La battaglia di Komaki e
Nagakute (小牧・長久手の戦い
Komaki-Nagakute
no Tatakai) fu una serie di battaglie avvenute nel 1584
tra Hashiba Hideyoshi (che diverrà Toyotomi Hideyoshi nel 1586) e
l'alleanza tra Oda Nobukatsu e Tokugawa Ieyasu. Sia Hideyoshi che
Ieyasu servirono Oda Nobunaga e non ebbero attriti tra loro; questo
fu nei fatti il loro unico periodo di ostilità. Nonostante questo
episodio della storia sia comunemente ricordato per le sue due più
grandi e importanti battaglie, l'evento è spesso chiamato Campagna
di Komaki (小牧の役
Komaki no Eki).
Antefatti
Nel 1583, con la battaglia di
Shizugatake, Hideyoshi supportò Nobukatsu, secondo figlio di Oda
Nobunaga, e sconfisse Shibata Katsuie il quale supportava il terzo
figlio di Nobunaga, Nobutaka. Dopo aver vinto la battaglia Hideyoshi
invitò Nobukatsu e altri generali alla sua residenza nel castello di
Osaka che era stato completato l'anno stesso. Il motivo dell'invito
fu per rendere omaggio a Hideyoshi, e avrebbe mutato i ruoli tra
Hideyoshi e Nobukatsu a favore del primo. Tuttavia Nobukatsu ignorò
gli obblighi verso Hideyoshi e non andò al castello di Osaka.
Hideyoshi offrì riconciliazione a tre importanti servitori di
Nobukatsu (Tsugawa Yoshifuyu, Okada Shigetaka e Azai Nagatoki), il
che fece pensare che il loro supporto fosse cambiato a favore di
Hideyoshi. Questo portò Nobukatsu a sospettare dei tre uomini, il
quale li fece giustiziare. Queste azioni diedero il pretesto a
Hideyoshi per attaccare Nobukatsu e quest'ultimo chiese aiuto a
Ieyasu. Il giorno seguente, quando Ieyasu mise in campo le sue forze
iniziò la battaglia tra Hideyoshi e l'alleanza Nobukatsu-Tokugawa.
Successione degli eventi
La prima di queste battaglia fu
combattuta attorno al monte Komaki e prese il nome di "battaglia
di Komaki". Il resto delle battaglie furono combattute presso
Nagakute e che diede il nome moderno del conflitto.
Battaglia di Haguro
Il tredicesimo giorno del terzo mese,
Ieyasu arrivò al castello di Kiyosu . Lo stesso giorno samurai del
clan Oda guidati da Ikeda Tsuneoki si schierarono con Hideyoshi e
conquistarono il castello di Inuyama, che era stato costruito da Oda
Nobunaga. Ieyasu fu sconvolto nell'apprendere la notizia e si
precipitò al castello di Inuyama, arrivando due giorni dopo. Nello
stesso momento, Mori Nagayoshi (fratello di Mori Ranmaru, che morì
nell'incidente di Honnō-ji con Nobunaga) cercò di conquistare il
castello di Kiyosu. Nonostante il feroce fuoco degli archibugi degli
uomini di Mori, Sakai Tadatsugu riuscì a fiancheggiare e attaccare
Mori dal retro. Mori fuggì, dopo aver subito tremila perdite.
Il sedicesimo giorno del mese, le forze
di supporto al castello di Inuyama arrivarono a Haguro. Tuttavia
Ieyasu conosceva già le mosse del nemico e ordinò a Sakai Tadatsugu
e Sakakibara Yasumasa di guidare 5.000 uomini verso Haguro la sera
stessa. La mattina seguente gli uomini di Tadatsugu lanciarono un
attacco a sorpresa contro Nagayoshi, le cui truppe riuscirono a
malapena a fuggire. Il giorno diciotto, senza aver paura di eventuali
nemici, Ieyasu prese il controllo del castello di Inuyama e completò
le difese che gli uomini di Tsunneoki avevano iniziato. Ieyasu
stabilì nel castello di Komakiyama il suo quartier generale.
Sortita nel Mikawa
Hideyoshi e le sue truppe lasciarono il
castello di Osaka il giorno ventuno del mese, e arrivarono al
castello di Inuyama il ventisette, e a Gakuden (oggi Inuyama) il
primo giorno del mese seguente dove stabilì il suo quartier
generale. Erano circa 80.000 gli uomini sotto il comando di
Hideyoshi. Ora tutto era pronto per lo scontro diretto, ma nessuno
prendeva l’iniziativa. La paura era quella di commettere l’errore
di Katsuyori a Nagashino: un attacco frontale contro una posizione
troppo fortificata. La situazione di stallo iniziò a spazientire i
samurai Toyotomi e fu Ikeda Tsuneoki, il conquistatore di Inuyama, a
suggerire una nuova mossa. Visto che la maggior parte delle forze di
Ieyasu erano davanti a loro suggerì d'invadere la provincia dei
Tokugawa, Mikawa, che probabilmente era poco protetta. La speranza fu
che Ieyasu abbandonasse le sue posizioni per tornare a difendere la
sua provincia principale.
Ikeda Tsuneoki si mise in marcia al
comando di una forza di 20.000 effettivi che fu suddivisa in quattro
divisioni così ripartite: all’avanguardia, Ikeda Tsuneoki con
6.000 uomini; divisione di 3.000 uomini sotto Mori Nagayoshi;
divisione di 3.000 uomini sotto Hori Hidemasa; alla retroguardia,
Hashiba Hidetsugu con altri 8.000 uomini.
Battaglia del castello di Iwasaki
La battaglia del castello di Iwasaki fu
combattuta dalle forze di Niwa Ujishige e Ikeda Tsuneoki.
Il settimo giorno del mese Ieyasu
scoprì l'accampamento di Hidetsugu a Shinogi (oggi Kasugai) tramite
le informazioni avute da agricoltori della provincia di Iga. Ieyasu
lasciava Komaki, affidando la difesa a una forza mista (Tokugawa e
Oda) di 6.500 uomini, e si lanciò all'inseguimento delle forze
Toyotomi. Entrò nel castello di Obata (oggi Nagoya) il giorno
successivo e scelse di accamparsi per la sera. All'inizio della
mattina successiva, inviò entrambe le forze del clan Niwa e di
Sakakibara Yasumasa a inseguire Hidetsugu. Hidetsugu riprese la sua
marcia all'ottavo giorno dopo aver sentito l'ingresso di Ieyasu al
castello di Obata, ma la mattina seguente la situazione cambiò molto
rapidamente. Ikeda Tsuneoki guidò un attacco al castello di Iwasaki
ma fu respinto. Il furioso Tsuneoki lanciò così un altro assalto
totale al castello. Anche se i difensori si batterono con coraggio,
il castello cadde.
Durante la battaglia Mori Nagayoshi,
Hori Hidemasa e Hidetsugu fermarono le loro forze nelle attuali città
di Owariasahi, Nagakute e Nisshin in attesa di scontrarsi con Ieyasu.
Battaglia di Hakusanmori
Nel momento in cui Ikeda Tsuneoki fu
inizialmente respinto al castello di Iwasaki, Toyotomi Hidetsugu
mosse le sue forze a Hakusanmori (oggi Owariasahi) per riposarsi, ma
fu qui che incontrò le forze di Ieyasu e Sakakibara Yasumasu. La
retroguardia di Hidetsugu andò in frantumi e fu messa in rotta da un
attacco a sorpresa di Ieyasu. Hidetsugu stesso riuscì a fuggire per
miracolo.
Fu in questa battaglia che molti membri
del clan Kinoshita (incluso Kinoshita Sukehisa padre della moglie di
Hideyoshi) morirono.
Battaglia di Hinokigane
Successivamente alla battaglia di
Hakusanmori, Tokugawa fortificò il monte Komaki, creando una
situazione di stallo. Così Ikeda Tsuneoki, uno dei comandanti di
Toyotomi Hideyoshi, decise di iniziare le incursioni nella vicina
provincia di Mikawa con un'armata di 22.000 uomini. Tokugawa previse
questa mossa e guidò una forza all'inseguimento delle forze di
Tsuneoki. Mizuno Tadashige guidò la retroguardia Tokugawa contro le
forze Ikeda e il rumore della battaglia allertò Hori Hidemasa, a
capo di una delle divisioni di Hideyoshi.
Hidemasa cercò di portare aiuto ai
suoi alleati, prendendo posizione su una collina nei pressi di
Nagakute. Gli uomini di Mizuno attaccarono ma furono respinti con
pesanti perdite e caricati furiosamente dalle truppe di Hidemasa che
divise in due tronconi lo schieramento Tokugawa. Proprio in quel
momento arrivò il grosso dell'esercito comandato da Ieyasu alle
spalle di Hidemasa che mise in rotta velocemente i samurai Toyotomi.
Nel frattempo anche le divisioni di
Ikeda e Mori erano tornate indietro, marciando verso il rumore della
battaglia di Nagakute. Ieyasu distribuì il suo contingente di 9.000
uomini circa in due divisioni, assumendo il comando del fianco destro
con circa 3.000 uomini e dando a Ii Naomasa il comando di quello
sinistro con 3.000 dei suoi "diavoli rossi". La riserva fu
affidata a Oda Nobukatsu con i suoi 3.000 effettivi.
Di fronte a loro, Ikeda Tsuneoki
divideva le proprie truppe di 9.000 uomini lasciando il comando
dell’ala destra (4.000 uomini) ai due figli Terumasa e Yukisuke,
mentre sulla sinistra schierava i 3.000 di Mori Nagayoshi e poneva i
propri 2.000 di riserva, comandati da lui stesso.
Battaglia di Nagakute
La battaglia iniziò quando gli uomini
di Ikeda aprirono il fuoco con i loro archibugi sulle truppe del clan
Ii delle forze Tokugawa. Mori Nagayoshi aspettò che Ieyasu mandasse
rinforzi al fianco sinistro per poterlo poi colpire aggirandolo sul
fianco. Tuttavia Tokugawa attaccò frontalmente con ferocia. Mori
Nagayoshi, nel tentativo di galvanizzare i suoi uomini di che
iniziavano a vacillare, cavalcò col proprio stendardo davanti alle
proprie linee e fu ucciso da un colpo di archibugio. Nobukatsu ne
approfittò e caricò sul fianco le linee rimaste senza comandante.
Tsuneoki mandò rinforzi sulle linee sinistre traballanti ma
arrivarono in ritardo e furono anche loro messe in rotta. Nobukatsu a
quel punto puntò sulle poche truppe rimaste di riserva comandate da
Tsuneoki in persona. Tsuneoki e suo figlio Yukisuke persero la vita
mentre l'altro figlio Terumasa riuscì a ritirarsi.
A battaglia terminata raggiunsero il
campo di battaglia i rinforzi di Hideyoshi che erano stati
efficacemente rallentati da Honda Tadakatsu. Ieyasu decise di
ritirarsi, non volendo rischiare ulteriori vittime, e tornò a
Komaki.
Conseguenze
Con Ieyasu saldamente trincerato nei
suoi castelli Hideyoshi decise nei mesi seguenti di attaccare le
terre di Oda Nobukatsu nella provincia di Ise. Occupò gran parte
delle province di Ise, Iga e Mino, territori che gli garantivano un
notevole vantaggio materiale. Da una posizione di forza Hideyoshi
riuscì a concludere una pace prima con Nobukatsu e successivamente
con Ieyasu.
Nome della battaglia
Durante il periodo Edo, le
pubblicazioni dello shogunato Tokugawa si riferivano a queste
battaglie come Battaglia di Komaki (小牧陣
Komaki no Jin).
Tuttavia ci furono altri documenti che le riferivano come Battle
di Iwasakiguchi (岩崎口の戦い
Iwasakiguchi no
Tatakai). Queste
avvennero dove i combattimenti di Nagakute furono chiamati Battaglia
di Nagakute (長久手合戦
Nagakute Gassen).
Durante il rinnovamento Meiji tutte queste battaglie vennero
unificate come battaglia di Komaki e Nagakute (小牧・長久手の役
Komaki-Nagakute no
Eki).
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