Quando si parla di autodifesa e arti marziali, una domanda ricorre spesso: “Allenarsi in più stili rende davvero più efficaci?” La risposta breve è sì. Ma la risposta completa è molto più interessante: tutte le arti marziali sono, da sempre, arti marziali miste.
Chiunque inizi a scavare nella storia di uno stile scopre un
dettaglio sorprendente: non esistono arti marziali “pure”.
Ogni
sistema nasce dall’esperienza di praticanti che hanno studiato,
provato, fallito e infine unito ciò che funzionava meglio per loro.
Esempi?
• Il Judo deriva dal Ju-Jitsu
tradizionale, raffinato e adattato da Jigoro Kano per renderlo più
efficace e sicuro da allenare.
• Il Karate moderno
incorpora tecniche cinesi, concetti di lotta locale di Okinawa e
principi biomeccanici giapponesi.
• Il Jeet Kune Do
di Bruce Lee è un manifesto contro i dogmi stilistici: “Assorbi
ciò che è utile”.
• Il Brazilian Jiu-Jitsu
ha evoluto il Judo trasformandolo in un’arte focalizzata sul
combattimento a terra.
Ogni stile è quindi l’erede di contaminazioni precedenti.
Nel combattimento reale come nelle competizioni, i limiti emergono
in fretta:
• chi pratica solo sport da percussione scopre
difficoltà quando la lotta si chiude
• chi pratica solo lotta
rischia di essere colpito prima di arrivare al contatto
• chi
conosce solo tecniche rigide e formali fatica nella realtà caotica
dell’aggressione
Non a caso, i fighter professionisti combinano discipline
complementari.
Le MMA hanno reso evidente che
nessun sistema copre tutto, da solo.
Un’aggressione reale è imprevedibile: può coinvolgere spazi
stretti, più aggressori, terreno sconnesso, armi
improvvisate.
Allenarsi in sistemi diversi permette di:
✅
adattarsi a distanze diverse (pugni, calci, clinch, lotta a terra)
✅
sviluppare una visione più ampia del corpo a corpo
✅ allenare
riflessi e capacità decisionali superiori
✅ ridurre i “buchi
tecnici” che un solo stile lascia scoperti
È un po’ come costruire una cassetta degli attrezzi: più strumenti hai, più situazioni puoi gestire.
Non serve imparare tutto subito. È meglio partire da un triangolo equilibrato:
1️⃣ Uno stile da percussione (striking)
per
colpire, gestire la distanza, sviluppare tempismo
Esempi:
Karate
Kickboxing
Muay Thai
Boxe
2️⃣ Uno stile di lotta (grappling)
per
controllare il corpo dell’avversario, proiezioni,
immobilizzazioni
Esempi:
Judo
Brazilian Jiu-Jitsu
Wrestling
Sambo
3️⃣ Un sistema di autodifesa applicata
per
stress test, difesa da prese, scenari reali
Esempi:
Krav Maga
Systema
Difesa personale orientata alla realtà
Questa struttura copre tutte le fasi del combattimento: lontano, medio, vicino, a terra.
Il miglior mix dipende da tre elementi personali:
1️⃣
Obiettivo (autodifesa? sport? forma fisica?)
2️⃣ Ambiente
(palestre vicine, qualità degli istruttori)
3️⃣ Età e
condizione fisica (non tutti gli stili hanno lo stesso impatto sul
corpo)
Un consiglio universale:
Scegli un’arte principale per costruire basi solide
e aggiungi progressivamente elementi complementari
Esempi di combinazioni efficaci per principianti:
|
Obiettivo |
Combinazione consigliata |
|---|---|
|
Autodifesa urbana |
Boxe + Judo + Krav Maga |
|
Formazione completa stile MMA |
Muay Thai + BJJ + Wrestling |
|
Percorso tradizionale strutturato |
Karate + Judo |
|
Per chi vuole iniziare in modo graduale |
Boxe + BJJ |
Studiare più stili non significa diventare collezionisti di
tecniche.
Significa filtrare, testare
e distillare ciò che funziona per te.
Bruce Lee lo riassumeva così:
“Assorbi ciò che è utile, scarta ciò che è inutile, aggiungi ciò che è tuo.”
Chi si allena in modo intelligente scopre che ogni disciplina diventa una lente diversa sul combattimento, e che proprio questa pluralità costruisce efficacia, sicurezza e consapevolezza.
Sì: combinare diversi stili rende più efficaci
nell’autodifesa.
Non perché si diventi invincibili, ma perché
si sviluppa una mente più adattabile e un corpo più
preparato.
L’arte marziale non è un museo da conservare, ma un organismo
vivo che cresce con chi lo pratica.
Qualunque sia il tuo percorso,
ricorda: non stai solo imparando a combattere.
Stai imparando a
capire te stesso.
Nessun commento:
Posta un commento