La Kiseru (煙管)
è la pipa tradizionale giapponese.
Caratterizzata da un fornelletto di dimensioni ridotte e forma molto sottile, veniva utilizzata anche come arma di difesa personale dal proprietario.
Caratterizzata da un fornelletto di dimensioni ridotte e forma molto sottile, veniva utilizzata anche come arma di difesa personale dal proprietario.
La diffusione
del tabacco in Giappone fu uno degli esiti dei
contatti tra giapponesi e portoghesi nella metà del XVI
secolo (v. Periodo del commercio Nanban). La pratica del
fumo s'innestò nel solco culturale del Kōdō, l'arte di
apprezzare l'incenso. Il vassoio porta-tabacco (tabako-bon) venne
derivato dal vassoio porta-incenso ko-bon, mentre il bruciatore
dell'incenso fornì la base per il pentolino di carbone da cui il
fumatore attingeva la brace per accendere la piccola porzione di
filamentoso tabacco kizami. Al termine della sessione di fumo,
il braciere della kiseru veniva svuotato in uno scodellino
derivato dallo scodellino porta-incenso.
La moda di utilizzare la pipa come arma
fu invece invenzione precipua del Sol Levante avvenuta al volgere del
secolo e tramutatasi in una consolidata tradizione nel corso del XVII
secolo. Nel 1609, a Kyoto, molti capi fazione vennero
incarcerati e giustiziati per i disordini provocati, durante i quali,
le pipe erano state utilizzate in misura uguale alle spade. La pipa
divenne poi arma abituale dei kabukimono (カブキ者),
la casta di anti-samurai che si sviluppò durante lo Shogunato
Tokugawa. All'atto pratico, è probabile che le pipe venissero
utilizzate in combattimento secondo le regole tecniche governanti
la scherma. Le pipe venivano «infilate nelle cinture, come una
spada, oppure portate da un subordinato o servitore». Durante
il Periodo Meiji, non a caso, molti intarsiatori di spade
rimasti senza lavoro si dedicarono alla decorazione delle pipe e
dei netsuke porta-tabacco.
La kiseru era composta da tre
parti:
- il fornelletto gankubi, in metallo, di piccole dimensioni;
- il cannello rao, in legno o bambù, lungo e sottile; e
- il bocchino suikochi (anche suikoci) in metallo.
Il manufatto era solitamente alloggiato
in un porta-pipa chiamato kiseru-zutsu.
La pipa da uomo era tradizionalmente
lunga 15-20 cm, mentre quella da donna era più lunga (30-60 cm).
L'uso dello strumento come arma spinse però in favore di un
allungamento delle dimensioni, con kiseru che arrivarono a
misurare 100-120 cm di lunghezza oltre al essere munite
di guardia tsuba, collocata alla congiunzione tra il
bocchino ed il cannello, come fossero delle spade
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