giovedì 9 novembre 2023

Budo

 


Il budō (武道?) rappresenta la via marziale giapponese, composto dai kanji bu (?) e dō (?), che si traducono come "Via marziale" o "Via della guerra", ma anche come "Via che conduce alla pace" o "Via che conduce alla cessazione della guerra attraverso il disarmo".

L'ideogramma "bu" si compone internamente di hoko (?) e tomeru (?), che in giapponese significano rispettivamente "lancia" o "alabarda" e "fermare" o "cessare". Quindi, "bu" nella tradizione giapponese porta con sé il significato di "fermare, arrestare, lasciare le lance". D'altra parte, l'ideogramma dō (?) significa letteralmente "ciò che conduce" nel senso di "disciplina" intesa come "percorso", "via" o "cammino", ma in senso etico e morale piuttosto che fisico. Nel contesto del budō, "lance" assume il significato esteso di "armi" e, quindi, di "guerra", mentre "fermare" implica il concetto di "cessare". In sintesi, nella tradizione marziale giapponese, il termine bu implica "abbandono delle armi" e "disarmo", non "guerra".

Nonostante l'apparente aura di antichità, il budō è considerato uno degli esempi moderni di tradizione inventata, con il termine che risale all'ultimo decennio del XIX secolo.

L'aspirazione etica e sociale del budō si concentra sulla realizzazione, attraverso la pratica di discipline marziali basate sul "principio di non-resistenza", dell'alto ideale di porre fine al combattimento e alle ostilità mediante il disarmo reciproco. In questa visione, il combattimento non è guidato dall'ostilità, ma da un profondo rispetto e gratitudine verso l'avversario.

Il budō ha subito un'evoluzione dalla concezione originaria di bujutsu (武術?), focalizzata sulle tecniche marziali per la vittoria in battaglia, alla sua forma attuale di budō (武道?), dove l'attenzione si sposta dall'abilità tecnica all'educazione etica e morale.

Lo Statuto del Budō (武道憲章?, budō kenshō), approvato nel 1987 dal Nippon Budō Kyūgikai, sintetizza lo spirito del budō tradizionale. Tra gli obiettivi, si evidenzia la coltivazione del carattere, il miglioramento del giudizio e la formazione di individui di valore attraverso l'addestramento mentale e fisico con le tecniche marziali. Durante la pratica, si sottolinea il rispetto dell'etichetta, l'osservanza dei principi fondamentali e l'allenamento di mente, tecnica e corpo come un tutt'uno.

La suddivisione dei praticanti di budō in gradi include figure come lo Shihan, istruttori particolarmente esperti al livello più alto, e lo Shidōin, istruttore ufficiale di livello intermedio.




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