giovedì 7 luglio 2011

Mangiare! Dove?


Prima categoria: I ristoranti degli hotel.
Qui di sicuro si è riveriti e serviti in tutto e per tutto, i camerieri capiscono l’inglese parlato, molto meno l'inglese scritto… il problema è che costano un occhio della testa.
Nel ristorante giapponese all’interno del Keio Plaza, un pranzo parte da circa 100 euro.

Seconda categoria: I ristoranti specializzati.
Non è difficile trovare ristoranti dediti ad un’unica tipologia di piatto. Ristoranti che fanno solo ramen, ristoranti che fanno solo sushi, ristoranti che fanno solo cotolette di maiale, ecc…
All’interno del piatto poi ci sono miriadi di varianti. Per esempio il ramen può essere a base di brodo di soya, di miso o di sale. Avere più carne, oppure le alghe, oppure l’uovo, ecc…
La cotoletta di maiale si può differenziare a seconda di come è stata tagliata la carne, o dalle dimensioni (piccolo, medio e grande) o essere servita come Katsudon.
Innanzitutto c’è da dire che in questi ristoranti monopiatto in realtà vengono serviti un set di cibi. Così se ordiniamo una cotoletta di maiale, la vedremo comunque accompagnata con un'insalata di cavolo e una ciotola di riso fumante (e se ci va di lusso, una tazza con misoshiru).
Il prezzo per questo set si aggira fra i 900 e i 1200 yen.
Una cosa particolare è che in molti ristoranti di questo tipo si paga in anticipo. All’ingresso si trova un distributore di biglietti: basta inserire i soldi e premere sul tasto corrispondente al cibo che vogliamo, e dalla macchinetta uscirà un biglietto con l’ordinazione da consegnare al banco. Ovviamente sui tasti ci sono scritti i nomi solo in giapponese, quindi attenti!
I ristoranti che invece non sono provvisti di questa diavoleria hanno in genere un menù fotografico, in modo da poter vedere ciò che si sta ordinando. E nel caso lo si può ordinare indicando col dito al cameriere, se non si sa spiaccicare una parola di giapponese. Se quest'ultimo poi vi chiede di che taglia lo si vuole il maiale e non sappiamo rispondere… no problem, il menù è abbastanza intuitivo visto che segnala i tre prezzi sotto ogni pietanza. Indicate bene!
Alcuni ristoranti (non tutti) hanno anche una vetrina con riproduzioni in cera dei cibi che poi vengono serviti. Apparentemente può sembrare molto utile per chi non conosce la lingua, ma in realtà spesso l’aspetto inganna rispetto al contenuto.

Terza categoria: ristoranti dove?
Trovare un ristorante dovrebbe essere la cosa più facile del mondo, perchè ce ne sono a ogni angolo. Alle volte, può capitare di trovarsi in una zona poco conosciuta e non sapere dove andare a mangiare (a me è successo a Kyoto). La soluzione è semplice: nei Grandi Magazzini.
In Giappone i Grandi Magazzini occupano sempre svariati piani, ma soprattutto ospitano sempre ristoranti (o all’ultimo piano, o al piano interrato). In genere questi ristoranti offrono un menù tutto compreso, oppure un piatto unico che vale per tre (tipo l’okonomiyaki).
I prezzi si aggirano sui 1500-2000 yen a menù.

Quarta categoria: catene e family restaurant.
In Giappone esistono diverse catene di ristoranti che offrono cibo nazionale a poco prezzo. Dagli udon ai ramen, dalle crocchette al sushi, dal granchio alle zuppe: c’è tutto. E costano pochissimo (il piatto più o meno sui 500 yen). Watami è anche la salvezza del turista: è uno dei pochi ristoranti ad essere aperto fino a notte fonda, anche fino alle 4 di notte.

Quinta categoria: fast food.
Se proprio non vi piace il cibo giapponese e volete qualcosa di occidentale, c’è il McDonald. Ma il
Giappone è pieno di altre catene di fast food: io consiglio Wendy’s o il Lotteria.
Ad ogni modo esitono degli hamburger locali, come quello ai gamberetti. Una delizia.

Sesta categoria: la colazione.
Starbucks. Semplicemente l’unica catena che fa il cappuccino come si fa in Italia. Non ci sono storie, è la salvezza del turista. Poi vendono anche brioches varie, frappè, frullati e quant’altro.
Del cappuccino esistono 3 taglie (short, tall e grande) e se dopo avere fatto l’ordinazione la cameriera vi fa una domanda strana, vi sta chiedendo se vi fermate a mangiare nel locale, o se desiderate portare via quanto ordinato. Nel caso i bicchieri di cartone verranno forniti di tappi ermetici.

Anche se non ami la cucina giapponese (che comunque non si limita al sushi), troverai molte soluzioni economiche "occidentali", a prezzi contenuti. In ogni caso, non potrai che apprezzare il tempura (ovvero le verdure e i gamberi fritti japan-style) proposti da Ten-ichi Deux (Nishi Ginza Depato 1F, tel. 0081-3-3566 4188), frequentatissimo ristorante casual nel cuore di Ginza.
In questo scintillante quartiere si trova anche uno dei ristoranti più trendy della città: si chiama Daidaiya (8-5 Ginza-Nine No.1 2F, Ginza-Nishi, Chuo-ku, tel. 0081-3-5537-3566) e serve una cucina asian-fusion in un ambiente hi-tech.
Il futuro è già arrivato nei fantastici cyber-bar dove si va per il dopo-cena. Tra questi: Materio (Tokyo Hands Building, 12-18 Udagawacho, Shibuya-ku, tel. 0081-3-31966021), con arredi in metallo luminescente e Soho's Omotesando (4F V28 Bldg, 6-31-17 Jimgumae, tel. 0081-3-54680411), meta dei vip.
Più "caldo" e artistico, invece, il Cay (Spiral B1 5-6-23, Minami Aoyama, Minato-ku, tel. 0081-3-4985790): ha le pareti decorate da Yoko Ono e Basquiat e ospita anche un ristorante chic, che serve cucina thai.

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