Cao Pi (Regno Pei, 187 – Regno
Wei, 29 giugno 226) fu sovrano del Regno Wei (Cina).
Nacque a Qiao, nel 187 d.C., fu il
figlio secondogenito di Cao Cao ed il fondatore del Regno Wei; si
sposò con Zhen Ji ed ebbe 2 figli: Cao Ruì e Cao Wei. Dal padre
ereditò un regno molto vasto grazie al quale riuscì a mettere in
difficoltà i regni confinanti di Shu e Wu, costringendo i due regni
ad un'alleanza contro lo stato Wei.
Biografia
Gioventù e inizio di carriera
Cao Pi nacque nel 187 da Cao Cao e una
delle sue concubine preferite, Bian. All'epoca, Cao Cao era ancora un
comandante di cavalleria nella capitale imperiale Luoyang e nessuno
si immaginava certo che di lì a poco sarebbe stato il protagonista
di eventi che avrebbero cambiato il volto della Cina. Nel 190, mentre
Cao Cao combatteva contro Dong Zhuo, che aveva preso il controllo di
Luoyang, Cao Pi e sua madre vennero nascosti e non si hanno notizie
della loro attività in questo periodo. Si sa che Cao Pi si sposò
nel 204, a 17 anni, con Zhen Luo, ex moglie di Yuan Xi, che gli diede
un figlio, Cao Rui, dopo soli otto mesi. Questo diede adito a
speculazioni sul fatto che Cao Rui fosse il figlio biologico di Yuan
Xi, anche se non sussistono prove a conferma di questa tesi, il che
la porterebbe più ad essere un'illazione che un fatto storico.
Cao Pi "tornò alla luce" nel
211, quando divenne comandante della guardia imperiale e
vice-cancelliere, carica allora detenuta da suo padre. Suo fratello
maggiore, Cao Ang, era morto precedentemente e ciò lo rendeva il
primo nella linea di successione di Cao Cao, favorito anche dal fatto
che questi aveva sposato Bian poco prima.
Tuttavia, per molti anni vi fu una
contesa sul tema della successione. Infatti, benché Cao Pi fosse
legalmente il suo successore, Cao Cao prediligeva un altro figlio
avuto con Bian, Cao Zhi, famoso per il suo talento letterario. Nel
215 pareva che i due fratelli andassero d'amore e d'accordo, ma in
realtà fu da quest'anno che cominciò la vera e propria lotta fra i
due. Nel 216, i sostenitori di Cao Zhi riuscirono a implicare due
alti ufficiali di Cao Pi, Cui Yan e Mao Jie, in un crimine che non
avevano compiuto; Cui fu giustiziato e Mao deposto. Tuttavia, le cose
volsero a favore di Cao Pi quando Jia Xu, consigliere e stratega di
Cao Cao, suggerì a quest'ultimo che cambiare le regole tradizionali
della primogenitura sarebbe stato assai controproducente e avrebbe
generato notevoli disordini; per di più, Cao Pi stava costruendosi
un'immagine agli occhi del popolo cinese, sfruttandola per screditare
Cao Zhi, il quale non aveva nessuna esperienza amministrativa
pratica.
Nel 217, divenuto principe di Wei, Cao
Cao scelse Cao Pi come proprio erede designato, mettendo fine alla
contesa.
Presa del trono imperiale
Cao Cao morì nella primavera del 220,
lasciando a Cao Pi gli incarichi di cancelliere di Han e di principe
di Wei; ciò gli assicurò da una parte il controllo sul governo
imperiale, dall'altro il controllo su tutte le province
settentrionali cinesi.
Tuttavia, appena dopo la morte del
grande condottiero, vi furono dei disordini che fecero vacillare
l'autorità di Cao Pi: dapprima, le truppe della provincia Qing
(odierno Shandong centrale) disertarono e smobilitarono senza
permesso, lasciando Luoyang indifesa. Quindi, Cao Zhang radunò il
suo esercito e giunse in città, creando il timore che volesse
occuparla e prendere il potere. Avendo ricevuto notizia di tutto ciò
a Yecheng, quartier generale di suo padre, Cao Pi emanò un editto a
nome di sua madre, autoproclamandosi principe di Wei, senza nemmeno
attendere la conferma dell'imperatore Xiang, di cui tecnicamente era
ancora un sottoposto. A seguito dell'editto, nessuno osò ribellarsi
apertamente.
Appena giunto al potere, Cao Pi
allontanò i fratelli Cao Zhang e Cao Zhi da Xuchang ordinando loro
di tornare nelle rispettive marche. In particolare, egli temeva
ripercussioni da parte di Cao Zhi; per evitare qualsiasi opposizione,
Cao Pi ridusse notevolmente l'estensione della sua marca e fece
assassinare molti suoi assistenti, fra cui Ding Yi, suo principale
consigliere militare.
Nell'inverno del 220, pochi mesi dopo
la morte di Cao Cao, Cao Pi avanzò delle pretese sul trono imperiale
e non esitò a portarle davanti all'imperatore stesso. Il sovrano fu
costretto a cedere, in quanto da tempo non aveva più alcun potere
effettivo, e abdicò; Cao Pi rifiutò per tre volte di assumere il
titolo (un'infima cerimonia ripetuta da tutti i futuri usurpatori
della storia cinese), ma infine accettò e fu incoronato imperatore,
mettendo fine all'epoca della dinastia Han e imponendo la dinastia
Wei. Per rimarcare l'autorità della nuova dinastia regnante, Cao Pi
nominò postumi suo nonno Cao Song e suo padre Cao Cao imperatori, e
sua madre, la principessa vedova Bian, l'imperatrice vedova. Infine,
mosse la capitale da Xuchang a Luoyang, sede originale del trono
imperiale. Come si conveniva ai sovrani cinesi, Cao assunse il nome
di Imperatore Wen di Wei.
Il trono conteso
Dopo che la notizia dell'incoronazione
di Cao Pi e la possibilità che l'imperatore Xian fosse stato
giustiziato (in realtà era divenuto duca di Shanyang) raggiunsero la
provincia Yi (che incorporava i moderni Sichuan e Chongqing), Liu Bei
si autoproclamò imperatore a sua volta, fondando lo Shu Han. Sun
Quan, che controllava gran parte della moderna Cina sud-orientale,
non assunse nessuna posizione ufficiale, continuando apparentemente a
servire l'imperatore Wen.
Nel 219, Liu Bei, sapendo che non
sarebbe ancora stato in grado di attaccare Cao Pi, invase la
provincia Jing (odierni Hubei e Hunan), ora controllata da Sun Quan e
precedentemente appartenuta allo stesso Liu. Per evitare una guerra
su due fronti, Sun si sottomise all'autorità di Cao Pi e gli offrì
di divenire un vassallo del Cao Wei. Liu Ye, importante stratega di
Cao, gli consigliò di rifiutare e di invadere il territorio di Sun
sfruttando il suo impegno sul fronte contro Liu Bei, espandendo così
il territorio del Cao Wei, il che avrebbe permesso di sconfiggere lo
Shu Han più facilmente in un secondo momento. Cao non tenne conto di
questo suggerimento e nominò Sun principe di Wu e gli concesse le
nove dignità.
La sottomissione di Sun Quan, tuttavia,
non durò a lungo: dopo avere sconfitto Liu Bei nel 222, infatti,
egli cominciò a staccarsi dal controllo del Cao Wei. Dopo che Cao
ordinò a Sun di inviare il suo erede Sun Deng a Luoyang come
ostaggio, e che Sun rifiutò, le relazioni fra i due regni si
ruppero. Cao in persona si mise alla testa di una forza di spedizione
che invase il Wu; Sun, in risposta, proclamò l'indipendenza del Sun
Wu dal Cao Wei, proclamandosi a sua volta imperatore.
La vittoria sullo Shu Han aveva
notevolmente rafforzato la morale dei soldati di Sun Quan, che
combatterono strenuamente per difendere il Sun Wu e riuscirono infine
a sconfiggere le truppe di Cao, le cui offensive si risolsero sempre
in un fiasco. Per di più, nel 223 Liu Bei morì e il suo primo
ministro, Zhuge Liang, che aveva preso il potere come reggente, si
alleò con Sun Quan, costringendo Cao a ritirarsi per evitare di
essere impegnato su due fronti. Esasperato dall'impossibilità di
riunificare l'Impero cinese, nel 225 Cao Pi pronunciò una frase
destinata a rimanere famosa negli annali della storia cinese: "Il
cielo ha creato lo Yangzte per dividere il nord e il sud".
Imperatore del Cao Wei
In quanto imperatore, Cao Pi è
ricordato come un sovrano competente e moderato.
Egli pose funzionari per svolgere tutte
le questioni dell'impero, costituendo un vero e proprio gabinetto
governativo. Riguardo all'amministrazione dell'economia e
dell'istruzione imperiali, Cao Pi seguì le linee dettate da suo
padre e messe in pratica nei territori già controllati da Cao Cao.
Di contro, Cao Pi non era affatto aperto alle critiche: chi osava
criticarlo o mettere in dubbio le sue scelte veniva deposto e, nei
casi peggiori (anche se rari), giustiziato.
Già dopo l'incoronazione nel 220, vi
fu una problematica legata alla consorte di Cao Pi. In teoria,
l'imperatrice sarebbe dovuta essere dama Zhen, sua moglie, ma per
varie ragioni - a principe la contesa con la concubina preferita di
Cao, Guo Nüwang -, ella perse il favore del marito. Traendo
vantaggio da questa contesa, Guo speculò sul fatto che Cao Ruì
sarebbe potuto essere il figlio biologico di Yuan Xi per peggiorare
le cose. Quando fu incoronato a Luoyang, Cao ordinò a sua moglie di
rimanere a Yecheng, non invitandola così alla cerimonia. Ella fu
notevolmente risentita di ciò e, dopo averlo scoperto, Cao si
infuriò e la costrinse al suicidio nel 221. L'anno successivo, sposò
Guo Nüwang, che divenne così imperatrice.
Tuttavia, ella non aveva figli. Dal
momento che l'imperatrice Zhen era morta e che c'erano dei dubbi
sulla parentela di Cao Ruì, Cao Pi non lo fece suo erede al trono,
ma lo nominò semplicemente principe di Pingyuan. Nonostante questo,
pare che Cao non avesse considerato nessuno dei suoi figli come suo
possibile erede (forse perché erano tutti troppo giovani, benché
non ci siano giunte notizie sulla loro età). Nell'estate del 226,
mentre era gravemente malato, Cao Pi dovette nominare Cao Ruì suo
erede al trono. A seguito della sua morte, avvenuta poco dopo, il
principe Ruì ascese al trono.
Informazioni personali
- Padre
- Cáo Cāo
- Madre
- Imperatrice vedova Bian
- Moglie
- Zhen Luo, madre di Cao Ruì e della principessa Dongxiang (204-221).
- Imperatrice Guo Nüwang, seconda moglie (221-226).
- Concubine principali
- Consorte Li
- Consorte Yin, madre del principe Xie
- Consorte Liu, figlia dell'imperatore Xian di Han
- Consorte Liu, figlia dell'imperatore Xian di Han
- Consorte Pan, madre del principe Rui
- Consorte Zhu, madre del principe Jian
- Consorte Chou, madre del principe Lin
- Consorte Xu, madre del principe Li
- Consorte Su, madre del principe Yong
- Consorte Zhang, madre del principe Gong
- Consorte Song, madre del principe Yan
- Figli
- Cao Ruì (曹叡), principe di Pingyuan (dal 222), erede al trono (dal 226), imperatore Ming di Wei (226-239)
- Cao Xie (曹協), morto prematuramente, postumo duca Sang di Jing (231) e principe Ai di Zan (234)
- Cao Ruí (曹蕤), principe di Yangping (dal 226), principe Dao di Beihai (dal 233)
- Cao Jian (曹鑒), principe Huai di Dongwuyang (225)
- Cao Lin (曹霖), principe di Hedong (dal 222), principe di Guantao (dal 225), principe Ding di Donghai (dal 232), padre di Cao Mao
- Cao Li (曹禮), duca di Qin (dal 221), principe di Jingzhao (dal 222), principe Ai di Yuancheng (dal 225)
- Cao Yong (曹邕), duca di Huainan (dal 221), principe di Huainan (dal 222), principe di Chen (dal 223), principe Huai di Handan (dal 225)
- Cao Gong (曹貢), principe Dao di Qinghe (dal 222)
- Cao Yan (曹儼), principe Ai di Guangping (dal 222)
- Principessa Dongxiang
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