sabato 10 maggio 2014

Sport da combattimento

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Uno sport da combattimento è un incontro per fini competitivi tra due atleti che combattono fra di loro impiegando delle determinate regole d'ingaggio (di solito significativamente diverse da quelle simulate nei combattimenti intesi per pratica o sfida nelle arti marziali), simulando parte di un combattimento corpo a corpo all'interno di un contesto agonistico.

Storia


Sport legati alle abilità nel combattimento hanno sempre fatto parte della cultura umana per migliaia di anni. Forme di lotta esistono in quasi ogni civiltà. I giochi olimpici antichi erano largamente composti da discipline che testavano le caratteristiche legate al combattimento, come la corsa armata, il pugilato, la lotta, il pancrazio, il tiro del giavellotto e le corse di bighe. Questa tradizione di sport da combattimento fu portata anche più in là dai romani con gli scontri fra gladiatori che combattevano in maniera molto cruenta nelle arene con armi, a volte fino alla morte.
La prima testimonianza di sport da combattimento risale ai giochi olimpici del 648 a.C. con il pancrazio, che consentiva agli atleti di usare ogni tecnica pugilistica e di lotta. Le uniche regole alle origini erano di non mordere e di non colpire gli occhi. Il vincitore era decretato per sottomissione, perdita di sensi o addirittura morte. Gli incontri potevano durare anche ore e divennero rapidamente popolari nel periodo ellenistico, dove venivano indetti in piccoli piazzali che incoraggiavano l'ingaggio.
Attraverso il medioevo e il rinascimento erano comuni i tornei, con la giostra cavalleresca vista come evento principale di questi giochi marziali, praticati anche e soprattutto come mezzo di preparazione alla guerra. I tornei erano comuni fra l'aristocrazia, ma forme sportive di combattimento erano praticate in ogni strato della società. La lotta tradizionale, detta spesso folk wrestling, esiste in varie forme in quasi ogni cultura.
Con l'avvento delle armi da fuoco, l'uso di armi bianche o di tecniche a mano nuda divenne obsoleto per i campi di battaglia, così molte abilità sopravvissero solo in misura sportiva, con fini agonistici o come solo mezzo di formazione fisica e mentale dell'individuo.
Alle soglie dell'età contemporanea la pratica sportiva del combattimento divenne sempre più popolare, riconosciuta ufficialmente e regolamentata internazionalmente. Nell'800 in Europa si diffondono il pugilato inglese e nascono discipline come la savate, la lotta olimpica o l'odierna scherma, tutte discipline retaggio di quelle che un tempo erano le abilità richieste dai guerrieri. Anche molte forme di ginnastica sono indirettamente collegate alle pratiche marziali dei periodi antichi, per esempio il cavallo con maniglie nasce in origine come esercizio per i cavalieri che dovevano simulare il cambio di posizione in monta a un cavallo.
In oriente invece antiche arti marziali come il kenjutsu o il ju jitsu vennero aggiornate ai tempi più moderni e tramutate in kendo e judo, come mezzi sportivi di crescita e confronto dei praticanti.


Sport moderno

Al giorno d'oggi gli atleti di solito combattono uno contro uno, ma possono ancora usare solo un determinato campione di tecniche come nella boxe dove sono ammessi solo i pugni, nel taekwondo che si focalizza sui calci, mentre nella muay thai è consentito anche l'uso di gomitate e ginocchiate. Gli sport basati sulla lotta possono concentrarsi sull'ottenere una posizione superiore come nella lotta libera o nel judo oppure sulla sottomissione come nel Jiu jitsu brasiliano. Le odierne arti marziali miste sono un tipo di competizione simile all'antico pancrazio che consente un largo raggio si tecniche sia di lotta che di percussioni.
Gli sport da combattimento possono svolgersi anche con l'uso di armi, in genere usando spade come nelle specialità della scherma occidentale (stocco, sciabola e fioretto) o nel kendo (lo shinai).
Molti sport da combattimento possono anche impiegare delle protezioni più o meno complesse, alcune generali (paradenti o conchiglie), altre più specifiche (come i guantoni nella boxe o le armature del kendo).


Tipi di sport da combattimento

Discipline di scherma

Scherma olimpica

L'odierna scherma è uno sport occidentale, erede delle arti marziali europee di spada, ampiamente mutate nel corso degli anni, sino all'attuale competizione sportiva, originata dalla scherma dell'800-inizio '900 (ancora da duello), con tre spade: il fioretto (in origine arma da allenamento), la sciabola (in origine la lama degli ufficiali a cavallo) e la spada (in origine arma da duello). La sciabola è l'unica a poter colpire con il taglio. Essa e il fioretto rispettano la convenzione, per la quale ha il punto chi attacca per primo. La spada non ne è legata, e prevede quindi il doppio punto, quando è impossibile dire chi ha colpito per primo. Ognuna delle tre armi ha bersagli diversi: il fioretto solo il busto, la sciabola la parte del corpo sopra la cintura, la spada tutto il corpo. Gode dello status olimpico.


Kendō

Il kendo è un tipo di scherma giapponese, evolutasi come versione sportiva delle tecniche di combattimento con la katana anticamente utilizzate dai samurai nel kenjutsu. Kendō significa letteralmente "La via (dō) della spada (ken)". Si pratica indossando un'armatura (bogu) costituita da men (a copertura di testa, viso, spalle, gola), dō (corpetto rigido), tare (intorno ai fianchi), kote (guanti rigidi), tenogui (fazzoletto che viene legato alla testa prima di indossare il men). La classica sciabola (katana) è stata sostituita dal bokutō (detto anche bokken), usato solo per una serie di dieci esercizi, i kata, che racchiudono l'essenza del kendō, e dallo shinai, una spada costituita da quattro listelli di bambù uniti dal manico di pelle (tsuka), che è usata per il combattimento vero e proprio (jigeiko).

Escrima

Escrima o Eskrima è il nome di un antico sistema di combattimento filippino, conosciuto anche come Kali o Arnis de Mano, o ancora come FMA (Filipino Martial Arts), basato in particolare sullo studio delle armi. Ne esistono forme di competizione sportiva, regolamentate e con protezioni, basate sull'uso dei bastoni.

Wushu sportivo

Esistono forme sportive del Wushu, termine generico per indicare le arti marziali cinesi. Quelle relative al combattimento corpo a corpo sono indicate alla voce sanda, ma ne esistono anche alcune che prevedono l'uso di armi come forma di scherma, secondo regolamenti vari. Il wushu è stato sport dimostrativo alle Olimpiadi di Pechino 2008.

Lightsaber Combat

Esistono accademie che hanno codificato una forma di scherma sportiva basata sull'utilizzo della spada laser nella saga immaginaria di guerre stellari. I combattimenti in questa disciplina utilizzano riproduzioni apposite delle spade laser del film, in vario materiale plastico o metallico ed eventualmente dotate di componenti elettroniche (come schede sonore, sensori di movimento nonché una sorgente luminosa per simulare la "lama" di energia e i suoni tipici della rappresentazione cinematografica). La pratica si basa sullo studio di forme nonché su tecniche e movimenti particolari da impiegare nel duello; per ottenere ciò sono stati creati appositamente degli stili, basandosi anche sulle descrizioni contenute nelle varie fonti di guerre stellari (film, romanzi ecc.).



Discipline a contatto limitato

Point Karate

Il Karateè un'antica arte marziale, atta alla difesa delle persone originaria dell'isola di Okinawa. Prevede tecniche di percussione con tutti gli arti del corpo (pugni, gambe, gomiti, ginocchia ecc.) e tecniche complementari di proiezioni, leve articolari, strangolamenti e colpi ai punti vitali. Con l'approdo in Giappone, il maestro Gichin Funakoshi, fondatore dello stile Shotokan, distanziò il karate dalle radici più marziali per impostarlo come una disciplina educativa che fosse filosofia di vita, in impegno costante di ricerca del proprio equilibrio e come metodo di crescita fisica e mentale. Da queste premesse vennero poi a formarsi stili e federazioni che codificarono il combattimento tradizionale d'allenamento, chiamato kumite, come tipo di incontro sportivo a punti. I colpi non vengono affondati alla ricerca del knockout (KO) dell'avversario, ma vengono arrestati per motivi di incolumità. La maggior parte delle competizioni prevede l'interruzione dell'azione con conseguente ripresa dalla posizione di partenza qualora un atleta riesca a mettere a segno il colpo e quindi ad ottenere il punto, ma ne esistono anche alcune che mantengono il combattimento fluido, senza interruzioni, pur sempre con un contatto leggero. Le competizioni si svolgono indossando il keikogi caratteristico della disciplina e vari livelli di protezione a seconda del torneo.
Esistono stili del karate a contatto pieno, come il kyokushinkai e le scuole da esso derivate, o il full contact karate, dai quali si è sviluppata la kickboxing sia in forme a contatto pieno che limitato. Esistono competizioni di karate con i guantoni (karate gloves) che sono essenzialmente kickboxing con il gi.


Semi contact

Il Semi contact è una specialità della kickboxing, ma il regolamento è simile invece a quello del karate a punti. Si combatte con pantaloncini, guantoni ed eventualmente caschetto, non è permesso affondare i colpi per ottenere il KO, la vittoria si ottiene ai punti.


Discipline a contatto pieno

Pugilato

Il pugilato, conosciuto anche come boxe, oltre ad essere uno sport da difesa personale, è pure uno sport da combattimento che consiste nel confronto, all'interno di uno spazio quadrato chiamato ring, tra due atleti che si affrontano colpendosi con i pugni chiusi (protetti da appositi guantoni), allo scopo di indebolire e atterrare l'avversario. Questo sport, che veniva praticato già dagli antichi greci, è conosciuto, a partire dal XI secolo, anche come la nobile arte, intendendo che richiede dai suoi praticanti le qualità caratteristiche dell'uomo, come il coraggio, la forza, l'intelligenza. Assieme alla lotta olimpica, è lo sport da combattimento per eccellenza ed assieme ad essa è presente nelle Olimpiadi fin dalle prime edizioni, ma vi sono differenze regolamentari fra la boxe olimpica/amatoriale e quella professionistica (in primis l'uso di caschetto protettivo e guantoni più imbottiti).

Taekwondo


Il tae kwon do è un'arte marziale coreana e uno sport da combattimento che si basa principalmente sulle tecniche di piede. Le competizioni si svolgono su un tappeto (tatami), lungo metri 8x8, i combattenti devono indossare diverse protezioni obbligatorie (caschetto, paratibie, conchiglia, guantini e corpetto). I colpi consentiti sono calci al tronco, al viso e alla nuca, sono vietati i colpi ai genitali. Con tutte le tecniche di pugno si può colpire solo il tronco (sul corpetto), poiché a differenza della boxe (o di altri sport da combattimento), gli atleti indossano dei guanti abbastanza rigidi. Inoltre i pugni sono validi solo in caso vengano sensibilmente accusati dall'avversario che indietreggia per il contraccolpo (ovviamente le protezioni tutelano gli atleti). La vittoria viene assegnata in base a punti, che dipendono sia da chi è riuscito a sferrare più colpi sia dalla difficoltà degli stessi. In certi casi è ammesso che si possa giungere al ko, ma date le numerose protezioni per preservare la salute degli atleti e l'attitudine a ricercare il punto, il contatto è in realtà limitato.
Ne esistono di due formati, quella WTF (World Taekwondo Federation) è la specialità olimpica, mentre la ITF (International Taekwon-Do Federation) differisce leggermente nel regolamento. Esiste anche una variante intermedia fra le due detta Taekwondo PRO, simile alla kickboxing ma con più ampia scelta di calci e con la possibilità di sferrare pugni anche in volo o girati.
Le protezioni sono: guanti, paratibie, parapiedi, conchiglia. Sono consigliati ma non obbligatori paradenti e casco protettivo. Il regolamento prevede l'assegnazione di punti per qualsiasi colpo sopra la cintura su tronco e testa, non alle spalle. In particolare: ogni pugno a segno vale 1 punto, mentre ogni calcio a segno vale 2 punti. Colpi eseguiti in volo viene assegnato 1 punto aggiuntivo. Ammonizioni possono essere assegnate per colpi scorretti, comportamenti antisportivi, ed infine per uscite fuori dall'area di combattimento. Ogni tre ammonizioni viene sottratto 1 punto. Le modalità di vittoria sono: punteggio al termine del tempo di combattimento, knock out, knock out tecnico.

Kickboxing

La Kick Boxing o Kickboxing è uno sport da combattimento che combina tecniche di calcio caratteristiche di arti marziali orientali ai colpi di pugno propri dello sport occidentale. Si combatte con i calzoncini corti. I colpi consentiti sono pugni e calci a gambe, si possono colpire tronco e viso ma sono proibiti i colpi alla nuca, alla schiena e ai genitali. Si usano guantoni da boxe, conchiglia, paradenti e protezioni per i piedi. Il numero delle riprese e dei minuti per ognuna di queste dipende dal tipo di disciplina. La disciplina è generalmente a contatto pieno (full-contact, low kick') ma ne esistono anche versioni a contatto leggero (semi-contact, light-contact) che sono molto affini al karate sportivo. Inoltre a volte, per estensione, ci si riferisce con il termine kickboxing a tutta la famiglia di vari tipi di boxe comprensivi anche e almeno di tecniche di calcio oltre a quelle di pugno (come savate o sanda), quindi non solo ai consueti formati regolamentari (come light contact o full contact).
Il formato più diffuso di kickboxing è quello del K-1 Rules Set, talvolta chiamato semplicemente K-1, sviluppatosi dalla formula dell'omonimo torneo in Giappone. È stato ideato pensando ad un tipo di torneo che permettesse il confronto comune di atleti provenienti dalle varie forme di sport pugilistici con calci, in particolare con un regolamento a metà strada fra la kickboxing canonica e la muay thai. A differenza della muay thai, non sono ammesse le gomitate e l'uso del "clinch", ovvero afferrare l'avversario in preso dietro alla nuca, rispetto ad un tradizionale incontro di kickboxing o altre discipline affini è però possibile effettuare ginocchiate senza presa come anche afferrare l'avversario con una sola mano e portare un solo colpo di ginocchio per volta. Non sono permesse proiezioni come nella sanda o l'uso di scarpette come nella savate.

Boxe Cinese

La boxe cinese è conosciuta anche come Sanda o Sanshou. Si combatte in calzoncini corti e con alcune protezioni (a seconda delle federazioni organizzatrici) corporali: le minime consistono nei classici guantoni, fino a paradenti, corpetto, paratibie, conchiglia e caschetto (nella versione "leggera" è opzionale anche l'uso della rete protettiva). Il combattimento si svolge all'interno di un quadrato di circa 10m x 10m, solitamente rialzato dal suolo, a circa 50cm, senza corde perimetrali. L'abito usuale sono i calzoncini corti e una maglietta. Le tecniche che si possono usare sono pugni, calci, proiezioni e tecniche di sacrificio. Le riprese durano solitamente 3 minuti.

Boxe Thailandese

La boxe thailandese, conosciuta anche come Thai Boxing o Muay Thai, è una tecnica da combattimento autonoma, molto antica, nata in Thailandia. Si combatte con i calzoncini corti. Si utilizzano pugni, calci, gomitate, colpi di ginocchia e si lotta in clinch senza che l'arbitro fermi a meno che il combattimento non sia passivo. Si usano guantoni, paradenti, conchiglia e nessuna protezione per i piedi. È proibito colpire ai genitali ed alla nuca ma si può colpire di ginocchio in clinch. I match sono in riprese da 3 minuti, tre per i dilettanti e 5 per i professionisti.

Boxe Birmana

La boxe birmana, o Lethwei, è molto simile alla muay thai, ma consente anche l'uso di testate e non prevede l'utilizzo di guantoni.

Full contact karate

Il nome originale è Full contact karate, sottolineando la comunanza con il karate tradizionale. Si combatte indossando pantaloni lunghi come quelli del kimono tradizionale, del colore preferito dal pugile. È permesso indossare la cintura. I colpi consentiti sono pugni e calci al tronco ed al viso, sono proibiti colpi alla nuca ed ai genitali. Si usano paradenti, conchiglia, guanti da boxe, protezioni per tibie e piedi. Le riprese sono da due minuti cadauno, e la durata del match è in base al livello degli atleti (come nel pugilato) ed il titolo mondiale è di 12 riprese.


Discipline lottatorie

Lotta libera

La lotta libera è una sport da combattimento, nato in Francia, regolamentando le esperienze lottatorie europee (in particolare dal wrestling inglese) e medio-orientali (lotta turca e iraniana) ed ispirandosi alla tradizione della lotta olimpica dell'antica Grecia. Venne quasi immediatamente inserita nelle moderne competizioni olimpiche, riallacciandosi alla tradizione antica. La lotta stile libero è praticata da atleti di sesso sia maschile sia femminile. Il combattimento, della durata di 3 round da 2 minuti l'uno, si svolge su un tappeto (chiamato materassina) delimitato da un cerchio rosso (detto zona) che limita l'area dove si svolge il combattimento. L'obiettivo del combattimento è di "schienare" l'avversario oppure aggiudicarsi due delle tre riprese. La schienata equivale al KO, ed i contendenti per ottenerla tentano di eseguire diverse mosse (es. proiezioni, atterramenti, sbilanciamenti, controlli) alle quali vengono attribuiti dei punteggi che variano da 1 a 5 secondo la difficoltà. In assenza dello schienamento, la vittoria viene assegnata ai punti.

Lotta greco-romana


La lotta greco-romana è una sport da combattimento, analogo alla lotta libera; è differente da quest'ultima in quanto non si possono eseguire tecniche di atterramento o ribaltamento che prevedano azioni sulle gambe. L'obiettivo principale nella lotta greco-romana consiste nel riuscire a portare l'avversario al tappeto, facendogli successivamente poggiare entrambe le spalle (schienamento). In questo caso l'incontro viene interrotto e viene assegnata la vittoria. Se invece l'incontro si protrae per tutta la sua durata, che è di circa 5 o 6 minuti, vince chi ha conquistato più punti. Anch'essa gode dello status olimpico.

Judo


Il judo nasce come arte marziale e pratica educativa-formativa alla fine del XIX secolo in Giappone dalla sistematizzazione delle precedenti scuole di ju jitsu; i praticanti di tale disciplina vengono denominati judoka (柔道家 jūdōka) o judoisti. La disciplina ha sempre avuto una forma di confronto agonistico che ha dato luogo nel tempo ad un vero e proprio ambito sportivo che è stato riconosciuto dal comitato olimpico negli anni '60. L'obiettivo di un incontro di judo è proiettare l'avversario a terra sulla sua schiena o di immobilizzarlo a terra, preferibilmente sulla schiena o forzarlo ad arrendersi per un soffocamento, uno strangolamento o una leva articolare al braccio (sono vietate alle spalle, alla nuca o alle gambe). Ognuno di questi requisiti permette la realizzazione del punto atto a vincere immediatamente l'incontro chiamato ippon. Gli altri due punteggi sono il Waza-ari e lo Yuko.

Luta livre

La luta livre è una disciplina brasiliana (da non confondere con la lotta libera che viene invece chiamata luta estilo livre), creata nella prima metà del XX secolo a Rio de Janeiro, specializzata nella lotta al suolo senza keikogi e nel combattimento libero. Il termine luta livre è stato impiegato anche in riferimento al free fight. Si divide in Luta Livre Esportiva (o Submission) che è uno stile focalizzato esclusivamente sulle prese, concentrandosi in particolar modo nella lotta a terra con sottomissioni, e in Luta Livre Vale Tudo che rappresenta un'estensione della specialità esportiva e diventa a tutti gli effetti una forma di combattimento libero e completo, a cui vengono aggiunte le percussioni, come pugni, calci, gomitate e ginocchiate (l'introduzione dei colpi permette, fra l'altro, di facilitare la sottomissione dell'avversario).

Sambo 

Sambo, acronimo di Samozaščita Bez Oružija ovvero "difesa personale senz'armi", è un sistema da combattimento di origine russa sviluppato a partire dagli anni venti come metodo di lotta destinato all'addestramento dei soldati dell'Armata Rossa. Da esso si sono emanate varie forme di specialità sportiva. Le tecniche del sambo si suddividono fondamentalmente in tre tipi di attacco: alla parte superiore del corpo, alla parte inferiore del corpo, lotta al suolo. Nella competizione sportiva per ciò che riguarda la lotta a terra sono proibite le tecniche di lussazione degli arti e gli strangolamenti, a differenza di quanto avviene nel judo. Ciò è dovuto al fatto che le prese possono includere tecniche di lotta libera e lotta greco-romana, la cui stretta potrebbe essere altamente lesiva. In certi formati i due contendenti sono autorizzati a usare pugni e calci, assieme a colpi di ginocchio e gomito, oltre alle normali prese di strangolamento e sottomissione.


Brazilian Jiu Jitsu

Il Brazilian Jiu Jitsu' o BJJ è una competizione analoga al judo ma con un regolamento differente che prevede la vittoria per sottomissione o ai punti, non per schienata o immobilizzazione. Per questo un incontro di jiujitsu brasiliano si svolge gran parte del tempo al suolo a differenza del cugino judo. Si indossa un keikogi simile a quello del judo, ma più leggero nella parte superiore e più robusto in quella inferiore, proprio perché si passa più tempo facendo lotta a terra. La disciplina si è diffusa in tutto il mondo dopo aver ottenuto successo negli incontri di arti marziali miste.



Submission Grappling

Il Submission Grappling è una disciplina lottatoria che prevede una fase di lotta in piedi analoga a quella della lotta libera ma che termina non con una schienata o un'immobilizzazione ma con la sottomissione di uno dei due contendenti tramite leve o strangolamenti. Se non avviene sottomissione, si vince ai punti. I contendenti indossano semplicemente magliette anti-graffio e pantaloncini, le protezioni consistono nel paradenti ma non nel caschetto. La disciplina è riconosciuta dalla Federazione Internazionale delle Lotte Associate come stile lottatorio ufficiale e sta operando per portarla alle Olimpiadi accanto alla libera, alla greco-romana e al judo.


Ssirûm

La lotta coreana o Ssirûm è uno sport da combattimento coreano, che ha origini antiche, praticata in occasione di festeggiamenti tipici locali, e si svolgeva fra i giovani più robusti dei villaggi, l'ultimo a restare in piedi era proclamato vincitore e coronato col titolo di changsa, uomo forte, ed era premiato con un bue. È un combattimento fra due lottatori all'interno di una buca di sabbia. I due atleti si prendono per il satpa, il pezzo di stoffa che cinge vita e coscie, e con l'uso della forza di braccia, gambe e dorso cercano di rovesciare l'avversario fino a farlo cadere. Tecnica chiamata "capovolgimento" dove l'atleta non usa la propria forza, ma quella dell'avversario contro di lui. Gli incontri possono sembrare lenti ad una visione superficiale, in realtà sono molto dinamici e attraggono un grande numero di spettatori, grazie alla sorprendente rapidità con cui viene capovolto l'avversario ed ottenuta così la vittoria.


Sumo

Il sumo è una forma di lotta corpo a corpo, nella quale due lottatori si affrontano con lo scopo di atterrare o estromettere l'avversario dalla zona di combattimento detta dohyo. Il sumo è lo sport nazionale del Giappone. Per tradizione, prima di ogni incontro, i rikishi raccolgono da un apposito contenitore una manciata di sale e la lanciano sul dohyo. Tale gesto è propiziatorio e ben augurante finalizzato a proteggere i rikishi da sfortunati scontri, ferite, infortuni e cadute.


Discipline ibride

Arti marziali miste

Le arti marziali miste, conosciute anche come Mixed martial arts o MMA, sono lo sport da combattimento più completo come numero di tecniche che esiste attualmente. Questo sport comprende una grande gamma di tecniche come pugni, calci, ginocchiate, gomitate, proiezioni, lotta a terra, leve articolari, strangolamenti. Le arti marziali miste possono essere praticate come sport di contatto regolamentato o in tornei con regole minime nei quali gli atleti vincono essenzialmente mandando l'avversario KO o sottomettendolo. Si tratta nello spirito dell'ultima erede dell'antico pancrazio. Lo sport si è sviluppato con tale nome solamente a partire dalla metà degli anni novanta ed in precedenza era noto anche con i nomi Free fight o No holds barred.

Pancrazio

Il pancrazio è uno sport di origine greca, un misto di lotta e pugilato. Il termine significa "intera forza (del corpo)". Lo scopo era vincere l'avversario utilizzando tutte le proprie forze, a mani nude, ed i contendenti avevano la possibilità di usare tutte le tecniche possibili: sgambetti, proiezioni, leve articolari, pugni, calci, ginocchiate, gomitate, unghiate, tecniche di rottura delle dita, morsi, possibilità di strozzare l'avversario. Il pancrazio è diventata una delle più complete discipline da combattimento, poiché comprende tecniche diverse tra loro, ed allena quindi ad un uso generale del proprio corpo. Al giorno d'oggi la Federazione Internazionale delle Lotte Associate ha riconosciuto una forma di competizione chiamata pancrazio amatoriale dal regolamento simile a quello delle arti marziali miste.

Shoot Fighting

Con i termini Shootfighting si intende uno sport da combattimento simile alle arti marziali miste, quindi combinante sia percussioni che lotta, rispetto ad esse però non è ammesso colpire l’avversario a terra ed è proibito colpire mentre si è al suolo. In questa situazione si potranno usare solo tecniche lottatorie. Si considerano al suolo atleti che poggiano anche solo con la mano o con il ginocchio sul tappeto. Solo le classi avanzate inoltre utilizzano guantini a mano aperta, mentre per le categorie inferiori si utilizzano i normali guantoni pugilistici. Per questo motivo la disciplina assomiglia ad un iniziale incontro di Muay thai, Kickboxing o anche Sanda visto che si può proiettare l'avversario e tentare di immobilizzarlo per 5 secondi oppure di sottometterlo, passando così ad una fase di Submission grappling.


Shoot Boxing

Lo Shoot boxing, Shoot boxe o Standing Valetudo è uno sport da combattimento prevalentemente di striking e quindi simile al Kickboxing ma che integra anche tecniche di proiezione a terra e di sottomissione in posizione eretta; può essere paragonato alle MMA ma privo della parte di combattimento a terra.




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