Con il termine
medicina alternativa
si fa riferimento a un variegato e
non omogeneo sistema di pratiche
contro varie patologie per le
quali non esiste prova di efficacia o, se sono state sottoposte a
verifica sperimentale, è stata ravvisata l'inefficacia
e per talune di esse anche la
pericolosità. Per tali motivi non vengono ricomprese nell'alveo
della medicina scientifica che le relega pertanto nell'ambito delle
pseudoscienze.
Tutte queste pratiche sono di volta in
volta definite in modo diverso: alternative, complementari,
integrative, tradizionali, non ortodosse, olistiche, naturali, dolci,
ecc.. In ambito scientifico ci si riferisce ad esse con il termine
medicine complementari e alternative (MCA), in inglese CAM,
Complementary and alternative medicines.
Nella cultura occidentale il
controverso termine medicina alternativa indica qualsiasi pratica che
non ricade nell'alveo della medicina scientifica convenzionale o la
cui efficacia non è stata dimostrata. Il termine si contrappone alla
medicina basata su prove di efficacia e include una variegata serie
di pratiche, tanto che non è possibile parlare di medicina
alternativa tout court, ma di una serie di pratiche diverse e non
omogenee. Nonostante la non omogeneità di tali pratiche, il termine
è stato criticato anche da quegli scettici che ritengono le pratiche
di medicina alternativa ingannevoli: Richard Dawkins ha affermato che
«non esiste la medicina alternativa, esiste solo una medicina che
funziona e una che non funziona».
All'interno dell'ampia categoria delle
CAM (medicine alternative e complementari) vengono operate delle
distinzioni in base al modo in cui la pratica viene utilizzata: si
parla di medicina complementare per descrivere quelle pratiche che
sono usate in congiunzione o come complemento di terapie
tradizionali, si parla di medicina integrativa quando si coniugano
l'approccio complementare e convenzionale in maniera coordinata e si
parla invece di medicina alternativa quando ne escludono l'utilizzo
assieme alle pratiche di medicina scientifica.
Il National Center for Complementary
and Integrative Health (NCCIH) statunitense cita alcuni esempi di
medicina definendoli come complementari: naturopatia, chiropratica,
ayurveda, yoga, omeopatia, medicina tradizionale cinese, e altre. Le
medicine alternative hanno una genesi variegata: incorporano la
medicina tradizionale, rimedi aneddotici, credenze spirituali o si
fondano su nuovi approcci che si presumono terapeutici.
Le affermazioni di efficacia dei
sostenitori delle medicine alternative sono generalmente non
accettate dalla comunità scientifica per la mancanza di prove a
sostegno. Nel momento in cui le ricerche scientifiche consentono di
misurare l'efficacia del trattamento alternativo/complementare,
questo esce dall'alveo della medicina alternativa per confluire
nell'alveo della medicina scientifica.
Nel 1998 una review sistematica
concluse che circa il 13% dei pazienti malati di tumore faceva uso di
una qualche forma di medicina alternativa.
Il National Center for Complementary
and Alternative Medicine (NCCAM) definisce la Medicina Alternativa
come un gruppo variegato di pratiche mediche e terapeutiche che non
rientrano nell'alveo della medicina convenzionale.
Il Danish Knowledge and Research Center
for Alternative Medicine (ViFAB) utilizza il termine "medicina
alternativa" per indicare sia i trattamenti effettuati da
terapisti che non hanno una qualifica professionale medica, sia
quelli effettuati da terapisti con una qualifica professionale
medica, ma fondati su pratiche estranee al sistema terapeutico
convenzionale.
Il Cochrane Collaboration ritiene che
ciò che in un paese è considerato medicina complementare, in altro
paese possa essere ritenuto medicina convenzionale. Da qui la
definizione che essi danno è che "la medicina alternativa
include tutte quelle pratiche e idee che si pongono al di fuori del
mainstream medico in molti paesi".
La National Science Foundation ha
definito la medicina alternativa come "tutti quei trattamenti
che non hanno mostrato alcuna efficacia quando sottoposti a verifica
scientifica".
Nel 2005 L'Institute of Medicine (IOM)
statunitense ha definito la medicina alternativa-complementare come
l'approccio non dominante alla medicina in una data cultura e in un
dato periodo storico. Simile definizione è adottata dal Cochrane
Collaboration, e da altri enti governativi.
Numerosi scienziati hanno commentato e
criticato le medicine alternative. C'è un ampio dibattito tra i
ricercatori su ciò che possa essere classificato come "medicina
alternativa". Taluni affermano che esistono solo due tipi di
medicina: quella sufficientemente testata e quella non testata. Si
afferma che le pratiche mediche andrebbero classificate solo sulla
base delle prove di efficacia. I principali sostenitori di questa
posizione includono George D. Lundberg, ex-editore del Journal of the
American Medical Association (JAMA).
Uno studio pediatrico del 2011 ha
evidenziato come l'uso delle terapie alternative e complementari, che
pure vengono presentate come "sicure" dai loro sostenitori,
possa essere correlato invece a significativi effetti collaterali,
compresi esiti mortali, solitamente a causa dell'abbandono delle
terapie convenzionali di provata efficacia o per via delle
conseguenze cliniche dei drastici cambi dietetici spesso associati ad
alcune di queste terapie o per un'insufficiente monitoraggio degli
effetti avversi o altre cause dirette e indirette.
Il National Center for Complementary
and Alternative Medicine ha enunciato una classificazione delle
medicine complementari e alternative. La classificazione distingue le
medicine alternative in cinque grandi gruppi, che possono anche
sovrapporsi in taluni punti:
- Sistemi di medicina complessiva, che sono trasversali a più d'uno degli altri gruppi e che includono la medicina tradizionale cinese, la naturopatia, l'omeopatia e l'Ayurveda.
- Le terapie che agiscono sulla interconnessione mente-corpo: prevedono un approccio olistico alla salute che prende in considerazione la mente, il corpo e lo spirito, in base alla assunzione che la mente possa influire sulle funzioni e sintomi del corpo umano.
- Pratiche fondate sulla biologia: usano sostanze presenti in natura come erbe, cibi, vitamine e altre sostanze naturali.
- Pratiche manipolative: si fondano sulla manipolazione e il movimenti di parti del corpo, come la chiropratica e osteopatia.
- Medicina energetica: include sia pratiche che si fondano su una presunta energia spirituale (della cui esistenza non esiste alcuna prova), come per esempio le terapie basate sui campi magnetici biologici che si suppone circondino e penetrino il corpo umano, sia pratiche che fanno leva su un bioelettromagnetismo, come per esempio i constatabili campi magnetici utilizzati in modo non convenzionale.
In Italia, secondo le linee guida
emanate dal Consiglio Nazionale della FNOMCeO nel 2002, tra le
medicine e le pratiche non convenzionali solo nove discipline sono
ritenute rilevanti da un punto di vista sociale, sia in base alle
indicazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio d'Europa, sia in
base alla maggiore frequenza di ricorso ad alcune di esse da parte
dei cittadini, oltre che degli indirizzi medici affermatisi:
- Agopuntura
- Fitoterapia
- Medicina antroposofica
- Medicina Ayurvedica
- Medicina Omeopatica
- Medicina tradizionale cinese
- Omotossicologia
- Osteopatia
- Chiropratica.
L'esercizio di queste medicine e
pratiche non convenzionali è un atto medico di esclusiva competenza
e responsabilità professionale del medico, dell'odontoiatra, del
veterinario e del farmacista, ciascuno per le rispettive competenze.
Chi le pratica senza questo requisito commette un atto illegale,
punibile penalmente, come da sentenza della Corte di Cassazione del
1982. Esse sono considerate sistemi di diagnosi, di cura e
prevenzione che affiancano la medicina ufficiale. Questa posizione si
fonda sul principio che qualunque intervento terapeutico debba essere
preceduto da una diagnosi corretta.
Il 7 febbraio 2013 nella Conferenza
permanente Stato-regioni è stato emanato un accordo che regolamenta
sia la qualità della formazione e della pratica dell'agopuntura,
della fitoterapia e dell'omeopatia, sia il riconoscimento legale del
profilo professionale dei medici che praticano agopuntura,
fitoterapia ed omeopatia, istituendo presso gli Ordini professionali
provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri, elenchi dei
professionisti esercenti queste pratiche.
Casi particolarmente eclatanti di
medicina alternativa alle cure mediche ufficiali sono state il Siero
Bonifacio, la cura Di Bella e il metodo Stamina tutte bocciate a
livello scientifico e non consentite.
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