Tokugawa Ieyasu (徳川
家康; a volte erroneamente indicato come Iyeyasu;
Mikawa, 31 gennaio 1543 – Edo, 1º giugno 1616) è stato un
militare giapponese, fondatore dello shogunato Tokugawa nel 1603,
sebbene governasse già non ufficialmente il Giappone dal 1600, anno
della battaglia di Sekigahara.
Il suo governo si concluse
ufficialmente nel 1605 quando abdicò in favore del figlio Hidetada,
ma continuò a esercitare fino alla sua morte il suo potere
attraverso il governo del chiostro.
Biografia
I primi anni (1543-1556)
Tokugawa Ieyasu nacque il 31 gennaio
1543 nella provincia di Mikawa. Il suo nome alla nascita era
Matsudaira Takechiyo (松平
竹千代)
ed era il figlio di Matsudaira Hirodata (1526-1549), un signore
feudale di Mikawa che spese la maggior parte del suo tempo in guerra
con i clan degli Oda e degli Imagawa. Il clan Matsudaira era diviso:
una parte dei samurai volevano diventare vassalli del clan Imagawa,
mentre l'altra (a cui appartenevano Takechiyo e Hirotada) preferiva
gli Oda. Questa faida familiare fu la causa dell'assassinio di
Matsudaira Kiyoyasu (? - 1536), padre di Hideita e nonno di
Takechiyo. Diversamente da suo padre e dalla maggioranza del suo ramo
familiare, Hirodata considerava gli Imagawa come il male minore e a
causa di ciò i suoi parenti supportarono gli Oda ancora più
fortemente. Nel 1548 il clan Oda invase Mikawa e Hirodata si rivolse
a Imagawa Yoshimoto, il capo del clan Imagawa, per ottenere aiuto
contro l'invasione. Yoshimoto impose una condizione - disse a
Hirodata di inviare Takechiyo a Sumpu come ostaggio in esilio.
Hirodata acconsentì, anche contro le proteste della famiglia
Matsudaira. Takechiyo venne inviato a Sumpu con altri uomini non
appartenenti ai Matsudaira che dovevano fungere da ostaggi, ma che
dovevano anche servire Takechiyo.
Oda Nobuhide, il leader degli Oda,
venne a saperlo e attaccò il seguito di Takechiyo, che fu rapito e
confinato nel Castello di Kowatari nella provincia di Owari. Nobuhide
minacciò di mettere a morte Takechiyo se Hirodata non avesse
troncato tutti i legami con gli Imagawa. Hirodata replicò dicendo
che il sacrificio di suo figlio avrebbe dimostrato quanto seriamente
avrebbe mantenuto il suo patto. Takechiyo venne risparmiato. Nel 1549
Hirodata morì di morte naturale e poco dopo morì anche Nobuhide. I
già indeboliti Oda si trovarono perciò in una situazione ancora
peggiore e i Matsudaira erano rimasti senza leader, pertanto gli
Imagawa si trovarono a essere in vantaggio e Yoshimoto inviò un
esercito, al comando di Imagawa Sessai, il fratello più giovane di
suo padre, per attaccare il castello degli Oda dove Oda Nobuhiro,
figlio maggiore di Nobuhide e nuovo capo degli Oda viveva. Sessai,
che era anche un brillante uomo di stato, prese il castello e catturò
come ostaggio Nobuhiro. Comunque offrì a Oda Nobunaga, secondo
figlio di Nobuhide, di rendere il castello e risparmiare la vita di
Nobuhiro solo se Takechiyo fosse stato reso agli Imagawa. Nobunaga
acconsentì con riluttanza e il castello venne reso agli Oda, mentre
Oda Nobuhiro divenne il nuovo capo clan degli Oda. Nel frattempo
Sessai ritornò a Sumpu con Takechiyo. Takechiyo crebbe in Sumpu, ma
i suoi parenti a Mikawa erano ora preoccupati del futuro della
famiglia Matsudaira, adesso che gli Oda erano indeboliti e che i
Matsudaira erano vassalli degli Imagawa.
Ascesa al potere (1556-1584)
Nel 1556 Takechiyo raggiunse l'età
adulta e cambiò il suo nome in Matsudaira Motoyasu. Gli venne
permesso di ritornare alla sua nativa Mikawa e gli Imagawa gli
ordinarono di combattere il clan Oda in una serie di battaglie.
Motoyasu vinse la sua prima battaglia a Terabe, cominciando a farsi
un nome. In questo periodo Oda Nobuhiro morì e il comando del clan
degli Oda passò a suo fratello più giovane, Oda Nobunaga. Poco dopo
il clan Matsudaira e i soldati di Mikawa cominciarono a chiedere
maggiore autonomia dagli Imagawa. Yoshimoto assemblò 20.000 soldati
(molti di essi provenienti da Mikawa) e marciò verso Kyoto - il
primo daimyo a farlo dal 1538. Motoyasu venne inviato da Mikasa con i
suoi uomini per attaccare la fortezza di Marune. Riuscendo a
catturare il forte di Motoyasu e i suoi uomini, vi si insediarono per
difenderlo. A causa di ciò evitarono la sanguinosa Battaglia di
Okehazama combattuta vicino a Kyoto nella quale Imagawa Yoshimoto
morì e gli Imagawa vennero sconfitti. Motoyasu si ritirò con i suoi
uomini a Mikawa e infine, morto Yoshimoto decise di liberarsi
dell'influenza degli Imagawa.
Motoyasu decise di allearsi con gli
Oda, stringendo un patto segreto con Oda Nobunaga. La segretezza era
dovuta al fatto che la maggior parte della famiglia Matsudaira -
inclusa la moglie di Motoyasu e il suo figlio ancora in fasce,
Hideyasu - erano ancora tenuti in ostaggio a Sumpu dal nuovo capoclan
degli Imagawa, il figlio di Yoshimoto, Imagawa Ujizane. Nel 1561,
Motoyasu e i suoi uomini marciarono contro la fortezza di Imagawa di
Kaminojo, conquistandola e avvisando così Nobunaga che Motoyasu non
era più fedele agli Imagawa. Motoyasu uccise il comandante del
castello, Udono Nagamochi, e prese in ostaggio sua moglie e i suoi
due figli. Ujizane, calcolando che gli Udono fossero seguaci più
importanti dei Matsudaira, rilasciò i suoi ostaggi Matsudaira in
cambio della moglie e figli di Udono.
Libero di agire Motoyasu cominciò a
riformare il clan Matsudaira dopo anni di decadimento e a pacificare
Mikawa. Curò e rinforzò gli interessi dei suoi vassalli
ricompensandoli con terre. Distribuì anche castelli ai seguaci e
vassalli più importanti (tra cui Honda Tadakatsu, Ishikawa Kazumasa,
Kōriki Kiyonaga Sakai Tadatsugu, e Sakikabara Yasumasa), i cui
castelli sarebbero stati presi e ridistribuiti nel 1566.
Nel 1564, Motoyasu sconfisse il Mikawa
monto, un gruppo militaristico anti-Matsudaira, rischiando anche la
propria vita quando venne colpito da un proiettile che però non
riuscì a penetrare la sua armatura. Nel 1567 avanzò una petizione
all'Imperatore del Giappone Ōgimachi per cambiare il suo nome
familiare in Tokugawa e prendere il nome di Tokugawa
Ieyasu. Così facendo iniziò anche a sostenere di discendere dal
clan Minamoto attraverso il clan Nitta e, quindi, di discendere dalla
Famiglia Imperiale. Allo stesso tempo scelse un ramo familiare
separato che asseriva di discendere dai clan Fujiwara. Gli storici
moderni ipotizzano che Ieyasu stesse mentendo sulla sua discendenza
imperiale, che venne semplicemente usata (come fecero gli Ashikaga
prima di lui) per legittimare il suo potere e la sua superiorità
sugli altri daimyo.
Sebbene la famiglia Tokugawa fosse
simbolicamente indipendente non poteva ancora sopravvivere senza il
clan Oda ed erano soggetti di Oda Nobunaga stesso. Quando Nobunaga
marciò su Kyōto nel 1568 diventando il leader de-facto del
Giappone, molte delle sue truppe appartenevano ai Tokugawa. Allo
stesso tempo Ieyasu era ansioso di espandere i suoi territori. Egli e
Takeda Shingen, capo del clan Takeda, di provincia di Kai, strinsero
un patto per annettere Totomi, ma, successivamente, Shingen occupò
Suruga e la capitale degli Imagawa, Sumpu. L'accordo Takeda-Tokugawa
stava declinando e Ieyasu diede anche riparo al suo precedente
nemico, Imagawa Ujizane, promettendogli di restituirgli Totomi e
Suruga. Allo stesso tempo Ieyasu tentò anche di stringere
un'alleanza con Uesugi Kenshin, capo del clan Uesugi e acerrimo
nemico del clan Takeda. Una volta stretta la nuova alleanza Ieyasu si
mosse dalla sua capitale Hamamatsu in Mikawa verso Totomi (dove
sarebbe stato più vicino a Shingen).
I territori degli Imagawa erano ormai
stati completamente assorbiti dalla sfera di influenza Tokugawa e il
clan Imagawa era diventato vassallo dei Tokugawa, mentre il clan
Uesugi mantenne una forte alleanza. I Tokugawa e i Takeda erano
pronti alla guerra. Ieyasu aveva ancora il supporto di Nobunaga, ma
questo pensava che alcune delle azioni di Ieyasu fossero pericolose e
irritanti. Comunque nel 1570 Ieyasu condusse 5.000 suoi uomini in
aiuto di Nobunaga alla Battaglia di Anegawa contro i clan Asai e
Asakura a dimostrazione che l'alleanza Tokugawa-Oda era ancora salda.
Nonostante ciò Ieyasu non sarebbe stato capace di aiutare Nobunaga
per altri due anni, perché nel 1571 il clan Takeda attaccò.
Nel 1572 i Takeda sottrassero il
Castello di Futamata a Ieyasu e più tardi Shingen sconfisse Ieyasu
alla battaglia di Mikatagahara, dove Ieyasu perse quasi la sua vita
mentre conduceva le sue truppe. Comunque Takeda Shingen morì nel
1573 e gli successe il figlio ed erede designato Takeda Katsuyori che
riuscì a conquistare il Castello di Takatenjin nel 1574. Sebbene
questo fosse un porto importante per i Tokugawa la scalata militare
dei Takeda era quasi al termine. Nel 1575 Katsuyori attaccò il
Castello di Nagashino in Mikawa e Ieyasu chiese aiuto a Nobunaga.
Quando Nobunaga si mostrò riluttante a attaccare i Takeda, Ieyasu
minacciò di fare pace con il clan Takeda e attaccare le posizioni
del clan Oda nelle province di Owari e Mino. Nobunaga cambiò idea e
condusse un esercito a Mikawa. L'esercito Oda-Tokugawa, forte di
38.000 uomini, inflisse il 28 giugno 1575 una devastante sconfitta ai
Takeda ma ancora per alcuni anni Takeda Katsuyori organizzò
frequenti raid contro i territori dei Tokugawa e degli Oda.
Nel 1579 la moglie di Ieyasu e il suo
figlio più anziano, Tokugawa Nobuyasu, vennero accusati di aver
cospirato con Takeda Katsuyori per assassinare Nobunaga. La moglie di
Ieyasu venne decapitata e Ideyasu venne forzato a commettere seppuku.
Ieyasu nominò allora come successore il suo terzo e favorito figlio
Tokugawa Hidetada, poiché il suo secondo figlio doveva essere
adottato da un altro samurai in ascesa, Toyotomi Hideyoshi.
Nel 1582 un'altra forza combinata
Oda-Tokugawa attaccò e sconfisse l'esercito Takeda, nella Battaglia
di Temmokuzan. Takeda Katsuyori, così come il suo figlio maggiore ed
erede, Takeda Nobukatsu, commisero seppuku. Con i Takeda che non
erano più una minaccia, Ieyasu poteva aiutare Nobunaga nella sua
campagna di riunificazione del Giappone. Per il suo aiuto Ieyasu
ricevette il controllo de jure della provincia di Suruga (inclusa
Sumpu) e delle aree confinanti con i possedimenti del clan Hojo. I
Tokugawa e gli Hojo si allearono, dato che Ieyasu era amico di Hojo
Ujinori, fratello minore del capo del clan Hojo, Hojo Ujimasa.
Alla fine del 1582 Ieyasu si trovava a
Sakai, provincia di Settsu, quando ricevette la notizia della morte
di Oda Nobunaga causata da Akechi Mitsuhide. Ieyasu ritornò a Mikawa
temendo che come alleato di Oda sarebbe stato assassinato anche lui.
Ieyasu non voleva attaccare il clan Akechi, condotto da Mitsuhide, ma
i Tokugawa si avvantaggiarono della situazione e conquistarono le
province di Kai e Shinano dopo una vittoria decisiva alla battaglia
di Yamazaki. Hojo Ujimasa, sentendosi minacciato inviò truppe a Kai.
Non vi furono combattimenti e entrambe le fazioni decisero per la
pace. Per salvare la faccia Ieyasu diede alcune terre in Kai e
Shinano agli Hojo. Ieyasu iniziò a modificare la sua base
amministrativa sul modello dell'ormai defunto Takeda, assumendo bande
di uomini Takeda nell'esercito Tokugawa. Nel 1583 i principali
candidati a condurre il Giappone erano Toyotomi Hideyoshi (il padre
adottivo del secondo figlio di Ieyasu) e Shibata Katsuie. Ieyasu
rimase neutrale in questo conflitto, ma Hideyoshi sconfisse i Katsuie
nella battaglia di Shizugatake nel 1583, e dopo che Shibata Katsuie
ebbe commesso seppuku, Toyotomi Hideyoshi e il suo clan divennero i
governanti de-facto del Giappone.
La strada verso Sekigahara (1584-1600)
Nel 1584 Ieyasu decise di supportare
Oda Nobukatsu, il figlio maggiore ed erede di Oda Nobunaga, con
l'intenzione di provocare Hideyoshi in battaglia, dato che gli Oda
erano rimasti indeboliti a causa della scomparsa di Nobunaga e i
Tokugawa erano ora molto più forti (sebbene i governanti Toyotomi
fossero più potenti di entrambi). Con il consenso di Oda Nobukatsu,
i Tokugawa occuparono la provincia di Owari, base del potere Oda in
uno sforzo di costringere Hideyoshi a scendere sul campo di
battaglia. Hideyoshi rispose inviando un esercito in Owari e
iniziando la campagna di Komaki e Nagakute. Ieyasu vinse l'unica
battaglia degna di nota della campagna, la Battaglia di Nagakute e
per la fine del 1584 vi fu una tregua tra i Toyotomi/Oda e i
Tokugawa. Infatti nel frattempo Oda Nobukatsu aveva cambiato fazione
per salvarsi, stringendo una tregua separata con Hideyoshi molto
prima di quella tra Ieyasu e Hideyoshi. Il clan Oda e i loro
territori (inclusa Owari) furono annessi alle terre Toyotomi,
segnando la fine del potere politico degli Oda. Ieyasu si recò a
Osaka nel 1585, e promise di sospendere i combattimenti contro
Hideyoshi.
Nonostante ciò la Campagna di Komaki
rese Hideyoshi diffidente nei confronti di Ieyasu e ci fu una sola
occasione (la Campagna di Odawara nel 1590) in cui Tototomi e
Tokugawa combatterono insieme. Nel 1585 Ishikawa Kazumasa abbandonò
Ieyasu per unirsi a Hideyoshi, dopodiché Ieyasu riformò tutta la
struttura militare sul modello di Takeda. I Tokugawa non
parteciparono all'invasione di Shikoku da parte di Hideyoshi, né
alla pacificazione dell'Honshu, ma fecero da forza cuscinetto tra
Toyotomi e gli Hojo negli anni 1580. Ieyasu fece del suo meglio a
favore di Hojo Ujimasa, ma infine i Tokugawa presero le parti di
Toyotomi nel 1589, l'anno nel quale cominciò la campagna di Odawara.
Durante l'Invasione di Hideyoshi dei
territori del clan Hojo nel 1590, Ieyasu stesso condusse 30.000
uomini in battaglia. Le forze Toyotomi-Tokugawa misero sotto assedio
la città di Odawara. Durante questo periodo Hideyoshi e Ieyasu si
avvicinarono - tanto che Hideyoshi propose un patto: avrebbe dato a
Ieyasu le otto province del Kantō in cambio delle cinque province
che erano il territorio tradizionale dei Tokugawa e dei loro antenati
Matsudaira, detenuti correntemente da Ieyasu. Nel 1590 gli Hojo
vennero sconfitti e le loro terre annesse a quelle dei Toyotomi,
ponendo fine a 450 anni di regno del clan.
Al termine di ciò Ieyasu concesse le
sue cinque province di Mikawa, Totomi, Suruga, Shinano e Kai e spostò
la sua nuova base di potere nella regione del Kantō, insediandosi
nella città castello di Edo. Era ormai riconosciuto come uno dei
maggiori signori del paese. Circondato dal mare e dalle montagne era
molto lontano dall'area principale della politica giapponese e poteva
vantare un'autonomia da Toyotomi che nessun altro in Giappone aveva a
quel tempo.
Nel 1592 Hideyoshi invase la Corea in
un tentativo di attaccare la Cina e l'India: Sebbene gli eserciti
giapponesi riuscirono a prendere il controllo della capitale, furono
continuamente bersaglio della guerriglia coreana in tutto il
montagnoso paese. I Tokugawa non presero parte a questo attacco,
Ieyasu rimase stazionato nel Kyushu così che, probabilmente,
Hideyoshi potesse tenerlo d'occhio. Nonostante la sua assenza i suoi
vassalli consolidarono le nuove terre dei Tokugawa a Edo. Nel 1598 i
giapponesi si ritirarono dalla Corea e Ieyasu tornò a Edo.
Nel 1593 Hideyoshi ebbe un figlio ed
erede, Toyotomi Hideyori. Nel 1598 convocò una riunione per
determinare i sei reggenti che avrebbero governato nel nome di suo
figlio dopo la sua morte. I sei a essere scelti come reggenti (tairo)
per Hideyori furono Maeda Toshiie, Mori Terumoto, Ukita Hideie,
Uesugi Kagekatsu, Kobayakawa Takakage, e Tokugawa Ieyasu.
Verso la Battaglia di Sekigahara (1598-1603)
Toyotomi Hideyoshi morì infine nel
1598. Gli succedette il suo figlio ed erede Hideyori, messo
ufficialmente alle cure di uno dei reggenti Maeda Toshiie. Non appena
Hideyoshi morì Ieyasu cominciò a stringere alleanze con varie
famiglie anti-Toyotomi alienandosi gli altri reggenti. Dopo la morte
di Toshiie nel 1599, Ieyasu condusse le sue truppe fino a Fushimi e
occupò il Castello di Osaka, facendo infuriare gli altri quattro
reggenti (Takakage era già morto). L'opposizione contro Ieyasu venne
valorosamente condotta da Ishida Mitsunari, che non era un reggente
ma aveva già tentato di assassinare Ieyasu nel 1599. Alcuni dei
comandanti generali di Ieyasu volevano uccidere Ishida, ma questi
trovò ironicamente riparo presso Ieyasu.
L'"amicizia" tra i due si
ruppe presto. C'erano due fazioni - quella "orientale" che
sosteneva Tokugawa Ieyasu e quella "occidentale"
sostenitrice di Ishida Mitsunari. Mitsunari era determinato ad
attaccare per primo e si alleò con il reggente Uesugi Kagekatsu che
possedeva un feudo non troppo lontano da Edo. Ishida voleva che
Uesugi tenesse occupate le truppe di Ieyasu abbastanza a lungo da
permettere alla Fazione Occidentale di occupare Edo e sconfiggere la
Fazione Orientale. Nel giugno 1600 Kagekatsu e Ieyasu iniziarono a
combattere. Ieyasu marciò con i suoi alleati, i clan Date e Mogami
per sconfiggere Uesugi e condusse un esercito a occidente per
sconfiggere il clan Ishida in ottobre. Ishida riprese Fushimi da
Ieyasu e sebbene questo fosse un grande successo, richiese un tempo
molto lungo.
Nella provincia di Shinano 36.000
uomini dei Tokugawa, condotti da Tokugawa Hidetada, figlio ed erede
di Ieyasu, erano stazionati senza alcuna ragione apparente; Ieyasu
sapeva però che il clan Kobayakawa, condotto da Kobayakawa Hideaki,
stava progettando di abbandonare Ishida e che il Mori non progettava
di combattere.
La Battaglia di Sekigahara iniziò il
21 ottobre 1600 e vi presero parte un totale di 160.000 uomini. Le
fazioni Ishida e Tokugawa si affrontarono in campo aperto, mentre i
Kobayakawa e i Mori erano stazionati sulle montagne,fattore che
avrebbe deciso la battaglia. Hidetada che era stato convocato da
Shinano non era ancora arrivato. Infine quando i Tokugawa parevano
ormai sconfitti i Mori e i Kobayakawa arrivarono in loro aiuto
sconfiggendo e schiacciando Ishida. La Battaglia di Sekigahara fu una
vittoria dei Tokugawa e della Fazione Orientale, la Fazione
Occidentale era stata polverizzata, i clan Kobayakawa e Mori si
allearono con i Tokugawa e nel giro di pochi giorni Ishida Mitsunari
e altri generali della fazione occidentale vennero decapitati.
Tokugawa Hidetada arrivò in ritardo perdendo l'occasione di
partecipare alle ostilità.
Immediatamente dopo la vittoria di
Sekigahara Ieyasu ridistribuì le terre ai propri vassalli che
l'avevano servito. Chi aveva giurato alleanza a lui prima della
battaglia venne detto fudai daimyo, mentre chi aveva giurato alleanza
dopo la battaglia venne detto tozama daimyo. Ieyasu lasciò alcuni
daimyo occidentali intatti, come il clan Shimazu, ma altri vennero
completamente aboliti. Toyotomi Hideyori si ritirò a vita privata
presso il Castello di Osaka, mentre Tokugawa Ieyasu era ora de
facto il governante del Giappone.
Lo shogun Tokugawa Ieyasu (1603-1605)
Nel 1603 Tokugawa Ieyasu ricevette il
titolo di shogun dall'imperatore Go-Yōzei, all'età di 60
anni. L'erede di Ieyasu era ancora suo figlio Tokugawa Hidetada. Come
shogun inaugurò il bakufu Tokugawa, il terzo governo di uno
shogunato (dopo i Minamoto e gli Ashikaga), governo che avrebbe
deciso le sorti del Giappone per molti anni a venire. Iniziava così
il periodo Edo che sarebbe durato fino al 1867.
Sorprendentemente dopo un breve periodo
abdicò da Shogun nel 1605. Gli successe il figlio ed erede, Tokugawa
Hidetada, che divenne il secondo Shogun della dinastia Tokugawa.
Regno claustrale dello Shogun Ieyasu (1605-1616)
Nonostante la sua abdicazione a favore
di Hidetada, Ieyasu mantenne la posizione di Shogun Ritirato
(Ogosho), rimanendo comunque il governante effettivo del
Giappone fino alla sua morte. Ieyasu si ritirò a Sumpu, dove
supervisionò la costruzione del Castello di Edo. Nel 1609 diresse le
trattative diplomatiche con i Paesi Bassi e la Spagna.
Nel 1611 Ieyasu alla testa di 50.000
uomini visitò Kyoto per testimoniare l'incoronazione dell'Imperatore
Go-Mizunoo, sebbene suo figlio fosse ufficialmente lo Shogun. A Kyoto
Ieyasu ordinò ai daimyo occidentali di firmare un giuramento di
fedeltà a lui. Nel 1613 compose un documento conosciuto come Kuge
Shohatto, che metteva i nobili di corte sotto stretto controllo e li
rese figure di rappresentanza cerimoniali, prive di potere effettivo.
Nel 1614 firmò l'Editto di Espulsione dei Cristiani e bandì il
cristianesimo, espulse tutti gli stranieri e vietò ai cristiani
giapponesi di praticare la loro religione, molti di questi fuggirono
nelle Filippine spagnole.
Nel 1615 preparò il Buke Shohatto, un
documento che fissava il futuro del regime Tokugawa.
Urna che contiene le ceneri di Tokugawa Ieyasu, conservata a NikkoAl culmine del primo periodo Edo avvenne l'Assedio di Osaka del 1614-1615. Hideyori viveva ancora nel castello di Osaka e non progettava di ribellarsi contro Ieyasu, ma Ieyasu usò un pretesto per avere la scusa di attaccare. All'inizio i Tokugawa vennero respinti dai resti dei Toyotomi, condotti da un ansioso Hideyori, ma Ieyasu ordinò un controattacco. I Tokugawa, condotti dallo Shogun Hidetada, posero un lungo assedio al Castello di Osaka. Infine alla fine del 1615, il castello cadde nello loro mani e Hideyori, sua madre (Yodogimi, la vedova di Hideyoshi) il suo bambino ed erede commisero seppuku. Sua moglie Senhime (pronipote di Ieyasu), venne salvata da Ieyasu e non subì il fato del marito, figlio e suocera. I Tokugawa erano ora liberi di sviluppare il Giappone.
Nel 1616 Ieyasu si ammalò e morì nel suo letto all'età di 73 anni. Ebbe molti figli e si spense in pace sapendo che aveva creato molti rami della famiglia per continuare la sua dinastia. Venne sepolto nel tempio di Nikkō Tōshō-gū a Nikko nella prefettura di Tochigi.
Nella letteratura
Tokugawa Ieyasu è presente in alcuni romanzi celebri:- La storia dell'ascesa al potere dei Tokugawa è stata fonte
di ispirazione per James
Clavell nel romanzo Shogun.
Clavell usa il nome Toranaga per riferirsi ai Tokugawa.
- Tokugawa Ieyasu è un personaggio importante della trilogia gialla del "Mistero del Samurai" dello scrittore Dale Furutani.
- appare in particolare nel terzo libro (A morte lo Shogun), dove lo vediamo intento a gestire i pericolosi giochi politici dei daimyo che lo circondano.Si trova inoltre, come uno dei personaggi principali nell'intreccio dell'Anime d'impostazione storica Sasuke, il piccolo ninja di Sampei Shirato.
- Ieyasu ha un ruolo importante nella storia a fumetti La
grande battaglia di Lilith,
personaggio di Luca
Enoch edito dalla Sergio
Bonelli Editore, episodio ambientato durante la battaglia di
Sekigahara.