domenica 11 settembre 2016

He Xiangu

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He Xiangu (何仙姑 Hé Xiān Gū in pinyin o Ho Hsien-ku in Wade-Giles), Donna Immortale He o Hé Qióng (何瓊 Hé Qióng) è l'unica divinità femminile tra gli Otto Immortali (il genere di un altro Immortale, Lán Cǎihé, è ermafrodita). È la fata che veglia sui focolari domestici.
Nata da un bottegaio dello Hunan ai tempi dell'imperatrice Wu Zetian (690-705), la vergine immortale He Xiangu ha l'aspetto di una fata. Nacque con sei capelli in testa e non le crebbero mai di più. Quando compì 14 o 15 anni, un personaggio divino le apparve in sogno e le consigliò di mangiare polvere di madreperla, in modo che il suo corpo potesse rimanere evanescente ed eterno. Ella seguì il consiglio e, subito dopo, promise di rimanere vergine.
Scomparve e divenne immortale mentre si recava dall'imperatrice Wu Zetian che l'aveva convocata.

Rappresentazione

He Xiangu è rappresentata come una graziosa ragazza, che porta su una spalla un lungo gambo di loto curvilineo, terminante con un fiore o con una capsula di semi. Questo stelo di loto magico è in grado di guarire qualsiasi malessere fisico e mentale. Talvolta porta con sé uno scettro o un organo a bocca.

sabato 10 settembre 2016

Lan Caihe

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Lan Caihe (藍采和; pinyin: Lán Cǎihé; Wade-Giles: Lan Ts'ai-ho) è il meno noto degli Otto immortali ed è considerato patrono dei fiori.
L'età ed il sesso di Lan Caihe sono sconosciuti. La divinità può essere un ermafrodito, ma nella sua rappresentazione più nota è un ragazzo effeminato con un cesto di fiori in bambù.
Lan Caihe proviene, secondo la leggenda, dalla Dinastia Tang ed e conosciuto per il carattere fuori dal normale e per le sue stravaganze. Indossa solamente calzoncini e piccole leggere magliette d'inverno e una pesante giubba e pantaloni lunghi d'estate. Cammina normalmente con un piede scalzo e l'altro calzato.

Rappresentazione

Lan Caihe è variamente ritratto come un giovane effeminato, un anziano oppure una ragazza; nelle rappresentazioni moderne è generalmente una ragazza. Suoi emblemi distintivi sono il cesto di fiori, e spesso una zappa portata sulla spalla; alcune volte viene rappresentato seguito da un daino che tiene in bocca un fungo sacro. Il cesto contiene diversi tipi di fiori che vengono associati all'idea di longevità.

venerdì 9 settembre 2016

Li Tieguai

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Li Tieguai è uno dei più popolari fra gli Otto Immortali. È descritto come irascibile e irritabile, ma anche generoso con i poveri, i malati e i bisognosi, le cui sofferenze vengono alleviate da una speciale medicina estratta dalla sua zucca. Simboleggia la medicina e la sua immagine veniva usata come emblema delle farmacie cinesi.
La leggenda narra che, prima di diventare Immortale, Li Tieguai fosse un uomo molto attraente. Fu convocato da Laozi nei monti della Longevità per incontrare gli altri Immortali. Prima di partire, disse al suo discepolo, Li Ching, di aspettare per sette giorni il suo ritorno. Se non fosse tornato entro questo periodo di tempo, Li Ching avrebbe dovuto bruciare il suo corpo, perché significava che Li Tieguai sarebbe diventato un Immortale; dopo sei giorni e mezzo, l'allievo fu costretto a tornare a casa per visitare la madre malata che era ormai in punto di morte e bruciò il corpo del maestro in anticipo. Quando lo spirito di Li Tieguai tornò, vide che il suo corpo era stato bruciato e partì allora alla ricerca di un altro corpo in cui alloggiare. In un bosco, trovò soltanto il cadavere un mendicante zoppo e orrendo, morto di fame. In mancanza di meglio l'anima vi si rifugiò, e da quel giorno Li Tieguai, suo malgrado, si trovò in questo corpo d'invalido. Laozi apparve e gli consegnò una medicina in grado di guarire ogni male e che non si esauriva mai, attraverso cui riportò in vita la madre di Li Ching. Lo studente fu poi destituito dal suo incarico, perché Li Tieguai confidava che, attraverso il duro lavoro, anche Li Ching sarebbe diventato Immortale. Per mitigare le sue sfortune, Laozi gli regalò una gruccia di ferro, da cui deriva il suo soprannome, “Li stampella di ferro”. Laozi gli disse che era pronto per unirsi agli Immortali.

Rappresentazione

Ha l'aspetto di un mendicante cencioso e zoppo con in mano una fiaschetta da pellegrino contenente i suoi medicinali magici e, nell'altra, un bastone di ferro a cui si appoggia. Ha un'aria poco invitante e dalla sua zucca escono turbinando misteriosi vapori. Talvolta è rappresentato in piedi su un granchio o in compagnia di un cervo o di un daino. La gruccia di ferro gli venne offerta da Laozi per sostituire la gamba paralizzata. Nel corso delle sue peregrinazioni sulla terra, si dice che sospendesse la propria borraccia a una fessura della parete della propria stanza, e dopo essersi magicamente rimpicciolito fino a raggiungere le dimensioni di una rana, la notte vi si rifugiasse all'interno, per dormire. Il giorno dopo ne usciva, ritornando per incanto alle normali dimensioni. Il suo spirito vitale poteva abbandonare a piacimento gli stracci carnali e assumere una natura eterea e informe. Talvolta si osservano i cinque pipistrelli simboleggianti le “cinque felicità” che volteggiano intorno a fumigazioni medicinali emananti dalla sua zucca.

giovedì 8 settembre 2016

Zhang Guolao

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Zhang Guolao (cinese: 張果老; Pinyin: Zhāng Guǒ Lǎo; Wade-Giles: Chang Kuo Lao; giapponese: Chokaro) è uno degli Otto Immortali. È uno dei tre Immortali realmente esistiti; sarebbe vissuto nell'VIII secolo e simboleggia la vecchiaia. L'epiteto Lao posto alla fine del suo nome significa "vecchio".
Zhang Guo era un fangshi (方士 occultista-alchimista)) che viveva da eremita sulle montagne dello Shan Xi durante la Dinastia Tang. Declinava regolarmente gli inviti che gli venivano fatti per recarsi a Corte, e morì improvvisamente il giorno in cui alla fine accettò. Tra i poteri magici, aveva quello di diventare invisibile o di bere senza battere ciglio tazze di fortissimi veleni. Era un amante del vino, al punto dal saper creare dei liquori da semplici erbe. Gli altri Immortali bevevano i suoi prodotti, credendo che avessero proprietà curative. Era anche un noto praticante del Taoismo e del Qigong ed era in grado di resistere molti giorni senza cibo, affidandosi al vino da lui stesso creato.

Rappresentazione

È raffigurato come un vecchio barbuto, dallo sguardo vivace, talvolta con in testa un berretto da letterato, ornato di una piuma di fenice. Porta sempre sulla schiena un bambù cavo da cui escono due bacchette piegate (uno strumento musicale a percussione). Viaggiava su una infaticabile mula bianca, capace di percorrere quotidianamente centinaia di leghe. Zhang è raffigurato sia seduto normalmente sul dorso della mula, sia seduto alla rovescia, voltato dalla parte della coda. Venuta la notte, appiattiva la sua mula come un foglio di carta, la piegava in quattro o in otto parti e la metteva al riparo nella sua borsa o nella scatola per i fazzoletti, che talvolta gli si vede tenere in mano. La mattina sputava sulla carta e la inumidiva, poi restituiva alla mula le sue forme animali naturali. Ed entrambi riprendevano il cammino. Nell'iconografia popolare, come nel caso della cicogna anglosassone, talvolta si vede l'Immortale portare un neonato a giovani donne sposate. Un'altra immagine talvolta lo mostra in piedi su un rospo gigante.

mercoledì 7 settembre 2016

Han Xiangzi

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Han Xiangzi (韓湘子 in pinyin: Hán Xiāng Zi) o Han Xiang Zi (in Wade-Giles: Han Hsiang Tzu), è uno degli Otto Immortali e nacque come Han Xiang durante la Dinastia Tang. Il suo nome di cortesia è Qingfu (清夫 Qīng Fū). È il patrono dei musicisti.
Incarna la giovinezza e sembra sia vissuto all'inizio del IX secolo. Si dice che fosse nipote di Han Yu, un importante uomo di Stato della corte Tang. Era l'allievo preferito del secondo Immortale, Lü Dongbin. Mentre si dedicava alla pesca insieme a Lü Dongbin, Han Xiangzi cadde da un albero e divenne Immortale. Era solito vagabondare in mezzo alla natura, incantando gli uccelli e perfino gli animali selvatici per mezzo del suo flauto. Aveva anche il potere di far crescere istantaneamente piante meravigliose in una semplice manciata di terra. Infine non aveva la minima idea del valore del denaro, e lo disperdeva.

Rappresentazione

Han Xiangzi viene raffigurato mentre suona il flauto silvestre o il flauto traverso.

martedì 6 settembre 2016

Yoshinkan

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Aikido Yoshinkan (合気道 養神館 Aikidō Yōshinkan lett. "Aikido Cultivating the Spirit School") è uno stile di aikido fondato da Gozo Shioda (1915–1994) dopo la Seconda guerra mondiale. Lo Yoshinkan Aikido è spesso chiamato lo stile "duro" dell'aikido in quanto i metodi di allenamento sono il risultato del periodo estenuante nel quale Shioda fu allievo di Morihei Ueshiba prima della guerra. Lo stile Yoshinkan è attualmente la seconda più grande organizzazione mondiale di aikido.


Corso Senshusei

Nel 1990, Gozo Shioda fondò l'International Yoshinkai Aikido Federation (IYAF) per facilitare l'insegnamento dell'aikido Yoshinkan al di fuori del Giappone. Oggi, entrambe: la All Japan Yoshinkan Aikido Federation e la IYAF sono guidate dall'attuale capo dello stile Yasuhisa Shioda, il figlio del fondatore. Sotto di lui, l'Honbu dojo Yoshinkan, localizzato a Shinjuku Tokyo, esegue ogni anno un corso intensivo della durata di 11 mesi chiamato Corso Senshusei derivato dal corso utilizzato per addestrare la Tokyo Metropolitan Riot Police. Il libro Angry White Pyjamas di Robert Twigger è basato sull'esperienze dell'autore durante il corso.

lunedì 5 settembre 2016

Cao Guojiu

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Cao Guojiu (曹國舅 in pinyin: Cáo Guó Jiù o in Wade-Giles: Ts'ao Kuo-ch'iu) è l'ultimo degli Otto Immortali ed è il patrono degli attori e di tutti coloro che esercitano la professione teatrale. Possiede le seguenti denominazioni:
  • Cao Yi (曹佾 Cáo Yì) (nome di cortesia: Gongbo (公伯 gōng bó))
  • Cao Jing (曹景 Cáo Jǐng)
  • Cao Jingxiu (曹景休 Cáo Jǐng Xiū)
  • Cao You (曹友 Cáo Yǒu).
Prima di ritirarsi tra i monti, sembra che sia stato ministro della dinastia Song: era inoltre legato alla famiglia imperiale (XI secolo), essendo il fratello minore dell'imperatrice Cao Hu.
Il fratello minore di Cao Guojiu, Cao Jingzhi (曹景植 cáo jǐng zhí) era un prepotente, ma nessuno osò mai ribellarsi alle sue angherie, a causa delle sue conoscenze altolocate, nemmeno dopo averlo visto uccidere una persona. Cao Guojiu era così carico di tristezza e vergogna per suo fratello che rinunciò al suo incarico e fuggì, diventando eremita. I due primi Immortali che incontrò gli proposero ben presto di entrare nel gruppo e gli comunicarono la ricetta dell'immortalità. Fu scelto e reso immortale dagli altri Sette che occupavano sette delle otto grotte della Sfere Superiori, ed erano alla ricerca di un ottavo compagno meritevole.

Rappresentazione

Cao Guojiu viene rappresentato con in testa il potéou o pettinatura dei mandarini, con un corno dietro e alette laterali. Ha in mano delle nacchere (il suo attributo principale), ma talvolta anche uno scacciamosche. Può anche venir rappresentato vestito sfarzosamente con la doppia cintura dei frequentatori della corte imperiale.