短打)
Colpire a Corta Distanza
Ma Ji (马籍)
6
Houquan (猴拳)
Pugilato della Scimmia
Sun Heng (孙恒)
7
Kaoshen (靠身)
Appoggiarsi al Corpo
Huang You (黄佑)
8
Mianzhang (面掌)
Superficie del Palmo
Mian Cheng (绵盛)
9
Kezhou (磕肘)
Piegare il Gomito
Jin Xiang (金相)
10
Shuailu (摔捋)
Lotta Accarezzando con le Dita
Huaide (怀德)
11
Goulou (勾搂)
Gancio tra le Mani
Liu Xing (刘兴)
12
Gunlou (滚漏)
Perdere e Cadere
Tan Fang (谭方)
13
Zhanna (占拿)
Afferrare e Tenere
Yan Qing (颜青)
14
Yuanyangjiao qiang (鸳鸯脚强)
Calci potenti dell'Anatra Mandarina
Lin Chong (林冲)
15
Qishi Lianquan (七势连拳)
Pugilato Continuo in Sette Figure
Meng Su (孟苏)
16
Woli Pouchui (窝里剖捶)
Analisi dei Colpi Dentro al Nido
Cui Lian (崔连)
17
Gunjiang Zhiru (棍将直入)
Bastone che va Dritto nel Futuro
Yang Gun (杨滚)
18
Tanglang Zong Di (螳螂总敌)
Mantide Religiosa Generale Nemico
Wang Lang (王郎)


Qualcuno riferisce che le stesse 18 scuole sono così elencate dal maestro Fabbricatore che le avrebbe apprese da Zhong Lianbao. Nel sito della Seven Star Mantis Kung Fu Research Institute Europe, una associazione italiana che cita Fabbricatore tra i propri istruttori, appare un elenco dei 18 stili e maestri che è attribuito a Lee Kam Wing e che non coincide con quello presentato sopra. Curiosamente l'elenco di Lee Kam Wing contiene i nomi di molte forme o stili praticati in seno alla Jingwu Tiyu Hui, da cui egli proviene come formazione, inoltre messo a confronto tale elenco con quelli forniti da maestri dello Shandong si può vedere la notevole differenza di cui non ci si riesce a capacitare; altrettanto curiosamente si riescono a riconoscere nell'elenco quasi tutti i maestri citati dalle altre fonti. Questo l'elenco di Lee Kam Wing:

Tavola di confronto tra i 17 Stili e Maestri elencati da Lee Kam Wing e quelli in Shaolin Yibozhechuan

n.
Tecnica per Lee Kam Wing
Maestro in Cantonese per Lee Kam Wing
Maestro corrispondente in Pinyin ed Ideogrammi in Shaolin Yibozhechuan
1
Bai Yingzhaoquan (白鹰爪拳)
Lau Ying
11 Liu Xing (刘兴)
2
Changquan (长拳)
Tai Jo
1 Taizu (太祖)
3
Tongbeiquan (通背拳)
Han Tong
2 Han Tong (韩通)
4
Lanshouquan (拦手拳)
Cheng Yun
3 Zheng En (郑恩)
5
Duanquan (短拳)
Wong Yuen
4 Wen Yuan (温元)
6
Emeiquan (峨眉拳)
Ma Jaik
5 Ma Ji (马籍)
7
Luohanquan (罗汉拳)
Yeung Kwok
17 Yang Gun (杨滚)
8
Kaoshenquan (靠身拳)
Wong Chiem
7 Huang You (黄佑)
9
Meihuaquan (梅花拳)
Mien Sai
8 Mian Cheng (绵盛)
10
Keshou Tongquan (磕手通拳)
Gam Sheung
9 Jin Xiang (金相)
11
Bengquan (崩拳)
Wai Dak
10 Huaide (怀德)
12
Yanziquan (燕子拳)
Tam Fong
12 Tan Fang (谭方)
13
Fanziquan (翻子拳)
Yin Tz'ing
13 Yan Qing (颜青)
14
Tantui quan (弹腿拳)
Lam Chung
14 Lin Chong (林冲)
15
Lianquan (连拳)
Mun Kam
15 Meng Su (孟苏)
16
Chuiquan (锤拳)
Choy Lue
16 Cui Lian (崔连)
17
Baiyuanquan (白猿拳)
Sheung Hong
6 Sun Heng (孙恒)


Nella scuola del Maestro Chen Leping (陈乐平), i 18 Antenati sono descritti nel Cantico delle tecniche di mano delle 18 famiglie 十八家手法歌 (Shiba Jia Soufa Ge):

Cantico delle tecniche di mano delle 18 famiglie

n.
Pinyin
Ideogrammi
Italiano
1
Taizu de Changquan Qishou
太祖的长拳起首
la boxe lunga di Tai Zu da inserire prima di tutti
2
Han Tong de Tongbei Weimu
韩通的通背为母
la forza che attraversa la schiena di Han Tong per buoni fondamenti
3
Zheng En de Chanfeng Youmiao
郑恩的缠封尤妙
l'avvolgere ed il sigillare di Zheng En particolarmente ingegnoso
4
Wen Yuan de Duanquan Gengqi
温元的短拳更奇
la boxe corta di Wen Yuan più che meravigliosa
5
Ma Ji de Duanda Zui Jin
马籍的短打最紧
i colpi corti di Ma Ji i più pressanti
6
Sun Heng de Houquan Qiesheng
孙恒的猴拳且盛
il pugilato della scimmia di Sun Heng è perfino imponente
7
Huang Nian de Kaoshen Nanjin
黄粘的靠身难近
il corpo che si inclina di Huang Nian è difficile da avvicinare
8
Zhou Zhang de Mianzhang Feiji
皱张的面掌飞疾
i palmi rovesci di Mian Cheng volteggiano freneticamente
9
Huai De de Shuailu Yingbeng
怀德的摔捋硬崩
spezzare, proiettare e travolgere di Huai De
10
Liu Xing de Goulou Caishou
刘兴的抅搂採手
le mani che agganciano, afferrano e strattonano di Liu Xing
11
Tan Fang de Gunlou Guan'er
谭方的滚漏贯耳
il roteare e disorientare perforando i timpani di Tan Fang
12
Yan Qing de Zhanna Diefa
燕青的粘拿迭法
la tecnica dell'afferrare e incollarsi repentinamente di Yan Qing
13
Lin Chong de Yuanyangjiao Tiqiang
林冲的鸳鸯脚踢强
i piedi dell'anatra mandarina calciano forte di Lin Chong
14
Meng Su de Qishi Lianquan
孟苏的七势连拳
il pugilato delle 7 forze concatenate di Meng Su
15
Cui Lian de Woli Pouchui
崔连的窝里剖捶
i colpi che squarciano le cavità del corpo di Cui Lian
16
Yang Gun de Guncai Zhiru
杨滚的棍採直入
il bastone che strappa e penetra dritto di Yang Gun
17
Jin Xiang de Keshou Tongquan
金相的磕手通拳
pugilato delle dure mani che attraversano di Jin Xiang
18
Wang Lang de Tanglangquan Zong Di
王朗的螳螂拳总敌
il pugilato della Mantide Religiosa di Wang Lang è sopra tutti rivaleggiante



Wang Lang avrebbe poi assorbito le tecniche degli altri maestri. Curiosamente sono citati tra questi maestri i nomi di alcuni personaggi dello Shuihu Zhuan, il famoso romanzo epico ambientato nell'epoca della Dinastia Song. Secondo Liu Jingru, Wang Lang rimase a Shaolin sino a che durante il regno dell'imperatore Kangxi (1662- 1722), l'esercito imperiale diede fuoco al monastero. Vani furono i tentativi dei monaci di opporsi all'immenso esercito manchu, il quale, con la complicità di un monaco traditore, riuscì ad incendiare e distruggere il monastero. Dopo questi avvenimenti Wang Lang visitò l'Emei ed il Kunlun, fino a fermarsi in Shandong. L'elemento comune che traspare da tutte queste fonti, è che Wang Lang fu un monaco patriota e che lo stile è una sintesi di altri stili o tecniche, unitamente all'imitazione della Mantide Religiosa, in qualche modo legati allo Shaolinquan o perlomeno al tempio Shaolin dell'Henan. Una Storia che ritorna spesso in tutte le leggende è quella che Wang Lang, siccome era di piccola statura, spesso veniva sfidato e battuto in combattimento dai suoi compagni di allenamento. Un giorno, egli, dopo l'ennesima sconfitta , in un bosco vide una Mantide che lottava con una grossa cicala. Dopo lungo tempo la Mantide uccise la Cicala. Wang Lang capì le enormi potenzialità combattive del piccolo insetto, ed iniziò a studiarne le movenze, mischiandole alle tante nozioni già in suo possesso, dando così origine al Tanglangquan. Questo aneddoto per alcuni si riferisce ad una rivalità tra Han Tong (fondatore leggendario del Tongbeiquan) e Wang Lang, che si risolveva sempre a favore del primo contendente, fino a quando Wang vide una Mantide catturare una Cicala e combattere un Serpente . Tutti i lignaggi dei vari rami raggiungono la decina di generazioni, indicando chiaramente un'origine recente, in epoca Qing. Secondo Zhang Bingdou Wang Lang si sarebbe chiamato Wang Wencheng (王文成) e sarebbe stato originario dello Shaanxi.

Qixing Tanglangquan
Il Pugilato della Mantide Religiosa delle Sette Stelle è stato creato dal maestro Wang Yunsheng (王云生,1828-1920) dello Shandong. Secondo un articolo sulla Storia del Qixing Tanglangquan nel 1892, egli cominciò a studiare Tanglangquan con il maestro Li Zhijian 李之箭 (soprannominato Kuaishou Li 快手李 e Shandianshou 闪电手 negli ambienti delle compagnie di scorta di Jinan in cui lavorava). In origine Wang si chiamava Wang Yongchun (王永春), il nome Yunsheng lo ha assunto al raggiungimento dei vent'anni. Per altri la data in cui Wang iniziò a studiare con Li è il 1856. L'Istituto Confucio spiega che Wang Yongchun, zi Yunsheng, dopo anni di ricerche, in cui comprese bene le tecniche Qixingchui七星捶、Qixinggou七星勾、Qixingbu 七星步, ecc., chiamò la sua arte marziale con il nome della sua sala di allenamento, la Kuidetang 魁德堂 e poi, siccome l'ideogramma Kui è quello della prima delle Sette Stelle, essa fu anche chiamata Qixing Tanglangquan.

Alcuni Lignaggi
Wang Kaiwen descrive questo lignaggio:
  • Wang Lang 王朗 → Shengxiao Daoren 升霄道人 → Li Zhizhan 李之瞻 → Wang Yongchun 王永春 → Fan Xiangsheng 范翔升 → Yang Weixin 杨维新, Guo Jialu 郭嘉碌, Lin Jingshan 林景山, Luo Guangyu 罗光玉.
Li Zhizhan 李之瞻 sarebbe un altro nome di Li Kuaishou; Wang Yongchun 王永春 nato nel 1828 e morto nel 1920; Fan Xiangsheng 范翔升, nato nel 1830 e morto nel 1925, è anche conosciuto come Fan Xudong 范旭东, o con il soprannome Fan Dali 范大力. Sugli allievi più avanzati di Fan Xudong: Yang Weixin 杨维新, nato nel 1880 e morto nel 1966; Guo Jialu 郭嘉碌, nato nel 1876, e morto in giovane età nel 1916 cosicché non ebbe successori; Lin Jingshan 林景山 nato nel 1884 e morto nel 1971, Luo Guangyu 罗光玉 nato nel 1889 e morto nel 1944. Un articolo dal titolo Qixing Tanglangquan Zhi Shicheng riporta che Shengxiao Daoren sarebbe stato il nome religioso di un tale Li Qingyun (李庆云) di cui non si conoscono i riferimenti anagrafici.
Questo è il lignaggio nel Qixing Tanglangquan che compare nel curriculum del maestro Zanetti Maurizio:
  • Wang Lang →Fu Ju →Shengxiao Daoren →Li Zhijian →Wang Yunsheng →Fan Xudong →Lin Jingshan →Zhong Lianbao, Lin Chunsheng →Lin Dongzhu →Falanga Stanislao →Parapetti Alessandro.
Il Qixing Tanglang Quan men Shicheng Biao 七星螳螂拳门师承表 contiene questo lignaggio:
  • Wang Lang 王朗 → Shengxiao Daoren 升霄道人 → Li Sanjian 李三剪 → Wang Yongchun 王永春 → Fan Xudong 范旭东 → Lin Jingshan 林景山, Luo Guangyu 罗光玉, Yang Weixin 杨维新.
Questo lignaggio che si ramifica in due tronconi è riferito da Luigino Iobbi:
  • Wang Lang 王朗 → 1 Hong Wen 红文 →2 Li Sou 李叟 →3 Shengxiao Daoren 升霄道人 → 4 Li Sanjian 李三剪 → 5 Wang Rongsheng 王荣生 → 6 Fan Xu Dong 范旭东 → , 7 Lin Jingshan 林景山, 8 Hu Rong Fu 胡荣福, 9 Li Zhan Yuan 李占元, 10 Chen Le Ping 陈乐平,11 D'Aria Angelo, 12 Luigino Iobbi.
  • Wang Lang 王朗 → 1 Hong Wen 红文 →2 Li Sou 李叟 →3 Shengxiao Daoren 升霄道人 → 4 Li Sanjian 李三剪 → 5 Wang Rongsheng 王荣生 → 6 Fan Xu Dong 范旭东 → 7 Luo Guang Yu 罗光玉 8 Chiu Chi Man 趙志民 - 9 Lee Kam Wing 李景荣 - 10 D'Aria Angelo.
Questo Albero Genealogico, con i nomi in dialetto del sud, proviene dalla scuola di Lee Kam Wing (Li Jinrong李锦荣):
  • Wong Lang (Wang Lang 王朗, Fondatore) → Sing Sil (Shengxiao 升霄, Prima Generazione)→ Lee San Chine (Li Sanjian 李三剪, Seconda Generazione) → Wong Wing Sang (Wang Rongsheng 王荣生, Terza Generazione)→ Fang Yuk Toung (Fan Xu Dong 范旭东, Quarta Generazione)→ Low Kwang Yu (Luo Guangyu 罗光玉, Quinta Generazione) → Chiu Chi Man (Zhao Zhimin 赵志民, Sesta Generazione) → Lee Kam Wing (Li Jinrong李锦荣, Settima Generazione).
Maestri
Secondo la Shandong Tang Lang Quan Association, il Laoshan Tang Lang Quan Research Institute, confermato dai maestri Yu Hai, Yu Tiancheng, Zhong Lianbao, Lin Dongzhu, Yu Tianlu e tanti altri maestri Cinesi ed Europei, l'allievo più avanzato ed esperto (Da Tudi) di Lin Jingshan 1884-1971, fu il Gran Maestro Hu Yong Fu 1888-1973; il Da Tudi (discepolo più esperto) di Hu Yongfu, fu Li Zhanyuan 1901-1992. Lin Jing Shan, ebbe molti altri allievi, i più famosi sono: Hu Rongfu, Shao Huating, Yu Tiancheng, Yu Tianlu, Yu Zhenhai, Lin Chunshan, Zhong Lianbao e altri. Yang Wei Xin ebbe molti allievi nella città di Dalian, i più famosi ed esperti furono Xiao Xubin e Li Zhanyuan (anche conosciuto come Li Huitang). Secondo molti, oggi in Cina ci sarebbero due scuole (rami) di discendenza diretta del Qixing tanglangquan del Gran Maestro Wang Yunsheng, essi sono gli allievi di Lin Jingshan e quelli di Yang Weixin che con loro appresero tutto lo stile. Inoltre vi è chi[senza fonte]. afferma che le città Cinesi dove si può studiare l'autentico ed originale Qixing Tanglangquan sono: Dalian, Yantai, Qingdao, Laiyang, Penglai, Jimo, Weihai, Shanghai, Canton e Xianggang (Hong Kong).
Sempre per gli stessi i maestri odierni Cinesi con i quali si può imparare questo stile sono: Yu Tianlu, Yu Renhai, Yu Zhenhai, Zhong Liangbao, Chen Leping, Lin Dongzhu, Wang Chunshan, Chi Xueyuan e tanti altri.
I Maestri italiani sono: Falanga Stanislao, Zanetti Maurizio, Gianni Mattei, D'Aria Angelo, Fabbricatore Claudio, Alessandro Parapetti, Sergio Marzicchi , Pierluigi Barbieri, Federico Andrenacci e altri.

Altri Nomi di Questo Ramo
Secondo il Zhongguo Wushu Da Cidian, questo ramo è anche chiamato Luohan Tanglangquan (罗汉螳螂拳, Pugilato della Mantide Religiosa degli Arhat) e proviene dall'Ying Tanglangquan (硬螳螂拳, Pugilato della Mantide Religiosa Duro).

Caratteristiche
Secondo Shenqi de Wushu la posizione fondamentale di questo ramo è Qixingbu (七星步, Passo delle Sette Stelle), mentre per altri bisogna associarvi anche Baiyuanbu (白猿步, Passo della Scimmia Bianca). Questo ramo utilizza movimenti diretti e vigorosi. Sempre secondo Shenqi de Wushu il Qixing Tanglangquan tende più alla inflessibilità che alla duttilità, inoltre le posizioni sono ampie ed in estensione. Invece c'è chi afferma che questo ramo tende sia alla inflessibilità che alla duttilità seguendo la formula Gangrou Yingruan Gongtong Zuoyong (刚柔硬软共同作用, il rigido ed il flessibile, il duro ed il morbido agiscono congiuntamente), gli stessi spiegano che le posizioni sono molte, pronte a variare in espansione e in richiamo, nulla è fisso ma tutto cambia a seconda della risposta del nemico. Questa equipollenza di inflessibile e flessibile è confermata anche in altre fonti, sebbene con scritti differenti: in Storia del Qixing Tanglangquan tra le caratteristiche di questa branca si afferma Gangrou Xiangji 刚柔相济, cioè inflessibile e flessibile si aiutano reciprocamente; in Qixing Tanglangquan troviamo Nengrounenggang 能柔能刚, cioè essere sia flessibile che inflessibile; in un altro articolo dallo stesso titolo si dice Gangrou Canjiu 刚柔参就, cioè inflessibile e flessibile partecipano allo stesso modo.
Per Essentials of Cinese Wushu e per Shenqi de Wushu i fondamentali di questa scuola comprendono il conseguimento di tecniche dell'anca (腰功), delle gambe (腿功), delle spalle (肩功), così come del Palo Immobile (Zhanzhuang, 站桩), e dell’abilità del colpire rumorosamente (Paidagong, 拍打功).

Le Forme di Qixing Tanglangquan
Secondo Lin Donggui il sistema di insegnamento di questo ramo della Mantide Religiosa si può dividere in Gongfa (功法), Quanfa (拳法), Qixie (器械)e Duilian (对练).

Gongfa (Metodo di Lavoro)
Il Metodo di Lavoro si concentra sullo sviluppo dell'Energia Interna ed utilizza due metodi: Sanhui Jiuzhuan Paidagong(三回九转排排打功, Lavoro di ripetizione incessante nel tempo di una linea di colpi) e Luohan Shiba Gong (罗汉十八功, diciotto raggiungimenti degli Arhat).

Quanfa (Metodo di Pugilato)
Nel Metodo di Pugilato vengono inserite le forme a mano nuda (Kongshou Taolu), questi alcuni nomi: Bengbu (崩步, passo che si schianta); Chachui (插捶, Colpi che penetrano);Lanjie (拦截, intercetta e attacca); Cuogang (挫刚, Sconfiggere l'inflessibile); Rouling (柔灵, Spirito Morbido); Shiba Suo(十八梭, Diciotto raffiche); Xiao Fanche (小翻车, Piccola Ruota); Da Fanche (大翻车, Grande Ruota); Zhaiyao Liulu (摘要六路, Sei Vie di Riassunti); Siduan Bazhou (四段八肘, Quattro Parti Otto Gomitate); Pichui (劈捶, Colpi che Spaccano); Jiechui (截捶, Colpi che Intercettano);Baiyuan Rudong (白猿入洞, La Scimmia Bianca Entra nella Caverna); Baiyuan Chudong (白猿出洞, La Scimmia Bianca Esce dalla Caverna); Baiyuan Toutao (白猿偷桃, La Scimmia Bianca Ruba la Pesca); Baiyuan Xiatao (白猿献桃, La Scimmia Bianca Dona la Pesca); Baiyuan Xianshu (白猿献书, La Scimmia Bianca Dona il Libro); ecc.

Qixie (Armi)
Queste alcune forme d'armi: Qixingjian (七星剑, Spada delle Sette Stelle); Ba Xian Jian (八仙剑 Spada degli 8 Immortali), Baiyuan Zhuifengjian(白猿追风剑, Spada che segue il vento della Scimmia Bianca);Yan Qing dao (燕青刀, Sciabola di Yan Qing); Meihua dao (梅花刀, Sciabola del Fiore di Prugno); Liuhe gun (六合棍, Bastone delle Sei Coordinazioni); Wuhu Qunyang gun (五虎群羊棍, Bastone delle Cinque Tigri e del Gregge di Pecore); Meihuaqiang (梅花枪, Lancia del Fiore di Prugno); Chunqiu dadao (春秋大刀, Alabarda delle Primavere e degli Autunni), ecc.

Duilian (Esercizi in Coppia)
Questi alcuni nomi di Duilian: Pai'an (拍案, Battere il Tavolo); Taohua San (桃花散, Disperdere il Fiore di Pesco); Zhaikui (摘盔, Prendere l'Elmo); Bengbu Duichai (崩步对拆, Demolire in Coppia con i Passi che si Schiantano); Zhaiyao Duida (摘要对打, Riassumere il Colpirsi a Vicenda); Dakao (大靠, Grande Unione); Jiaoshou (交手, unire le mani o lottare);ecc.

Altri Elenchi
La Scuola di Chen Leping
Secondo la scuola del maestro Chen Leping le forme del Qixing Tanglangquan sono 33: 1 Cha Chui, 2 Xiao Fanche, 3 Da Fanche, 4 Xiao Huyan, 5 Da Huyan, 6 Silu Benda, 7 Heihu Jiaocha, 8 Erlu Cha, 9 Beng Bu, 10 Duogang, 11 Shibacou, 12 Lan Jie, 13 Rouling, 14 Baiyuan Chudong, 15 Baiyuan Chuanzhi, 16 Baiyuan Toutao, 17 Baiyuan Huidong, 18 Baiyuan Xianguo, 19 Baiyuan Xiaomu, 20 Baiyuan Xianshu, 21 Bazhou Diyi Duan, 22 Bazhou Di'er Duan, 23 Bazhou Disan Duan, 24 Bazhou Disi Duan, 25 Zhaiyao Diyi Duan, 26 Zhaiyao Di'er Duan, 27 Zhaiyao Disan Duan, 28 Zhaiyao Disi Duan, 29 Zhaiyao Diwu Duan, 30 Zhaiyao Diliu Duan, 31 Danchahua, 32 Shuangchahua, 33 Meihualu.

Alcuni Libri sulle Forme
Huang Zuanming 黄钻明 nel 2012 ha scritto una collana di libri (Qixing Tanglangquan Congsu 七星螳螂拳丛书) a cui appartengono:
  • Xiao Jia Shi Quan 小架式拳;
  • Da Jia Shi Quan 大架式拳;
  • Lianhuan Jintao 连环锦套;
  • Meihuaquan 梅花拳;
  • Feiyanzhang飞雁掌;
  • Bazhouquan 八肘拳;
  • Tanglang Buchan Quan 螳螂捕蝉拳.
Geng Jun 耿军 è invece l'autore di una serie di libri su forme dello Shaolinquan e del Qixing Tanglangquan, questo un elenco di quelli sulla Mantide Religiosa Sette stelle:
  • Qixing Tanglangquan Baiyuan Xiaomu 七星螳螂拳 白猿孝母;
  • Qixing Tanglangquan Baiyuan Xianguo 七星螳螂拳 白猿献果;
  • Qixing Tanglangquan Baiyuan Xianshu 七星螳螂拳 白猿献书;
  • Qixing Tanglangquan Meihualu 七星螳螂拳 梅花路;
  • Qixing Tanglangquan Chachui 七星螳螂拳 插捶;
Il maestro Angelo D'Aria è autore di alcuni testi dedicati al Qi Xing Tang Lang Quan; tra questi "QI XING TANG LANG QUAN D'ARIA ANGELO' SCHOOL Volume 2" (2013) si concentra su 5 forme antiche: Beng Bu Quan, Duo Gang Quan, Shiba Suo Quan, Shiba Cou Quan e Lan Jie Quan.

Meihua Tanglangquan
Riguardo al ramo detto Pugilato della Mantide Religiosa del Fiore di Prugno, si trova nelle fonti una certa confusione: nella maggior parte di esse si fa coincidere Meihua Tanglangquan (梅花螳螂拳) con Taiji Meihua Tanglangquan (太极梅花螳螂拳).

«Il Pugilato della Mantide del Fiore di Prugno, anche chiamato Pugilato della Mantide del Fiore di Prugno Taiji»
(Essentials of Chinese Wushu)


Zheng Qi e Tian Yunqing scrivono che il Meihua Tanglangquan è anche chiamato Taiji Tanglangquan e proviene anch'esso dall'Ying Tanglangquan. Il Zhongguo Wushu Da Cidian indica in maniera separata Meihua Tanglangquan che può essere chiamato Taiji Tanglangquan, rispetto a Meihua Taiji Tanglangquan. Li Feng invece afferma che il Meihua Tanglang è anche detto Meihua Taiji Tanglang.
L'iniziatore di questo ramo sarebbe stato Li Bingxiao (李秉霄) vissuto durante il regno di Qianlong (1736-1796).
Questo è un lignaggio del Taiji Tanglangquan secondo quanto riportato da Li Feilin (李飞林): Wang Lang 王朗 → Li Bingxiao 李秉霄 → Zhao Zhu 赵珠 → Liang Xuexiang 梁学香 → Jiang Hualong 姜化龙 → Song Zide 宋子德.
In un altro articolo Li Feilin inserisce tra Wang Lang e Li Bingxiao un terzo personaggio: Xia Dao (侠盗)
Questo Albero Genealogico di Taiji Tanglangquan è descritto da Liu Lianyang: Wang Lang 王朗 →Deng Yude邓玉德→ Li Bingxiao 李秉霄 → Zhao Zhu 赵珠 → Liang Xuexiang 梁学香 → Jiang Hualong 姜化龙 → Song Zide 宋子德. Deng Yude sarebbe il già citato Xia Dao.
Questo è un lignaggio del Meihua Tanglangquan secondo quanto riportato da Hao Mingli (郝明立) e Zhang Fuzhou (张福洲): Wang Lang 王朗 → Li Bingxiao 李秉霄 → Zhao Zhu 赵珠 → Liang Xuexiang 梁学香 → Hao Lianru 郝连茹, Jiang Hualong 姜化龙, Jiang Jingchuan 姜井川, Sun Yuanchang 孙元昌, Sun Yuancai 孙元财, Zhu Yongxiu 祝永修.
L'articolo Laiyang Tanglangquan già citato a proposito dei due lignaggi precedenti descrive separatamente Taiji Tanglangquan e Meihua Tanglangquan, aumentando la nostra confusione, visto che i lignaggi sono pressoché coincidenti.
Dalla metà del 1800 una versione del Taiji Meihua Tanglangquan è detenuta dalla Famiglia Hao (郝家) attraverso Hao Lianru 郝连茹. Questa particolare ramificazione è detta Haojiamen (郝家门).

Caratteristiche
Il Meihua Tanglangquan utilizza piccole posizioni ed è caratterizzato da un movimento fluido e continuo, come il fiorire dei prugni. In questo ramo la Duttilità (Rou) controlla l'Inflessibiltà (Gang), come nel Taijiquan; i movimenti sono eleganti e fieri come nel Changquan. Le braccia sono costantemente arcuate e avvolgono all'interno ed all'esterno, cioè svolgono un lavoro di torsione. Il busto ruota continuamente. Il Taiji Meihua Tanglangquan ha come passo principale Xiao Dengshan (小登山, Piccolo Scalare la Montagna).

Forme di Meihua Tanglangquan
Anche questo ramo possiede moltissime forme (Taolu):
  • 1) a mano nuda sono Baiyuan Tou Tao (白猿偷桃), Bengbu (崩步), Lanjie (拦截), Meihua Tang Chu Fanche (梅花糖储翻车), Goufa (勾法), Tanglang Bu Chan (螳螂扑蝉), Tanglang Zhanchi (螳螂展翅), Tanglang Xing (螳螂行), Bazhou (八肘), sei sequenze di Zhaiyao (摘要);
  • 2) con armi sono Tanglangdao (螳螂刀), Tanglangjian (螳螂剑), Tanglanggun (螳螂棍), Tanglangqiang (螳螂枪), ecc.;
Forme di Taiji Meihua Tanglangquan
Queste sono le forme deducibili dagli scritti di Zhang Bingdou:
  • 1) a mano nuda sono Zhaiyao (摘要) in sei parti, Meihualu (梅花路), Bazhou (八肘), Babu Lianhuanquan (八步连环拳);
  • 2) con armi cita Babu Lianhuanjian (八步连环剑).

Forme di Haojiamen Taiji Meihua Tanglangquan
Anche questo ramo contiene numerose forme e curiosamente possiede anche alcuni esercizi di Qigong tra cui compaiono anche i due già citati a proposito del Qixing Tanglangquan:
  • 1) gli esercizi di Qigong sono Sanhui Jiuzhuan Huanyang Fa (三回九转还阳法), Tie Luohan Gong (铁罗汉功), Ba Da Jingang Qigong (八大金刚气功), Taiyi Zhenren Baduanjin (太乙真人八段锦), ma si usano anche come allenamenti esterni il Paidagong (排打功) ed il Tieshazhang (铁砂掌);
  • 2) come forme del metodo di pugilato (Quanfa) ci sono Luohan Chui (罗汉捶), Wutangchui (五趟捶), Yuejiachui (岳家捶), Zhilu (指路), Da e Xiao Fanche (大小翻车), Taijipi (太极劈 anche detta Meihuapi 梅花劈), Bengbu (蹦步), Bazhou (八肘), Luanjie (乱接), Zhaiyao (摘要) in sei parti, Zonghe Zhaiyao (综合摘要), Meihualu (梅花路), Baiyuan (白猿), Chuanzhi (传枝), Duanda Wu Lianhuan (短打五连环), Tanglang Shiba Shou Dafa (螳螂十八手打法) eccetera;
  • 3) come forme con armi ci sono Damo jian (达摩剑), Baxian jian (八仙剑), Meihuadao (梅花刀), Yan Qing dao (燕青刀) Luhegun (陆合棍), Wuhu Qunyang Gun (五虎群羊棍), Luheqiang (陆合枪), Meihuaqiang (梅花枪), eccetera;
  • 4) infine come Duilian ci sono Bengbu Duichai (蹦步对拆), Taohua San (桃花散), Xiao Pai'an (小拍案), Shuang Fengshou (双封手), Tieshen Kao (贴身靠), eccetera.
Liuhe Tanglangquan
Il Pugilato della Mantide Religiosa delle Sei Coordinazioni è anche detto Ma Yuan Tanglangquan (马猿螳螂拳, Pugilato della Mantide Religiosa del Cavallo e della Scimmia) e proviene dal Ruan Tanglangquan (软螳螂拳, Pugilato della Mantide Religiosa Morbido). Questo ramo sarebbe stato iniziato da Wei San (魏三) e Lin Shichun (林世春). Liu Jingru afferma che il primo di questi personaggi si chiamava Wei Delin (魏德林). Questo è un lignaggio del Liuhe Tanglangquan: Wang Lang 王朗 → Cognome sconosciuto → Wei San 魏三 → Lin Shichun 林世春 → Ding Zicheng 丁子成 →Dan Xiangling 单香陵→Zhang Daojin 张道锦. Liu Jingrui conferma sostanzialmente questo lignaggio e si colloca alla medesima generazione di Zhang Daojin. Secondo un lignaggio riportato dallo stesso Zhang Daojin alla seconda generazione si collocherebbe Jin Ye (金叶).

Il Tanglangquan nella Cultura di massa
  • Nel 1984 la Shandong Meishu Chubanshe ha pubblicato una Storia Illustrata (Lianhuanhua, 连环画) dal titolo Tanglangquan Yanyi 螳螂拳演义(Romanzo del Pugilato Della Mantide Religiosa) diviso in vari libretti a strisce.
  • Il Tanglangquan è lo stile del personaggio di Lion Rafale, appartenente alla serie di videogiochi e anime Virtua Fighter. Nel doppiaggio italiano della serie TV lo stile viene chiamato col suo nome giapponese: toroken.