mercoledì 15 marzo 2023

kojiki

 


Il "Kojiki" è uno dei testi più antichi e importanti della storia giapponese. Si tratta di una raccolta di miti, leggende e storie che tracciano le origini mitologiche del Giappone e della sua cultura. Il termine "Kojiki" significa "Registro delle cose antiche" o "Annotazioni delle cose antiche", ed è un'opera fondamentale per la comprensione delle radici culturali e religiose del Giappone.

Ecco alcuni punti chiave riguardo al "Kojiki":

  1. Scrittura e Composizione: Il "Kojiki" fu compilato nel VIII secolo (anno 712) durante il regno dell'Imperatore Tenmu dalla poetessa di corte Ō no Yasumaro. L'opera è divisa in tre volumi: "Kamitsumaki" (Il libro degli dèi), "Nakatsumaki" (Il libro del centro), e "Shimotsumaki" (Il libro degli uomini). Contiene sia miti che storie storiche.

  2. Miti di Creazione: Il "Kojiki" presenta miti di creazione che descrivono la nascita degli dèi, il processo di formazione del mondo e la genealogia degli dei principali. Questi miti sono centrali per la mitologia giapponese e stabiliscono le basi per molte credenze e pratiche religiose.

  3. Storie Storiche: Oltre ai miti, il "Kojiki" contiene anche racconti storici delle prime dinastie imperiali e delle figure chiave della storia giapponese antica. Queste storie spesso incorporano elementi mitologici e sovrannaturali.

  4. Importanza Culturale e Religiosa: Il "Kojiki" ha avuto un impatto duraturo sulla cultura e sulla religione giapponese. Ha influenzato la pratica del mito giapponese e ha contribuito a stabilire la legittimità dell'imperatore come discendente diretto degli dèi.

  5. Relazione con il Nihon Shoki: Il "Kojiki" è spesso associato al "Nihon Shoki" o "Cronache del Giappone", un altro importante testo storico e mitologico. Entrambi questi testi sono stati compilati in un momento in cui il Giappone stava cercando di consolidare la sua storia e la sua identità nazionale.

Complessivamente, il "Kojiki" è una fonte preziosa per comprendere le radici mitologiche e storiche del Giappone. La sua influenza si riflette in molte sfere della cultura giapponese, dall'arte alla religione e oltre.




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