domenica 16 maggio 2021

Qi Jiguang

 


Qi Jiguang (戚繼光, 戚继光, Qī Jìguāng, zi: Yuánjìng (元敬), soprannominato prima Nántáng (南塘), in seguito Mèngzhū (孟諸, 孟诸); Luqiao, 12 novembre 1528 – Luqiao, 5 gennaio 1588) è stato un militare cinese. Famoso generale ed eroe nazionale della dinastia Ming. Si distinse per il suo ruolo nelle campagne contro i pirati wokou. Si occupò inoltre di rinforzare e accrescere la Grande muraglia cinese. Nella cultura cinese è tradizionalmente considerato una figura eroica.

Nacque nel 1528 nella città di Luqiao, a sud-est della zona amministrativa di Jining, nello Shandong, da una famiglia di lunga tradizione militare. Un suo antenato, morto in battaglia, servì come comandante militare sotto Zhu Yuanzhang. Quando Zhu Yuanzhang divenne imperatore, assegnò alla famiglia Qi il titolo ereditario di Comandante in Capo della guarnigione di Dingzhou, odierna Penglai.

La madre morì nel 1538, quando aveva 10 anni. Questo dramma lo rese più maturo rispetto ai bambini di questa età, e iniziò già a pensare al suo futuro. Qi Jingtong (戚景通), padre di Qi Jiguang, era un uomo retto e onesto e istruì il figlio alla morale: servire l'Impero senza restrizioni, assoluta probità e onestà verso i somministrati, disinteresse per i desideri materiali. Nel 1544, quando Jingtong morì di una grave malattia all'età di 72 anni, Jiguang gli succedette nel comando della guarnigione di Dengzhou. Oltre a costruire la difesa navale della guarnigione, dovette anche portare le sue truppe per aiutare, tra il 1548 e il 1552, nella difesa di Jizhou, a est dell'odierna Pechino, contro i predoni mongoli orientali.

Mentre i suoi fratelli erano ancora giovani, nel 1545 si sposò con Wang, una delle figlie di una famiglia militare di alto rango, e non ebbero figli. Si dice che sia stato un uomo maledetto e spaventato dalla moglie, una donna di carattere forte che, nel 1561, si fece carico della difesa di un forte circondato da pirati. Laboriosa e organizzata, divenne rapidamente un aiuto indispensabile per lui, perché prendendosi cura di tutte le faccende domestiche, gli permise di concentrarsi solo sul suo lavoro. Dopo il 1563, prese diverse concubine, ma le nascose. Con queste donne ebbe cinque figli: il primogenito, Chi Tso kuo, nacque nel 1567. Nel maggio 1630, il suo terzo figlio, Chi Chang kuo, nato nel 1573, che serviva come comandante del tribunale di polizia della guardia ricamata di Pechino, venne commemorato sulle distinte imprese del padre, e richiese una designazione ufficiale per il santuario di Teng chou. L'imperatore gli diede il nome Piao chung tzu. Nel luglio 1582, il fratello minore Chi Chi'mei divenne comandante regionale di Kweichow.

A 27 anni, partecipò con le sue truppe alla difesa di Jimen, oggi Changping, città situata a nord ovest di Pechino). A 28 anni, superò con successo gli esami militari provinciali e, a 29, si recò a Pechino per sostenere alla sezione di arti marziali l'esame imperiale finale. Durante questo esame, le truppe mongole orientali comandate da Altan Khan penetrarono le difese del nord, assediando la capitale. I candidati, e quindi anche Qi Jiguang, vennero mobilitati per la difesa. Qi si distinse, durante la battaglia, per il suo straordinario valore e ingegno militare, che alla fine vide la sconfitta degli invasori mongoli.

Nel 1553, venne promosso a Dou zhi hui qian shi (都指揮僉事, commissario militare provinciale) dello Shandong, a difesa delle incursioni dei pirati wokou, una miscela di cinesi, giapponesi, portoghesi e asiatici del sud-est che la storiografia cinese coeva designa, in senso dispregiativo, come "pirati giapponesi" o "pirati nani". Quando assunse il comando della difesa costiera dello Shandong, aveva a disposizione meno di 10.000 soldati, anche se ufficialmente avrebbe dovuto contare su 30.000 combattenti. Probabilmente tale emorragia era dovuta alla costante e rapida diserzione di uomini giovani e forti, motivati da una vita migliore, uomini che si lasciavano dietro combattenti anziani e deboli. Le truppe mancavano anche di formazione e disciplina, mentre le opere di difesa erano fatiscenti a causa degli anni di negligenza. Qui riordinò le sue truppe e rinforzò le difese.

Alla fine del 1555, venne spedito nello Zhejiang, dove la situazione era più compromessa: i pirati giapponesi avevano stretto alleanze con i banditi locali, per cui stavano diventando molto potenti. Assieme ad altri famosi generali dell'epoca, Yu Dayou e Tan Lun, condusse, nel 1558, i soldati Ming alla vittoria decisiva presso Cengang. Le sue truppe distrussero le ultime resistenze dei pirati giapponesi nei pressi di Taozhu, Haimen e Taizhou. Dopo la vittoria a Cengang, il generale non solo non venne accreditato per il suo valore, ma a causa di false calunnie ritenute credibili, ossia di aver mantenuto contatti con i pirati giapponesi, venne quasi retrocesso di grado.

Con la situazione nello Zhejiang sotto controllo, si concentrò sulla disciplina e sull'organizzazione delle truppe. Arruolò principalmente minatori e contadini dalla contea di Yiwu, in quanto era convinto che le persone di quella contea fossero onesti e lavoratori. Seguì inoltre la costruzione di quarantaquattro vascelli di diverse dimensioni da utilizzare contro i pirati in mare.

La prima prova per la nuova armata di Qi Jiguang contro i pirati giapponesi giunse nel 1559, con una battaglia durata per oltre un mese nella prefettura di Taizhou. Morirono in combattimento cinquemila pirati giapponesi, così l'esercito di Qi Jiguang si accreditò definitivamente, sia tra la gente dello Zhejiang, che tra i suoi nemici.

Come risultato delle campagne militari del generale nello Zhejiang, i pirati giapponesi spostarono la loro attenzione alla provincia del Fujian, dove più di diecimila di loro costituirono delle roccheforti lungo le coste, nell'area da Fu'an a nord, fino a Zhangzhou a sud. Nel luglio 1562, condusse seimila soldati d'élite nel Fujian, sradicando in meno di due mesi dalla presenza dei pirati giapponesi dai tre maggiori centri, Hengyu, Niutian e Lindun.

Nonostante la vittoria, le sue truppe avevano comunque subito consistenti perdite, molti soldati erano feriti o ammalati, per cui avendo sconfitto i pirati giapponesi, si ritirò nello Zhejiang per ritrovare le forze. I pirati così ne approfittarono per riconquistare il Fujian, in particolare la città di Xinghua, oggi Putian. Nell'aprile 1563, il generale ritornò nello Fujian con diecimila soldati riconquistando Xinghua. L'anno successivo, una serie di vittorie decisive dell'esercito imperiale di Qi Jiguang risolse finalmente in modo definitivo il problema la presenza dei pirati nella regione.

Nel settembre 1565, combatté la battaglia decisiva presso l'isola di Nan-ao, situata al confine tra le province del Fujian e Guangdong, battaglia che sancì la definitiva sconfitta del resto della forza combinata di pirati giapponesi e cinesi con nuovamente l'apporto delle forze comandate dallo stesso Qi Jiguang e dal suo vecchio compagno Yu Dayou.

Alla fine del 1567, con la presenza dei pirati lungo la costa ormai sotto controllo, venne chiamato a Pechino per assumere l'incarico nell'addestramento delle guardie imperiali.

Con la rivolta contro la dinastia Yuan a metà del XIV secolo, Zhu Yuanzhang sconfisse i mongoli del nord al di là della Grande muraglia cinese e fondando la dinastia Ming. Tuttavia, non riuscì a indebolire il potere dei mongoli, che continuerà a tormentare il fronte nord della Cina per i prossimi duecento anni. Quando Qi Jiguang era a Pechino nel 1550, Altan Khan, capo dell'ala destra dei mongoli, sfondò le difese nord e riuscì quasi a conquistare Pechino. Nel 1571, la Dinastia Ming conferì ad Altan Khan il titolo di "Signore Shunyi" (順義 王) stabilendo accordi commerciali con i mongoli. Grazie a tale accordo Altan Khan proibì ai suoi subordinati di razziare gli insediamenti cinesi. Tuttavia, l'ala sinistra dei mongoli guidati da Jasaghtu Khan continuò a saggiare le difese di Qi Jiguang, ma senza molto successo.

L'anno successivo, gli venne assegnato il comando delle truppe poste nella regione dello Jizhou per difendere l'impero, sempre dalle incursioni mongole. Durante questo periodo, tra il 1567 e il 1570, fece riparare e rinforzare una sezione della Grande Muraglia, aggiungendo mattoni a parti costruite in precedenza in terra battuta, costruendo inoltre ben 1.200 torri di guardia dal passo Shanhai al passo Juyong, per avvertire dell'eventuale avvicinamento dei predoni mongoli. Dopo due anni di duro lavoro, la capacià difensiva nel nord crebbe enormemente. La sede del comando centrale, dalla quale diresse la difesa di Pechino, era situata in un imponente edificio, alto quattro metri e mezzo.

Nell'inverno del 1572, diresse, per oltre un mese, anche esercitazioni militari composte da oltre centomila soldati. Da questa esperienza, scrisse il Lianbing shi ji (練兵實紀, ricordi delle reali esercitazioni militari), riferimento insostituibile per capi militari venuti dopo di lui. Nel periodo in cui Qi Jiguang si trovò in Jizhou, nessun cavaliere mongolo riuscì ad attraversare la Grande Muraglia ed entrare in Cina.

Nella primavera del 1577, dopo anni di duro lavoro, si ammalò di una malattia ai polmoni dopo un lungo esaurimento e depressione mentale.

Nel febbraio 1583, venne sollevato dal suo incarico sulla frontiera settentrionale e gli venne assegnato una posizione inattiva nel Guangdong. Per quasi un anno, invece di avvilirsi, usò questo tempo per scrivere e rettificare tutte le sue opere. Oltre a essere stato accusato ingiustamente dalla corte di essere stato complice della serie di riforme del primo ministro Zhang Juzheng, volte a rinforzare il potere assoluto dell'imperatore e diminuire quello dei corrotti funzionari locali, meno di sei mesi dopo la sua morte, che era stato il suo più grande sostenitore politico e aveva costantemente sostenuto le sue azioni nel settore della difesa di frontiera, le sue condizioni di salute già precarie peggiorarono nei successivi due anni, costringendolo, nell'ottobre 1585, a ritirarsi nella sua città natale, Luqiao, per recuperare dopo aver subito una ricaduta. Sua moglie lo lasciò poco dopo, per cui trascorse il resto dei suoi anni in condizioni di povertà e malattia.

Per tutta la vita, per vincere meglio l'affetto dei suoi soldati, non aveva mai esitato a dare i suoi soldi per aiutarli. Il che spiega perché non aveva mai raccolto una fortuna per sé stesso o per la sua famiglia: non aveva nemmeno abbastanza per pagare le sue medicine per curare la sua malattia. Morì infine di tubercolosi nel 1588, alcuni giorni prima del Nuovo Anno Lunare, esausto e abbandonato da tutti. Il grande studioso, Wang Tao kun, poi in pensione, scrisse la sua iscrizione tombale. Caduto in disgrazia per altri trent'anni, finalmente la Corte Imperiale lo riabilitò, soprannominandolo Wuyij, ossia "Marziale e Intrepido". La sua vita è stata probabilmente riassunta meglio in una sua propria poesia: Trecentosessanta giorni all'anno, tengo la mia arma pronta in cima al mio destriero.

Ha scritto Jixiao Xinshu (纪效新书, Il libro di Ji Xiaoxin), Lianbing shi ji (练兵实纪, Addestramento militare), Li rong yaolue (莅戎要略, Riunione), Wubei xinshu (吾辈心术, Il mio cuore). Ha inoltre composto dei poemi, raccolti in Zhizhi tang ji (止止堂集, Fermare la raccolta).


sabato 15 maggio 2021

Yu Dayou

 


Yu Dayou 俞大猷 (cinese) (Jinjiang, 1503 – 1579) è stato un generale cinese dell'epoca della dinastia Ming. Esperto di arti marziali cinesi, in particolare si distinse assieme a Qi Jiguang nella guerra contro i pirati giapponesi.

Yu Dayou, Zi Zhifu (志辅), veniva chiamato Xujiang (虚江). La sua collaborazione con Qi Jiguang valse questo detto: "Yu Long Qi Hu" (俞龙戚虎, Yu il Drago, Qi la Tigre).

Originario di Jinjiang, nell'area amministrativa di Quanzhou in Fujian. Apparteneva ad una famiglia di tradizione militare. Interessato al Wushu, sembra che circa nel 1560 si sia recato a visitare il tempio Shaolin Putian anche detto tempio Shaolin del Sud, nelle vicinanze di Quanzhou in Fujian. Qui avrebbe preso come allievi due monaci Zongqing e Pucong a cui avrebbe insegnato il proprio metodo di bastone, da costoro poi trasmesso nel tempio. Nel suo Zhengqitang ji Tang Hao, noto storico, avrebbe rintracciato nella tecnica Wu hu lan l'insegnamento di Yu Dayou.

Yu Dayou ha scritto un trattato sull'arte della spada: il Jianjing (剑经, del 1557). Altri suoi scritti sono: Bingfa fa wei (兵法发微), Ji hai xin shi (洗海近事, del 1569), Xu wu jing zongyao (续武经总要). Con altri ha scritto questa opera di poesia: Zhengqi tang ji (正气堂集).

Nel 1555, mentre partecipa ad una campagna contro i wokou scrive il Lun hechuan shi (论河船式). Nel 1560 aveva scritto il Datong zhen bingche caofa (大同镇兵车操法, manuale sui carri militari della città di Datong).

Trasmise i metodi della Jing chu changjian, della Yangjiaqiang e del Yujiagun.


venerdì 14 maggio 2021

Wuxia

 



Wuxia, che letteralmente significa "eroi marziali", è un genere di narrativa cinese riguardante le avventure degli artisti marziali nell'antica Cina. Sebbene la wuxia sia tradizionalmente una forma di letteratura fantasy, la sua popolarità l'ha portata a diffondersi in diverse forme d'arte come l'opera cinese, il mànhuà, i film, le serie televisive e i videogiochi. Fa parte della cultura popolare in molte comunità di lingua cinese in tutto il mondo.

La parola "wǔxiá" è un composta dagli elementi (, letteralmente "marziale", "militare" o "armato") e xiá (, letteralmente "cavalleresco", "vigilante" o "eroe"). Un artista marziale che segue il codice di xia è spesso indicato come xiákè (俠客, letteralmente "seguace di xia") o yóuxiá (, letteralmente "xia errante"). In alcune traduzioni, l'esperto di arti marziali è indicato come "spadaccino" o "spadaccina"

Gli eroi nella narrativa wuxia in genere non servono un signore, esercitano il potere militare o appartengono alla classe aristocratica. Spesso provengono dalle classi sociali inferiori dell'antica società cinese. Un codice di cavalleria di solito richiede che gli eroi wuxia correggano e riparino i torti, combattano per la rettitudine, rimuovano gli oppressori e rechino punizione per i misfatti del passato. Le tradizioni xia cinesi possono essere paragonate ai codici marziali di altre culture come il samurai giapponese bushidō .

Anche se il termine "wuxia" come nome di un genere è una coniazione recente, le storie su xia risalgono a più di 2000 anni fa. Storie Wuxia hanno le loro radici in alcuni primi Youxia racconti di 300-200 aC. Il filosofo legalista Han Fei ha parlato in modo sprezzante di texia nel suo libro Han Feizi nel capitolo On Five 'Maggot Classes' su cinque classi sociali nel periodo primaverile e autunnale. Alcune storie ben note includono l' assassinio di Zhuan Zhu del re Liao di Wu e, in particolare, l'attentato di Jing Ke alla vita del re di Qin (che in seguito divenne Qin Shi Huang). Nel Volume 86 degli Archivi del Grande Storico ( Shi Ji ), Sima Qian menzionò cinque importanti assassini - Cao Mo , Zhuan Zhu, Yu Rang, Nie Zheng e Jing Ke - nel periodo degli Stati Combattenti che si impegnarono a condurre assassini politici di aristocratici e nobili. Questi assassini erano conosciuti come cike (刺客; letteralmente "ospiti accoltellati"). Di solito rendevano la loro lealtà e i loro servizi a signori feudali e nobili in cambio di ricompense come ricchezze e donne. Nel volume 124 dello Shi Ji, Sima Qian ha dettagliato diverse caratteristiche embrionali della cultura xia del suo periodo. Questi fenomeni popolari furono documentati anche in altri documenti storici come il Libro di Han e il Libro del Tardo Han.

Le storie di Xiake segnarono una svolta nella dinastia Tang (618–907 d.C.) e tornarono sotto forma di chuanqi (傳奇; letteralmente "racconti leggendari"). Storie di quell'epoca, come Nie Yinniang (聶隱娘), The Kunlun Slave, Tredicesima Madame Jing (荊 十三 娘), Red String (紅線) e The Bearded Warrior (虬髯客), sono serviti come prototipi per le moderne storie di wuxia. Presentavano fantasie e protagonisti isolati - di solito solitari - che compivano azioni eroiche audaci. Durante la dinastia Song (960-1279 d.C.), storie simili circolarono nel huaben, brevi opere che un tempo si pensava servissero come libri rapidi per lo shuochang (narrazione tradizionale cinese).

Il genere del romanticismo marziale o militare si sviluppò anche durante la dinastia Tang. Nella dinastia Ming (1368-1644 d.C.), Luo Guanzhong e Shi Nai'an scrissero rispettivamente Romance of the Three Kingdoms e Water Margin, che sono tra i quattro grandi romanzi classici della letteratura cinese. Il primo è una rivisitazione storica romanzata degli eventi della tarda dinastia Han orientale e del periodo dei Tre Regni, mentre il secondo critica il deplorevole status socio-economico della tarda dinastia Song del Nord. Water Margin è spesso visto come il primo romanzo a figura intera di wuxia: il ritratto di 108 eroi, e il loro codice d'onore e la volontà di diventare fuorilegge piuttosto che servire un governo corrotto, hanno svolto un ruolo influente nello sviluppo della cultura jianghu nei secoli successivi. Romance of the Three Kingdoms è anche visto come un possibile antecedente iniziale e contiene descrizioni classiche di combattimenti ravvicinati che furono successivamente emulate dagli scrittori wuxia nelle loro opere.

Nella dinastia Qing (1644-1911 d.C.), ulteriori sviluppi furono il gong'an (公案; letteralmente "caso pubblico") e i relativi romanzi polizieschi, dove xia e altri eroi, in collaborazione con un giudice o magistrato, risolvevano crimini e combattevano ingiustizia. Le storie di Justice Bao da Sanxia Wuyi (三俠五義; successivamente estese e rinominate in Qixia Wuyi ) e Xiaowuyi (小五 義), incorporavano gran parte dei temi di giustizia sociale delle successive storie di wuxia. Le storie di Xiayi di storie d'amore cavalleresche, che spesso presentavano eroi femminili e abilità di combattimento soprannaturali, emersero anche durante la dinastia Qing. Romanzi come Shi Gong'an Qiwen (施公案 奇聞) e Ernü Yingxiong Zhuan (兒女 英雄 傳) sono stati citati come i romanzi wuxia nascenti più chiari.

Il termine "wuxia" come etichetta di genere è apparso per la prima volta alla fine della dinastia Qing, un calco del " bukyō " giapponese , un genere di narrativa d'avventura spesso militarista e influenzata dal bushido . Il termine è stato portato in Cina da scrittori e studenti che speravano che la Cina avrebbe modernizzato le sue forze armate e posto l'accento sulle virtù marziali, e divenne rapidamente trincerato come il termine usato per riferirsi a xiayi e altri predecessori del wuxia vero e proprio. In Giappone, tuttavia, il termine "bukyō" svanì nell'oscurità.

Molte opere wuxia prodotte durante le dinastie Ming e Qing andarono perse a causa della repressione e del divieto da parte dei governi di tali opere. Le opere di Wuxia furono ritenute responsabili della produzione di sentimenti anti-governativi, che portarono a ribellioni in quelle epoche. L'allontanamento dalla letteratura tradizionale significava anche che il mecenatismo di questo genere era limitato alle masse e non ai letterati, il che portò a soffocare lo sviluppo del genere wuxia. Tuttavia, il genere wuxia è rimasto enormemente popolare tra la gente comune.

Il genere wuxia moderno è salito alla ribalta all'inizio del XX secolo dopo il Movimento del 4 maggio del 1919. Si è evoluta una nuova letteratura, che richiedeva una rottura con i valori confuciani, e la xia è emersa come simbolo di libertà personale, sfida alla tradizione confuciana e rifiuto del sistema familiare cinese.

L'inizio del XX secolo e il periodo dagli anni '60 agli anni '80 sono stati spesso considerati l'età dell'oro del genere wuxia. Xiang Kairan (pseudonimo Pingjiang Buxiaosheng ) divenne il primo scrittore degno di nota di wuxia, con il suo romanzo d'esordio The Peculiar Knights-Errant of the Jianghu (江湖 奇俠 傳). È stato serializzato dal 1921 al 1928 ed è stato adattato nel primo film wuxia, The Burning of the Red Lotus Temple (1928). Zhao Huanting (趙煥亭), che scrisse Chronicles of the Loyal Knights-Errant(奇俠 精忠 傳, serializzato 1923-1927), era un altro noto scrittore wuxia con sede a Shanghai. A partire dagli anni '30, le opere di wuxia proliferarono e il suo centro si spostò a Pechino e Tianjin nel nord della Cina. Gli scrittori più prolifici erano collettivamente indicati come i Cinque Grandi Maestri della Scuola Settentrionale (北 派 五 大家): Huanzhulouzhu , che scrisse The Swordspeople from Shu Mountains (蜀山劍俠 傳); Gong Baiyu (宮 白羽), che ha scritto Twelve Coin Darts (十二 金錢 鏢); Wang Dulu , che ha scritto The Crane-Iron Pentalogy (鹤 鉄 五 部 作); Zheng Zhengyin(郑 証 因), che ha scritto Il re degli artigli d'aquila (鹰爪王); Zhu Zhenmu (朱 貞 木), che ha scritto The Seven 'Kill' Stele (七殺 碑).

La narrativa Wuxia è stata vietata in vari momenti durante l' era repubblicana e queste restrizioni hanno soffocato la crescita del genere. Nonostante ciò, la scrittura wuxia prevaleva in altre regioni di lingua cinese, come Taiwan e Hong Kong. Scrittori come Liang Yusheng e Louis Cha ( Jin Yong ) hanno guidato la fondazione di una "nuova scuola" del genere wuxia che differiva in gran parte dai suoi predecessori. Hanno scritto periodici per giornali e riviste. Hanno anche incorporato diversi temi di fantasia come il mistero e il romanticismo di altre culture. A Taiwan, Wolong Sheng , Sima Ling , Zhuge Qingyun (諸葛青雲), Shiao Yi (萧逸) e Gu Longdivenne i più noti scrittori wuxia della regione. Dopo di loro, scrittori come Woon Swee Oan e Huang Yi salirono alla ribalta in un periodo successivo. Chen Yu-hui è una scrittrice wuxia contemporanea che ha debuttato con il romanzo The Tian-Guan Duo Heroes (天 觀 雙俠).

Ci sono state anche opere create dopo gli anni '80 che tentano di creare un genere post-wuxia. Yu Hua , uno degli scrittori più importanti di questo periodo, ha pubblicato un racconto controgenere intitolato Blood and Plum Blossoms , in cui il protagonista va in missione per vendicare il padre assassinato.

Le storie moderne di wuxia sono in gran parte ambientate nella Cina antica o premoderna . L'ambientazione storica può variare dall'essere abbastanza specifica e importante per la storia, all'essere vagamente definita, anacronistica o principalmente per l'uso come sfondo. Elementi di fantasia, come l'uso di poteri magici e l'aspetto di esseri soprannaturali, sono comuni in alcune storie wuxia ma non sono un prerequisito del genere wuxia. Tuttavia, l'elemento di arti marziali è una parte definita di un racconto wuxia, poiché i personaggi devono conoscere una qualche forma di arti marziali. I temi del romanticismo sono anche fortemente presenti in alcuni racconti di wuxia.

Una tipica storia wuxia presenta un giovane protagonista maschile che vive una tragedia - come la perdita dei suoi cari - e continua a intraprendere diverse prove e tribolazioni per imparare diverse forme di arti marziali da vari combattenti. Alla fine della storia, emerge come un potente combattente che pochi possono eguagliare. Usa le sue capacità per seguire il codice xia e ripara i mali del jianghu . Ad esempio, i capitoli di apertura di alcune delle opere di Jin Yong seguono un certo schema: si verifica un evento tragico, di solito uno che costa la vita ai personaggi appena introdotti, e poi mette in moto eventi che culmineranno nell'azione primaria del storia.

Altre storie usano strutture diverse. Ad esempio, al protagonista viene negata l'ammissione in una setta di arti marziali. Sperimenta difficoltà e si allena segretamente e aspetta fino a quando non ha l'opportunità di mostrare le sue capacità e sorprendere coloro che inizialmente lo guardavano dall'alto in basso. Alcune storie presentano un eroe maturo con potenti abilità nelle arti marziali che affronta un antagonista altrettanto potente come la sua nemesi. La trama si trasformerà gradualmente in uno scontro finale drammatico tra il protagonista e la sua nemesi. Questi tipi di storie erano prevalenti durante l'era dei rivoluzionari anti-Qing.

Alcune storie hanno trame uniche, come quelle di Gu Long e Huang Yi . Le opere di Gu Long hanno un elemento di mistero e sono scritte come storie poliziesche. Il protagonista, di solito un formidabile artista marziale e un intelligente risolutore di problemi, intraprende una ricerca per risolvere un mistero come un caso di omicidio. Le storie di Huang Yi si fondono con la fantascienza.

Nonostante questi elementi di fusione di genere, il wuxia è principalmente un genere storico di finzione. Nonostante ciò, gli scrittori wuxia ammettono apertamente di non essere in grado di catturare l'intera storia di un corso di eventi e scelgono invece di strutturare le loro storie sullo schema della progressione del protagonista dall'infanzia all'età adulta. La progressione può essere simbolica piuttosto che letterale, come osservato in The Smiling, Proud Wanderer di Jin Yong , dove Linghu Chong passa dalle preoccupazioni infantili e dalle avventure a quelle molto più adulte mentre la sua incrollabile lealtà lo spinge ripetutamente tra le rocce del tradimento per mano del suo disumano padrone.

Gli otto attributi comuni della xia sono elencati come benevolenza, giustizia, individualismo, lealtà, coraggio, veridicità, disprezzo per la ricchezza e desiderio di gloria. A parte l'individualismo, queste caratteristiche sono simili ai valori confuciani come ren (; "benevolenza", "gentilezza"), zhong (; "lealtà"), yong (; "coraggio", "coraggio") e yi (; "giustizia"). Il codice xia sottolinea anche l'importanza di ripagare i benefattori dopo aver ricevuto atti di en (; "grazia", ​​"favore") da altri, oltre a cercare chou(; "vendetta", "vendetta") per assicurare i cattivi alla giustizia. Tuttavia, l'importanza della vendetta è controversa, poiché un certo numero di opere wuxia sottolineano gli ideali buddisti, che includono il perdono, la compassione e il divieto di uccidere.

Nel jianghu , gli artisti marziali dovrebbero essere fedeli al loro maestro (Shifu). Ciò dà origine alla formazione di diversi alberi complessi di relazioni maestro-apprendista così come le varie sette come Shaolin e Wudang . In caso di controversie tra combattenti, sceglieranno il modo onorevole di risolvere i loro problemi combattendo in duelli.

Le arti marziali nelle storie di wuxia si basano sulle tecniche del wushu e su altre arti marziali cinesi della vita reale . Nei racconti wuxia, tuttavia, la padronanza di tali abilità è altamente esagerata a livelli sovrumani di realizzazione e abilità.

Di seguito è riportato un elenco di abilità e abilità che un tipico combattente in una storia wuxia possiede:

  • Arti marziali (武功): tecniche di combattimento in una sequenza codificata chiamata zhaoshi (招式), che si basano sulle arti marziali cinesi della vita reale.

  • Armi e oggetti: i combattenti usano un'ampia gamma di armi in combattimento. Quelli più comunemente usati sono il dao (spadone o sciabola), jian (spada), pistola (bastone) e qiang (lancia). Anche oggetti di uso quotidiano come abaci , panchine, ventagli, pennelli per inchiostro, pipe per fumare, aghi da cucito o vari strumenti musicali sono usati come armi.

  • Qinggong (轻功): una forma di vere arti marziali cinesi. Nella narrativa wuxia, tuttavia, il suo uso è esagerato al punto che i personaggi possono aggirare la gravità per volare, coprire distanze enormi con un unico passo, correre su superfici d'acqua, montare alberi e saltare o scalare muri alti.

  • Neili (内力; illuminato "forza interna" o "forza interna") / Neigong (內功; letteralmente "abilità interna" o "funzione interna"): la capacità di sviluppare e coltivare l'energia interiore nota come qi e utilizzarla per attaccare e scopi difensivi. I personaggi usano questa energia per ottenere abilità come forza sovrumana, velocità, resistenza, resistenza e guarigione, nonché la capacità di proiettare raggi di energia e forze elementali dai loro corpi.

  • Dianxue (點穴; letteralmente "toccare i punti di agopuntura "): i personaggi usano varietecniche di agopuntura per uccidere, paralizzare, immobilizzare o persino manipolare gli avversari attaccando i loropunti di agopuntura a mani nude o con le armi. Tali tecniche possono essere utilizzate anche per scopi curativi, come arrestare il sanguinamento eccessivo. Gli artisti marziali della vita reale usano tali tecniche per paralizzare o stordire i loro avversari, tuttavia, la loro efficacia è molto esagerata nelle storie di wuxia.

Nelle storie di wuxia, i personaggi raggiungono le abilità e le abilità di cui sopra dedicandosi ad anni di studio diligente ed esercizio, ma possono anche avere tale potere conferito loro da un maestro che trasferisce loro la sua energia. Le istruzioni per padroneggiare queste abilità attraverso l'addestramento si trovano in manuali segreti noti come miji (秘笈). In alcune storie, è possibile apprendere abilità specifiche trascorrendo diversi anni in isolamento con un maestro o allenandosi con un gruppo di combattenti.

Il significato del termine jianghu (江湖; jiānghú ; gong 1 wu 4 ; 'fiumi e laghi') si è evoluto nel corso della storia cinese, ma di solito si riferisce al mondo delle arti marziali dell'antica Cina. Coniato per la prima volta da Zhuangzi alla fine del IV secolo aC, si riferiva a uno stile di vita diverso da quello di essere attivamente coinvolti nella politica. A quel tempo, si riferiva al modo di vivere degli studiosi-funzionari con scarso rendimento o diffamati che prendevano le distanze dai circoli del potere politico. In questo senso, jianghu potrebbe essere liberamente interpretato come il modo di vivere di un eremita.

Nel corso dei secoli, jianghu ha guadagnato una maggiore accettazione tra la gente comune e gradualmente è diventato un termine per una sub-società parallela, e talvolta ortogonale alla società tradizionale. Questa sub-società inizialmente comprendeva mercanti, artigiani, mendicanti e vagabondi, ma nel tempo assimilò banditi, fuorilegge e bande che vivevano "fuori dalla legge esistente". Durante le dinastie Song e Yuan , bardi e romanzieri iniziarono a usare il termine jianghu nel processo di creazione di letteratura che copriva una società immaginaria di avventurieri e ribelli che vivevano non secondo le leggi sociali esistenti, ma secondo i propri principi morali. Il nucleo di questi principi morali comprendeva xia (;; xiá ; 'cavalleria'), yi (;; ; 'rettitudine'), li (;; ; 'virtù'), zhong (; zhōng ; 'lealtà') e chou (; chóu ; 'vendetta /vendetta'). Storie di questo genere fiorirono e arricchirono varie interpretazioni di jianghu . Allo stesso tempo, il termine jianghu ha anche sviluppato intricate interconnessioni con la cultura delle gang a causa del disgusto reciproco dei fuorilegge nei confronti dei governi.

L'inclusione delle arti marziali come caratteristica del jianghu è stata uno sviluppo recente all'inizio del XX secolo. I romanzieri hanno iniziato a creare un mondo fantastico di jianghu in cui i personaggi sono artisti marziali e in cui l'applicazione della rettitudine da parte dei personaggi è simboleggiata da conflitti tra diversi artisti marziali o sette di arti marziali e il trionfo finale del bene sul male. Le arti marziali sono diventate uno strumento utilizzato dai personaggi in una storia di jianghu per rafforzare le loro convinzioni morali. D'altra parte, ci sono personaggi che vengono corrotti dal potere derivato dalla loro formidabile abilità nelle arti marziali e finiscono per abbandonare la loro moralità nella loro ricerca del potere. In questo periodo, il termine jianghu divenne strettamente correlato a un termine simile, wulin (武林;wǔlín ; mou 5 lam 4 ; 'foresta marziale'), che si riferiva esclusivamente a una comunità di artisti marziali. Questo mondo fantastico di jianghu rimane la definizione principale di jianghu nella moderna cultura popolare cinese, in particolare nella cultura wuxia.

La seguente descrizione si concentra maggiormente sull'aspetto delle arti marziali del jianghu, sulle sue norme sociali consolidate e sulla sua stretta relazione con il wulin.

Un aspetto comune del jianghu è che i tribunali sono disfunzionali e che tutte le controversie e le differenze (all'interno della comunità) possono essere risolte solo dai membri della comunità, attraverso l'uso della mediazione, della negoziazione o della forza, prevedendo la necessità del codice di xia e atti di cavalleria. La legge e l'ordine all'interno del jianghu sono mantenuti dalle varie sette ed eroi ortodossi e retti. A volte queste sette possono riunirsi per formare un'alleanza contro una potente organizzazione malvagia nel jianghu.

Un leader, chiamato wulin mengzhu (武林 盟主; letteralmente "maestro dell'alleanza wulin"), viene eletto tra le sette per guidarle e garantire la legge e l'ordine all'interno del jianghu. Il leader è di solito qualcuno con un alto livello di padronanza nelle arti marziali e una grande reputazione per la rettitudine che è spesso coinvolto in qualche cospirazione e / o ucciso. In alcune storie, il leader potrebbe non essere il più grande artista marziale del jianghu; in altre storie, la posizione del leader è ereditaria. Il leader è un arbitro che presiede e giudica tutte le iniquità e le controversie. Il leader è un giudice capo de jure degli affari del jianghu.

I membri del jianghu dovrebbero anche mantenere le distanze da qualsiasi ufficio o funzionario governativo, senza essere necessariamente antagonisti. Era accettabile per i membri jianghu che sono membri rispettabili della società (di solito possiedono proprietà o grandi imprese) mantenere rapporti rispettosi ma formali e passivi con i funzionari, come il pagamento delle tasse dovute e la partecipazione agli eventi della comunità locale. Anche allora, ci si aspetta che proteggano i fuggitivi dalla legge, o almeno non li consegnino ai funzionari. I funzionari locali che sono più esperti saprebbero che è meglio aspettarsi la collaborazione dei membri jianghu e si asterrebbero dal cercare aiuto se non per arrestare i criminali peggiori e più noti. Se i crimini violano anche alcuni dei principi morali di jianghu, i membri di jianghu possono assistere i funzionari del governo.

Un aspetto interessante è che mentre gli alti funzionari sono tenuti a distanza, i membri del jianghu possono associarsi liberamente a personale di basso rango come corridori, carcerieri o impiegati dei magistrati. I membri jianghu mantenevano l'ordine tra i propri nella comunità e prevenivano qualsiasi disturbo maggiore, risparmiando così molto lavoro per i loro associati nello yamen . In cambio, i corridori chiudono un occhio su certe attività jianghu che sono ufficialmente disapprovate, i carcerieri hanno assicurato che i membri jianghu incarcerati non siano maltrattati e gli impiegati passano consigli utili alla comunità jianghu. Questo accordo reciproco ha permesso ai loro superiori di mantenere l'ordine nella loro giurisdizione con le limitate risorse disponibili e ai membri jianghu una maggiore libertà.

Anche se molti membri Jianghu erano confuciana -educated, i loro atteggiamenti verso il modo di vivere nel Jianghu è in gran parte messo in ombra dal pragmatismo. In altre parole, sentono che i valori confuciani devono essere rispettati e sostenuti se sono utili e devono essere scartati se sono un ostacolo.

Le norme di base (parlate e non dette) del jianghu sono:

  1. Nessun uso di trucchi sporchi come sgorbiare gli occhi durante i combattimenti a meno che non si abbia una faida personale con l'avversario.

  2. Le faide personali non si estendono ai membri della famiglia.

  3. Mostra sempre rispetto per gli anziani e gli anziani in base alla loro condizione o età.

  4. Completa obbedienza al proprio shifu (insegnante di arti marziali).

  5. Nessun apprendimento di arti marziali da un'altra persona senza il previo permesso del proprio shifu .

  6. Nessun uso di arti marziali contro coloro che non sono addestrati nelle arti marziali.

  7. Nessuna violazione delle donne.

  8. Nessun rapporto sessuale con le mogli degli amici.

  9. La propria parola è il proprio legame.

Il termine jianghu è collegato a culture diverse da quelle relative alle arti marziali nelle storie di wuxia. Si applica anche alle società anarchiche. Ad esempio, le triadi e altre società segrete cinesi usano il termine jianghu per descrivere il loro mondo di criminalità organizzata . A volte, il termine jianghu può essere sostituito dal termine "malavita" à la "malavita criminale".

Nella terminologia moderna, jianghu può significare qualsiasi cerchio di interesse, dall'industria dell'intrattenimento allo sport. Colloquialmente, il pensionamento è anche indicato come "lasciare il jianghu" (退出 江湖). Nelle storie di wuxia, quando un combattente rispettabile decide di ritirarsi dal jianghu, lo farà in una cerimonia nota come "lavarsi le mani nel bacino d'oro" (金盆 洗手). Si lava le mani in una bacinella d'oro piena d'acqua, a significare che non sarà più coinvolto negli affari del jianghu. Quando un combattente solitario che si è ritirato dal jianghu riappare, il suo ritorno viene descritto come un "rientro nel jianghu" (重出江湖).





giovedì 13 maggio 2021

Shaolin Kempo Karate



Shaolin Kenpo Karate (o "SKK") è uno stile di arte marziale che combina i cinque animali dello Shaolin Kung Fu (Shaolinquan), la competenza principale del Kempo, la potente esplosività lineare del Karate tradizionale, così come il potere del Western la boxe e le arti di abbattimento e lotta di Jujutsu, Chin Na e wrestling mongolo. Questo sistema è stato fondato e sviluppato da Fredrick J. Villari (un ex studente di cintura nera di Nick Cerio e William Kwai Sun Chow ), che ha ideato un sistema ibrido che ha integrato i quattro modi di combattere: colpire, calciare, abbattere e lottare per eliminare la debolezza intrinseca dei sistemi di arti marziali che si concentrano solo su una o due tecniche di combattimento.

Shaolin Kenpo Karate viene insegnato principalmente attraverso una catena di centri di arti marziali di Villari negli Stati Uniti e in Canada, sebbene ci siano diverse organizzazioni non affiliate che insegnano variazioni dello stile. Queste includono scuole fondate da ex studenti di Fred Villari.

Le radici dello Shaolin Kenpo Karate possono essere ricondotte a tre fonti principali delle arti marziali asiatiche:

  1. Il Tempio Shaolin dove il Kung Fu e altre arti marziali cinesi sono comunemente chiamate "boxe" o "boxe del tempio". L'aspetto cinese dell'arte è anche la fonte delle 5 forme animali di base: Tigre, Gru, Serpente, Leopardo e Drago, che hanno tutti posture e punti focali molto diversi.

  2. I clan Yoshida e Komatsu del Giappone che hanno fondato il sistema di Kenpō. James Mitose era un membro della famiglia Yoshida ed è comunemente considerato il fondatore del moderno Kenpo / Kempo.

  3. Wrestling mongolo, cinese e tibetano da cui discendono la maggior parte delle arti del grappling asiatiche (come Chin Na e Jujutsu ).

A causa della diversità della cultura asiatica, polinesiana e americana alle Hawaii, le arti del Kenpo, del Kajukenbo (che era una delle prime arti marziali ibride) e del Kenpo Karate furono formulate principalmente da combattenti di strada come William Chow e Adriano Emperado . Ed Parker ha contribuito a portare Kenpo nell'America mainstream attraverso il suo lavoro a Hollywood e con celebrità come Elvis Presley e Bruce Lee. Grazie al lavoro successivo di George Pesare e Nick Cerio, Kenpo fu portato sulla costa orientale degli Stati Uniti, dove Cerio avrebbe incontrato e addestrato Villari. L'uso da parte di Villari del Kenpo, che in seguito cambiò in "Kempo", sarebbe stato il veicolo attraverso il quale avrebbe unito i principi delle arti marziali tradizionali:

L'addestramento alle arti marziali di Villari iniziò presto nella sua vita. Dopo essere stato introdotto alla boxe occidentale e cinese da suo padre, Villari ha continuato a studiare jiujitsu e wrestling con i fratelli LeBlanc nella sua adolescenza. All'età di 18 anni, Villari si rese conto che la sua formazione nelle arti marziali era stagnante e cercò Nick Cerio come istruttore di kenpo cinese. Dopo aver completato i suoi requisiti come cintura nera di secondo grado con Cerio, Villari si è recato nelle Indie Occidentali dove ha scambiato le sue tecniche con l'addestramento di karate e kung-fu. Mentre era nelle isole, Villari ha anche studiato con un istruttore cinese-australiano Soo, e ha conseguito il terzo e il quarto grado. Dopo aver lavorato con un altro maestro Len Chou, Villari ha conseguito la quinta laurea e presto ha deciso di aprire la sua scuola.

La scuola originale di Shaolin Kenpo Karate era United Studios of Self Defense, in seguito divenne lo Studio of Self Defense di Fred Villari. Fu con questo nome che lo stile SKK si diffuse negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Al suo apice, c'erano più di 300 scuole di arti marziali in franchising Villari in tutto il mondo.

Lo sviluppo del sistema consisteva principalmente nel padroneggiare diverse arti marziali esistenti, rimuovere i movimenti ritenuti inefficienti da Villari, e quindi integrare i movimenti rimanenti in un sistema coeso. Fred Villari ha preso in prestito pesantemente da quanto segue nello sviluppo di SKK:

  1. Shaolin Kung Fu è la "spina dorsale" di SKK per i suoi pugni e calci circolari, ma principalmente per l'incorporazione dei 5 animali: Tigre, Gru, Drago, Serpente e Leopardo. Le arti Shaolin sottolineano anche un senso di equilibrio e uno stile di vita di salute e fitness. Gli scioperi degli animali Shaolin ei metodi usati da Villari sono inclusi in modo più prominente nei ranghi più alti di SKK e sono quindi meno evidenti per un osservatore occasionale o uno studente di basso rango.

  2. Karate per il suo stile meccanico e per i movimenti lineari e angolari combinati con rapidi rimescolamenti e attacchi esplosivi. Quasi tutto ciò che viene insegnato nei primi tre livelli di SKK è radicato nel Karate tradizionale, che aveva portato a molte delle critiche al sistema usando il termine "Shaolin" quando l'osservatore occasionale o il giovane studente avrebbe imparato poco altro che il Karate posizioni, colpi e metodi di blocco fino a quando non hanno raggiunto il grado di cintura viola.

  3. Kenpō per il suo approccio non dogmatico ai sistemi di combattimento e una miscela di movimenti sia duri che morbidi che si fondono bene in combinazioni. Il kempo viene insegnato lentamente ai principianti in SKK, ma è sempre più diffuso nei livelli intermedio, avanzato e master del sistema. È anche una notevole fonte di molte forme di cintura nera in SKK.

  4. Chin Na, Jujutsu e wrestling mongolo per i loro diversi focus su diversi aspetti di trattenere, afferrare, bloccare, lanciare, abbattere e fornire dolore che può essere controllato.

A parte l'uso di un lignaggio asiatico specifico e rintracciabile, una ricchezza di materiale fu creata dallo stesso Fred Villari, e ancora ulteriore materiale fu "Demistificato" per il bene di essere condiviso con le masse. Da questa ampiezza di materiale originale e lavoro originale di Villari, Shaolin Kempo Karate è stato codificato per includere 108 combinazioni di combattimento e i seguenti kata:

Pugno a due uomini, Sho Tun Kwok, 12 Mani della Tigre, Nengli Sud, Nengli Nord, 11 Mani di Buddha, Muro Invincibile, Rami del Pino Cadente, Leopardo Perduto, Fortezza di Ferro, Tai Sing Mon, 1000 Buddha, Cinque draghi Affronta i quattro venti, il serpente subdolo, le lumache tristi, le tigri ferite, la scimmia immortale e il sistema di blocco del susino.

Shaolin Kempo Karate si basa sul concetto che tutti gli stili di arti marziali possono essere caratterizzati come l'utilizzo di uno o più dei "quattro modi di combattere"

  1. Colpire: usare qualsiasi parte delle braccia (es. Mano, gomiti o avambracci aperti o chiusi)

  2. Calci: per utilizzare qualsiasi parte della gamba (ad es. Piede, stinco o ginocchio)

  3. Abbattimento: per far cadere a terra un avversario (ad es. Lanciando , tirando o spingendo)

  4. Grappling: per stringere o afferrare (ad esempio lottare , trattenere o bloccare i giunti).

Cinture:

bianco, giallo, arancione, viola, blu, blu/verde, verde, verde/marrone, marrone (con vari gradi).

Nero (con vari gradi.), Master Belt (nero con strisce rosse).

Shaolin Kenpo Karate ha undici ranghi cintura (esclusi i ranghi dan). I nuovi studenti iniziano alla cintura bianca e progrediscono man mano che dimostrano la competenza richiesta. I gradi sono rappresentati dal colore della cintura indossata. Inoltre, ci sono anche più termini intermedi per cinture viola e superiori. Le cinture vengono assegnate ogni due mesi dal bianco al verde, 4 mesi per il verde al marrone e 6 mesi per i ranghi della cintura nera.

La valutazione nello Shaolin Kenpo Karate consiste principalmente nella dimostrazione di tecniche, combinazioni e forme, nonché nell'applicazione della conoscenza nello sparring. Inoltre, gli studenti si trovano in varie situazioni che li aiuteranno a sviluppare una mente più forte e più logica in scenari di autodifesa simulati. Le forme consistono in un'esibizione di giochi di gambe con calci e pugni e spostamenti.

In gran parte a causa della rapida crescita della sua catena di scuole di arti marziali e delle affermazioni che Villari aveva fatto riguardo alla sua codificazione di un sistema di combattimento "imbattibile", Villari e la sua attività sono stati oggetto di critiche nella comunità delle arti marziali. Più tipicamente, questo proveniva da praticanti delle forme altamente tradizionali di Kung Fu e Karate che affermavano che Villari non aveva l'autorizzazione a modificare i sistemi esistenti o manomettere forme, kata, posizioni e stili molto specifici e tradizionali.

Tra le critiche più frequenti a Villari c'è la sua presunta autopromozione al 10° grado alla fine degli anni '80, poi al 15° grado (da 7 dei maestri cinture nere di più alto rango nello Shaolin Kempo Karate), Villari giustifica questa elevazione evidenziando la creazione di un nuovo, unico sistema di arti marziali, con nuove tecniche e combinazioni che prima non esistevano. Tuttavia, alcuni membri delle comunità di arti marziali tradizionali sentivano che Villari non aveva l'autorizzazione necessaria per essere considerato un Gran Maestro, ma tra le comunità Shaolin Kenpo e Kempo è considerato uno dei più grandi Gran Maestri di tutti i tempi.

Un altro aspetto frequentemente criticato dell'organizzazione aziendale di Villari è la capacità di "apprendimento a distanza", in cui gli studenti sono in grado di apprendere i ranghi attraverso la cintura nera acquistando una serie di DVD e poi filmandosi mentre eseguono le tecniche. Villari afferma che uno dei motivi principali per l'allenamento online o tramite DVD è raggiungere le masse dove le arti marziali o lo Shaolin Kempo Karate non esistono.




mercoledì 12 maggio 2021

Shūgorō Nakazato

 




Shūgorō Nakazato (仲 里 周五郎, Nakazato Shūgorō, 14 agosto 1920 - 24 agosto 2016) era un artista marziale di Okinawa. Descritto come un "artista con un solo pugno" da alcuni dei suoi studenti americani, Nakazato ha trasformato il suo sparring di karate in "una raffinata arte di combattimento". Ha dato molte dimostrazioni in Giappone e all'estero e aveva "molti studenti famosi negli Stati Uniti", Nakazato è stato designato come "detentore di beni culturali immateriali" dalla Prefettura di Okinawa nel 2000. Era insignito dell'Ordine del Sol Levante, 5a classe con raggi d'oro e d'argento il 4 novembre 2007.

Iniziò per la prima volta l'allenamento di karate nel 1935 sotto Seiichi Iju (un ex studente di Shinpan Shiroma) al quartiere Minato, Sakai City, Osaka, rimanendo con lui fino al 1940. Allo stesso tempo (cioè 1936-1940), Nakazato si addestrò nelle armi da kobudo bo, sai, nunchaku, tonfa e nichokama, sotto Seiro Tonaki, che era solo un po 'più grande di lui e un tempo era stato uno studente di Sanda Chinen.

Nel 1942, Nakazato si unì all'esercito giapponese, dove insegnò la baionetta e la disciplina militare alle nuove reclute sulla terraferma. Alla fine della guerra, tornò a Okinawa per diventare uno studente di Chosin Chibana, che considerava "il più eminente maestro di karate di quel tempo". Nel 1951 Nakazato aiutò Chibana ad aprire un dojo chiamato Dai Ichi Dojo. Dopo aver ricevuto la licenza di shihan da Chibana nel 1955, Nakazato aprì il suo dojo ad Aja, vicino a Naha, chiamandolo Nakazato Dojo. Nello stesso anno, Nakazato riprese la formazione bojutsu, questa volta sotto la guida del figlio dell'insegnante di Seiro Tonaki, Masami Chinen, con il quale rimase fino al 1958.

Nakazato ha insegnato molti kata di karate: Kihon Ippon, Kihon Nihon, Kihon Sanbon, Fukyu no Kata, Naihanchi Shodan, Naihanchi Nidan, Naihanchi Sandan, Pinan Shodan, Pinan Nidan, Pinan Sandan, Pinan Yondan, Pinan Godan, Passaius Sho, Passuai Sho, Chinto, Kusanku Dai e Gojushiho. Nakazato ha anche creato diversi kata con armi e la forma a mano aperta, Gorin Kata. Nakazato è morto il 24 agosto 2016 all'età di 96 anni per polmonite da aspirazione .




martedì 11 maggio 2021

In che modo un forte pugno al petto può influire sul cuore?

 


In alcuni studi, il pugno precordiale (pugno al petto) è stato in grado di convertire le tachiaritmie ventricolari, ovvero, di ripristinare il normale ritmo cardiaco. Tuttavia, in due serie di casi più ampie il pugno precordiale non ha prodotto alcun risultato in pazienti con fibrillazione ventricolare (situazione in cui la contrazione del cuore è tanto caotica da essere inefficace = il cuore materialmente non pompa più sangue).

Il pugno precordiale può generare complicanze quali frattura dello sterno, osteomielite, ictus e aritmie maligne negli adulti e nei bambini.

Avendo un'efficacia limitata, il pugno precordiale non deve ritardare l'inizio della rianimazione cardio-polmonare o della defibrillazione, infatti si pratica solo quando altri strumenti non sono disponibili, preferibilmente in presenza di testimoni.

In che modo indurrebbe tale effetto?
Pare che l'energia meccanica applicata tramite il pugno, induca attività elettrica nel cuore, fisiologicamente presente.


lunedì 10 maggio 2021

Hwa Rang Do





Il Hwa Rang Do è un'arte marziale coreana sviluppata negli anni '60 del Novecento da Joo Bang Lee e da suo fratello Joo Sang Lee. Dal punto di vista tecnico, il Hwa Rang Do è un'arte marziale completa che prevede: tecniche di pugilato, del taekwondo, tecniche di ginocchio e gomito della muay thai, tecniche di percussione dell'hapkido, proiezioni dello judo, grappling, leve articolari dell'aikido. Il Hwa Rang Do comprende anche medicina tradizionale coreana, tecniche di respirazione e per lo sviluppo del ch'i, tecniche Sulsa, tecniche di rottura, tecniche di blocco articolare, punti di pressione e studio del corpo umano relativo alle tecniche di combattimento, uso di armi bianche. Il nome coreano Hwa Rang Do significa "la via dei Cavalieri in fioritura". Se ne trovano tracce dopo la nascita dell'Hwarang, un ordine giovanile di élite del Regno di Silla durante il periodo dei Tre Regni, in Corea. Gli Hwarang furono, fondamentalmente, i bambini-soldato volontari provenienti per lo più da famiglie aristocratiche, educati in campi artistici, accademici e di studio delle arti marziali. Nel 1942, secondo Joo Bang Lee, un monaco di nome Suahm Dosa prese lui e suo fratello Joo Sang Lee nella propria casa per la formazione. Vivevano con Suahm Dosa al tempio Suk Wang Sa nella provincia di Ham Nam in Corea del Nord, prima di fuggire con lui in Corea del Sud mentre il comunismo prendeva il sopravvento in Asia. Dopo la formazione di Joo Bang Lee e Joo Sang Lee da Suahm Dosa, i due fratelli trascorsero qualche tempo a imparare altre arti marziali: cominciarono dagli stili già esistenti, come kung fu, taekwondo, muay thai, karate, judo e hapkido prima di creare la propria arte marziale completa. I fratelli impostarono da zero un proprio piano di studi basato sulle tecniche che potevano ricordare dagli insegnamenti di Suahm Dosa, poi iniziarono a insegnare al pubblico. Fu in questo periodo che Joo Sang Lee si trasferì negli Stati Uniti per diffondere il Hwa Rang Do. Nel gennaio 1969 morì Suahm Dosa. Tuttavia, prima della sua morte diede il titolo di Hwarang di Do Joo Nim a Joo Bang Lee, il minore dei fratelli, rimasto in Corea. Questo fatto fece arrabbiare Joo Sang Lee, e ciò comportò un allontanamento tra i due fratelli negli anni che seguirono. Nel 1972, Joo Bang Lee si trasferì in California, fondando la World Hwa Rang Do Association e diventandone il primo (e attuale) presidente. Nel Hwa Rang Do, ai praticanti sono date delle fusciacche a simboleggiare la loro progressione attraverso l'arte marziale. Prima del primo dan (prima cintura nera), l'ordine di cintura va dal bianco al "mezzo nero": Fusciacca bianca: Moo Kub (nono grado) Fusciacca arancio: Pal Kub (ottavo grado) Fusciacca gialla: Chil Kub (settimo grado) Fusciacca verde: Yuk Kub (sesto grado) Fusciacca viola: Oh Kub (quinto grado) Fusciacca blu: Sa Kub (quarto grado) Fusciacca marrone: Sam Kub (terzo grado) Fusciacca rossa: E Kub (secondo grado) Fusciacca mezza-nera: Il Kub (primo grado) Dopo aver ricevuto una fusciacca nera, un praticante guadagna il titolo di Jo Kyo Nim (o, in alternativa, Yu Dan Ja) e può diventare istruttore. Inoltre, ogni grado di cintura nera ha il proprio titolo, e mostra un rispettivo livello di conoscenza. Si noti che non ci possono mai essere più di un solo nono grado e un decimo grado nello stesso momento. Cho Dan: cintura nera di primo grado. Titolo: Jo Kyo Nim (tutor) E Dan: cintura nera di secondo grado. Titolo: Kyo Sa Nim (istruttore) Sam Dan: cintura nera di terzo grado. Titolo: Sa Bum Nim (istruttore capo) Sa Dan: cintura nera di quarto grado. Titolo: Susuk Sa Bum Nim (istruttore capo) Oh Dan: cintura nera quinto grado. Titolo: Kwan Jang Nim (Master) Yuk Dan: cintura nera sesto grado. Titolo: Jang Nim Kwan, o Dosa (Master) Chil Dan: cintura nera settimo grado. Titolo: Nim Kwan Suk Su Jang (Master capo) Pal Dan: cintura nera ottavo grado. Titolo: Kuk Sa Nim o Nim Chong Kwan Jang (Maestro) Gu Dan: cintura nera nono grado. Titolo: Sun Kuk (Gran maestro capo) Nove Dan: cintura nera decimo grado. Titolo: Do Joo Nim (Gran Maestro Supremo, "Proprietario della Via") In questa arte marziale vengono utilizzate 108 armi suddivise in 20 categorie (come armi da lancio, da taglio etc.). Vedi l'ingeomon (spada dritta a doppio filo simile alla jian cinese) o la Hwando (simile alla Katana giapponese), ma anche armi lunghe come il Wol-do (variante coreana del falcione cinese guan dao) o armi snodate come il chaejjig (simile allo Shao gun cinese, però sostanzialmente più corto). Il Meng Sae è il codice di comportamento del Hwa Rang Do. Si compone di cinque regole e nove principi filosofici.

domenica 9 maggio 2021

Yon Moo Kwan


 

Lo Yon Moo Kwan è lo stile creato dal Gran Maestro Kwang Sik Myung diretto discendente del creatore dell’Hapkido moderno Gran Maestro Choi Yong Sul (Sool). Lo stile Yon Moo Kwan è caratterizzato dallo studio delle cinque (5) forme codificate “Hyung Sae” a mani nude e delle tre (3) forme con armi tradizionali coreane (Tan Bong - Tan Gom - Tan Jang) per meglio canalizzare l'energia e migliorare le performance del corpo. Il Yon Moo Kwan oltre al maneggio delle tradizionali armi bianche coreane (Tan Bong = bastone corto, Tan Jang = bastone da passeggio e Pho Bak = corda/cintura) possiede un programma completo di tecniche di difesa da molti tipi di attacchi. Il programma nello specifico studia difese da prese ai polsi; difese da prese al corpo (frontali e da dietro); difese da avvolgimenti e strangolamenti al corpo (frontali e da dietro); difese da pugni (alti, jab, cross, ganci e montanti); difese da calci (frontali, laterali e circolari); difese da attacchi armati (bastone, coltello, pistola); difese con armi bianche coreane (Tan Bong = bastone corto, Tan Jang = bastone da passeggio e Pho Bak = corda).


sabato 8 maggio 2021

Cintura nera

 


La cintura nera è il segno di riconoscimento di un praticante che ha raggiunto, come minimo, il grado di shodan nelle arti marziali giapponesi. Viene impiegata anche in alcune arti marziali coreane come il taekwondo. Si ottiene dopo aver sostenuto e superato gli esami precedenti, oppure, in alcuni stili, per conseguimenti agonistici. Gli esami per la cintura nera sono comunemente più rigorosi rispetto a quelli per i gradi inferiori.

Il conseguimento della cintura nera non rappresenta la fine del proprio percorso di apprendimento tecnico, ma l'inizio di uno studio più rigoroso ed efficace dell'arte marziale; man mano che si prosegue nella pratica, si potranno sostenere gli esami per i dan successivi. Il numero dei dan (generalmente 10) differisce a seconda dell'arte marziale praticata.

In alcune discipline, come ad esempio nel Judo, la cintura nera non rappresenta l'ultima cintura: la seguono la cintura bianco-rossa (che si consegue al raggiungimento del 6º dan), la rossa (al 9º dan) e la bianca doppia (la quale è stata riconosciuta solo al fondatore).

L'uso sistematico del colore della cintura per rimarcare il grado fu usato per la prima volta da Kanō Jigorō, il fondatore del judo, che per primo ha ideato il sistema della cintura colorata usando obi (fascia), assegnando le prime cinture nere per indicare il grado di Dan nel 1880. Precedentemente, gli istruttori del giapponese Koryū tendevano a rilasciare certificazioni.Inizialmente, l'ampia obi, veniva utilizzata; dai praticanti che si allenavano in kimono, solo bianca e nera venivano utilizzate. Questo sistema non fu usato fino ai primi del 1900, dopo l'introduzione del jūdōgi, con il quale fu creato un sistema di cinture colorate per l'attribuzione del grado. Successivamente altre arti marziali adottarono l'usanza o una variante di esso, (e.g., utilizzando fasce colorate) per indicare il grado. Questo includeva quelle arti marziali che tradizionalmente non avevano una formale struttura di gradi. Questo tipo di gerarchia è meno comune in quelle arti che non rivendicano un'origine orientale, anche se vengono utilizzate nel Programma di arti marziali del Corpo dei marine.






venerdì 7 maggio 2021

Kitō-ryū

 



La Kitō-ryū (起倒流 Kitō-ryū, Scuola dell'ascesa e della caduta) è un antico stile di arti marziali (koryū) di jūjutsu fondata da Toshinobu Ibaragi (俊房茨木) nel 16° Kan'ei (1639).

La Kitō-ryū include nage-waza (tecniche di proiezione), atemi-waza (tecniche di colpo), kansetsu-waza (tecniche di leva articolare) e shime-waza (strangolamenti). Simile a certi stili di aikijutsu, basa gran parte della sua filosofia su concetti come il ki (?) e l'abilità nel saperlo controllare ed usare. Inoltre, grande peculiarità dello stile è l'uso dei kuzushi come atto propedeutico all'applicazione delle nage-waza.

«Iikubo-sensei fu un grande maestro per Kanō e difatti continuò ad essere il suo insegnante fino al 18°-19° Meiji (1885–1886), ovvero fintanto che Kanō divenne lui stesso un insegnante. A quei tempi lui aveva 50 anni e Kanō non poteva succedergli vincendo contro di lui nel randori, ma nel 18° Meiji (1885) circa, grazie all'assidua pratica, Kanō acquisì particolari abilità nell'uso del principio del kuzushi e quindi provò ad applicare nel randori prima il kuzushi e poi il waza. Iikubo-sensei era uno specialista di nage-waza della Kitō-ryū, ma stranamente non riusciva a proiettare Kanō poiché questi aveva già capito profondamente il principio del kuzushi. Dopo quest'esperienza Kanō incominciò ad insegnare roppō-no-kuzushi (六方の崩し? kuzushi in 6 direzioni) e happō-no-kuzushi (八方の崩し? kuzushi in 8 direzioni) al Kōdōkan.

Dopo un po' Kanō riportò i risultati della sua ricerca ad Iikubo-sensei e questi ne confermò la validità. Di conseguenza suggerì a Kanō di fare randori con avversari più giovani mentre lui stesso non praticò più randori con Kanō, finché un giorno gli consegnò il diploma della Kitō-ryū insieme ad altre pergamene.»

giovedì 6 maggio 2021

Bansenshūkai

 




Il Bansenshukai (萬川集海; letteralmente: "Mare dove convergono i diecimila fiumi") è un libro giapponese contenente una raccolta di conoscenze dei clan delle regioni di Iga e Kōga, che si erano dedicate all'addestramento dei ninja.

Fu compilato nel 1676 da un maestro ninja di nome Fujibayashi Sabuji (Fujibayashi Yasutake o Fujibayashi Yasuyoshi), nei primi anni dello shogunato Tokugawa, per preservare le conoscenze che erano state sviluppate durante il quasi costante conflitto militare dalla Guerra Ōnin fino alla fine dell'assedio di Osaka quasi 150 dopo. Oltre a informazioni sulla strategia militare e sulle armi, il libro contiene sezioni sulle credenze astrologiche e filosofiche del tempo, e insieme allo Shōninki del 1681 e al Ninpiden del 1655 compone le tre fonti principali di informazione diretta riguardo a questa oscura professione.

I libri comprendono:

  • Due volumi di pensieri e filosofia

  • Quattro volumi sul comando

  • Tre volumi sullo Yo-nin - camuffamento aperto

  • Cinque volumi sullo In-nin - infiltrazione nascosta

  • Due volumi sull'astrologia

  • Cinque volumi su attrezzi e armi



Ci sono due versioni:

  1. La versione di Kōga ha ventidue capitoli riuniti in dieci volumi, con un volume aggiunto annesso.

  2. La versione di Iga ha ventidue capitoli riuniti in dodici volumi, con quattro capitoli aggiuntivi in quattro volumi annessi.


Dopo la Seconda guerra mondiale, furono offerte al pubblico un numero limitato di copie manoscritte. Alcune di queste copie sono in importanti biblioteche nazionali e universitarie. L'opera è stata recentemente ritradotta in varie lingue comprese inglese, francese, tedesco e giapponese.





mercoledì 5 maggio 2021

Ryushin Shouchi Ryu

 


Ryushin Shouchi Ryu (柳心照智流) è una scuola (Ryū) di Kobudo (arti marziali antiche) specializzata in iaijutsu (arte di sguainare la spada) e fondata da Kawabata Terutaka nel 2006.

La sua origine risale a Tenshinsho Jigen Ryu, un ramo della tradizione Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu. L'attuale caposcuola (Soke) della tradizione Ryushin Shouchi Ryu è Yahagi Kunikazu.

Ryushin Shouchi Ryu è un ramo della tradizione Tenshinsho Jigen Ryu, uno stile fondato da Tose Yosazaemon Osamune (十瀬 与三左衛門 長宗, c. 1540- c. 1600) durante il periodo (Era) Eiroku (1558-1570) specializzato in iai e kenjutsu. Tose era un samurai proprietario terriero della provincia di Hitachi. Compiuti i vent'anni si recò al tempio di Katori per studiare Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu sotto la direzione del 3° soke, Iisaza Wakasa no Kami Morinobu. Dopo cinque anni di pratica, conseguì il menkyo Kaiden (abilitazione alla trasmissione), quindi proseguì la sua formazione al tempio di Kashima. È durante questo soggiorno che raggiunse l'illuminazione e ricevette da Takemikazuchi (divinità del tuono nella mitologia shintoista) una serie di tecniche attraverso un oracolo. Fu dopo questa divina rivelazione che fondò Tenshinsho Jigen Ryu, prendendo in prestito la parola "Tenshinsho" (unica e vera trasmissione di una delle divinità del tempio di Katori – Futsunushi) da Tenshin Shoden Katori Shinto Ryu e unendola a quella di Jigen "rivelazione onnipotente" che gli era stata ispirata dopo la sua esperienza mistica al tempio di Kashima. Si sarebbe quindi diretto a Satsuma dove avrebbe poi incontrato il suo futuro successore Kaneko Shinkuro Morisada (金子 新九郎 盛貞, c. 1520- c. 1585).

Il terzo soke, Terasaka Yakuro Masatsune (赤坂 弥九郎 政雅, 1567- 1594), fu iniziato allo studio della spada a 13 anni da Kaneko stesso, allo scopo di vendicare la morte di suo padre. Padroneggiò Tenshinsho Jigen Ryu all'età di 17 anni e riuscì a vendicare suo padre a 19. Poco tempo dopo, si trasferì a Kyoto per diventare monaco al tempio Soto Zen di Tennejo dove prese il nome buddista di Zenkitsu (善吉, anche scritto Zenkichi). Nel 1588, Togo Shigekata (東郷 重位, 1560- 1643) sarebbe diventato il migliore allievo di Zenkitsu dopo aver imperato tutto il repertorio tecnico della scuola in meno di un anno. Sarebbe quest'ultimo ad aver combinato Taisha Ryu (che aveva studiato prima presso il fondatore, Marume Kurandonosuke Tessai) e Tenshinsho Jigen Ryu per fondare Jigen Ryu. Secondo la tradizione, lo stile Tenshinsho Jigen Ryu sarebbe tenuto nascosto per ben 400 anni nelle scuole Jigen Ryu e Yakumaru Jigen Ryu; la sua trasmissione fu assicurata da una stirpe di Daï (successione di soke senza legami di sangue).

Tenshinsho Jigen Ryu conobbe un risveglio sotto il 27° soke, Ueno Yasayuki Genshin (上野 靖之 源心, 1913- 1972), quando costui ne riprese ufficialmente l'insegnamento ad Asakusa, Tokyo, fino alla sua morte nel 1972. Fu durante questo periodo che Kawabata Terutaka iniziò il suo studio della spada al Sogo Budo Shobukan, fondato nel 1963 da suo padre, sotto la supervisione di Ueno Yasuyuki Genshin. Dopo il decesso di quest'ultimo, Kawabata proseguì la sua pratica e si stabilì al Seiseikan ad Akabane, Tokyo, dove fondò nel 2006 Ryushin Jigen Ryu. Nel 2008, il migliore studente di Kawabata, Yahagi Kunikazu (矢作 訓一, b. April 5, 1948) diventò il secondo soke della scuola.

Nel 2011, Kawabata Terukata cambiò il nome originale in Ryushin shouchi Ryu per sottolineare uno degli obiettivi principali dello studio di questo stile cioè: coltivare la mente e fortificare il corpo attraverso una rigorosa pratica. Ryushin significa: "lo spirito del salice piangente", un albero che non perde mai le sue foglie, nemmeno in inverno, mentre Shouchi può essere tradotto con: "la saggezza illuminata". Uniti, il loro significato potrebbe essere: "istituire nel mondo una saggezza immutabile e impegnarsi ogni giorno a sviluppare un corpo ed una mente entrambe forti e flessibili".

Oggi, Ryushin Shouchi Ryu è praticato anche fuori del Giappone, in particolare, negli USA ed in Europa. Ogni anno, Yahagi Soke conduce seminari all'estero dove riceve una calorosa accoglienza da parte dei praticanti occidentali. La scuola partecipa ogni anno alle dimostrazioni dedicate al Kobudo (Kobudo Hono Embu Taikai) che si svolgono al tempio di Katori da più di 25 anni.




martedì 4 maggio 2021

Koryū

 




Koryū (古流) è una parola giapponese che si traduce in "antica scuola" o "antica tradizione" soprattutto nel contesto delle arti tradizionali giapponesi (arti marziali, artigianato) che risalgono a prima della modernizzazione (Meiji).

In particolare le espressione i Koryū Bujutsu e Kobudō (da non confodere con il Kobudō di Okinawa) si usano per definire tutte quelle scuole di arti marziali la cui fondazione è precedente alla restaurazione Meiji (dall'imperatore omonimo 1862-1912) che vide la nascita del moderno Budō (jūdō, aikidō, kendō, iaidō, ecc.)

Ogni Koryū aveva le sue peculiarità (ryūgi) fortemente legate ai clan samurai del feudalesimo giapponese.

Quasi tutti prevedevano lo studio sia di tecniche armate e sia di tecniche a mani nude.

Tra i Koryu (stimati in oltre 800) i più importanti furono:

  • Araki-ryu kogusoku

  • Asayama Ichiden-ryu heiho

  • Daito-ryu aikijujutsu

  • Higo Ko-ryu naginatajutsu

  • Hokushin Itto-ryu kenjutsu

  • Hontai Yoshin-ryu jujutsu

  • Hozoin-ryu Takada-ha sojutsu

  • Hyoho Niten Ichi Ryu kenjutsu

  • Isshin-ryu kusarigamajutsu

  • Kage-ryu battojutsu

  • Kashima Shinden Jikishinkage ryu kenjutsu

  • Kashima Shinryu kenjutsu

  • Kashima Shinto-ryu kenjutsu

  • Katayama Hoki-ryu iaijutsu

  • Kogen Itto-ryu kenjutsu

  • Kurama-ryu kenjutsu

  • Maniwa Nen-ryu kenjutsu

  • Mizoguchi-ha Itto-ryu kenjutsu

  • Mugai-ryu iaijutsu

  • Muso Jikiden Eishin-ryu iaijutsu

  • Muso Shinden-ryu iaijutsu

  • Ono-ha Itto-ryu kenjutsu

  • Owari Kan-ryu sojutsu

  • Sekiguchi Shinshin-ryu jujutsu

  • Shingyoto-ryu kenjutsu

  • Shinmuso Hayashizaki-ryu battojutsu

  • Shinto Muso-ryu jojutsu

  • Shojitsu Kenri Kataichi-ryu battojutsu

  • Sosuishitsu-ryu jujutsu

  • Suio-ryu kenjutsu

  • Takenouchi-ryu jujutsu

  • Tamiya-ryu iaijutsu

  • Tatsumi-ryu heiho

  • Tendo-ryu naginatajutsu

  • Tenjin Myoshin-ryu jujutsu/chonin yawara

  • Tenjin Shinyo-ryu jujutsu

  • Tennen Rishin Ryū kenjutsu

  • Tenshin Shoden Katori shinto ryu heiho

  • Toda-ha Buko-ryu naginatajutsu

  • Toyama-ryu battojutsu

  • Uchida-ryu tanjojutsu

  • Yagyu Seigo-ryu battojutsu

  • Yagyu Shingan-ryu taijutsu

  • Yagyu Shinkage-ryu hyoho

  • Yoshin-ryu naginatajutsu