A meno che tu non sia Daniel Larusso e che il tuo vicino di casa non sia il signor Miyagi, probabilmente dovrai fare qualche ricerca prima di decidere qual è il tipo di arte marziale che meglio si adatta a te. Eccoti un post che ti aiuterà a orientarti.
Stabilisci il tuo budget. Alcune arti marziali, infatti, richiedono un consistente investimento per quanto concerne le attrezzature. Per esempio, una buona armatura da kendo può arrivare a costare 800 euro, mentre, il karate richiede solo un’uniforme bianca di cotone. Insomma, informati bene prima. Non ti conviene interessarti a qualcosa che non potrai permetterti.
Determina il tuo obiettivo. Fondamentalmente, esistono quattro categorie:
(a) Salute e fitness.
(b) Interesse per l’arte marziale vera e propria con i conseguenti benefici dal punto di vista della salute e della propria forma fisica.
(c) Diventare parte di un patrimonio e di una tradizione culturale che ha centinaia o migliaia (a seconda dell’arte marziale) di anni.
(d) Vincere trofei durante le competizioni sportive.
Decidi lo stile che preferisci. Potresti sceglierne uno più duro, come quello del muay thai (originario della Tailandia) o della boxe occidentale, uno stile semi-duro, come quello del taekwondo o dell'hapkido (entrambi coreani), uno più soft, come l'aikido (Giappone) o uno dei tanti stili di kung fu (Cina), un’arte di combattimento come il jiu jitsu (proveniente dal Brasile e dal Giappone) o le arti marziali occidentali (Europa). Vuoi competere su un ring con opponenti che abbiano il tuo stesso stile, studiare le tradizioni di una particolare cultura o fare un corso di autodifesa? I metodi di allenamento sono tanti e diversi e la maggior parte delle scuole di arti marziali si concentra su un singolo aspetto. Una scuola che pretende di fare di te il re del ring, un guerriero imbattibile, una persona in salute e in forma e un esperto del patrimonio culturale dell’arte marziale cui ti stai dedicando t’insegnerà tutto e niente.
Riconosci i tuoi limiti fisici. Se hai superato una certa età o non sei particolarmente atletico/a, il wushu (cinese) probabilmente non fa per te ma il tai chi (sempre cinese) potrebbe essere l’attività giusta. Inoltre, devi essere consapevole del fatto che le arti marziali che prevedono colpi, come il karate e il taekwondo, non sempre si adattano ai fisici più minuti (anche se questa non è affatto una regola assoluta). Il judo e il jiu jitsu, che sono arti marziali che si basano sul combattimento ravvicinato, enfatizzano la tecnica e la potenza, due fattori indispensabili per fare progressi; mentre l'Aikido la tecnica e lo sfruttamento della forza altrui. Gli stili di combattimento cinesi, infine, si fondano unicamente sulla tecnica e il successo che si può ottenere praticandoli dipende poco dall’altezza o dal peso dell’atleta.
Valuta i tuoi interessi culturali. Se provi rispetto verso una certa cultura o questa ti attrae, conoscerla meglio mediante un’arte marziale può essere una grande esperienza. Se è questo il tuo scopo, scegli una scuola in cui insegni un professore nativo o qualcuno che si sia formato seguendo le lezioni di un insegnante del Paese di origine dell’arte marziale che praticherai.
Prendi in considerazione anche l’efficacia dell’arte marziale. Per esempio, un’arte marziale moderna come il krav maga (israelita), le arti marziali occidentali come l’ARMA o l’AES (europee) o i corsi tenuti da soldati esperti o da poliziotti daranno una grandissima importanza all’aspetto “marziale” e si focalizzeranno meno sull’ ”arte”. Questo, però, non significa che le arti tradizionali asiatiche valgano di meno, anzi. Il punto è che le arti marziali asiatiche richiedono più tempo prima di dare risultati per quanto concerne le capacità di autodifesa. Tuttavia, se la tua unica preoccupazione riguarda l’efficacia marziale e la capacità di difenderti da solo/a nella vita di tutti i giorni, lo sforzo fisico e mentale richiesto per sviluppare tali abilità deve essere messo sulla bilancia con la possibilità di comprare semplicemente un’arma e di apprendere a usarla.
Decidi quando iniziare. Se vuoi, osserva le lezioni in silenzio. A qualcuno, invece, conviene cominciare ad allenarsi sin dalla prima volta in cui mette piede nella scuola. Tale scelta dipende dal tuo modo di essere.
Stabilisci se lo stile d’insegnamento si adatta o meno alla tua personalità. Se hai intenzione d’imparare delle arti marziali pratiche, durante la lezione i dilettanti vengono incoraggiati a partecipare attivamente nel combattimento o tutto questo è riservato solo agli studenti più avanzati, i quali hanno una maggiore familiarità e hanno dato più soldi al dojo?
- In ogni caso, sii consapevole del fatto che i combattimenti
tra dilettanti, anche quelli incoraggiati, dovrebbero essere più
controllati e limitati, dal momento che essi non hanno ancora la
capacità di rendersi conto della potenza dei propri colpi.
Osserva gli studenti della scuola, le interazioni che hanno tra di loro e quelle che hanno con gli atleti più avanzati. Sono amichevoli e disponibili? Sono rispettosi? Potresti considerarli amici? Trascorrerai molto tempo con loro, dunque è fondamentale capire la loro personalità. Come se questo non bastasse, metterai nelle loro mani la tua sicurezza. Se noti che ti senti a disagio, cerca un’altra scuola.
Controlla le qualifiche del tuo insegnante ma non preoccuparti troppo dei certificati perché non esistono standard universali; quello che davvero conta è:
- Da chi ha imparato?
- Per quanto tempo ha studiato con questa persona?
- Da quanto tempo pratica l’arte?
- Ha esperienza come insegnante o è
solo un/a esperto/a? Infatti, proprio come nel calcio ci sono
eccellenti giocatori che possono essere pessimi allenatori (e
viceversa), esistono grandi artisti marziali che non necessariamente
hanno la capacità d’insegnare.
Stabilisci una significativa quantità di tempo settimanale da dedicare agli allenamenti. La maggior parte delle arti ha degli esercizi e delle forme che potrai praticare a casa per mantenerle fisse nella tua mente; se ti alleni solo a lezione, i tuoi progressi potrebbero rallentarsi. A scuola s’impara, ma i veri allenamenti si fanno a casa.
Consigli
- Presta
attenzione durante la ricerca. Molti insegnanti affermano che la
propria scuola e il proprio sistema sono quanto di meglio si possa
trovare in circolazione. Esistono, inoltre, tanti artisti marziali
talmente fedeli alla propria attività che finiscono per esprimere
opinioni negative nei confronti delle altre arti. Queste persone,
spesso, non sono buoni istruttori in quanto, agendo così, non
mostrano alcun rispetto nei confronti degli altri.
- Invece di concentrarti su un’arte specifica, cerca il
miglior insegnante nella tua zona e unisciti alla sua scuola,
qualsiasi essa sia. Infatti, se la scuola è lontana da casa tua,
col passare del tempo, potrebbe scocciarti viaggiare.
- Ricorda che le arti moderne che hanno un solo fondatore (come
l’aikido o il judo) presentano un curriculum più compatto
rispetto alle arti antiche praticate da molteplici insegnanti (per
esempio, il karate, il wushu e il tai chi). Se hai intenzione di
viaggiare o trasferirti spesso e praticare in diverse città, prendi
in considerazione quest’aspetto. Una cintura nera di karate
ottenuta in una scuola non necessariamente viene riconosciuta da
un’altra, anche se si tratta dello stesso stile, a causa della
tradizione eclettica che caratterizza le arti marziali; ad ogni
modo, i gruppi di judo, in genere, seguono le stesse linee guida
dettate dal fondatore.
- Informati sul sistema di attribuzione delle cinture e delle
tariffe relazionate a esso prima d’iscriverti. La maggior parte
delle scuole ha adottato il sistema giapponese di cintura nera
(sviluppato per il judo nel 1880) ma ciò che viene richiesto per
ottenerla può variare parecchio e alcune scuole possono richiedere
centinaia di euro per i titoli superiori. Devi quindi decidere se
vale la pena o meno. Ricorda: una cintura nera non significa niente
al di fuori della scuola in cui te la sei guadagnata. Se, per
esempio, hai una cintura nera di terzo grado in una scuola di karate
shotokan e ti unisci ad una scuola di karate goju ryu, dovrai
ricominciare con la cintura bianca o, comunque, da un livello
inferiore.
- Evita le scuole che offrono titoli avanzati non riconosciuti
dai fondatori della disciplina. L’inflazione dei gradi, che si è
sviluppata a partire degli anni Sessanta del secolo scorso, è il
risultato di due fattori: egotismo e lucro. Per esempio, se ci
vogliono 30 anni di allenamento per guadagnarsi il grado più alto
del dojo ma il fondatore della scuola si è allenato con il suo
insegnante per soli cinque anni, chiedi il perché. Magari, il
fondatore si allenava per quattro ore al giorno tutti i giorni,
mentre tu segui una lezione settimanale che dura due ore. Se così
non fosse, forse i metodi d’insegnamento della scuola sono
inefficaci.
- Se stai imparando un’arte marziale per difesa personale,
ricorda che, nella vita di tutti i giorni, a nessuno interessa di
che colore sia la tua cintura. Le scuole che non fanno che affermare
la propria efficacia o che ti promettono di diventare cintura nera
in un anno stanno solo cercando di venderti un’idea di marketing e
non sono davvero interessate al tuo sviluppo in quanto artista
marziale.
- Mentre cerchi la scuola più adatta a te, assisti alle classi
avanzate per osservare gli studenti al “top”. Rispecchiano i
tuoi obiettivi di apprendimento? Se non ti convincono, opta per
un’altra scuola.
- Sii consapevole del fatto che alcuni stili di arti marziali
comprendono concetti e pratiche che coinvolgono l’energia del
corpo, chiamata “ch’i” o “ki”, in giapponese. Tale
energia, per esempio, ti serve per guarirti o per proteggerti o per
mescolarsi con quella dell’avversario allo scopo di sconfiggerlo o
di controllarlo. Se queste idee non coincidono con la tua
spiritualità personale, forse dovresti cercare un altro stile.
- Impara il vocabolario della tua arte. Molti usano la parola
“karate” come termine generico quando, in realtà, essa si
riferisce a un’arte di autodifesa a mani nude che si è sviluppata
a Okinawa, in Giappone, nel 1300 ed è diventata uno sport negli
anni Trenta del secolo scorso. Di conseguenza, per alcuni artisti
marziali, può risultare offensivo chiamare la loro arte “karate”
quando, in effetti, non lo è. Allo stesso modo, il kung fu è un
vocabolo generico per “allenamento” o “duro lavoro” ,
mentre, alcuni esempi di parole specifiche che riguardano stili di
origine cinese sono “wuzuquan”, “hung gar” o “choy li
fut”.
- Se le arti marziali t’interessano per scopi di autodifesa,
scegline una specificamente creata per questo scopo come, per
esempio, il karate kenpo americano, l’hapkido, l’aikido, il jiu
jitsu brasiliano, il jeet kune do, il ninjutsu o il muay thai. Il
karate, il kickboxing e il taekwondo si focalizzano di più sulle
competizioni.
- Gli stili tradizionali di kung fu, come il wing chun, l’hung
gar, ecc., non sono stati inventati per insegnarti a combattere sul
ring. Grazie a questi sistemi, sicuramente imparerai a difenderti
benissimo, ma ci vorrà un po’ prima che le tue basi siano
sufficientemente solide da poterti servire durante un vero scontro.
Puoi allenarti seguendo uno stile tradizionale e, allo stesso tempo,
praticare la boxe o il kickboxing per avere subito un metodo di
combattimento da ring ma, come si dice, chi troppo vuole…
- Ricorda che non ci sono arti marziali superiori, solo artisti
marziali superiori. Tutte le arti hanno punti di forza e punti di
debolezza e tutte hanno a che vedere con il corpo umano.
- Se possibile, assisti ad un esame nella scuola in cui ti
piacerebbe studiare per capire quali siano i veri requisiti. Se
alcune scuole richiedono ai propri studenti di lavorare duro per
guadagnarsi ogni cintura, altre le danno senza valutare davvero la
fatica degli atleti, dal momento che le scuole guadagnano esaminando
gli studenti e mantenendoli nel programma. Se vuoi meritarti ogni
livello raggiunto, evita questo tipo di scuole perché, anche
lavorando duro e padroneggiando al meglio le tecniche, esse faranno
andare avanti pure coloro che non hanno fatto alcun progresso da
quando hanno iniziato.
- Se non disponi di un grande
budget, informati se nella tua città ci sono club gratuiti o che
richiedano somme inferiori rispetto alle scuole più grandi.
Avvertenze
- Molti istruttori di arti marziali non capiscono i particolari
delle forme che fanno evitare alle persone di lesionarsi durante
l’esecuzione di un alto numero di ripetizioni di una singola
tecnica. Ed è per questo che gli atleti iniziano da piccoli. Se non
vuoi farti male allenandoti, informati bene sulla pratica.
- I professori di arti marziali non
necessariamente sono anche medici dello sport o educatori. Se ci
sono forme che ti fanno male e l’insegnante non le modifica
affinché si adattino al tuo corpo, lascia il corso. Nel caso in cui
tu non sia in grado di capire o d’imparare in un certo modo, trova
un nuovo professore. Tra l’altro, anche i migliori istruttori non
sempre lo sono per ogni studente.
- Gli sport marziali come, per esempio, il taekwondo
olimpionico, il karate giapponese, il wushu e il judo, portano con
sé maggiori rischi di lesione rispetto alle arti marziali
tradizionali o a scopo difensivo, quali l’aikido, il tai chi, il
karate di okinawa, il wing chun, il tang soo do ecc... Molte persone
che praticano sport marziali da adolescenti o fino ai 25 anni
successivamente passano alle arti tradizionali.
- Alcuni insegnanti preferiscono essere chiamati “sensei”,
“sifu” o “sabon”, a seconda della tradizione della scuola.
Ad altri, invece, potrai rivolgerti semplicemente con il titolo di
“signore”, “signora” o “signorina. “Sensei” è un
termine giapponese che denota un grande rispetto e si usa anche in
ambito scolastico e universitario (letteralmente, significa “la
persona che è passata prima”). Se l'insegnante merita il tuo
rispetto, chiamalo/a come vuole; in questo modo, mostrerai
considerazione anche nei confronti dei costumi della scuola. Se,
invece, senti che l’istruttore non merita il rispetto implicato
dal suo titolo, scegli un’altra scuola.
- Non insegnare mai la tua arte nella scuola di un altro
insegnante, a meno che tu non abbia un livello adeguatamente
avanzato o non sia l'istruttore stesso a richiedertelo. Se sei lì
in quanto allievo, comportati di conseguenza: è semplicemente
questione di buone maniere.
- Ogni scuola ha una cultura molto individuale; all’inizio,
prenditi del tempo per imparare la sua etichetta specifica.
- Diffida delle “scuole-sette” o di quelle che ti
proibiscono di seguire lezioni in altri posti. Evita anche le scuole
false che pretendono d’insegnare tecniche segrete.
- Presta attenzione ai costi “nascosti”. Informati su tutto
quello che saresti tenuto a pagare alla scuola: alcune richiedono
soldi extra per gli esami e per gli allenamenti al di fuori delle
lezioni regolari.
- Diffida delle scuole che ti fanno comprare le attrezzature e
le uniformi direttamente da loro. Alcune, infatti, vendono prodotti
di qualità inferiore a prezzi altissimi. Esistono scuole che ti
danno l’opzione di acquistare tramite di esse o da un’altra
fonte. Assicurati di non farti spennare!
- Alcuni insegnanti non noteranno se sei al limite e potrebbero
persino forzarti ad esercitarti più del dovuto.
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