'Mushin'
in giapponese o Wuxin in cinese
(無心), (in italiano "senza
mente") è uno stato mentale a cui si può arrivare con la
meditazione secondo la dottrina Zen e Taoista e durante le attività
quotidiane secondo alcune arti marziali.
Il termine contiene un carattere che
rappresenta la negazione: (無),
seguito dal carattere che rappresenta il cuore e la mente: (心).
Il termine è ridotto da Mushin no shin (無心
の 心), un'espressione Zen che significa la mente senza
mente. Vale a dire, una mente non fissata o occupata da pensieri o
emozioni, e quindi aperta a tutto.
Mushin è raggiunto quando la mente di
una persona è libera dai pensieri di rabbia, paura, o ego durante il
combattimento o la vita di tutti i giorni. Vi è una mancanza di
pensiero discorsivo e di giudizio, per cui la persona è totalmente
libera di agire e di reagire nei confronti di un avversario senza
esitazione e senza disturbi provenienti da tali pensieri. A questo
punto, una persona si basa non su una speculazione intellettuale su
ciò che sta avvenendo, ma sulla reazione istintiva che viene
dall’allenamento, o su ciò che si sente intuitivamente. Non è uno
stato rilassato, quasi meditativo, però. La mente lavora ad una
velocità molto elevata, ma senza intenzioni, piani o direzioni. La
mente chiara è paragonata a uno stagno, che è in grado di
riflettere in modo chiaro la luna e gli alberi. Ma proprio come le
onde nello stagno possono distorcere le immagini, così anche i
nostri pensieri possono interrompere la vera percezione della realtà.
Un artista marziale deve probabilmente allenarsi per molti anni per
essere in grado di mantenere uno stato di mushin. In questo periodo
le combinazioni di movimenti e scambi di tecniche devono essere
praticati ripetutamente migliaia di volte, fino a che non possono
essere eseguiti spontaneamente, senza un pensiero cosciente,
cambiando così le reazioni naturali per essere più efficaci in
combattimento o in qualsiasi altra cosa. Alcuni maestri ritengono che
mushin sia lo stato in cui una persona capisce finalmente l'inutilità
di tecniche e diventa veramente libero di muoversi. Il leggendario
maestro zen Takuan Soho ha detto: La mente deve essere sempre nello
stato dell’acqua che scorre, e non si ferma da nessuna parte :
quando il flusso si interrompe, questa interruzione blocca la
serenità della mente. Nel caso della spada, significa la morte.
Quando lo spadaccino è davanti al suo avversario, non deve pensare
all'avversario, né a se stesso, né ai movimenti di spada del suo
nemico. Deve solo impugnare la spada trascurando ogni tecnica, pronto
unicamente a seguire i dettami del subconscio. L'uomo si è
cancellato, come possessore della spada. Quando colpisce, non è
l'uomo ma la spada nella mano del subconscio dell'uomo che colpisce.
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