sabato 4 marzo 2017

Qilingong

Risultati immagini per Qilingong



Il QilinGong, lo stile di Qigong elaborato ed insegnato dal Maestro Lin Kai Ting rappresenta “l'essenza” dei cinque principali stili tradizionali di Qigong e combina potenti metodi e tecniche, adattati allo stile di vita moderno occidentale.
Il nome QilinGong è una combinazione di due parole: Qilin e Gong. Il Qilin è una creatura mitologica cinese avente la testa di drago, le corna di cervo, il corpo di tigre, la coda di leone e corpo ricoperto di squame. Il Qilin è un simbolo di saggezza, serenità e prosperità. Gong significa maestria e abilità. La pratica di QilinGong non richiede il ritirarsi o l'abbandonare la vita sociale. Al contrario, con la pratica ci si sente più radicati ed integrati nella società.
Un'altra caratteristica di questo metodo è che certe tecniche possono essere incorporate nella routine quotidiana e possono essere praticate simultaneamente ad altre attività: camminando, stando in piedi o seduti, guidando la macchina o anche dormendo. Il QilinGong può essere praticato 24 ore al giorno. Oltre alle tecniche, il QilinGong è un modo di vivere basato sul rispetto dei valori universali e i principi di umanità, moralità, rispetto per la vita, amore e compassione.


venerdì 3 marzo 2017

Yoshin Ryu

Risultati immagini per Yoshin Ryu


Yōshin-ryū (楊心流) ("La scuola dello Spirito del Salice") è un nome comune a diverse tradizioni di Arti Marziali fondate in Giappone nel periodo Edo. La più popolare e nota fu la linea Yōshin-ryū fondata dal medico Akiyama Shirōbei Yoshitoki a Nagasaki nel 1632. Il lignaggio Yōshin-ryū di Akiyama è forse il più influente stile di jujutsu in Giappone. Verso la fine del periodo Edo infatti, la scuola di Akiyama e correnti derivate erano diffuse in buona parte del Giappone e in epoca Meiji lo Yōshin-ryū fu importato anche in Europa e Stati Uniti.

Curriculum

Il lignaggio Akiyama del Yōshin-ryū è famoso per un curriculum che contiene anche kyūshojutsu (急所術) e atemi (percussione in punti vitali) e lo sviluppo dell'energia interna, insegnamenti che potrebbero avere un'origine cinese. Si ritiene che alcuni di questi insegnamenti siano poi stati assorbiti da tradizioni derivate o da altri stili di jujutsu. In realtà l'unica scuola della linea Akiyama che sopravvive ancora oggi è la Yōshin-ryū naginata di Hiroshima guidata da Koyama Takako, tuttavia la scuola in passato fu molto prolifica e ha influenzato profondamente altri stili oggi esistenti.

Derivati

Tra le scuole derivate dall'Akiyama Yōshin-ryū jujutsu si possono ricordare:
Danzan ryu, Shin Yoshin ryu, Shin Shin ryu, Sakkatsu Yoshin ryu, Shin no Shindo ryu, Tenjin Shin'yō-ryū, Shindō Yōshin-ryū, Takamura ha Shindo Yoshin ryu, Wado-ryū (scuola moderna di Jujutsu Kenpo/Karate basata sullo Shindō Yōshin-ryū), Ryushin Katchu ryu, Ito ha Shinyo ryu, Kurama Yoshin ryu, Kodokan Judo.

Takagi Yoshin ryu e Hontai Yoshin ryu

Le scuole Takagi Yoshin Ryu e Hontai Yoshin ryu non sono a rigore lignaggi Yōshin-ryū ma si ritiene discendano da un'altra tradizione molto nota, il Takenouchi-ryū che a sua volta deriva da una tradizione molto antica tipicamente giapponese. Sebbene questi stili sembrino in parte influenzati dallo Yōshin-ryū, non vi sono documenti che dimostrino relazioni accertate.
Queste due correnti sono note anche con i seguenti nomi:
Hontai Yoshin ryu, Takagi ryu, Hontai Takagi Yoshin ryu, Takagi Hontai Yoshin ryu, Kukishin ryu, and Minaki Den Kukishin ryu.
Una scuola che deriva dal Takagi ryu è il Shingetsu Muso Yanagi ryu.

giovedì 2 marzo 2017

Nei gong

Risultati immagini per nei gong


Nei gong è una parola cinese (內功) che in italiano significa interno (nei) lavoro (gong) ed indica un insieme di tecniche e metodi delle arti marziali cinesi che condizionano il corpo e la mente del praticante per prepararlo al combattimento. In particolare, si prefiggono di sviluppare Jing, Qi e Shen fino a conseguire la forma fisica e lo stato di coscienza rilassato ma vigile necessari per mettere in grado l'atleta di applicare le tecniche apprese con la pratica delle forme e del tui shou.
Con il nei gong si lavora sul ciclo dell'alchimia interna:
  1. respirazione
  2. trasformazione del Jing (nutrienti) in Qi (energia)
  3. alimentazione del Shen (coscienza) mediante il Qi.
allenando specificatamente gli aspetti interni del corpo umano quali yi nian (intenzione), qi xi (respirazione), zhang fu (organi), xue mai (circolazione sanguigna) e jingluo (meridiani), allo scopo di potenziare il nei zhang (forza interna).
Perseguire lo sviluppo e la buona salute degli organi interni trova una interpretazione positiva anche nella cultura e nella scienza occidentali:
  1. una struttura corporea efficiente incrementa metabolismo e rendimento degli organi traducendosi in un miglioramento generalizzato del sistema neuro-muscolare;
  2. uno stato rilassato ma vigile incrementa la capacità di riconoscere e reagire adeguatamente alle minacce, tenendo sempre sotto controllo i diversi aspetti energetici della personalità (livello fisico, emotivo e mentale) propri e dell'avversario
a tutto vantaggio delle capacità di combattimento dell'atleta.

Diversi sono gli esercizi per sviluppare ed aumentare il proprio nei gong. In generale sono tutti quelli che lavorano sul dan tian (per es. gli otto esercizi di Baduanjin) e la stessa pratica delle forme e del tui shou. Molte di queste tecniche sono rimaste a lungo segrete e tante sono sicuramente andate perdute perché in passato i maestri erano soliti insegnarle ai propri allievi prediletti e solo in punto di morte.

mercoledì 1 marzo 2017

Yoseikan budo

Risultati immagini per Yoseikan budo


Lo Yoseikan Budo (養正館武道) è un'arte marziale giapponese che nasce dalla sintesi delle esperienze di Hiroo Mochizuki, figlio del maestro Minoru Mochizuki, allievo a sua volta dei maestri Jigoro Kano (Jūdō) e Morihei Ueshiba (aikido).

Nome

La disciplina prende il nome dall'edificio Yoseikan (trad. YO=Insegnare SEI=Rettitudine KAN=Casa BU=Guerra DO=Via quindi complessivamente "La casa che insegna con rettitudine la via del guerriero"), il dojo personale di Mochizuki padre, in cui le varie discipline erano insegnate separatamente, sebbene la ricerca di Mochizuki avesse portato ad evidenziarne i tratti comuni e la creazione di alcune forme, tra l'altro erano preservati i sutemi waza di Gyokushin Ryu disciplina non insegnata nella sua interezza allo Yoseikan.

Caratteristiche

Il figlio Hiroo iniziato in giovane età alle arti marziali dal padre, con un'accurata opera di sincretismo fonde le varie discipline in un'unica arte a cui dà il nome del dojo paterno seguito dalla parola Budo per indicare la completezza dell'arte.
Lo Yoseikan Budo è un'arte marziale dalle forti connotazioni tradizionali: propone infatti un ritorno alla multidisciplinarità delle scuole di combattimento classiche del medioevo giapponese, dove il giovane guerriero veniva addestrato in tutte le tecniche necessarie al combattimento sul campo di battaglia: dal combattimento con armi lunghe, quali lo yari o la naginata, alla scherma, al combattimento corpo a corpo a mani nude o con armi corte, dall'equitazione al tiro con l'arco.
Contemporaneamente a questa sua attenzione per la formazione di un guerriero come era inteso dalla tradizione classica giapponese, lo Yoseikan Budo accetta il tempo ed il contesto in cui si colloca attualmente, fornendo a coloro che lo praticano -e soprattutto agli istruttori ed ai maestri- stimoli per un continuo arricchimento psicofisico e culturale, invitandoli continuamente mediante corsi specifici, seminari e stage a mantenere sempre viva e desta l'attenzione verso il mondo che li circonda, promuovendo l'arricchimento personale ed il miglioramento della salute fisica e mentale.
La pratica dello Yoseikan Budo contempla sia il combattimento a mani nude che quello armato. Il combattimento a mani nude è sviluppato mediante l'insegnamento di tecniche su tutte le distanze (lunga, media e lotta a terra) comprendenti: colpi (atemi) portati con tutto l'arsenale del corpo (calci, pugni, colpi di mano, gomito, ginocchio e testa), proiezioni (tipiche delle scuole di Jūdō e jujutsu), leve articolari (tipiche delle scuole aiki), immobilizzazioni e strangolamenti sia in piedi sia al suolo. Il combattimento con le armi trae le proprie origini dalle scuole classiche di scherma giapponese (katori shinto ryu) e prevede l'uso di armi lunghe (yari, naginata, bō) della spada (katana) e di armi corte (tanbō sia singolo che doppio, coltello, nunchaku, tonfa, sai).
Inoltre per permettere di esercitarsi nel combattimento oltre all'uso delle protezioni (caschetto con visiera, guantoni, conchiglia, paraseno per le ragazze, paratibie e parapiedi), è stato introdotto l'uso di armi sportive, quali il tschobo (katana), tanbo (bastone medio) e konbo (tantò), che ripropongono le dimensioni dei corrispettivi reali ma sono rivestite da una leggera imbottitura che le rende pressoché innocue.
Nel suo percorso di formazione lo Yoseikan, tenendo conto delle nuove metodologie didattiche, contempla l'uso di forme miste con uso di tecniche a corpo libero associate a tecniche di arma per migliorare lo studio della distanze e dei tempi. Al fine inoltre di fornire un adeguato allenamento cardiovascolare, è stato introdotto l'uso di forme musicali per allenare la routine tecnica in maniera aerobica e ritmica.
Lo scopo dello Yoseikan budo è pertanto quello di formare un “guerriero universale” capace di usare qualsiasi arma, a qualsiasi distanza, in qualsiasi situazione, e di adattarsi agli eventi senza farsi travolgere, trovando l'armonia in sé e con l'avversario e favorendone la realizzazione. Lo Yoseikan Budo vuole essere la ricerca del “ceppo comune” che attraversa tutte le arti marziali mediante la riscoperta dei movimenti chiave che gestiscono il corpo umano, come l’onda shock che ne è la caratteristica indiscussa.

lunedì 27 febbraio 2017

Yabusame

Risultati immagini per Yabusame


Yabusame (流鏑馬) tiro con l'arco eseguito da un cavaliere. È un'arte marziale giapponese derivante dal kyudo (il tiro con l'arco tradizionale).
La particolarità è che le frecce utilizzate non hanno punta ma terminano con rigonfiamento ovoidale che evita gli eventuali danni di un tiro errato.
La disciplina richiede una notevole abilità sia nel cavalcare che nel tirare poiché, per maneggiare l'arco, il cavaliere ha entrambe le mani occupate e non può tenere le briglie, quindi deve tenersi in sella con la sola forza delle gambe. Si consideri che il tiro viene eseguito con il cavallo lanciato al galoppo in una corsia lunga circa 250 metri.
Inoltre i bersagli da colpire sono due, posti a circa 50 metri uno dall'altro. Eseguito il primo tiro, l'arciere deve incoccare una seconda freccia e, nel giro di pochi secondi, ripetere il tiro al secondo bersaglio. Sul percorso stazionano giudici che segnalano l'esito del tiro.
Questa disciplina ha origine nel periodo Kamakura (1192–1334), e nasce come una sorta di intrattenimento offerto agli dei. Come il kyudo è profondamente intrisa dei concetti della filosofia zen e come tutte le arti marziali è non solo un esercizio di bravura ma anche un cammino iniziatico di elevazione spirituale.
Possono praticare lo Yabusame anche le donne che indossano, al pari degli uomini, sontuosi costumi di foggia duecentesca. Anche i finimenti dei cavalli e tutto l'equipaggiamento riproducono con estrema minuzia quello dei tempi originari, raffigurato in innumerevoli opere pittoriche.

domenica 26 febbraio 2017

Mu ren zhuang

Il Muk Yan Chong (木人樁 in cinese, Murenzhuang in Pinyin, in italiano chiamato comunemente pupazzo/uomo/bambola di legno) è un attrezzo usato nell'addestramento del Wing Chun e in altri stili di Kung Fu della Cina meridionale. È costituito da un tronco di legno, dal quale sporgono tre pioli su cui allenare le tecniche di braccia (due più in alto, a formare una V; il terzo poco più in basso, centrale) e uno, più lungo e curvo, per l'allenamento delle tecniche con le gambe.


Muk Yan Chong



Ne esistono di due tipi:
  • L'uomo di legno morto, sprovvisto di telaio e piantato direttamente nel terreno. Essendo fisso e privo di oscillazioni è adatto ai principianti;
  • L'uomo di legno vivo, fissato su telaio oscillante, risponde ai colpi del praticante restituendo la forza che gli viene espressa. Consigliato solo ai praticanti esperti, è adatto all'allenamento dell'omonima forma nel Wing Chun.

Il Muk Yan Chong nel Wing Chun

Forma avanzata del Wing Chun composta di 116 movimenti che vengono eseguiti al Muk Yan Chong, dal quale prende il nome. Con essa, il praticante impara a gestire un avversario i cui angoli sono indeformabili e a gestire l'energia dei propri colpi, che il pupazzo restituisce sotto forma di vibrazioni. Nel Wing Chun ogni lato del pupazzo è "a sé", cioè ogni tecnica eseguita su un lato è indipendente da quella eseguita sull'altro, da cui nasce il modo di dire cinese "il pupazzo contiene due avversari".



sabato 25 febbraio 2017

Waraku

Risultati immagini per Waraku


Il Waraku è un tipo di Budō giapponese sviluppato dal maestro Hiramasa Maeda.
Il nome Waraku ha due significati. Il più comune significato è "pace e bontà perenne", l'altro significato è "cerchio, spirale e interconnessione". Il movimento dell'energia nel Waraku è basato sulla forma della spirale, una forma molto potente.

venerdì 24 febbraio 2017

Jiji

Risultati immagini per Jiji kung fu


Jiji (技击, maestria nel colpire o nell'attaccare) è un termine delle arti marziali cinesi che viene utilizzato già dal periodo delle primavere e degli autunni. Viene anche tradotto con Scienza del Combattimento e indica la pratica del combattimento a mano nuda e della scherma. È apparso per la prima volta nello Xunzi (荀子) in cui si può leggere che gli uomini del regno di Qi (in una parte dell'attuale provincia di Shandong) stimavano moltissimo l'arte del combattimento (Jiji, appunto) e quelli tra di loro che vi si distinguevano erano riccamente ricompensati (Qi ren long jiji , qi ji ye, de yi shou zhe ze qi shu zi jin, wu ben shang yi 齐人隆技击,其技也,得一首者则赐赎锱金,无本赏矣). Nel Wushu Moderno o sportivo si riferisce all'applicazione marziale in opposizione allo Yangsheng, cioè l'insieme di tecniche per la salute. Moltissimi libri di applicazione, anche degli stili tradizionali, menzionano nel loro titolo il termine Jiji.  

giovedì 23 febbraio 2017

Luohanquan

Risultati immagini per Luohanquan


Luohanquan (罗汉拳, pugilato dei Luohan o Arhat) è un termine molto comune nelle arti marziali cinesi, che si riferisce a delle movenze che imitano le posture dei Luohan, ovvero discepoli di Buddha, soggetto tipico dell'iconografia buddista in Cina. Con questo termine troviamo indicati uno stile o dei Taolu.

Origini

I Luohan o Arhat, nel buddismo indiano, sono persone che cercano e raggiungono l'illuminazione (Nirvana) per se stessi, al contrario dei Bodhisatva che rinunciano al Nirvana per aiutare gli altri. In Cina vengono conteggiati 16 Arhats che si suppone fossero i primi 16 discepoli di Buddha ed altri 2 che si suppone fossero i 2 primi discepoli di Bodhidharma. In tutto 18, un numero esoterico. Vi sono molteplici scuole e molte forme che prendono questo nome, ma tutte sono riconducibili, anche solo teoricamente al Tempio Shaolin. Infatti La maggior parte di loro sono provenienti (o affermando di provenire da) dal tempio di Shaolin sul Songshan. Si racconta che i monaci del tempio o hanno tramandato la sequenza Shiba Luohan Shou, che assieme alla ginnastica Yijinjing (Classico della trasformazione dei muscoli e dei tendini) sarebbe stata insegnata da Bodhidarma (Damo) stesso; oppure avrebbero inventato questo esercizio, imitando le posizioni delle statue che ritraevano gli Arhats. Ma non ci sono prove storiche a confortare queste leggende. Più sicuramente, durante la dinastia Ming, dei monaci presso il tempio Shaolin, strutturarono alcune forme di Pugilato per conservare lo spirito Buddista all'interno del Wushu. Tra questi Taolu c'erano il Luohanquan, Jingangquan (il Pugilato del guerriero alle dipendenze di Buddha), Dabeiquan (il pugilato della grande compassione) ecc. Per un certo periodo il Luohanquan era insegnato a coloro che iniziavano la pratica delle arti marziali. Per molti il termine Luohanquan è sinonimo di Shaolinquan. Il Luohanquan ha conosciuto moltissimi cambiamenti nel corso dei secoli, all'interno del tempio stesso, dove i maestri sperimentavano e raffinavano lo stile Luohan. Con l'orientamento dello Shaolin a insegnare diversi stili all'interno del tempio, vennero a crearsi differenti sistemi. Si ristrutturarono molti pugilati e si raggrupparono vari stili. Dallo Shiba Luohan Shou, con il passare dei secoli si svilupparono: “27 Xiao Luohanquan”; “54 Da Luohanquan”; “36 Luohanquan”; esercizi respiratori dei Luohan; le 108 tecniche di combattimento dei Luohan. Questa ultima forma include 108 tecniche di base, percosse, proiezioni, Qinna e studio dei Dianxue. In breve un arsenale completo per il praticante. Esso enfatizza l'uso del Fajing (forza esplosiva), dello Huajing (forza che trasforma) e Anjing (forza nascosta). Il Shiba Luohan Shou ed il 36 Luohanquan sono forme caratterizzate dall'uso interno dell'energia.

Gli stili

  • Il Luohanquan è uno stile di arti marziali cinesi che ha avuto origine dallo Shaolinquan.
È anche chiamato Luohanmen (罗汉门, scuola Luohan) o Luohanpai (罗汉派). Si racconta che esso sia stato creato dallo stesso Damo (达摩). Alla base di questo stile ci sono Shibashou (十八手, 18 mani), un esercizio che prevede 9 figure ripetute a destra e a sinistra. Nel tempo sono venute a crearsi nuove forme più complesse: Sanshiliushou (三十六手, 36 mani), Qishiershou (七十二手, 72 mani) e Yibailingbashou (一百零八手, 108 mani).
  • Un Lohanquan viene dal Monaco Miaoxing (妙兴, 1881 - 1939) ed è composto di 18 metodi (shiba fa): 6 di pugno, 2 di palmo, 1 di gomito, 4 di gamba, 5 di presa / Qinna. È probabile che questo stile sia una "cornice nuova" di un più vecchio Lohanquan.
  • Liu Baichuan (刘百川, 1870-1964) ha appreso il Luohanquan dal monaco Shaolin Yang Chengyun (杨澄云).
  • Esiste un sottostile del Tanglangquan che si chiama Luohan Tanglangquan (罗汉螳螂拳) creato da Li Yuanzan (李元赞).
  • Il Luohanquan che appartiene agli stili Duanda è detto Luohan Shenda (罗汉神打).
I suoi esercizi sono: Shiba luohangong (十八罗汉功), Dali jingang zhang (大力金刚掌), un Dajia ed un Xiaojia Fohanchui (大架e小架佛汉锤, Grande struttura e Piccola struttura dei colpi dei Luohan), Shiba tongren chui (十八铜人锤), Jingang liulu duanda (金刚六路短打), Hongquan Foshou (洪拳佛手). Inoltre utilizza il Dianxue shu (点穴术).
  • Un altro stile detto Luohanmen è stato insegnato nella Jingwu Tiyu Hui del Guangdong da Sun Yufeng (孙玉峰) e poi è stato sistematizzato all'interno dello Zhongyang guoshu guan. Sun era amico di Zhang Zhankui perciò risentì molto dell'influenza di stili come Xingyiquan, Baguazhang e Huaquan. Sun Yufeng lo aveva appreso dal monaco dal Yuantong. Questo stile ha 18 forme, 6 morbide, sei intermedie e 6 dure.
  • Il Luohan Duanda (罗汉短打) è stato tramandato da Sheng xiao Daoren (升霄道人), originario di Pingdu (平度) in Shandong, durante il regno di Qianlong (乾隆, 1736-1796) della dinastia Ming. Egli scrisse “Luohan duanda quanpu” (罗汉短打拳谱).
  • Il Qijia Tongbeiquan (祁家通背拳) contiene moltissimi elementi di Luohanquan. (vedi Tongbeiquan).
  • Emei Luohanquan (峨嵋罗汉拳), un pugilato dell'Emeishan.
  • Uno stile detto Nan Shaolin Luohanmen (南少林罗汉门) è stato tramandato in Fujian dal monaco buddista Tiezhu (铁珠), che proveniva dal tempio Shaolinsi del Songshan. Esso contiene i seguenti Taolu: San Zheng (三正, tre diretti); Babu (八步, otto passi); Shi Shizi (十十字, Dieci Croci); ba Hualan (八花蓝, otto fiori blu); Shisi Zi (十四字, quattordici caratteri); Wushisi Mu (五十四母, cinquantaquattro madri); Sanshiliu Ken Tui (三十六啃腿, trentasei colpi di gamba); Xia bie shou (虾鳖手, Mani del granchio e della tartaruga); Shaolin Sanshiliu Shou (少林三十六手, trentasei mani di Shaolin); Luohan Duilian (罗汉对练, Esercizio in Coppia dell'Arhat). Inoltre queste sono le forme di armi: Xingyi lianhuandao (形意连环刀); Qibuqiang (七步枪, Lancia dei sette passi); Zimugun (子母棍,Bastone madre figlio); Damo qishier Jian (达摩七十二剑, spada di Damo settantadue figure).

I taolu

  • Nello stile Yingzhaoquan (鹰爪拳, anche conosciuto come Yingzhao fanzimen鹰爪翻子门), viene praticato un Taolu che si chiama Luohanquan che conta 20 figure.
  • Nello Shaolinquan oggi si contano 18 lu di Luohanquan, Shaolin luohan shiba shou (少林罗汉十八手), Hushan zimen luohan shiba shou (护山字门罗汉十八手), Luohan shibashou duilian (罗汉十八手对练), Luohan lashou duilian (罗汉拉手对练).
  • Nel Changjiaquan troviamo il Da ed il Xiao Luohanquan (-小罗汉).
  • Nel Fojiaquan esiste una forma di Luohanquan, che secondo la tradizione popolare sarebbe stato insegnato da un Lama Tibetano ad un eminente monaco del Tempio Nanlin (南林寺) di Canton.
  • Xiao Luohanquan è un Taolu del Songxipai Neijiaquan.
  • Xiao Luohanquan e Da Luohanquan sono anche i nomi di due Taolu dello Xiajiaquan (侠家拳).

Il Luohanquan nella Cultura di massa

  • Nel 1980 è stato prodotto ad Hong Kong il film Fozhang Luohanquan (佛掌罗汉拳) con il titolo inglese The Buddhist Fist. Il film è stato diretto da Xu Xiaoming (徐小明) e da Yuan Heping (袁和平, Yuen Woo Ping). Tra gli attori lo stesso Xu Xiaoming (徐小明, Tsui Siu Ming), Fan Meisheng (樊梅生), Yuan Xiaotian (袁小田, Yuen Shun Yee), ecc.
  • Lei Fei (雷飛), un personaggio di Virtua Fighter 4, utilizza anche il Luohanquan.



mercoledì 22 febbraio 2017

Jibengong

Risultati immagini per Jiben quanfa


Il Jibengong (基本功, abilità basilare o tecnica essenziale) è un termine delle arti marziali cinesi che indica gli esercizi fondamentali e le tecniche di base di uno stile. Esso comporta dei passi (Buxing, 步型) , delle tecniche di gamba (Tuifa), delle tecniche combinate (Jiben Dongzuo 基本动作), forma delle mani (Shouxing), salti (Tiaoyue 跳跃), cadute, equilibri (Pingheng 平衡), ecc. Questo corpo di esercizi si è andato formando e sedimentando nel tempo attraverso l'esperienza dei praticanti di Wushu riunendosi in un insieme sistematico e completo. Attraverso i Jibengong il praticante è pronto ad eseguire e ad apprendere le arti marziali. Essi permettono di migliorare le proprie performance e rendono in grado di attuare le abilità combattive. Dal punto di vista fisico esaltano la flessibilità dei legamenti e la mobilità delle articolazioni, l'elasticità e la potenza dei muscoli, rendendo le azioni di qualità e veloci. Inoltre questi esercizi prevengono e riducono gli infortuni. I Jibengong possono essere classificati in Waizhuanggong (外壮功, esercizi di irrobustimento esterno) e Neizhuanggong (内壮功, esercizi di irrobustimento interno).