Shō Kosugi
(nome d'arte di
Shōichi Kosugi, 小杉正一Kosugi
Shōichi; Tokyo, 17 giugno 1948) è un artista marziale e attore
giapponese, uno dei più famosi interpreti del Ninjutsu nei film di
arti marziali.
Nasce a Shiba, un quartiere di Tokyo,
da una famiglia di pescatori. Comincia a studiare arti marziali
all'età di 5 anni e per rinforzare il fisico studia il Karate
Shindo-Jinen Ryu (simile allo Shito Ryu) con il Maestro Konishi.
All'età di 6 anni frequenta una scuola di recitazione di Tokyo, ma i
suoi insegnanti lo trovano troppo scostante e gli dicono che non sarà
mai un attore.
Incontra Yamamoto, un suo anziano
vicino di casa, all'età di 7 anni e lo frequenta malgrado il
vicinato consideri il vecchietto un po' "strano". Per i
successivi 5 anni il giovane Kosugi studia con Yamamoto il Ninjutsu,
l'antica arte marziale dei guerrieri ninja. All'età di 12 anni,
improvvisamente Yamamoto scompare, e Kosugi non lo rivedrà più né
saprà più niente di lui. Passa allora allo studio del Jūdō e del
Kendō, mentre a scuola studia il Kobudō e lo Iaidō. All'età di 18
anni Kosugi diventa All-Japan Karate Champion.
Nel 1969, all'età di 19 anni, dopo un
forte esaurimento nervoso ed altri problemi personali, Kosugi prende
la decisione di trasferirsi negli Stati Uniti. Si stabilisce così a
Little Tokyo, a Los Angeles, e studia inglese al Pasadena City
College, per poi passare all'Università della California. Mentre
intraprende svariati lavori per pagarsi gli studi, continua ad
allenarsi nelle arti marziali con Fumio Demura, Maestro di Karate
Shito Ryu e taekwondo. Al fianco di Demura, Kosugi partecipa a
dimostrazioni di karate e taekwondo al Japanese Village and Deer
Park, un parco di divertimenti della Contea di Orange (California).
Queste dimostrazioni includono l'utilizzo di musiche, luci e
scenografie, che rendono lo spettacolo molto apprezzato.
Nel 1974 Kosugi si ritrova ad aver
vinto più di 600 trofei e medaglie in giro per l'America, incluso
l'L.A. Open, che vince per tre anni di seguito. In questo periodo
conosce e frequenta Shook, una ragazza cinese conosciuta mentre
studiava l'inglese, con la quale si sposa una volta terminata
l'università. Da lei avrà 3 figli: Kane, nato l'11 ottobre 1974,
Shane, nato il 25 maggio 1976, e Ayeesha, nata nel 1983.
Mentre insegna arti marziali nella sua
palestra di San Gabriel, California, Kosugi ha piccole parti in film
minori, come il film taiwanese Six Killers od il film sud-coreano The
Stranger from Korea. Nel 1974 ha un piccolo ruolo ne Il padrino -
parte II (The Godfather: Part II) di Francis Ford Coppola, dove è
una semplice comparsa.
Il primo successo arriva quando Mike
Stone scrive per la casa produttrice Cannon il film L'invincibile
ninja (Enter the Ninja, 1981). Nel film diretto da Menahem Golan,
dapprima ha il ruolo di "cattivo" e di controfigura, ma
l'abbandono della produzione da parte di Mike Stone consente a Kosugi
di ricoprire anche il ruolo di coreografo dei combattimenti. Malgrado
il film sia di bassa qualità, il successo fra gli amanti del genere
marziale è immediato, e dà il via ad una serie di film sui ninja
che dura per tutti gli anni ottanta.
Non passa molto tempo che la Cannon,
ansiosa di sfruttare il successo del film, fa uscire Ninja la furia
umana (Revenge of the Ninja, 1983), diretto da Sam Firstenberg, che
in seguito si specializza in film di genere di serie B. Nel film
appaiono per la prima volta Shane e Kane, i figli di Kosugi, che da
allora lo accompagnano in quasi tutti i suoi film. L'uscita l'anno
successivo di Trancers: Ninja III (Ninja III: The Domination), sempre
diretto da Sam Firstenberg, consacra Kosugi come uno dei migliori
attori di film di arti marziali, nonché migliore interprete del
Ninjutsu al cinema.
Il 1984 è anche l'anno dell'uscita
della serie televisiva The Master (The Master o Master Ninja), in cui
si narrano le avventure di un maestro ninja, interpretato da Lee Van
Cleef, che con il suo allievo Max (Timothy Van Patten) gira gli Stati
Uniti alla ricerca della figlia scomparsa. Nel far questo deve anche
difendersi dagli attacchi di Okasa, un suo ex allievo che lo cerca
per vendicarsi. Quest'ultimo è interpretato da Kosugi, il quale cura
anche le coreografie e gli stunt della serie. Questa però non ha
successo all'epoca della sua uscita, e dopo i 13 episodi della prima
serie non ne vengono girati altri. Lo stesso anno, in Aloha Summer di
Tommy Lee Wallace, l'attore può dare mostra della propria bravura
nel Kendō.
Nel 1985 esce Il colpo segreto del
ninja (Nine Deaths of the Ninja), scritto e diretto da Emmett Alston,
primo film girato senza la produzione della Cannon. Il risultato è
un fiasco, sia per la recitazione scadente dei comprimari, sia per il
doppiaggio marcato che rovina in America il ruolo di Kosugi.
Quest'esperienza serve all'attore per occuparsi in futuro anche della
produzione dei film che lo vedono protagonista. Lo stesso anno Kosugi
ritrova il successo con Preghiera di morte (Pray for Death), di
Gordon Hessler, dove oltre ad essere il protagonista, il coreografo
dei combattimenti e lo stuntman, dà delle consulenze in fase di
montaggio. Il film ha talmente successo che viene distribuito anche
in Giappone, cosa che non era successa per i precedenti film di
Kosugi.
Sfruttando il proprio successo, Kosugi
gira anche un breve documentario dove, accompagnato dal figlio Kane,
illustra alcune tecniche di autodifesa. Inoltre gira una serie di
brevissimi documentari, in ognuno dei quali illustra un'arma del
Ninjutsu, che vengono allegati a dei film d'azione, senza averne però
niente a che fare.
Sempre Gordon Hessler lo dirige in
Questione d'onore (Rage of Honor, 1987), ma il genere si sta
esaurendo, e la qualità dei film è sempre più scarsa: così questo
è il suo ultimo film ninja. L'attore veste i panni del ninja solo
per girare uno spot pubblicitario americano per il modello
"Hurricane" della motocicletta Honda.
Il 1988 vede l'uscita di Aquila Nera
(Black Eagle), di Eric Karson. Il film, girato a Malta, vede la
presenza di un ancora poco famoso Jean-Claude Van Damme, nel ruolo di
"cattivo". I combattimenti, coreografati sempre da Kosugi
stesso, non raggiungono quei livelli che ci si potrebbe aspettare da
due grandi atleti: i loro stili sono troppo diversi per potersi
integrare. Nel 1989 Kosugi sguaina di nuovo la katana in un piccolo
ruolo in Furia cieca (Blind Fury) di Phillip Noyce, versione moderna
ed occidentale della figura di Zatōichi, lo spadaccino cieco.
Negli anni a seguire Kosugi accantona
il cinema e si dedica di più a stage di arti marziali in giro per il
mondo. In Giappone fonda la Shō Kosugi Corporation, Ltd, società
che si occupa della distribuzione nipponica dei suoi vecchi film, e
di altre società nonché fan club ufficiali. Inoltre scrive una
serie di libri sul suo successo in terra straniera.
Nel 1992 si completa un progetto a cui
Kosugi lavorava da tempo. Per la regia di Gordon Hessler, su un
soggetto di Kosugi stesso, esce Shogun Mayeda (Kabuto), un film in
costume interpretato da moltissimi attori famosi come Toshirō Mifune
e Christopher Lee.
Dalla metà degli anni novanta Kosugi
si concentra nelle sue collaborazioni con il figlio Kane, che dirige
ed interpreta molte serie per la televisione giapponese: in molti
degli episodi diretti dal figlio appare Kosugi in ruoli cameo. Fonda
lo SKI: Shō Kosugi Institute, una scuola che aiuta gli asiatici ad
inserirsi nel mondo hollywoodiano: nel 1998 ha aperto la prima sede
ad Hollywood, nel 1999 la seconda a Nagoya e nel 2000 la terza a
Tokyo, entrambe in Giappone. Nel 1998 Kosugi fa da modello per il
personaggio di Rikimaru del videogioco Tenchu: Stealth Assassins, e
lo doppia anche nella versione giapponese.