Lo
Sgian Dubh
(pronunciato «schin du») è un
coltello-pugnale cerimoniale (in gaelico sgian) indossato come parte
del moderno abito delle Highland scozzesi, assieme al kilt. Viene
indossato infilato nei calzettoni, con visibile solo il pomello.
Il nome deriva dal gaelico per
"coltello nero", dove "nero" può riferirsi al
tipico colore dell'impugnatura. È stato suggerito anche che "nero"
significhi segreto o nascosto. Questa ipotesi si basa su storie e
teorie che circondano le origini del coltello e il significato di
"Dubh" in gaelico.
Lo sgian dubh potrebbe essersi evoluto
dallo sgian achlais, un pugnale che poteva essere nascosto sotto
l'ascella. Usato dagli scozzesi del XVII e XVIII secolo, questo
coltello era leggermente più largo dello sgian dubh moderno e veniva
portato nella parte superiore della manica o nella fodera della
giacca.
Cortesia ed etichetta richiedevano che
entrando nella casa di un amico, ogni arma nascosta venisse svelata.
Ne segue che gli sgian achlais venivano rimossi dal loro nascondiglio
e messi in mostra nella parte superiore delle calze, tenuti fermi dal
reggicalze.
Lo sgian dubh è visibile nei ritratti
di uomini in kilt della meta del XIX secolo. Un ritratto seguito da
Henry Raeburn che raffigura Alasdair Ranaldson MacDonell of Glengarry
è visibile nella National Gallery of Scotland.
Le prime lame variavano nella loro
fattura.
Nel Regno Unito, in base al Criminal
Justice Act 1988 (sezione 139) e all'Offensive Weapons Act 1996
(sezioni 3 e 4) è legale, per qualcuno che indossa il costume
nazionale scozzese, portare uno Sgian Dubh.
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