La cosiddetta Guerra Ōnin o "di
Ōnin" (応仁の乱
Ōnin no Ran)
è un periodo di guerra civile scoppiato in Giappone durante il
periodo Muromachi.
Sorto da una disputa iniziale tra
Hosokawa Katsumoto, un importante Kanrei, e il daimyō di Kyōto
Yamana Sōzen, esso crebbe fino a diventare un conflitto su scala
nazionale che vide coinvolto lo Shogunato Ashikaga e numerosi daimyo.
Questo conflitto diede inizio all'Epoca
Sengoku, detto Periodo degli Stati in Guerra, che fu un
periodo storico molto lungo segnato dal tentativo di vari daimyo di
predominare sugli altri per il controllo di tutto il Giappone. Fu in
questo stesso periodo che emersero tre importanti personaggi storici,
considerati i tre più importanti daimyo del periodo Sengoku, e che
avrebbero in seguito unificato l'intero Giappone sotto il dominio di
un solo clan. Essi furono Oda Nobunaga, Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa
Ieyasu.
Il conflitto
Il conflitto assurse ad una certa
rilevanza storica dal luglio 1467, data da cui si fa partire l'inizio
della Guerra di Ōnin. I due contendenti iniziali, Hosokawa Katsumoto
e Yamana Sōzen, morirono nel 1473, tuttavia essi avevano scatenato
un conflitto di tale entità da rendersi indipendente dal loro ruolo
personale. In questo periodo la città di Kyōto era ormai una città
fantasma, messa a ferro e fuoco dai due clan rivali, Ōuchi Masahiro,
uno dei generali della fazione Yamana bruciò l'intera porzione della
città sotto il suo comando prima di abbandonarla e dieci anni dopo
l'inizio del conflitto, nel 1477, Kyōto viene rappresentata come un
cumulo di macerie e miseria. D'altro canto, nessuno dei due clan in
conflitto, gli Yamana e gli Hosokawa avevano ottenuto nulla da questa
guerra sanguinaria e feroce se non uccidere qualche sparuto
rappresentante del clan rivale.
Durante tutto questo periodo lo shōgun
territoriale non fece nulla per impedire il perdurare della guerra,
Ashikaga Yoshimasa era del tutto separato dalla realtà del suo paese
e poco si curò di quanto accadeva. Mentre Kyōto bruciava egli
trascorse il suo tempo scrivendo, leggendo poesie e dedicandosi ad
altri piaceri intellettuali, non ultimo la progettazione del
Ginkaku-ji, il Padiglione d'Argento che rivaleggiasse con lo
Kinkaku-ji, il Padiglione d'Oro che aveva fatto costruire suo
nonno Ashikaga Yoshimitsu.
Ma il livello di violenza raggiunto a
Kyōto disgustò altri in tutto il Giappone. L'atteggiamento
compiacente dello shōgun nei confronti della guerra autorizzò i
vari daimyō a procedere nelle loro guerre private, dando vita ad una
escalation di guerre che si estesero in tutto il Giappone ed esso non
ebbe termine nemmeno quando le ostilità si fermarono nel teatro
principale di Kyōto. Nella provincia di Yamashiro il clan Hatakeyama
si era diviso in due fazioni che lottavano l'una contro l'altra.
Questo stato di violenza perenne non fu senza conseguenze, e nel 1485
i contadini ed i samurai di origini umili diedero vita ad una
sommossa, dando vita ad un esercito organizzato, gli Ikki,
essi costrinsero gli eserciti dei clan in guerra ad abbandonare la
provincia ed istituirono nel 1486 un proprio governo su tutta la
provincia di Yamashiro.
Ben presto la ventata di rivolta degli
Ikki si diffuse in altre regioni del Giappone, nella provincia di
Kaga la setta buddhista amidista, gli ikki iniziò la sua rivolta
contro la loro coscrizione da parte del signore della guerra locale,
Togashi Masachika e si appellarono ai contadini locali per creare una
alleanza permanente al fine di ribellarsi. Fu così che nel 1488
l'alleanza dei ribelli scacciò dalla provincia di Kaga il signore
Masachika e presero il controllo dell'intera provincia. In seguito
iniziarono ad edificare templi-fortezza lungo tutto il corso del
fiume Yodo usandoli come loro quartier generale. Sia il movimento
degli Ikki che quello degli Ikkō vengono denominati nella storia
giapponese come moti rivoluzionari indicati con un termine specifico:
gekokujō (gli umili opprimono i potenti).
Le conseguenze
Con la guerra di Ōnin, lo Shogunato
Ashikaga assiste alla sua totale decadenza, ed al suo posto il clan
Hosokawa divenne il vero detentore del potere permettendo agli shōgun
Ashikaga di regnare come semplici fantocci nelle loro mani. Quando il
figlio di Yoshimi, Ashikaga Yoshitane viene eletto shōgun nel 1490,
il clan Hosokawa lo costringe alla fuga ed elegge al suo posto un
altro esponente degli Ashikaga, Yoshizumi. Nel 1499 Yoshitane
raggiunge Yamaguchi, capitale della provincia di Ōuchi e guadagna il
supporto del locale clan. Nel 1507 Hosokawa Masamoto viene
assassinato e un anno dopo Yoshizumi è costretto a lasciare Kyōto e
il clan Ōuchi ristabilirà Yoshitane allo shogunato.
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