Il periodo dei Tre Regni (三國,
三国,
Sān Guó) è l'intervallo temporale della storia della Cina,
tra la fondazione del Regno Wei nel 220 e la conquista del Regno Wu
da parte della Dinastia Jin nel 280. Il periodo è descritto nel
testo storico Cronache dei Tre Regni. L'inizio di questo
periodo può considerarsi nella insurrezione dei Turbanti Gialli nel
184.
Insurrezione dei Turbanti Gialli
Dopo anni di corruzione nella corte
degli Han, un pretore dell'impero, Zhang Jiao, decise di porvi fine
supportando un nuovo imperatore che avrebbe dato alla Cina e al suo
popolo maggior sicurezza e una crescita stabile. Insieme ai suoi due
fratelli pellegrinò in tutto il territorio imperiale per assoldare
un esercito che avrebbe potuto ribellarsi e rovesciare gli Han.
L'imperatore emanò un decreto che sanciva che qualunque nobile o
cittadino che avesse contribuito a fermare i Turbanti Gialli (il nome
che presero i rivoltosi per il turbante giallo che portava sulla
testa il loro capo Zhang Jiao) sarebbe stato in larga misura
ricompensato. Molti signori risposero alla chiamata dell'imperatore,
Sun Jian da est; dal nord Gongsun Zan, Liu Yan e Ding Yuan; Dong Zhuo
da ovest; al comando delle armate imperiali era il cognato del
sovrano, He Jin. Il potere imperiale passò di fatto a lui. He Jin
nell suo tentativo di assassinare gli eunuchi che tramavano per il
potere, fu da loro assassinato.
Dong Zhuo
Mentre Sun Jian ed i generali imperiali
Yuan Shao e Cáo Cāo domavano la ribellione, Dong Zhuo occupò la
capitale col suo esercito, uccise gli eunuchi e fece uccidere Ding
Yuan dal suo stesso figlio adottivo Lu Bu, il quale fu poi adottato
dal tiranno, infine fece in modo che a salire al trono fosse il
debole imperatore Xian, per potersi impadronire definitivamente del
potere.
Nel 191 Dong Zhuo fu tradito e ucciso
fuori della capitale Luo Yang dal suo figlio adottivo Lu Bu, come era
successo a Ding Yuan. Un uomo, Liu Bei, con l'aiuto di Cáo Cāo
aveva sconfitto Lu Bu per il controllo dei territori ad est.
Cáo Cāo ebbe modo di occupare i
territori centrali sottratti a Dong Zhuo, anche perché era riuscito
a impadronirsi della persona dell'imperatore.
Sun Jian
Sun Jian entrò in conflitto con Liu
Biao per il dominio dei territori centrali meridionali, il Jing,
finendo per morire in battaglia. Il figlio di Sun Jian, Sun Ce,
conquistò parte dei territori costieri del sud est, ottenendo un
esercito da Yuan Shu, fratellastro di Yuan Shao in cambio del sigillo
imperiale trovato dal padre, per poi morire e lasciare questo dominio
al fratello Sun Quan. Yuan Shao conquistò i territori del He Bei a
nord.
La battaglia di Guan Du
Nel 200: i maggiori signori della
guerra, Cáo Cāo e Yuan Shao, si sfidarono a Guan Du. Nonostante
l'esercito di Yuan Shao fosse numericamente maggiore (700.000 contro
200.000) Cáo Cāo prevalse congiungendo sotto il suo dominio una
porzione immensa della Cina: le piane centrali ed i territori ad est
sottratti a Liu Bei, alleato di Yuan Shao, ed i territori del nord,
sottratti a quest'ultimo. Questo successo venne ottenuto anche grazie
alla colpevole neutralità di Liu Biao, l'unico altro signore della
guerra che in quel periodo era loro pari.
Sistemati i confini a nord Cáo Cāo si
rivolse a Sud. Cáo Cāo sconfisse definitivamente Liu Bei (A Guan Du
si era alleato con Yuan Shao) il quale si ritirava verso sud
portandosi dietro circa 100.000 sostenitori civili, e pianificò
un'invasione ai territori di Sun Quan, che gli aveva dato rifugio.
La battaglia di Chibi
Nel 208 si svolse la battaglia cardine
che avrebbe consacrato il periodo spaccando la Cina in tre frazioni:
Chibi. Questa battaglia navale si svolse sul fiume Yangtze, fra le
truppe di Cáo Cāo (non abituate alla battaglia in acqua) e quelle
di Sun Quan alleate con quelle di Liu Bei. Grazie ai numerosi
stratagemmi di Zhuge Liang, stratega di Liu Bei ed all'abilità del
comandante di Sun Quan, Zhou Yu gli eserciti del sud riuscirono a
sconfiggere Cáo Cāo, che dovette almeno per il momento rinunciare
ai territori del sud.
In seguito, alla morte di Liu Biao, Liu
Bei riuscì ad impossessarsi della provincia di Jing apporfittando
delle divisioni dei vassalli di questi, e nel 214 invase il
territorio di Shu nel sud ovest conquistandolo al suo parente Liu
Zhang.
Cáo Cāo a nord ovest conquistò lo Xi
Liang facendo assassinare Ma Teng e domando la ribellione del figlio,
Ma Chao, che si unì a Liu Bei. La Cina era dunque divisa in tre: a
nord del fiume Yangtze, Cáo Cāo; a sud ovest (Jing e Shu), Liu Bei;
a sud est (Wu), Sun Quan. Alla morte di Cáo Cāo, il figlio Cao Pi
depose l'ultimo imperatore Han autonominandosi imperatore della nuova
dinastia Cao-Wei, in risposta Liu Bei, parente dell'imperatore, fece
lo stesso, diventando il primo imperatore della dinastia Shu-Han.
Sun Quan
- Tre Regni 220 d.C.-266 d.C.
- Jin occidentali 265 d.C.-316 d.C.
Sun Quan, tradì l'alleanza che lo
legava a Liu Bei e approfittando di un conflitto per l'unificazione
del Jing fra le forze di Shu e quelle di Wei, colpì alle spalle i
suoi alleati conquistando parte di quei territori e uccidendo Guan
Yu, fratello giurato di Liu Bei.
Di lì a poco perse anche l'altro
fratello giurato, Zhang fei, perché venne assassinato. Subito questi
si lanciò in una spedizione punitiva contro il traditore: dopo
numerose vittorie, penetrando profondamente nel territorio nemico, fu
sconfitto dal giovane stratega Lu Xun ad Yi Ling perché Liu Bei si
era ritirato nella foresta con i suoi e lo stratega ne approfittò
per bruciargli il riparo. Liu Bei morì per l'umiliazione pochi mesi
dopo, nel 223. Sun Quan si nominò imperatore di Wu nel 229.
Altri eventi
Zhuge Liang, stratega e reggente di Shu
dovette domare la ribellione dei popoli barbari a sud guidati da Meng
Huo e ripristinare l'alleanza con Wu prima di poter riprendere la
guerra contro Wei. Lui e Jiang Wei, il suo successore al comando
delle forza armate, organizzarono con alterne fortune molte
spedizioni contro il nemico a nord, 5 il primo, 9 il secondo.
L'ultima spedizione di Zhuge Liang giunse alle piane di Wu Zhang nel
cuore del regno di Wei, dove morì di malattia, causando la ritirata
dell'esercito.
Jiang Wei combatté con alterne fortune
contro generali formidabili quali Sima Zhao, Chen Tai, Guo Huai, Deng
Ai e Zhong Hui, ma le sue spedizioni fallirono non solo a causa
dell'accanita resistenza dell'esercito di Wei ma soprattutto per
colpa degli eunuchi della corte di Shu che per screditarlo lo fecero
più volte tornare alla capitale durante le campagne militari con
falsi messaggi dell'imperatore Liu Chan, figlio di Liu Bei.
Approfittando dei gravi dissidi di corte di Shu, Deng Ai e Zhong Hui
riuscirono infine a conquistare la capitale di Shu senza aver bisogno
di combattere, poiché Liu Chan si arrese senza combattere nel 264.
La caduta
Un colpo di Stato da parte del clan
Sima nel 265, il cui maggiore esponente era lo stratega di Wei, Sima
Yi, grande rivale di Zhuge Liang, pose fine alla dinastia Wei
fondando la Dinastia Jìn.
Jiang Wei ne approfittò organizzando
una rivolta contro Jin convincendo Zhong Hui a seguirlo ed a
rifondare il regno di Shu-Han: i rivoltosi fecero assassinare Deng
Ai, ma una volta scoperti vennero sconfitti dalle forze di Jing.
Zhong Hui fu assassinato e Jiang Wei si suicidò.
Approfittando della tirannia e
dell'incapacità dell'ultimo imperatore Wu, Sun Lin, gli eserciti di
Jin dell'imperatore Sima Yan conquistarono l'ultimo dei tre regni
unificando la Cina nel 280.
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