Dopo la morte del padre di Date
Masamune, Date Terumune, per mano di Hatakeyama Yoshitsugu, Masamune
meditò vendetta. Dopo esser succeduto al padre nella guida del clan
Date, Masamune iniziò effettivamente la sua vendetta lanciando un
attacco contro gli Hatakeyama a Hitotoribashi nell'ottobre 1585.
Nonostante l'inferiorità delle forze in campo (Date: 7.000;
Hatakeyama ed alleati: 30.000), l'alleanza a supporto degli
Hatakeyama si divise dopo aver battuto Masamune, che si era ritirato
nel castello di Motomiya.
Antefatti
Dopo che il padre di Masamune fu rapito
ed ucciso nei pressi del fiume Abukuma, una guerra generale continuò
tra i Date ed i suoi nemici storici del clan Hatakeyama. Gli
Hatakeyama si allearono con i clan Satake, Sōma ed Ashina.
L'alleanza marciò con i suoi 30.000 soldati verso il castello di
Motomiya. Masamune con soli 7.000 soldati preparò una difesa
strategica tramite dei forti sulla strada per il castello.
Battaglia
La sorte della battaglia non andò bene
per i Date. Tre dei suoi forti vennero conquistati, ed uno dei suoi
migliori comandanti, Moniwa Yoshinao, fu ucciso in battaglia. Gli
alleati continuarono a pressare i Date in direzione del fiume Seto.
Gli uomini di Masamune provarono a ricacciarli indietro ma furono
respinti. I Date raccolsero le forze residue per una ultima
resistenza. Ma la mattina seguente, con lo stupore dei Date,
l'esercito principale degli alleati si allontanò. Questi erano gli
uomini di Satake Yoshishige. In sua assenza il clan Satomi aveva
attaccato le sue terre nella provincia di Hitachi.
Gli alleati rimasti pensarono che non
avrebbero potuto conquistare Motomiya e si ritirarono.
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