Il termine xian 仙人
(pinjin=xiān, Wade-Giles=hsien) (o
xianren
o il più moderno shenxian), è un sinogramma
composto dalle parole "persona" (人)
e "montagna" (山) e
che viene generalmente tradotto come "immortale" o "santo
taoista". Lo si trova menzionato nel Daodejing, nello Zhuangzi e
in numerosi testi taoisti del periodo dei regni combattenti. Il
termine designa esseri mitologici dai poteri sovrannaturali la cui
residenza è solitamente collocata in un luogo altrettanto mitico, le
grotte celesti o terre della felicità o ancora isole
mistiche (洞天福地 dòng
tiān fú dì). Lo stato di immortalità è ciò a cui ambiscono le
pratiche taoiste, accessibile attraverso pratiche spirituali. Nel
Taoismo moderno la nozione di immortalità è andata evolvendosi,
perdendo le connotazioni favolistiche e andando ad identificare
queste creature con il termine shenxian (神仙),
spirito immortale. L'obiettivo del taoista è dunque quello di
raggiungere l'immortalità spirituale.
Evoluzione del concetto di xian
Generalmente impossibili da vedere
nella loro forma reale, (di cui parla Ge Hong 葛洪
nel suo trattato, il Baopu Zi 抱樸子),
essi possiedono la capacità di metamorfosi e di ubiquità e appaiono
e scompaiono sotto forma di esseri luminosi.
Origini sciamaniche
Il concetto degli xian come spiriti
della natura e patroni di essa è un residuo dell'antica religione
sciamanica cinese. Gli xian, come gli Otto Immortali, possono
governare gli eventi atmosferici, provocare la pioggia, le tempeste,
le nuvole, il vento e sono spesso associati ad animali mitici o
comuni. Nel primo capitolo dello Zhuangzi, il santo taoista
appare sotto forma di un uccello che vola nel cielo con le sue
immense ali piumate e di un pesce, che nuota nelle profondità
marine.
Concezione taoista
Nel taoismo gli xian sono esseri
che si trovano ad un livello intermedio tra l'uomo e gli shen,
anche se essi stessi possono essere annoverati tra gli shen,
ovvero gli dèi. Gli immortali, come le divinità, appartengono ad
una realtà trascendente, e per questo sono evanescenti e non
percepibili con i semplici sensi umani. Essi sono inoltre multiformi,
la loro identità non è definita e la loro origine è sconosciuta.
Come ogni cosa che esiste, inclusi uomini e dèi, essi fanno parte
del grande ciclo del Tao, della natura, e sono sua manifestazione.
Nella religione taoista, il fine di
tutte le azioni è il raggiungimento dell'immortalità. In origine la
conquista dello status dell'immortalità, implicava essenzialmente
delle pratiche di natura fisica, quali ginnastica, pozioni
alchemiche, erbe ed elisir. Con lo sviluppo del Taoismo
istituzionalizzato venne enfatizzata sempre più la condotta morale,
le buone azioni e il piano spirituale, con pratiche quali la
meditazione e il Qigong. Sul piano fisico si è affermato invece
l'uso di diete vegane. Questa forma di alimentazione si astiene dal
consumo di alcuni o tutti gli alimenti di origine animal, e deriva
principalmente da considerazioni etiche o, in misura minore, da
considerazioni ambientali, salutistiche o religiose. Esistono diversi
tipi di diete vegetariane, ma tutte hanno in comune il non consumo di
carne di animali di qualsiasi specie(siano essi mammiferi, pesci o
insetti). Una dieta latto-ovo-vegetariana non prevede il consumo
della sola carne; una dieta latto-vegetariana non prevede il consumo
né di carne né di latte né di latticini; una dieta ovo-vegetariana
non prevede il consumo né di carne né di uova, mentre una dieta
vegana esclude qualsiasi alimento di origine animale (ad esempio, si
esclude anche il miele).
Gerarchie degli xian
Le gerarchie più basse, a cui
appartengono gli antenati e le forme di concretizzazione del Qi non
sono un pantheon ben definito, ma un pantheon variegato in continua
espansione. Sopra a questa prima categoria di immortali vi sono i
grandi maestri divinizzati, che si trovano ad un livello dimensionale
più trascendente. Questa categoria varia generalmente da corrente a
corrente, ogni scuola ha la sua classificazione. La gerarchia
spirituale della scuola Shangqing 上清,
è quella più definita e conosciuta.
Per la corrente Quanzhen moderna, il
massimo grado di immortalità è l'immortalità dorata 金仙,
un gradino sotto allo status di divinità.
Luoghi di manifestazione
Secondo le dottrine mistiche del
Taoismo, gli xian, come dopotutto anche gli shen, sono
soliti manifestarsi ai sensi umani in luoghi in cui il confine tra il
mondo terrestre e i mondi trascendenti ad esso si assottiglia: le
montagne, i mari, le isole, i fiumi, le caverne, le paludi. Esistono
luoghi particolari in cui la tradizione attesta spesso l'apparizione
di queste energie, ad esempio i monti Wudang. ma in quanto essi sono
spiriti della natura e manifestazioni del Tao, possono essere
percepiti ovunque, come nello scorrere dell'acqua o nel germogliare
di una pianta.
Dimensioni mistiche
Esiste una classificazione dei mondi
mistici da cui questi esseri proverrebbero. L'attuale corrente
Quanzhen sostiene l'esistenza di dieci di queste dimensioni mistiche,
che vengono chiamate in vari modi: grotte celesti, isole
galleggianti, isole felici (十洲三島).
Tre di queste dimensioni trascendenti prendono il nome di Penglai
蓬萊, Fangzhang 方丈
(menzionate entrambe dalle origini della mitologia cinese) e
una terza che ha cambiato il nome da Yingzhou 瀛洲
in Kunlun 昆侖.
Mentre nel Taoismo moderno questi mondi
sono considerati mistici, trascendenti e quindi non visibili, non
percepibili e non penetrabili dall'uomo se non dopo anni di
coltivazione del Tao, gli imperatori dell'antica Cina tendevano ad
identificare questi regni con terre realmente esistenti e li
immaginavano come luoghi di custodia di chissà quali tesori, tanto
che l'imperatore Qin Shi Huang inviò delle spedizioni alla ricerca
di questi luoghi, e soprattutto delle erbe dell'immortalità.
L'antica mitologia colloca sull'isola di Fangzhang la residenza della
divinità che governa gli dèi delle acque e i draghi; mentre
identifica Penglai, la più importante, come il luogo di accesso ai
nove cieli superiori e luogo dove risiede il guardiano di questi
ultimi.
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