Li Tieguai è uno dei più
popolari fra gli Otto Immortali. È descritto come irascibile e
irritabile, ma anche generoso con i poveri, i malati e i bisognosi,
le cui sofferenze vengono alleviate da una speciale medicina estratta
dalla sua zucca. Simboleggia la medicina e la sua immagine veniva
usata come emblema delle farmacie cinesi.
La leggenda narra che, prima di
diventare Immortale, Li Tieguai fosse un uomo molto attraente. Fu
convocato da Laozi nei monti della Longevità per incontrare gli
altri Immortali. Prima di partire, disse al suo discepolo, Li Ching,
di aspettare per sette giorni il suo ritorno. Se non fosse tornato
entro questo periodo di tempo, Li Ching avrebbe dovuto bruciare il
suo corpo, perché significava che Li Tieguai sarebbe diventato un
Immortale; dopo sei giorni e mezzo, l'allievo fu costretto a tornare
a casa per visitare la madre malata che era ormai in punto di morte e
bruciò il corpo del maestro in anticipo. Quando lo spirito di Li
Tieguai tornò, vide che il suo corpo era stato bruciato e partì
allora alla ricerca di un altro corpo in cui alloggiare. In un bosco,
trovò soltanto il cadavere un mendicante zoppo e orrendo, morto di
fame. In mancanza di meglio l'anima vi si rifugiò, e da quel giorno
Li Tieguai, suo malgrado, si trovò in questo corpo d'invalido. Laozi
apparve e gli consegnò una medicina in grado di guarire ogni male e
che non si esauriva mai, attraverso cui riportò in vita la madre di
Li Ching. Lo studente fu poi destituito dal suo incarico, perché Li
Tieguai confidava che, attraverso il duro lavoro, anche Li Ching
sarebbe diventato Immortale. Per mitigare le sue sfortune, Laozi gli
regalò una gruccia di ferro, da cui deriva il suo soprannome, “Li
stampella di ferro”. Laozi gli disse che era pronto per unirsi agli
Immortali.
Rappresentazione
Ha l'aspetto di un mendicante cencioso e zoppo con in mano una
fiaschetta da pellegrino contenente i suoi medicinali magici e,
nell'altra, un bastone di ferro a cui si appoggia. Ha un'aria poco
invitante e dalla sua zucca escono turbinando misteriosi vapori.
Talvolta è rappresentato in piedi su un granchio o in compagnia di
un cervo o di un daino. La gruccia di ferro gli venne offerta da
Laozi per sostituire la gamba paralizzata. Nel corso delle sue
peregrinazioni sulla terra, si dice che sospendesse la propria
borraccia a una fessura della parete della propria stanza, e dopo
essersi magicamente rimpicciolito fino a raggiungere le dimensioni di
una rana, la notte vi si rifugiasse all'interno, per dormire. Il
giorno dopo ne usciva, ritornando per incanto alle normali
dimensioni. Il suo spirito vitale poteva abbandonare a piacimento gli
stracci carnali e assumere una natura eterea e informe. Talvolta si
osservano i cinque pipistrelli simboleggianti le “cinque felicità”
che volteggiano intorno a fumigazioni medicinali emananti dalla sua
zucca.