martedì 14 maggio 2019

TADEUSZ KOSCIUSKZO: EROE DI DUE MONDI

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Il futuro eroe nazionale di Polonia, Lituania, Bielorussia e Stati Uniti nacque il 4 febbraio del 1746 in un maniero a Mieračoŭščyna, nel voivodato di Nowogródek. Ultimo dei figli di Ludwik Tadeusz Kościuszko, apparteneva a una famiglia della slazchta (nobiltà) di modesta ricchezza. Battezzato come Andrzej Tadeusz Bonawentura sia dalla Chiesa Cattolica che da quella Ortodossa, la sua famiglia era di origini lituane-rutene ma parlava polacco e si identificava con la cultura polacca. Nel 1755 iniziò a frequentare la scuola a Lyubeshiv, ma non riuscì a terminare gli studi a causa delle difficoltà economiche della famiglia e alla morte del padre, avvenuta nel 1758. Ma grazie al patrocinio della famiglia Czartoryski, nel 1765 il giovane poté entrare nel Corpo dei Cadetti, dove studiò arti liberali e militari. L'anno successivo si diplomò ricevendo il ragno di chorąży, circa equivalente al rango di tenente. Dopo due anni passati come studenti istruttore, venne promosso al rango di capitano. Nello stesso 1768 scoppiò la guerra civile nel Commonwealth Polacco-lituano, quando l'associazione di nobili nota come la Confederazione di Bar insorse contro il sovrano Stanisław August Poniatowskj. Trovandosi scisso fra la fedeltà dovuta al re e l'affetto per il fratello Jòzef che invece supportava gli insorti, Tadeusz decise di lasciare il paese e raggiunse Parigi con l'amico Aleksander Orłowski (che diventerà un famoso artista). Essendo stranieri, ai due venne proibito di entrare nelle accademie militari francesi, così che i due entrarono nell'Accademia Reale di Scultura e Disegno. Tadeusz tuttavia non smise di studiare gli argomenti militari, tramite l'assidua frequentazione delle librerie delle accademie militari. Mentre studiava arte (dipingerà per tutta la vita) e arte militare, il giovane venne molto colpito dalla cultura dell'Illuminismo, soprattutto dalle teorie fisiocratiche. Nel 1772 lo raggiunse la notizia dell'avvenuta Prima Spartizione della Polonia, con la quale Austria, Russia e Prussia annetterono consistenti territori polacchi e aumentarono la propria ingerenza nei rimanenti stati lituano-polacchi. Due anni dopo Tadeusz tornò a casa, per scoprire che il fratello Jòzef aveva ridotto la famiglia sul lastrico, così che il giovane non poteva comprarsi un posto da ufficiale nell'esercito. Dunque entrò alle dipendenze del voivoda (governatore) e atamano Józef Sylwester Sosnowski, per poi innamorarsi della figlia dello stesso. Ma la differenza fra i due era troppo grande, e Tadeusz dopo essersi visto rifiutato come sposo dal padre e battuto dai servi del governatore, decise di emigrare. Da questo episodio Kościuszko sviluppò una forte insofferenza per le differenze di classe. Dopo essere stato rifiutato dall'esercito sassone, decise di tornare a Parigi, dove apprese dell'insurrezione dei coloni americani nei confronti della corona britannica. Influenzato dalla positiva propaganda francese, naturalmente di ispirazioni rivoluzionarie e convinto sostenitore dei diritti umani, l'ufficiale polacco il 30 agosto del 1776 si mise a disposizione del Secondo Congresso Continentale. Nominato ingegnere, il suo primo incarico consistette nel fortificare le rive del fiume Delaware per proteggere Philadelphia. La primavera dell'anno successivo era al confine col Canada, a forte Ticonderoga, una delle più possenti fortezze sul suolo americano. Il suo consiglio di piazzare una batteria su punto elevato sovrastante il forte fu ignorato dal comandante della guarnigione. Quando gli attaccanti inglesi arrivarono intuirono la bontà del punto e vi piazzarono una batteria, costringendo i difensori ad abbandonare la fortezza prima che cominciasse l'assedio vero e proprio. Kościuszko salvò le forze continentali, in inferiorità numerica e esauste, rallentando gli inseguitori col taglio di alberi, la distruzione di ponti e l'ostruzione delle vie di comunicazione. Incaricato poi di trovare e fortificare il punto più favorevole per ingaggiare le forze del generale Burgoyne, Kościuszko fu decisivo per la vittoria americana a Saratoga.
Rimase poi per due anni a West Point, New York, realizzando delle fortificazioni innovative prima di richiedere di tornare al fronte, cosa che avvenne nell'ottobre del 1780. Pochi mesi dopo le chiatte, le fortificazioni, le opere di esplorazione ed intelligence dell'ufficiale polacco si riveleranno fondamentali per salvare l'Armata del Sud dal generale Cornwallis durante la famosa "Corsa verso il [fiume] Dan". Grazie al suo contributo strategico, le forze del Congresso poterono dare avvio alla riconquista della Carolina del Sud. Durante i due anni successivi partecipò a diversi piccoli scontri e assedi, ricevendo una ferita di baionetta e quasi venendo ucciso nella battaglia di James Island. Nonostante i grandi meriti acquisiti presso i neonati Stati Uniti, Kościuszko dovette tornare in Europa nel 1784 senza essere riuscito a ricevere il giusto salario dovutogli dal governo americano. Le terre di famiglia erano in stato di abbandono a causa della scellerata amministrazione del fratello, ma grazie all'aiuto della sorella Anna riuscì ad ottenere parte dei terreni per sé. Rinunciando a un'ottima e sicura fonte di guadagno, limitò le corvée a due soli giorni per i contadini maschi, abolendole per le donne. Il nobile si avvicinò al partito liberale, supportandolo durante la Grande Sejim (parlamento) del 1788-92. Grazie all'ascesa del Partito Patriotico, che propugnava le moderne idee ispiratrici della Rivoluzione Francese, Kościuszko ottenne la carica (e lo stipendio) di maggiore generale del riformato esercito polacco-lituano. La Costituzione Polacca di Maggio, promulgata nel 1791, deluse parzialmente le aspettative di Tadeusz, in quanto manteneva la monarchia e faceva poco per migliorare la situazione di servi ed ebrei. Ma proprio questo documento scatenò la reazione dei magnati riuniti nella Confederazione di Targowica, che invocò l'aiuto della zarina Caterina II. Circa 37.000 polacchi inesperti si trovarono a difendere il proprio paese da 100.000 esperti soldati russi, divisi in tre armate che penetrarono nel paese. A Kościuszko fu assegnato il comando di una delle tre divisioni che componevano l'Esercito della Corona, ma il suo consiglio di tenere unito l'esercito per affrontare una ad una le armate russe fu ignorato. Dopo la vittoriosa battaglia di Zieleńce, a Kościuszko venne ordinato di difendere il fianco meridionale del fronte, e grazie alla sua leadership nella battaglia di Dubienka 5.300 polacchi con 10 cannoni respinsero 25.000 russi, che lasciarono 4.000 caduti sul campo. Per questa vittoria Tadeusz ricevette la più alta onorificenza polacca, la croce Virtuti Militari, e la promozione a generale di corpo d'armata. Ma con gli onori giunsero anche le cattive notizie: il re Stanisław August Poniatowski aveva deciso di capitolare ed entrare nella Confederazione di Targowica. Deluso e amareggiato, il comandante che era diventato in breve tempo famoso come patriota e sostenitore delle idee progressiste, dovette lasciare il suo paese in quanto era diventato un bersaglio per gli occupanti. A Lipsia si formò una piccola comunità di rifugiati polacchi impegnata a progettare un'insurrezione, con l'eventuale aiuto della Francia rivoluzionaria. Il 23 gennaio del 1793 Prussia e Russia decretarono la Seconda Spartizione della Polonia, riducendo il paese alla misera ombra di quello che era stato un tempo. I preparativi per la ribellione fremevano, ma la data dell'insurrezione dovette essere anticipata per evitare che gli agenti zaristi troncassero la rivolta sul nascere. Sfruttando l'assenza della guarnigione russa, il 24 marzo 1794 Kościuszko occupò la città, assunse il titolo di comandante in capo e proclamò la mobilitazione generale per cacciare i russi. Questi riuscirono a radunare una piccola armata per difendere Varsavia dai circa 6.000 uomini di Kościuszko, contro i quali si scontrarono nella battaglia di Racławice. Lo scontro fu deciso dalla carica degli kosynierzy, i contadini volontari che armati di falci e guidati da Kościuszko in persona, al grido di "Per Dio e la madrepatria!" calarono sui russi. Ma questi tornarono con forze maggiori, rinforzate dal supporto prussiano. Nella battaglia di Szczekociny 27.000 prusso-russi, supportati dal fuoco di 124 cannoni misero in rotta i 15.000 ribelli polacchi, armati molto peggio. L'eroe contadino Wojciech Bartosz Głowacki trovò la morte, e Kościuszko stesso venne ferito gravemente. La speranza sembrò affievolirsi quando il comandante venne nuovamente ferito, e non essendosi potuto suicidare, catturato nella battaglia di Maciejowice. L'Insurrezione di Kościuszko si concluse nel sangue quando l'esercito russo dopo aver sconfitto i difensori di Varsavia massacrò 20.000 civili, contravvenendo agli ordini del generale Suvorov. La seguente Terza Spartizione della Polonia sancì la fine dello stato polacco per i successivi 123 anni. Il comandante sconfitto rimase prigioniero per due anni a San Pietroburgo, fino a quando il nuovo zar Paolo I lo liberò, e, in cambio del giuramento di fedeltà, liberò anche 20.000 prigionieri polacchi. Dal 1797 al 1798 visse in America, dove liberò gli schiavi delle sue tenute e gli diede i mezzi per educarsi. La speranza che la Francia di Napoleone avrebbe supportato la causa polacca per indebolire il nemico russo lo riportò in Europa, dove si unì alla Società dei Repubblicani Polacchi. Ma l'incontro con Napoleone non portò ad alcuno sviluppo, in quanto Tadeusz non si fidava dell'ambizioso corso e vide la creazione del Granducato di Varsavia come un espediente. Amareggiato e provato dalle ferite, si ritirò dalla politica attiva. Dopo la caduta di Napoleone, lo zar Alessandro I cercò il suo supporto per creare uno stato polacco alleato e satellite della Russia, ma quando il vecchio patriota seppe che il nuovo stato sarebbe risultato perfino più piccolo del Granducato di Varsavia lo definì "una barzelletta" e rifiutò di aiutare i russi. Dopo aver provato ad emancipare i servi nelle sue tenute in Polonia, si ritirò in esilio volontario a Solothurn, in Svizzera. Qui morì il 15 ottobre 1817, a 71 anni, a causa di una caduta da cavallo. Venne seppellito nella cattedrale del Wawel, entrando a buon diritto nel pantheon degli eroi nazionali polacchi. Gli Stati Uniti non avrebbero dimenticato il loro debito di gratitudine nei suoi confronti, e nel momento del bisogno, sarebbero accorsi in aiuto dei loro fratelli polacchi...



3 commenti:

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