La Banda dei Quattro (四人帮,
sì rén bāng) fu un gruppo di quattro politici della Repubblica
Popolare Cinese che furono arrestati nel 1976, dopo la morte di Mao
Zedong, ed in seguito processati e condannati. Prima dell'arresto non
esisteva il termine Banda dei Quattro, che fu coniato per
l'occasione.
Evento
Accusati di essere membri della banda
furono Jiang Qing, vedova di Mao e sua quarta e ultima moglie, e tre
suoi associati, ossia Zhang Chunqiao, Yao Wenyuan e Wang Hongwen. In
seguito anche Kang Sheng e Xie Fuzhi furono parimenti accusati di
appartenere alla banda, ma non processati in quanto deceduti prima
del 1976. L'arresto segnò la fine più evidente di quel movimento
politico noto come Rivoluzione culturale che era stato iniziato da
Mao contro le strutture del Partito Comunista di Cina e in
particolare contro dirigenti nazionali come Liu Shaoqi e Deng
Xiaoping e dirigenti locali come il sindaco di Pechino Peng Zhen.
Storia
I quattro avevano raggiunto un enorme
potere pur senza avere cariche di primissimo piano. Jiang Qing solo
dopo il 1966 ebbe degli incarichi politici, in ambito della
formulazione delle scelte di politica culturale. Yao Wenyuan e Wang
Hongwen avevano avuto un ruolo nell'instaurazione della comune di
Shanghai, quando erano stati allontanati i membri del Partito
Comunista di Cina dagli incarichi pubblici e trasformata l'intera
città in una sola "unità di lavoro" a carattere
autogestionale. Ma certamente una figura molto più determinante
della loro per l'affermazione della rivoluzione culturale era stata
quella di Lin Biao. Il problema che negli anni settanta la
rivoluzione culturale avesse fatto suo il motto "critichiamo Lin
Biao critichiamo Confucio" impedì però di associare Lin Biao
alla Banda dei Quattro.
Gli attacchi a Zhou Enlai, mascherati
da una campagna "anticonfuciana" risalivano a dopo il X
Congresso del Partito Comunista di Cina, durante il quale egli era
riuscito a riportare Deng Xiaoping nella dirigenza dopo gli anni di
prigione. Negli ultimi mesi di vita Zhou riuscì a rafforzare il
gruppo legato a Deng e, in seguito, a far nominare Hua Guofeng come
suo successore alla presidenza del consiglio di stato e successore di
Mao nel partito. La scialba figura di Hua, pressoché sconosciuto
prima e presto dimenticato poi, servì a creare quella tregua durante
la quale fu preparata l'azione contro la Banda dei Quattro.
Esattamente come per Lin Biao nel 1971,
la Banda dei Quattro fu accusata di preparare un colpo di Stato,
questa volta fissato nel periodo successivo al 9 settembre 1976,
giorno della morte di Mao. Il 6 ottobre 1976 Hua, annunciando il
tentativo di colpo di Stato, fece arrestare i quattro e un certo
numero di figure minori vicine alle loro posizioni. Nel 1981 i
quattro furono processati, accusati di tutti gli eccessi della
rivoluzione culturale e di attività anti-partito. Jiang Qing e Zhang
Chunqiao furono condannati a morte (pena in seguito modificata in
ergastolo), mentre a Yao Wenyuan e a Wang Hongwen furono dati venti
anni di carcere. Nello stesso anno Hua Guofeng passava formalmente i
poteri a Deng Xiaoping. Questi eventi portarono, nel 1976 alla
rottura tra la Cina e l'Albania di Enver Hoxha, la quale si ritrovò
totalmente isolata politicamente.
Nessun commento:
Posta un commento