ma non scherziamo!
Anni fa, a Milano, c'è stato un
litigio fra senzatetto, un italiano, di più di 60 anni, che era
stato un pugile e un giovane albanese.
L' italiano non aveva torto
e nemmeno paura dello scontro, ma l' albanese lo ha ucciso.
Nel
combattimento, conta solo il presente, non conta assolutamente niente
quello che sei stato in passato o quello che puoi aver vinto.
Conta
come sei adesso, nel momento in cui lo scontro inizia.
Putin è
sempre presente alle manifestazioni di arti marziali, la Federazione
gli regala dan come le caramelle ai bambini.
Nelle sue esibizioni,
affronta avversari collaborativi, emozionatissimi, che si scusano 50
volte, se gli stropicciano il kimono.
Lui ha la lentezza, l'
imprecisione di chi da troppo tempo non si allena in modo duro.
Ha
1000 impegni, lo sappiamo, ha chi combatte per lui, qualora fosse
necessario, ma non è niente di più di uno dei tanti signori con i
capelli bianchi, la cintura nera sgualcita dagli anni, che, sui
tatami delle palestre, fanno un paio di esercizi, poi bevono, si
massaggiano, sgranchiscono le braccia e chiacchierano per tutto il
tempo dell' allenamento.
Il combattimento non lo vinci con lo sguardo da duro, lo vinci se tiri giù quelli che hai contro.
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