venerdì 22 maggio 2015

“No! Provare no! Fare, o non fare! Non c’è provare!”



Quasi tutti i corsi di arti marziali offrono una lezione di prova prima di iscriversi, specialmente negli ultimi anni.

Ti sei mai chiesto se quest’ora offerta è davvero utile?
Io credo di no, e ti spiego anche perché.
Ma prima ti faccio una domanda: se sei davvero esperto in qualcosa, ritieni possibile per una persona senza esperienza giudicare la qualità del tuo lavoro e la tua abilità in poco meno di una o due ore?
Il punto della questione è proprio questo.
Diversi anni fa le lezioni di prova non esistevano, eppure le arti marziali si diffondevano comunque a ritmo impressionante ed era pieno di persone che praticavano in maniera seria: prova tu stesso a chiedere a qualche conoscente, magari sulla cinquantina, che praticava judo o karate!
La lezione di prova è un modo per venderti qualcosa, agire sulla nostra emotività: è provato che le persone comprano sotto l’impulso del momento e solo dopo giustificano e razionalizzano l’acquisto.
Siamo circondati di cose da comprare e pensiamo che i soldi, o un’apparenza scintillante, siano tutto quello che serve per fare un buon acquisto.
Pensare alle arti marziali come qualcosa da comprare è sbagliato.
Un corso di arti marziali è una cosa seria e articolata, un percorso di formazione che probabilmente durerà anni e vi regalerà momenti emozionanti.

Ti dirò di più: la lezione di prova è controproducente

Provo a farti un esempio: facciamo finta che desideri imparare a suonare uno strumento, come il pianoforte o la chitarra, ma non hai alcuna esperienza. In una sola ora di lezione pensi di poter giudicare se quello strumento fa davvero per te?
Decisamente no. Anzi, potresti addirittura uscirne demoralizzato, e pensare che quello strumento non sia adatto.
Con le arti marziali è la stessa identica cosa: il percorso va visto nel suo insieme. Quando venti anni fa ho iniziato a praticare non esistevano lezioni di prova, e per fortuna!
Probabilmente al tempo le mie capacità erano sotto la media, e come ragazzino di 14 anni non avevo certo la testa e la possibilità di capire il perché di quei movimenti noiosi e faticosissimi che mi facevano ripetere nei primi mesi di allenamento.
La verità è che probabilmente, se avessi fatto una lezione di prova, non mi sarei mai iscritto e avrei perso la possibilità di crescere e di coltivare una passione bellissima. Non avevo di fronte showmen che mi riempivano la testa di illusioni, frottole o promesse di tecniche segrete ed efficacissime.
Quando si inizia un percorso complesso lo si fa per apprendere qualcosa che non si conosce (o si conosce poco). Per questo è importante sospendere il giudizio almeno nei primi mesi, e affidarsi nelle mani di chi è più esperto, senza avere la presunzione di mettersi più in alto di chi ci sta insegnando qualcosa.
  • Uno dei problemi dell’essere umano è che nella propria vita si è sia soldati che generali, cioè dobbiamo prendere decisioni e metterle in pratica.
Tuttavia al momento di agire spesso si finisce per riprendere in mano il ruolo del generale e cambiare gli ordini perché non siamo disposti a fare la fatica che la prima decisione richiedeva.
Pensa cosa succederebbe in una guerra se ogni soldato avesse la possibilità di contestare gli ordini del generale…
Questa è una bella trappola perché così facendo non si va da nessuna parte!
  • Per dirla con altre parole: Il corpo è un ottimo servitore ma un pessimo padrone.
Cerca la tua motivazione dentro te stesso, non in quello che vedi in una lezione di prova.
Questa presa di posizione è ritenuta da chi mi conosce bene molto strana perché tutto sommato sono un bravo showman e la mia percentuale di conversione alle lezioni di prova è sempre vicina al 100%.
Allora perché sposare una causa che apparentemente non è la mia?
1) Conosco tanti bravi insegnanti che sono penalizzati da questo sistema
2) Io stesso non avrei mai cominciato se avessi fatto una lezione di prova
3) Chi compra un corso venduto a suon di lezioni di prova si trova a farlo solo sulla base dell’ondata emotiva
Quest’ultimo punto è fondamentale: l’ondata emotiva è destinata a infrangersi contro lo scoglio della fatica, della difficoltà e degli esercizi estenuanti che ogni buon corso di arti marziali prevede. L’insegnante si troverà a dover continuamente motivare l’allievo che frequenta solo per fascinazione che per desiderio di crescita.
Specialmente dove esiste la possibilità di fare abbonamenti mensili ci si ritrova a dover rivendere continuamente il corso all’allievo che di fronte alle prime difficoltà perde slancio e abbandona.
Questo è dannoso per tutti! Sono tutte energie che l’insegnante deve investire per tenere in piedi il corso invece di concentrarsi su un percorso organico. Un corso dove c’è un via vai continuo di studenti che praticano a singhiozzo è estremamente dispersivo.



“No! Provare no! Fare, o non fare! Non c’è provare!”
(cit. Maestro Yoda – Star Wars)

Le arti marziali richiedono impegno. Certo l’emotività iniziale è una spinta, ma nessuno diventa esperto in qualcosa solo grazie a questa. È importante che questa diventi motivazione, crescita personale e quindi passione. Per questo nessuna lezione di prova potrà darvi forza sufficiente a superare le difficoltà.
È il motivo per cui ho eliminato le lezioni di prova da molti corsi della mia scuola. Ci sono tanti modi per valutare la bontà di un corso o la preparazione di un insegnante. Se una scuola è presente da anni sul territorio avrai sicuramente la possibilità di sapere di più sulla preparazione dei suoi istruttori o sull’efficacia dei corsi.



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