Quella che raffigura Buddha.
Buddha è realmente esistito: si chiamava Siddharta Gautama, visse nel VI secolo a.C. ed era un asceta che si sottoponeva a terribili digiuni: non poteva quindi essere paffuto, come vorrebbero alcune statue.
Le immagini del “Buddha grasso” sono una variante popolare cinese della raffigurazione ispirata a Budai, monaco vissuto forse nel X secolo d.C.
Sembra che Budai abbia condotto prima una vita gaudente e poi si sia dedicato alla vita ascetica fino a raggiungere l’illuminazione, conquistandosi l’appellativo di Buddha.
Questo Buddha è raffigurato come un uomo grasso e calvo, con una sacca sulle spalle o sotto il braccio, piena di dolci per i bambini. La grande pancia è simbolo di gioia e fortuna, ma anche di bontà.
E così, in Occidente, “Buddha” è diventato sinonimo di “paffuto”.
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