L’importanza della preparazione fisica nelle arti marziali.
Eccoci a parlare dell’ennesimo
orribile film che al suo interno contiene grandi verità.
Scherzo,
Godzilla (del 1998)
non ha particolari verità, ma mi interessa prendere spunto dal
payoff del titolo e applicarlo alla difesa personale.
Le dimensioni contano.
Si, e non vanno sottovalutate. Lo dico
perché tante volte mi è capitato di sentire o leggere false
promesse, specialmente nei corsi di Difesa Personale da parte di
istruttori che sostengono che le dimensioni non sono importanti.
Non è vero.
La fisicità è estremamente importante
nella difesa personale, ed è un aspetto che non deve essere MAI
sottovalutato.
Partiamo da un presupposto: non tutti
nascono con la fortuna di avere una stazza imponente. Come fare,
allora? Vuol dire forse che non è possibile difendersi contro un
aggressore più grosso di noi?
No, assolutamente, ma non dobbiamo
ignorare alcuni aspetti fondamentali che possono metterci in grado di
uscire sulle nostre gambe da un aggressione contro un avversario più
imponente di noi.
1) La fisicità è fondamentale.
Potrai non essere alto e non avere
braccia come tronchi, ma la cura del tuo corpo è la strada migliore
per annullare la distanza fisica tra te e il tuo avversario.
Sapere di poter contare sul fiato,
sulla prontezza di riflessi e su una migliore capacità di agire e
reagire ti metterà in grado di poter sfruttare a pieno il tuo
potenziale. Ricorda che spesso gli energumeni, proprio perché nati
con una presenza fisica notevole, sottovalutano altri aspetti come
tecnica o capacità di reazione.
2) La tecnica massimizza la tua forza e la tua capacità di agire
Da sola una buona fisicità può non
essere comunque sufficiente per colmare la differenza fisica.
Per questo è importante curare tecnica
e motricità.
Una buona preparazione fisica ti
consentirà di mettere una certa energia in un colpo o in una
liberazione da una presa, ma senza la corretta tecnica (anche se
preferisco parlare di motricità) buona parte di questa energia verrà
sprecata.
- Un diretto portato senza la giusta motricità (pivot e movimento d’anca) perde completamente di efficacia.
3) La motivazione e l’aggressività fanno la differenza
Non mi stancherò mai di dirlo: è la
motivazione e l’aggressività a fare la vera differenza.
Essere in grado di gestire lo stress,
trovare la giusta aggressività per far fronte a un attacco e
rispondere efficacemente e al massimo delle proprie possibilità non
è una cosa che si impara da un giorno all’altro.
Per questo sostengo l’assurdità di
certi corsi di Difesa Personale che promettono di insegnare a
difendersi in pochissime settimane (e in alcuni casi parlano di
giorno o addirittura di ore).
È provato scientificamente che il rush
adrenalinico che il nostro corpo prova durante un’aggressione è in
grado di paralizzarci quasi completamente se non siamo in grado di
gestire lo stress.
Un corso di Difesa Personale che si
rispetti (o meglio un percorso) dura anni, durante i quali
l’insegnate e la pratica marziale consentiranno di trovare la
motivazione, la sicurezza nei proprio mezzi e la capacità di gestire
stress e aggressività che sono indispensabili per difendersi
correttamente ed efficacemente.
- La difesa personale non è uno scherzo: deve mettervi
in grado di difendere voi e le persone che amate.
Un istruttore che tralasci uno degli
aspetti che ho elencato sopra vi sta mettendo in pericolo, dandovi la
falsa speranza di essere in grado di gestire situazioni complesse.
Il mondo non è composto da persone di
stazza enorme e dalle cattive intenzioni, ma può capitare che chi è
nato con la fortuna di essere un energumeno si prenda delle libertà,
ed è inutile pensare che le dimensioni non contino: possiamo però
colmare la distanza con la fisicità, la tecnica e la giusta
motivazione e questi tre aspetti dovrebbero SEMPRE far parte di un
percorso marziale.
Nessun commento:
Posta un commento