domenica 17 marzo 2019

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(nel linguaggio ideografico kanji giapponese) significa letteralmente “ciò che conduce” nel senso di “disciplina” vista come “percorso”, “Via”, “cammino”, in senso non solo fisico ma soprattutto spirituale. È un suffisso usato spesso nelle arti marziali giapponesi per significare l'evoluzione dell'arte marziale da pura e semplice tecnica di combattimento usata da militari in tempo di guerra, a disciplina formativa praticata non più con finalità militare ma volta a realizzare nel praticante, in tempo di pace, un'elevazione di tipo "spirituale" ed esistenziale, utilizzando la tecnica marziale come strumento di perfezionamento delle abilità e delle capacità psicofisiche del praticante.
Dō si compone dell'ideogramma del piede che simboleggia l'andare, il camminare, il mettersi in marcia, è l'immagine semplificata di una testa con capelli, un capo, un condottiero, il senso è quello di orientarsi verso qualcosa o qualcuno. L'ideogramma completo si compone di un cammino, una via tracciata dal capo del clan e quindi per estensione il principio a cui occorre attenersi, la regola, la dottrina e per astrazione la via.
I suoi simboli sono la spada, che sta a indicare il "buon combattimento", e la bussola che indica la "giusta via". Il Dō è anche il nome del testo su cui sono raccolte le regole fondamentali di questa dottrina. Uno dei pionieri in occidente di questa disciplina è stato lo scrittore e aforista tedesco (Hermann Hesse).

La valenza del termine nella cultura tradizionale giapponese

È caratteristico e peculiare, della cultura tradizionale giapponese ed orientale in genere, il convincimento che attraverso lo zelante lavoro di ricerca della perfezione dell'esecuzione del gesto fisico, della perfezione nell'esecuzione di una forma espressiva di tipo dinamico eseguita mediante una tecnica del corpo, l'uomo possa raggiungere, unitamente alla perfezione dell'esecuzione rituale del gesto, anche l'elevazione spirituale fino alla realizzazione della propria perfezione spirituale.
Questo percorso di ricerca, fisico ed insieme spirituale, in grado di guidare e condurre l'uomo alla perfezione spirituale attraverso la perfezione dell'espressione formale del gesto fisico, è denominato ().
Discipline come l'Aikidō (合気 道, evoluzione da Aiki-jitsu 合気 - ad Aiki-dō 会気 - ) od il Budō (武道, evoluzione da Bu-jutsu - a Bu-dō - ) od altre discipline provenienti da arti marziali giapponesi alla cui denominazione sia stato apposto il suffisso (), sono esempi di come si sia evoluto l'aspetto della mera tecnica militare volta al combattimento, cioè un Jitsu (), in disciplina con finalità di formazione spirituale, cioè un Dō ().

sabato 16 marzo 2019

Kōta Ibushi

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Kōta Ibushi (飯伏幸太 Ibushi Kōta; Kagoshima, 21 maggio 1982) è un wrestler e karateka giapponese.
Ha iniziato la sua carriera nel 2004 presso la Dramatic Dream Team (DDT), dove ha vinto tre volte il KO-D Openweight Championship, cinque volte il KO-D Tag Team Championship e due volte il KO-D 6-Man Tag Team Championship. Nel 2009 ha iniziato a lavorare per la New Japan Pro Wrestling (NJPW), ma ha firmato ufficialmente un contratto solo nel 2013. Nella NJPW si è fregiato per tre volte del IWGP Junior Heavyweight Champion e in un'occasione del IWGP Junior Heavyweight Tag Team Championship. Dal febbraio 2016 è impegnato come freelancer in diverse federazioni giapponesi e statunitensi.

Carriera

Cruiserweight Classic (2016)

Nel 2016 ha preso parte al Cruiserweight Classic, un torneo organizzato dalla WWE. Insieme a lui hanno preso parte al torneo altri trentuno contendenti della classe dei pesi leggeri, tra cui l'ex wrestler giapponese della WWE Yoshihiro Tajiri.
Più tardi è stato annunciato come tag team partner di Hideo Hitami per la seconda edizione del Dusty Rhodes Tag Team Classic, che si svolge ad NXT. Tuttavia, non è arrivato a firmare un contratto vero e proprio con la federazione di Stamford, preferendo combattere a gettone in diverse federazioni sia giapponesi sia statunitensi.

Freelancer (2016-presente)

Il 10 ottobre, nell'evento NJPW King of Pro Wrestling, ha combattuto nel dark match come Tiger Mask W, nuova incarnazione del famoso eroe Tiger Mask, in Italia noto come Uomo Tigre, per promuovere la nuova serie animata. Tiger Mask W ha sconfitto il malvagio Red Death Mask (interpretato da Juice Robinson) dopo una Tiger driver. Nell'episodio 37 della serie lo si vede impegnato in un incontro affrontando Kazuchika Okada. Ibushi ha effettuato altre apparizioni in NJPW come Tiger Mask W, mentre parteciperà come sè stesso al prossimo G1 Climax 2017.

Nel wrestling

Mosse finali

  • 450° splash, talvolta eseguito durante un corkscrew
  • Corkscrew 630° senton – 2005
  • Golden Star Powerbomb (Elevated sitout powerbomb) – 2012–present
  • Golden Star Press (No-handed springboard corkscrew 450° splash) – 2005–2007
  • Golden Star Press 2007 (Springboard corkscrew 450° splash) – 2007
  • Phoenix-Plex (Bridging package fallaway powerbomb, talvolta dalla terza corda) – 2009–present
  • Shooting star press – 2006

Mosse caratteristiche

  • Ankle lock
  • Cartwheel trasformato in uno standing corkscrew 450° splash
  • Finto moonsault seguito da uno standing moonsault
  • Variazioni di calci
    • Backflip, talvolta durante uno handspring
    • roundhouse
    • Dash Middle (Shoot multipli al petto di un avversario)
    • Drop
    • Dropsault
  • Variazioni di powerbomb
    • 24 Sai (Vertical suplex ganso)
    • Golden Star Bomb (Sitout)
    • Reverse Yari Otoshi (High-angle crucifix)
  • Variazioni di suplex
    • Bridging dragon
    • Deadlift German
    • Northern Lights
    • Three-quarter nelson
  • Reverse frankensteiner
    • Standing corkscrew moonsault
    • Standing shooting star press
    • Super spike piledriver

Soprannomi

  • "Golden Star"
  • "Independent Genius"
  • "Hard Hit Prince"

Musiche d'ingresso

  • "27" dei Breaking Point
  • "Golden Star" di Yonosuke Kitamura

Nei media

  • Kōta Ibushi compare nella serie anime Tiger Mask W.

venerdì 15 marzo 2019

Kazuyoshi Ishii

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Kazuyoshi Ishii (石井 和義 Ishii Kazuyoshi; Uwajima, 10 giugno 1953) è un karateka e maestro di karate giapponese, fondatore dello stile di karate Seidokaikan e del circuito di combattimento K-1, una competizione di arti marziali internazionale che combina Muay Thai, karate, sanshou, taekwondo, kenpo, boxe e kickboxing. Il suo allenamento cominciò con il Kyokushinkai, ma formò una sua organizzazione nel 1980, promuovendo le competizioni di karate.

Biografia

Ishii nasce ad Uwajima, nella prefettura giapponese di Ehime.
Interessato al sumo e al baseball, alle scuole medie si interessò allo stile Shotokan grazie a un libro di Masatoshi Nakayama, ma un film di Sonny Chiba lo spinse ad avvicinarsi al Kyokushinkai.
Il suo allenamento da karateka cominciò con Hideyuki Ashihara e, all'età di 16 anni, istituì un dojo locale di Kyokushinkai con la supervisione del suo istruttore. Sei anni dopo, nel 1975, aprì un dojo a Osaka.
Nel 1980 fondò poi una sua propria organizzazione, la Seidokaikan Karate, nella regione del Kansai. Nel 1983, Ishii diventò il primo presidente della nuova All Japan Budo Promotion Association e la reputazione del Seidokaikan crebbe grazie alle vittorie nei tornei di karate riportate da alcuni suoi allievi, quali Masaaki Satake, Toshiyuki Yanagisawa e Toshiyuki Atokawa.
Dopo un decennio di sviluppo, Ishii organizzò il torneo inaugurale del K-1 alla Yoyogi Hall di Tokyo nell'aprile 1993.
Nei dieci anni successivi, la competizione del K-1 si espanse a 24 eventi annuali in Giappone, Europa e Nord America. Nel gennaio 2003, la rivista Black Belt nominò Ishii Uomo dell'anno 2002. Insieme a Andy Hug, Ishii sostenne la produzione di Street Fighter II: The Animated Movie creando scene di lotta con tecniche di combattimento realmente esistenti.

giovedì 14 marzo 2019

Kawakami Gensai

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Gensai Kawakami (河上 彦斎), nato Komori Genjiro (Kumamoto, 4 dicembre 1834 – 13 gennaio 1871) è stato un rivoluzionario giapponese, uno dei quattro grandi hitokiri (幕末四大人斬り "uccisori di uomini") che alla fine del periodo Bakumatsu, intorno alla metà del XIX secolo, combatterono contro lo shogunato Tokugawa, che governava il Paese dal 1603, portandone alla caduta e all'inizio dell'epoca Meiji.
Si dice che fosse molto calmo e calcolatore, mostrando un'incredibile freddezza nei momenti di crisi e di tensione. Fisicamente aveva lineamenti delicati e capelli lunghi, e si dice che a una certa distanza potesse essere scambiato per una donna o un bambino.

Biografia

Infanzia

Figlio di Komori Sadasuke, un vassallo dei daimyō di Kumamoto, suo fratello Hanzaemon fu scelto come erede della famiglia, perciò all'età di 11 anni venne dato in adozione a Kawakami Genbei (河上彦兵衛), un altro vassallo di Kumamoto. Genbei gli fece frequentare l'addestramento accademico e marziale del Jishūkan (時習館), l'accademia locale, e apparentemente il ragazzo non dimostrò una particolare bravura con la spada; a questo riguardo sembra che commentò «Il kenjutsu (scherma giapponese) con le shinai di bambù non è altro che un gioco». A 16 anni fu chiamato a servire nel castello di Kumamoto come addetto alle pulizie (お掃除坊主 osōji-bōzu); a dispetto del basso livello dell'incarico, il ragazzo vi si dedicò con passione, e nel tempo libero imparò il sado e l'ikebana. In questo periodo inoltre incontrò due personaggi che avrebbero avuto grande rilevanza nelle attività degli ishin shishi: Todoroki Buhei e Miyabe Teizō. Nelle discussioni con loro si interessò al concetto di kinnō (勤王), o fedeltà all'imperatore.

Anni 1850

Giunto alla maggiore età, scelse il nome Gensai.
Nel 1851 entrò al servizio di Hosokawa Narimori, daimyō di Kumamoto, e lo seguì a Edo per il suo sankin kōtai. In questo periodo si verificò l'episodio delle navi nere, che lo segnò profondamente. Nello shōgunato era da tempo in vigore una politica (sakoku) che isolava il Paese dal resto del mondo, ma nel 1853 la marina degli Stati Uniti, ancorando quattro navi da guerra al largo di Edo, costrinse lo shogunato ad abolire tale legge e ad accettare un processo di occidentalizzazione e apertura agli stranieri; questo forzato cambio di rotta indebolì moltissimo l'autorità dello shōgun, e spinse molti a invocare il ritorno del potere all'Imperatore, che da diversi secoli aveva perso ogni autorità politica e rivestiva solo il ruolo di capo religioso. A questo gruppo apparteneva Gensai, che lasciò Edo infuriato e tornò a Kumamoto, dove entrò nell'accademia Gendōkan del filosofo kinnō Hayashi Ōen prima di tornare a Edo.

Anni 1860

Gensai si trovava a Edo quando avvenne l'assassinio di Ii Naosuke, e quando alcuni degli assassini entrarono nella villa dei Kumamoto chiamò un dottore per loro, li invitò ad una cerimonia del tè e confessò la sua ammirazione per la loro azione.
Nel 1861, Gensai sposò Misawa Teiko, figlia di un altro vassallo dei Kumamoto e abile combattente, particolarmente dotata nell'uso della naginata; il loro figlio, Gentarō, sarebbe sopravvissuto all'esecuzione di Gensai grazie all'intervento di Teiko.
Nel 1862, entrò a far parte del corpo di guardia di Kyōto inviato dal clan Kumamoto; dopo poco però abbandonò la sua posizione di bōzu, e in breve si ritirò dal servizio dei Kumamoto, per entrare negli ishin shishi. La sua tecnica di spada estremamente veloce apparteneva allo stile Furanui kenjutsu, noto anche come Shiranui-ryu; grazie alla sua abilità entrò presto a far parte dei Quattro Hitokiri del Bakumatsu, una élite di assassini dedita all'assassinio politico dei nemici dell'Imperatore; del gruppo facevano parte anche Nakamura Hanjiro (noto anche come Kirino Toshiaki), Tanaka Shimbe, e Okada Izō, ma Kawakami divenne presto noto come il più spietato del gruppo.
Nel 1864, il suo mentore Miyabe Teizō morì in un'incursione degli Shinsengumi a Ikedaya; non molto tempo dopo Gensai compì l'omicidio che lo rese celebre, e l'unico attribuibile con sicurezza a lui; quello di Sakuma Shōzan, un importante politico ed erudito giapponese favorevole alla presenza straniera in Giappone; l'omicidio destò particolare scalpore perché avvenne in un solo fendente e in pieno giorno. Sebbene gli siano state attribuite altre uccisioni, quella di Shōzan è l'unica dimostrata dalla prove a suo carico.

Declino

Quando la sua fama divenne di ostacolo alle sue azioni, si ritirò nel Chōshū e si unì alle azioni militari del Kiheitai di Takasugi Shinsaku contro le spedizioni militari dello shogunato nella regione. Tuttavia, durante un'azione a Kokura, fu catturato dalle forze dei Kumamoto, e imprigionato fino all'inizio della restaurazione Meiji.
Dopo la restaurazione Meiji e la fine dei samurai, Gensai cambiò il suo nome in Takada Genbei, si dedicò all'insegnamento della filosofia samurai, ma le sue idee isolazioniste non trovarono spazio nel nuovo governo imperiale, che contrariamente alle sue speranze vedeva di buon occhio l'apertura agli stranieri e anzi vedeva in lui una minaccia al futuro della nazione: accusato di aver offerto rifugio a ex membri del Kiheitai, fu arrestato e condannato a esecuzione pubblica nel quarto anno dell'era Meiji (1871).

Influenza postuma

La figura di Kawakami Gensai ha ispirato diverse opere giapponesi posteriori; in particolare su di lui è basato il personaggio di Kenshin Himura, protagonista della serie Kenshin Samurai vagabondo di Nobuhiro Watsuki.

mercoledì 13 marzo 2019

Kimura Shigenari

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Kimura Shigenari (木村 重成; 1593 – 6 giugno 1615) è stato un vassallo del clan Toyotomi.
Era figlio di Kimura Shigekore. Raggiunse il castello di Osaka per unirsi ai suoi difensori nel 1614 e fu ucciso nella battaglia di Wakae durante la campagna estiva dell'assedio di Osaka. Si dice che fosse incredibilmente attraente e che fu reso famoso per il coraggio dimostrato ad Osaka.

martedì 12 marzo 2019

Chōjun Miyagi

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Chōjun Miyagi (宮城 長順 Miyagi Chōjun; Naha, 25 aprile 1888 – Okinawa, 8 ottobre 1953) è stato un karateka e maestro di karate giapponese.
Fondatore dello stile Goju-Ryu, fu il primo maestro di Karate ad essere insignito del grado di “Kyoshi”, 2º livello, dal Dai Nippon Butokukai. Altri maestri fra i quali G. Funakoshi, K. Mabuni ed H. Ohtsuka ottennero soltanto il titolo di Renshi (terzo livello) nel 1939.

Gioventù e addestramento

Miyagi nacque a Higashimachi, a Naha, in Okinawa il 25 aprile 1888 da una famiglia che apparteneva alla nobiltà. All'età di 11 anni cominciò a studiare le arti marziali da Ryuko Aragaki, che successivamente lo presentò a Kanryo Higaonna quando Miyagi aveva 14 anni. Alla morte del maestro Kanryo Higaonna nel 1916 l'arte del Naha-Te passò da Higaonna al suo discepolo Miyagi.
Gli allievi più importanti e effettivi del maestro Miyagi Chojun sono: Seiko Higa, Jinan Shinzato, Seiko Kina, Meitoku Yagi, Eiichi Miyazato, Kei Miyagi, Koshin Iha.
Il maestro Miyagi morì ad Okinawa, l'8 ottobre 1953, a seguito del secondo attacco cardiaco (il primo avvenne nel 1951).
Miyagi è stato sepolto nel cimitero di Urasoe-shi, ad Okinawa.

Scritti

  • Miyagi, Chojun. "Karate-Do Gaisetsu. Outline of Karate-Do". March 23, 1934 (Showa 9). Reprint published in 1999 by Patrick McCarthy. Translated by Patrick and Yuriko McCarthy, 1993. Also in: Higaonna, Morio. "The History of Karate: Okinawan Goju-Ryu".
  • Miyagi, Chojun. "Historical Outline of Karate-Do, Martial Arts Of Ryukyu". January 28, 1936. Translated by Sanzinsoo. In Japanese: "Ryukyu Kenpo Karatedo Enkaku Gaiyo", essay appeared in "Okinawano Karatedo" by Shoshin Nagamine (1975, Shinjinbutsu Oraisha) and "Okinawaden Gojuryu Karatedo" by Eiichi Miyazato (1979, Jitsugyono Sekaisha).
  • Miyagi Chojun et al. "The Meeting of Okinawan Karate Masters, su uk.geocities.com. (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2006)." Fragment of the 1936 meeting records. Published as an Appendix of "Karatedo Dai Hokan", by Kanken Toyama. Pages 377-392 (Tsuru Shobo, 1960). (translated by Sanzinsoo)
  • Miyagi Chojun. "Breathing In and Breathing Out in accordance with Go and Ju, a Miscellaneous Essay on Karate, su uk.geocities.com. (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2006).". First published in "Bunka Okinawa" Vol.3 No.6, August 15, 1942. Republished in "Chugoku Okinawa Karate Kobudo No Genryu" written by Masahiro Nakamoto, April 1, 1985 by Bunbukan. Translated by Sanzinsoo.

lunedì 11 marzo 2019

Acqua sulfurea

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Le acque solfuree sono tipi di acque che possiedono una quantità pari o superiore ad 1 mg di H2S per litro, il quale ne conferisce il classico odore, spesso definito “di uovo marcio”. La loro origine avviene in strati sotterranei della Terra in condizioni con temperature elevate, queste tendono poi a risalire sotto forma di vapore (che può condensare formando un geyser) o come acqua calda.

Effetti sulla salute

Il loro utilizzo nelle terapie come i bagni, (ad esempio nell'idroterapia) è noto da secoli, e considerato valido rimedio per difendere l'organismo da stimoli infiammatori endogeni o infiammatori esterni, mentre se ingerita provoca un'azione modicamente lassativa sull'apparato digerente. In Italia le acque minerali solfuree hanno quasi sempre pH inferiore ad 8 e sovente contengono altri elementi, come anidride carbonica, calcio, sodio, alcuni cloruri, ioduri, bromuri o bicarbonati. i trattamenti vengono effettuati presso numerosi stabilimenti termali, sia tramite trattamenti interni, come le cure idropiniche, le irrigazioni e l'aerosol, sia tramite trattamenti esterni, come i bagni termali o i fanghi.

domenica 10 marzo 2019

Hokuetsu seppu

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Hokuetsu seppu (北越雪譜 lett. "Musica della neve del nord di Etsu") è un'enciclopedia antropologica sul tardo periodo Edo, riguardante in particolare la vita degli abitanti dell'Uonuma, un'area intorno alla provincia di Echigo, conosciuta per le lunghe nevicate.
Pubblicato per la prima volta ad Edo nel 1837, Hokuetsu seppu fu scritto da Suzuki Bokushi (鈴木牧之) (1770–1842), un mercante di stoffe e uomo d'affari di Shiozawa, un insediamento sulla vecchia strada di Mikuni. L'opera ebbe un immediato successo e dopo la pubblicazione del secondo volume nel 1842 comprendeva sette capitoli relativi a numerosi argomenti sulla cultura, le nevicate, la popolazione, i credi, l'economia, le leggende della terra innevata. Il testo comprende centoventitré tematiche trattate da più punti di vista è riccamente illustrato con dettagliati disegni.
Santō Kyōzan (山東京山), uno scrittore gesaku e fratello di Santō Kyōden, coadiuvò alla pubblicazione del testo, scrisse una premessa e disegnò le illustrazioni, ispirate agli originali Bokushi.
Parte del materiale presente nel libro è di interesse scientifico. Ad esempio, il libro è il primo testo giapponese a racchiudere i disegni di ben ottantasei differenti cristalli di neve. L'edizione del 1840 include l'aggiunta di ben novantasette abbozzi disegnati da Doi Toshitsura col supporto di un microscopio durante i suoi vent'anni come daimyō nel corso del dominio Koga. Successivamente i cristalli di neve divennero temi principali e ricorrenti nei kimono e nelle chawan, le ciotole e le tazze giapponesi per il tè.

sabato 9 marzo 2019

Fukurokuju

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Fukurokuju (福禄寿) è una delle Sette Divinità della Fortuna (shichifukujin 七福神), personaggi della mitologia giapponese. Si tratta della divinità preposta alla saggezza, felicità e alla lunga vita. Le altre divinità sono Ebisu, Daikoku, Benzaiten, Bishamonten, Jurōjin e Hotei.

Etimologia

Il termine con il quale lo si identifica deriva dalla combinazione di Fuku = Felicità, Roku = Ricchezza e ju = lunga vita.

Raffigurazione

Viene raffigurato come un uomo con la fronte alta, calvo e con lunghi baffi, porta sempre un bastone. Suoi compagni sono una tartaruga (simbolo di lunga vita) e una gru (simbolo di saggezza).

giovedì 7 marzo 2019

Agada

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L'Agada è uno degli otto rami in cui la medicina ayurvedica è tradizionalmente divisa. Letteralmente, gada significa malattia e agada significa qualsiasi agente che rende il corpo libero dalla malattia; Tuttavia il termine Agada è utilizzato specificamente per trattare il ramo della tossicologia, la descrizione dei diversi tipi di veleni e dei loro antidoti.
L'Agada Tantra è definita come una sezione di tossicologia che si occupa di intossicazione alimentare, morsi di serpente, morsi dei cani, punture di insetti, ecc.
La scuola di tossicologia è stata fondata e gestita da Kashyapa, noto anche come Vriddhakashyapa, un altro contemporaneo di Atreya Punarvasu. È vissuto a Taksashila, una città del moderno Pakistan.
Il suo testo è stato chiamato Kashyapa Samhita. Questo, tuttavia, è un libro diverso rispetto al Kashyap Samhita di Pediatria. Questo testo non è attualmente disponibile, ma i riferimenti di questo testo si trovano menzionati in diversi commenti. Si ha conoscenza di altri testi scritti da Alambayana, Ushana, Saunaka e Latyayana. Tuttavia, fatta eccezione per i riferimenti a loro, i testi originali non sono più disponibili.
La pratica tradizionale della tossicologia è ancora praticata da diverse famiglie di vishavaidyas (medici del veleno) che si specializzano in tossicologia. Tuttavia, la loro conoscenza è limitata rispetto a quella posseduta dai medici ayurvedici precedenti. Nei tempi antichi, era il lavoro dei Vishavaidyas proteggere i membri delle famiglie reali dal essere avvelenati, come pure quello di avvelenare i nemici dei re.

mercoledì 6 marzo 2019

Tadashi Nakamura

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Kaicho Tadashi Nakamura 中村忠 (Nakamura Tadashi) (Maoka, 22 febbraio 1942) è un karateka giapponese fondatore dello stile Seido.

Biografia

Tadashi Nakamura nacque il 22 febbraio 1942 nella città di Maoka sull'isola di Karafuto. Il giovane Tadashi Nakamura si allenò in diverse arti marziali incluse Goju-Ryu, Kendo, e Kyokushin. Nel 1956 iniziò a studiare con il maestro Mas Oyama (fondatore dello stile di karate Kyokushin) e nel 1959 arrivò al grado di shodan (1º grado cintura nera). All'età di 19 anni, nel (1961), fece la sua prima apparizione ad un torneo: l'All-Japan Student Open Karate Championship, dove arrivò primo. Nel 1962, prese parte ad un incontro contro un campione di kickboxing tailandese. La disputa era finalizzata a determinare quale fosse la 'migliore' arte marziale. Nel vincere divenne l'eroe nazionale giapponese.
Fu a questo punto che nella vita di Nakamura iniziò la sperimentazione della propria conoscenza sopra gli altri. In primo luogo a Camp Zama (Una base militare U.S.A. vicino Tokyo) dal 1961 al 1965. Per tre anni allenò la squadra di karate dello Toho Medical University. Come se ciò non lo occupasse abbastanza ha inoltre servito come capo istruttore alla Kyokushin Karate Honbu, a Tokyo, mentre raggiungeva il suo 7º dan.
Nel 1966, Nakamura fu scelto direttamente da Masutatsu Oyama per portare il vero spirito del Kyokushin Karate in America. Quell'anno Nakamura partì per New York dove Iniziò ad insegnare Kyokushin Karate, in un piccolo Dojo di Brooklyn. Nel 1971, Nakamura fondò il quartier generale del Kyokushin Karate, nel Nord America. Servì come capo del Kyokushin Karate, per l'America, per un decennio, allenando e formando molti abili studenti in quel periodo. Nel 1976, Nakamura rispettosamente si scisse dal Kyokushin Karate. Cosa che provocò molto scalpore in Giappone nonché la rabbia di Oyama che lo riteneva il peggior traditore. Inoltre Nakamura fu ferito da un colpo di pistola da ignoti in un parcheggio di Manhattan.
Nel 1976 fondò la World Seido Karate Organization, che rifletteva le sue convinzione sul vero significato del karate, basandosi su tre principi fondamentali: Amore, Rispetto e Obbedienza.
Con il primo, l'Amore, si intende rivolto verso i propri genitori ed i propri maestri, entrambi fondamentali per la formazione dell'individuo. Solo con l'Amore, infatti, potremo offire e condividere tutto, senza aver bisogno di attaccarsi a niente.
Con il secondo, il Rispetto, si intende verso gli altri, senza il quale ci arrabbiamo e ci impegnano in azioni distruttive e non costruttive, il rispetto quindi, ci aiuta a comprendere meglio anche gli insegnamenti che ci vengono dati da chiunque, un maestro, una madre o un padre e ci migliora come persone.
Con il terzo, l'Obbedienza, si intende obbedire alle regole e ai regolamenti della scuola, di casa o anche del Dojo ( il luogo dove si pratica l'arte del Karate); esso nasce dall'impegno di voler conoscere se stessi tramite l'allenamento. L'Obbedienza ci stimola, inoltre, a conservare l'umiltà ed a tenere sotto controllo il proprio Ego.
Nakamura creò il Seido che in giapponese significa “via sincera”, per creare individui completi, atti a migliorare se stessi e la società che gli circonda, con i principi di amore, rispetto e ubbidienza.

Libri e articoli

Kaicho (che significa "il Fondatore"), così chiamato dai suoi allievi del Seido, ha pubblicato molti libri e articoli riguardo al Seido Karate scrivendo delle parti fondamentali di esso, come la meditazione (lo zen), la respirazione e l'insegnamento. Alcuni di essi sono:
  • One Day, One Lifetime (1995)
  • The Human Face of Karate (1989)
  • Karate: Technique and Spirit (2001)
  • Karate Kyohon (2001)
Selected articles;
  • Article: On Philosophy, su seido.com.
  • Article: On Meditation, su seido.com.
  • Article: Seido Philosophy, su seido.com.
  • Article: Teaching Karate-Do, su fightingarts.com.

martedì 5 marzo 2019

Kojima Yatarō




Kojima Yatarō (小島 弥太郎; 1522 – 1582) è stato un samurai giapponese del periodo Sengoku che servì il clan Uesugi della provincia di Echigo.
Yatarō servì prima Nagao Tamekage, poi Uesugi Kenshin. Fu uno dei principali generali di Kenshin e la sua ferocia in combattimento gli valse il soprannome di Demon Kojima (鬼小島 Oni Kojima). Era spesso chiamato anche "The Ogre" poiché il suo elmo aveva un'immagine di un oni grignante, una creatura mitica simile ad un orco o demone. La sua arma era un kanabō (金棒, simile ad una mazza ferrata), un'arma associata agli orchi, per aggiungere fama alla sua reputazione.
È ricordato per un incidente che si verificò nel corso di una battaglia di Kawanakajima: Yataro fu inviato alla tenda Takeda come messaggero e fu aggredito da un cane da guardia. Senza battere gli occhi con calma tenne il cane verso terra e consegnò il suo messaggio a Takeda Shingen. Una volta consegnato il messaggio liberò il cane velocemente e se ne andò.