venerdì 30 gennaio 2015

Come Imparare i "Punti di Pressione" nelle Arti Marziali




La definizione tradizionale di punto di pressione è un punto che, se subisce un’intensa pressione, provoca dolore debilitante. E' una tecnica che deriva dall'arte marziale cinese Din Mak, basata sui punti di pressione dell'agopuntura. E' un arte molto complessa e segreta e richiede la conoscenza dei punti dell'agopuntura cinese. Perciò in questo post saranno trattate solo delle zone fragili chiamate "punti vulnerabili". Questo servirà a sfruttare a proprio vantaggio i punti deboli del corpo umano. Quando usi questi punti di pressione, dovrai fare molta attenzione, perché potresti accidentalmente uccidere qualcuno, che si tratti di un nemico o un compagno di allenamento. Perciò se decidi di seguire questi consigli, sii consapevole che ti troverai spesso di fronte a dilemmi morali che richiederanno molta saggezza per decidere quando mettere in pratica le tecniche che hai appreso.


Aree molto vulnerabili: queste sono zone che tutti conoscono. Occhi, testicoli, stinchi, ecc. Usa calci con il collo del piede per colpire gli stinchi dell'avversario, perché sarà più difficile mancare. Ritrai il piede molto velocemente quando dai un calcio all'inguine, per impedire che il tuo piede sia intrappolato. Il naso è un'altra parte che è molto facile rompere con qualsiasi colpo.


Fronte: colpire la parte piatta della fronte spingerà la testa indietro e scuoterà il cervello all'interno del cranio, provocando una commozione celebrale o ferite più gravi. I principianti dovrebbero usare la parte della mano vicina al polso invece di un pugno. Lo stesso vale per la nuca, sotto l'osso orizzontale. Le ossa orizzontali del cranio sono abbastanza forti da essere usate come arma, perciò evitale.


Spalla: cerca di colpire la clavicola. Infila le dita dietro alla clavicola e costringi il tuo avversario a terra (dovrai eseguire questa manovra molto velocemente perché sia efficace in un vero scontro). Alcune persone soffriranno moltissimo questo colpo, altre lo ignoreranno del tutto.


Gola: il modo più facile per colpire la gola è probabilmente con un colpo di taglio della mano. Con un pugno avresti difficoltà a inserirti tra la mandibola e la clavicola. In alternativa puoi provare a stringere la gola e a cercare di piegarla per impedire la respirazione. E' una mossa molto letale e dovrebbe essere usata solo come ultima risorsa quando sei con le spalle al muro.


Sotto la mandibola: stringi il collo da davanti e arriva sotto la mandibola. Stringi mentre premi verso l'alto


Articolazione Temporo-mandibolare: tieni la testa con una mano. Con l'altra, segui la linea della mandibola fino al suo punto più alto, sotto l'orecchio, dove incontra il cranio. Applica una pressione verso l'interno e verso l'alto in direzione dell'orecchio. Questo è molto doloroso e rende molto difficile parlare. Se possibile, una persona cercherà di sfuggire a questa tecnica e a questo serve la mano a tenere la testa. Un solo pugno a nocca singola in questo punto può slogare la mandibola.


Presa al Collo: è un altro punto di pressione che tutti conoscono, ma è difficile da colpire. Portati alle spalle del tuo assalitore e avvolgi un braccio intorno al suo collo, usando il tuo radio (osso dell'avambraccio) per applicare pressione alla arteria carotide esterna (subito a lato della gola, dove puoi sentire le tue pulsazioni). Quando senti che il tuo assalitore perde i sensi, accompagnalo lentamente al suolo. Puoi aumentare la pressione tirando il braccio verso di te con l'altro braccio e respirando per espandere il torace. Puoi anche mettere la mano del braccio che esegue la presa sul gomito dell'altro braccio, che userai per spingere il collo o la testa in avanti. Se l'assalitore non mostra segni di cedimento un forte colpo sulla nuca lo disorienterà dandoti la possibilità di scappare.
    • Per respingere questa presa: ruota la testa verso il gomito. Lo spazio all'interno dell'articolazione non premerà sulla tua gola, e riuscirai a respirare. Soffrirai comunque di problemi di circolazione, perciò dovrai essere veloce. Stringi il gomito con la mano più vicina e usa il punto di pressione che si trova lì. Questo allenterà la presa dell'assalitore, ma probabilmente non sarà sufficiente a romperla. Combina questa contromisura con morsi, pestare i piedi, testate, dita negli occhi, calci all'inguine con il tacco, calci sulle tibie, gomitate nelle costole, tirate di capelli, e ogni altra soluzione che ti viene in mente.
Incavo del Gomito: l'incavo del tuo avambraccio è composto interamente di muscoli e tendini, perciò c'è molto su cui lavorare. Prendi il gomito con il pollice verso l'interno. Metti le dita sulla punta del gomito per fare presa. Stringi la punta del pollice verso le altre dita. Dovrai spingere con tutte le dita, o non avrai abbastanza forza. Premi il pollice nel centro dell'incavo, sui lati, o sul muscolo brachioradiale. Dovrai sperimentare per perfezionare questa tecnica.


Dorso della mano: se qualcuno ti mette le mani addosso, guarda la mano del tuo assalitore e con un pugno tradizionale o a singola nocca, colpisci le ossa del dorso della mano. Quando ti eserciti a farlo con un compagno, dai subito un colpo deciso, per apprendere la tecnica. Farà male solo per un minuto.


Tempie: le tempie sono la parte più sottile del cranio, perciò un buon colpo in questa zona (un pugno a una nocca è ideale) può provocare commozioni celebrali, emorragie o addirittura la morte. Non provarlo su un compagno di allenamento.


Sterno: colpisci con un pugno a singola nocca l'osso al centro del petto. Non ha muscoli e pochissimo grasso, perciò è molto vulnerabile. Se colpito correttamente, potrebbe spezzarsi in due. Puoi colpire in questo modo anche i muscoli pettorali.


Piedi: guarda i piedi del tuo assalitore e, usando il tallone, alza il ginocchio il più possibile e pesta il collo del suo piede più forte che puoi. Per la sua struttura, può essere rotto facilmente. Non colpire le dita. Farà male, ma quasi certamente non romperai alcun osso. Prova a premere leggermente su entrambi i punti e confronta il dolore.


Plesso solare: è un centro nervoso che si trova nell'addome, ritenuto responsabile delle sensazioni fisiche di emozioni profonde. Colpendo l'area al di sotto dello sterno, dove si uniscono le costole, influenzerai questo centro nervoso e provocherai una violenta contrazione del diaframma. In questo modo "mozzerai il fiato" del tuo avversario. E' un bersaglio molto facile. Puoi contrastare un colpo in quel punto contraendo velocemente gli addominali al momento dell'impatto. Puoi farlo espirando o urlando.


Maniglie dell'amore: metti la tua mano di piatto sul lato dell'addome, tra le costole e le anche. Stringi il pugno. Non dare un pizzicotto. Non otterrai alcun risultato. Questa tecnica funziona contro avversari di ogni tipo di corporatura.


Costole: le costole hanno pochissimo rivestimento, a prescindere dal tipo di corporatura, e solo sottili fasce muscolari le separano. Per romperle, alza il braccio dell’assalitore per estenderle, riducendo la loro abilità di rinforzarsi l'un l'altra, e fai un passo avanti mentre colpisci. Il colpo ideale in questo caso è con il taglio della mano. Puoi usare anche un montante. Le costole protette dai muscoli pettorali e della schiena saranno molto più difficili da rompere. Al contrario le costole più basse sono connesse unicamente alla spina dorsale e si romperanno facilmente.



Possibili Usi Terapeutici

Se avverti sonnolenza o non riesci a concentrarti, usando i tuoi indici, fai pressione sulle tempie, sui lati del naso e sugli angoli degli occhi a circa 5mm dal naso.


Puoi ottenere sollievo dal mal di testa usando il punto di pressione appropriato.
    • Parte frontale della testa: massaggia entrambe le tempie.
    • Parte superiore e centrale della testa: applica pressione direttamente al di sopra delle orecchie.
    • Parte posteriore della testa: metti entrambi i pollici dietro le orecchie e scorri indietro fino al punto in cui il tuo cranio si interrompe. Muoviti un millimetro verso l'interno e fai pressione.






Consigli

  • Sposta il peso nella direzione verso la quale fai pressione. Se premi verso il basso, piega le ginocchia. Se premi in avanti fai un passo in quella direzione o segui il movimento con le anche.
  • Quando colpisci, esegui una rotazione delle anche per dare più forza al colpo. Questa è una tecnica fondamentale per tutte le arti marziali.
  • Tieni le ginocchia piegate, almeno leggermente, in ogni situazione. Ancora di più quando esegui queste tecniche. Farlo ti conferirà stabilità e potenza. Le ginocchia per potersi muovere non devono trovarsi in posizione bloccata, e se non le avessi piegate, i tuoi tempi di reazione sarebbero superiori. Se stai in piedi completamente dritto, sarai come un grande pezzo di legno, pronto a essere spinto al suolo.
  • Ritraiti: quando colpisci e hai centrato l'obiettivo, arretra velocemente. Cerca di rimbalzare indietro dopo un colpo. Questo servirà per impedire che la forza del tuo colpo si scarichi anche sul tuo corpo. In questo modo l'energia rimarrà tutta nel bersaglio e causerà danni maggiori, soprattutto alle ossa. Aumenteranno le probabilità di provocare fratture e diminuiranno quelle che i tuoi arti siano presi al volo.
  • Usa la punta delle dita e dei pollici nelle tecniche che richiedono il loro uso. In questo modo concentrerai tutta la forza su una superficie minore, creando una maggior densità di pressione. Non cuciresti con il lato di un ago, vero?
  • Le tecniche illustrate in questo articolo sono tecniche di arti marziali, perciò il consiglio migliore è di impararle da un vero maestro.
  • Usare i punti di pressione dolorosi significa in poche parole premere muscoli o colpire ossa esposte. Tocca vari punti del tuo corpo per trovarne molti altri.
  • Rivolgi sempre lo sguardo verso il tuo obiettivo. Se i tuoi occhi non guarderanno l'obiettivo, non potrai concentrarti.
  • Se ti concentri sulla velocità, respira normalmente (Bak Mei Kung Fu). Le tue braccia sono più veloci dei tuoi polmoni. Anche se la respirazione controllata può offrirti più potenza, sacrifica la velocità delle tue braccia.
  • Esercitati, su te stesso e con un amico. Ognuno di noi ha una diversa soglia del dolore. Un punto potrebbe trovarsi a qualche centimetro di distanza sul tuo corpo e su quello di un'altra persona. Altri non saranno vulnerabili in quel punto. Con più persone farai pratica, più sarai in grado di stimare la posizione dei punti di pressione su ogni avversario.
  • Resa: quando ti eserciti con un amico, stabilite che battere la mano aperta ripetutamente sull'avversario è il simbolo di resa e che è necessario fermarsi. Assicurati che entrambi vi arrendiate solo se il dolore è molto intenso. Con la sola fiducia nei tuoi mezzi non potrai vincere uno scontro.
  • La velocità è la chiave in uno scontro. Se perderai tempo a cercare un punto di pressione, riceverai un pugno in faccia. Esercizio, esercizio, esercizio.
  • Urla: nelle arti marziali giapponesi questa tecnica è chiamata kiai. L'urlo deve partire dal diaframma, una vera espressione della tua potenza interiore. Ti darà fiducia e intimorirà il tuo assalitore. Grazie alla contrazione dei muscoli addominali proteggerai il plesso solare.
  • Ricerca: se non ti è chiaro qualche punto di questa guida, fai delle ricerche personali.
  • Esercitati come se ti trovassi in un vero scontro. Parti dai fondamentali, e impara le giuste posizioni. Poi lavora su velocità e intensità. Se ti eserciterai in modo pigro e scorretto, combatterai allo stesso modo, e probabilmente non durerai a lungo.
  • Per imprimere più forza ai tuoi colpi, visualizza che il tuo bersaglio sia leggermente più lontano della sua reale posizione (non è consigliato farlo in allenamento, se non per colpire bersagli inanimati).



Avvertenze

  • Fai attenzione. Commettere un errore nell'esecuzione di queste tecniche, può provocare infortuni, morte o la rottura di un'amicizia, perciò assicurati che il tuo compagno sappia di cosa si tratta. Quando devi colpire qualcuno in situazioni di vita reale, usa i punti di pressione quando non hai altra scelta e la tua vita è in pericolo (l'assalitore ha una pistola o un coltello, ad esempio).
  • Fai attenzione ai consigli sui punti di pressioni che sembrano magici. Quasi certamente saranno falsi. Anche se derivano dall'agopuntura, che sta guadagnando più rispetto nella comunità scientifica, spesso non saranno efficaci in uno scontro. L'obiettivo nell'uso dei punti pressione come difesa personale è ottenere un risultato immediato, e certamente non riuscirai a fermare il cuore di qualcuno colpendo il suo braccio.
  • Fai attenzione quando esegui queste mosse, perché spesso esporrai le tue difese. Quando esegui la presa al collo ad esempio, le braccia e le gambe dell'avversario sono libere e potrebbe usare un'arma o eseguire a sua volta una presa.
  • Quando ti alleni a usare i punti di pressione, non colpire in un punto di pressione un tuo compagno, limitati a simulare il colpo. Puoi provare a colpire il dorso della mano o lo sterno, ma evita assolutamente di colpire, l'inguine, la testa, le gambe e i piedi. Anche gli esperti di arti marziali possono commettere errori.



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