Katō Kiyomasa
(加藤 清正;
Nagoya, 25 luglio 1562 – Kumamoto, 2 agosto 1611) è stato un
daimyō giapponese durante l'epoca Azuchi-Momoyama ed il periodo Edo.
Il suo titolo a corte era Higo-no-kami.
Il suo nome d'infanzia era Yashamaru mentre il nome proprio era
Toranosuke.
Biografia
Infanzia e inizio della carriera
Kiyomasa nasce a Nakamura-ku, Nagoya
(distretto di Aichi, nella provincia di Owari), figlio di Katō
Kiyotada. La moglie di Kiyotada, Ito, era la cugina della madre di
Toyotomi Hideyoshi. Il padre Kiyotada muore mentre Kiyomasa è ancora
giovane ed in seguito verrà conosciuto con il nome Toranosuke.
Subito dopo la morte del padre, Toranosuke entra a far parte della
famiglia Hideyoshi. Nel 1576, all'età di 15 anni, gli viene
riconosciuta una ricompensa di 170 koku. Combatte
nell'esercito di Hideyoshi durante la battaglia di Yamazaki, e più
tardi, partecipa alla battaglia di Shizugatake. Grazie alla sua
partecipazione in questa battaglia, diviene noto come una delle sette
lance di Shizugatake. Hideyoshi ricompensa Kiyomasa con un premio di
3.000 koku.
Quando Hideyoshi diventa kampaku
nell'estate del 1585, Kiyomasa riceve il titolo di corte Kazue no
Kami (主計頭). Nel 1586,
dopo la confisca della provincia di Higo a danno di Sassa Narimasa,
gli vengono riconosciuti 250.000 koku di terra a Higo (circa
metà provincia), oltre al castello di Kumamoto come sua residenza
provinciale.
Durante la Guerra di Imjin
Kiyomasa era uno dei tre alti
comandanti durante la guerra di Imjin (1592 – 1598) contro la
dinastia coreana di Joseon. Insieme a Konishi Yukinaga, conquista
Seul, Pusan e molte altre città coreane. Sconfigge il restante
esercito coreano durante la battaglia del fiume Imjin (1592) e della
pacificata Hamgyong.
Kiyomasa era un eccellente architetto
di castelli e fortificazioni. Durante la guerra di Imjin, costruisce
numerosi castelli in stile giapponese in Corea con lo scopo di
difendere più facilmente le terre conquistate. Il castello Ulsan fu
una delle fortezze costruite da Kiyomasa, e ne dimostrò il suo
valore quando le forze sino-coreane attaccarono in gran numero, e
nonostante l'inferiorità numerica, i giapponesi riuscirono a
difendere con successo il castello fino all'arrivo dei rinforzi,
costringendo le forze sino-coreane a ritirarsi.
Il re della Corea Seonjo abbandona Seul
prima dell'arrivo delle forze armate di Kiyomasa. All'epoca Kiyomasa
deteneva come ostaggi due principi coreani disertori che utilizzò
come arma di ricatto per costringere i ranghi inferiori degli
ufficiali coreani alla resa. Durante la guerra, si dilettava alla
caccia di tigri per sport armato di lancia, in seguito regalò le
pelli a Hideyoshi. Alcune versioni della storia, riportano che andava
a caccia di tigri catturandole vive, in modo da poterne regalare la
carne a Hideyoshi al suo ritorno, in quanto credeva che la loro carne
potesse migliorare la salute del suo signore. Solo in seguito le
tigri furono uccise a causa della carenza di cibo.
La più famosa battaglia combattuta da
Kiyomasa fu l'assedio di Ulsan del 22 dicembre 1597. Kiyomasa guidò
la difesa del castello, tenendo a bada l'esercito cinese del generale
Yang Hao's (楊鎬), il quale
contava circa 60.000 uomini. Difese con successo Ulsan fino al 23
novembre 1598. Tuttavia, il suo coraggio non fu reso noto a Hideyoshi
dal suo rivale oltremare Ishida Mitsunari che nascose la notizia.
Dopo la morte di Hideyoshi, si scontrò con Mitsunari, e si avvicinò
a Tokugawa Ieyasu.
La vecchiaia
Come devoto membro del Buddismo
Nichiren, Kiyomasa incoraggiò la costruzione dei templi Nichiren.
Non vedeva le cose allo stesso modo di Ishida Mitsunari, e Hideyoshi
lo richiamò a Kyoto. Entrò in conflitto con Konishi, che governava
il dominio vicino di Higo ed era cristiano. Kiyomasa era noto per la
brutalità con cui combatteva il Cristianesimo. Alla battaglia di
Hondo ordinò ai suoi uomini di aprire la pancia a tutte le donne
cristiane incinta e di tagliare la testa dei loro bambini.
Durante la battaglia di Sekigahara,
Kiyomasa restò nel Kyūshū. Credendo che i Toyotomi sarebbero
caduti con l'aiuto dei Tokugawa (e per l'odio che portava verso
Ishida Mitsunari al comando delle forze militari Toyotomi), si
schierò con l'esercito orientale di Tokugawa Ieyasu. Per la sua
fedeltà verso i Tokugawa, Kiyomasa venne ricompensato con i
territori una volta appartenuti al suo rivale Konishi (schierato con
Ishida), i quali, una volta aggiunti ai suoi possedimenti esistenti,
incrementarono il valore dei terreni del dominio Kumamoto
raggiungendo un valore di circa 530.000 koku.
Nei suoi ultimi anni di vita, Kiyomasa
tentò di lavorare come mediatore per le sempre più complicate
relazioni tra Tokugawa Ieyasu e Toyotomi Hideyori. Nel 1611, durante
un viaggio in mare verso Kumamoto a seguito di un incontro
diplomatico, si ammalò morendo poco dopo il suo arrivo. Fu sepolto
nel tempio di Honmyō-ji a Kumamoto, ma venne eretta una tomba anche
nella prefettura di Yamagata e a Tokyo. Kiyomasa è raffigurato in
molti santuari Shinto in Giappone, incluso il santuario di Katō a
Kumamoto.
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