martedì 26 dicembre 2017

Bakuhan

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I termini bakuhan (幕藩), bakuhansei (幕藩制) o bakuhantaisei (幕藩体制) indicano il sistema governativo di tipo feudale e gerarchico in auge in Giappone durante lo shogunato Tokugawa, introdotto sotto il governo di Ieyasu (1543-1616) e definitivamente consolidato sotto Hidetada (1579-1632) e Iemitsu (1604-1651).
Durante il periodo Edo lo shogunato divenne l'autorità politica più importante, mentre i daimyō conservarono il ruolo di governatori locali, soggetti al potere centrale ma detentori di maggiore autonomia nella gestione dei propri territori. Il sistema introdotto, un ibrido tra un governo centralizzato del bakufu e il modello di feudalesimo suggerito dalla realtà dell'autonomia degli han, si basò su una federazione di circa 270 feudi.

Caratteristiche

Nei primi anni del periodo Edo lo shogunato Tokugawa si impegnò a ristabilire l'ordine politico e sociale nel Paese attraverso l'emanazione di riforme radicali, sottoponendo i cittadini a rigide norme di condotta. La nazione, plasmata in base ai modelli confuciani, chiuse le porte ai contatti con gli stranieri ed assunse inizialmente le caratteristiche tipiche di una società feudale. Quando Tokugawa Ieyasu assunse il titolo di shōgun, il bakufu si insediò nella città di Edo (la moderna Tokyo), mentre l'imperatore, privato di qualsiasi potere militare ed economico, rimase nella città di Kyoto.
La società venne suddivisa secondo una scala gerarchica il cui vertice era rappresentato dallo stesso shōgun, affiancato da rōjū ("consiglieri anziani"), wakadoshiyori ("giovani consiglieri") e bugyō (commissari, sovrintendenti), e dai samurai. Un gradino più sotto vi erano i contadini, seguiti dagli artigiani e dai mercanti.

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