lunedì 25 dicembre 2017

Lotta con i coltelli, alcune verità scomode!




L'unico posto in cui ancora c'è chi spaccia per certezze assolute
le proprie fantasie nel combattimento con i coltelli è nelle palestre
di arti marziali. Non esiste nulla del genere nel moderno
mondo civilizzato.
In termini legali si può tentare di uccidere qualcuno,
aggredendolo con un'arma impropria, e questa aggressione può
sfociare in un omicidio. Per uno streetfighter
si tratta di assassinio, non di un "combattimento".
Per il criminale il coltello non è altro che uno strumento
per perpetrare un misfatto.
Tutti gli altri la considerano alla stregua dell'aberrante stupidità di
un macho.

In giro sulle riviste, ma soprattutto nelle palestre, si possono trovare molti cosiddetti "esperti" che affermano con una risolutezza preoccupante di essere in grado di insegnare il combattimento con i coltelli o l'estrema difesa contro un assalitore munito di coltello. Il problema è che molti di questi individui stanno semplicemente insegnando le arti marziali per come gli sono state insegnate, di solito da un insegnante esperto in stili filippini. Sia ben chiaro che nutro un sacro rispetto verso tutte quelle arti marziali che hanno dimostrato la loro validità e di conseguenza hanno superato la prova del tempo, la verità è che noi viviamo dove ci troviamo fisicamente.
Molto probabilmente, chi legge questo blog non vive in una "cultura" dove regna sovrano il coltello. Ciò significa che qualunque addestramento si voglia iniziare con i coltelli si deve:
A) Lavorare per rimanere vivo, studiando il modo in cui si può essere attaccati con un coltello nella propria patria
e
B) Se funziona, cercare di non finire in prigione per omicidio
Il punto B diventa realmente importante, e di conseguenza un problema solo se si sopravvive ad A. Sfortunatamente, sulla base di mie esperienze personali dirette su ciò che ho visto insegnare con i miei occhi, ho potuto sincerarmi mentre lavoravo con gli studenti di questi sedicenti "esperti di coltello", autoproclamatisi, che acquisire i principi basici del punto A sarà molto più difficile di quanto non pensino. Sinteticamente, la maggior parte degli assalti portati con un coltello non sono altro che tentativi di omicidio ... il modo in cui questi si verificano è significativamente diverso da come un avversario "combatte con il coltello". Qui esprimo le mie opinioni su molti istruttori di combattimento con icoltelli, ciò che il quale questo blog è nato è per aiutarvi ad evitare alcune delle situazioni più comuni di ciò che viene insegnato male là fuori.
Ricordatevi sempre ... è la vostra vita in pericolo, quindi non lasciate che *nessuno* vi dica che non avete il diritto di informarvi su queste cose o pensare alla vostra incolumità personale.

Avrai il tempo necessario per estrarre la tua arma?
Sono stato aggredito con i coltelli un numero imprecisato di volte, e in tutte queste occasioni solo una volta sono riuscito ad estrarre il mio coltello. Portavo un coltello da guaina, e avevo praticato fino allo sfinimento il gesto di estrarlo velocemente. Potrei, in una crisi, impugnare ed estrarre un coltello in poco più di un secondo. La mia non è vanagloria, lo dimostro in molti dei miei stage. Eppure, nonostante questa incredibile velocità, ogni volta che sono stato attaccato non ho avuto il tempo materiale di estrarre il mio coltello, eccetto per quell'unica volta in cui ho fatto un balzo all'indietro per guadagnarmi lo spazio.
Questo perché quando capivo che era un'aggressione con coltello, ormai era già troppo tardi ero coinvolto, ed ero già stato attaccato.
La maggior parte delle "aggressioni" con coltello si basano sul presupposto che il tuo avversario sia riuscito in qualche modo a rimediare una lama nella sua mano. Abbastanza onestamente, se si è attaccati da un incompetente totale o qualcuno che brandisce il coltello per farci indietreggiare, allora forse c'è una possibilità che si possa avere il tempo di estrarre il proprio coltello.
Se vieni coinvolto in uno scontro con chiunque abbia realmente esperienza, difficilmente sarai in grado di estrarre la tua lama quando sarai attaccato. Questa persona, non ti concederà tempo. Non mostrerà la sua arma prima dell'attacco.
Eppure questo è esattamente quello che ti aspetti da lui, perchè così ti è stato insegnato, così da poter estrarre il tuo coltello e sconfiggerlo.



Sarà un coltello da "combattimento"?
Spesso mi trovo a discutere della moda del "combattimento con i coltelli" che confonde e diverte allo stesso tempo i veterani del tema. Riassumo il problema con quello che viene promosso come apprendistato al coltello come se si "Stesse insegnando la pratica del duello". Con ciò intendo dire che viene insegnato a stare lì in punta di piedi, con le stesse armi e cercare di uccidersi a vicenda come signori civilizzati.
Non voglio essere il solito portatore di cattive notizie, ma la ragione per cui un'aggressore (di solito) usa un'arma contro un altro essere umano è per ampliare il numero di possibilità a proprio favore. Le persone non usano le armi per combattere, usano le armi per vincere. L'ultima cosa in assoluto che un qualsiasi attaccante vuole fare è combattere contro il suo avversario ad armi pari.
Se stava cercando un combattimento, non ti avrebbe attaccato con un'arma in primo luogo. E se sa che se armato con un coltello, ti attaccherà con un'arma più grande e migliore per impedirti di vincere.
Personalmente uno dei pochi gruppi che rispetto davvero sono i Dog Brothers, i quali in allenamento sperimentano degli scontri con armi non corrispondenti. *Quella* è una realtà.
Se il primo tira fuori un coltello il suo avversario prenderà un bastone. Tiri fuori una mazza e l'altro una pistola. Non si viene coinvolti in inutili combattimenti, si usa un'arma superiore per disabilitare il proprio avversario. E lo si fa prima che quest'ultimo lo faccia a te.
Per quanto riguarda il tuo attaccante, il suo non è un combattimento, è un assassinio. Non sarà sua intenzione fermarsi davanti all'aggredito e tirare fuori il coltello. Sfortunatamente, questa è esattamente una delle fantasie che molti cosiddetti istruttori di coltelli da combattimento promuovono. L'ultima cosa che vorrai fare è provare a "combattere".
Un altro motivo per cui ci si deve scacciare dalla testa l'idea di partecipare ad un "combattimento con i coltelli", è che in molti stati c'è questa attitudine secondo cui "i litigi consensuali" possono essere risolti meglio portando entrambi i cretini che vi hanno partecipato in carcere. È vero, hai il diritto di difenderti dagli attacchi, ma se decidi di combattere contro qualcuno, non è più autodifesa, e se usi un'arma letale su qualcuno in una "lotta con il coltello" che avresti potuto benissimo evitare, avrai una serie di problemi da affrontare dopo.

"Ma cosa succede quando sono messo alle strette?"
Il buon senso ci dice che il combattimento con i coltelli è pericoloso. Eppure, siamo come un cane che circonda la tana di un orso - dove una parte, la sua più intelligente sa che non è il caso di svegliare l'orso addormentato, ma un'altra parte ancora più oscura e istintiva lo spinge - molte persone che si allenano nella lotta con i coltelli hanno gli stessi conflitti interiori. Uno dei maggiori problemi che spingono queste persone è che hanno quello che serve? " .
A differenza dei cani, tuttavia, gli esseri umani hanno la capacità di autoingannarsi e di razionalizzare. E uno dei modi che usiamo noi umani per imbrogliarci e fantasticare su situazioni in cui ci diamo il permesso per giungere fino agli estremi". Queste persone si oppongono fortemente all'idea che il combattimento con i coltelli sia un brutto posto dove andare. È letteralmente come se stessero cercando una scusa.
Uno degli indicatori più forti di questa mentalità da videogioco fantasy è la reazione che si ha quando viene detto loro di fuggire, invece di combattere con un coltello, letteralmente le parole successive che usciranno dalla loro bocca saranno; "Ma cosa succede se sono messo alle strette e non posso allontanarmi?" Ci sono molte scuse, tutte simili che si possono usare e iniziano tutte con la parola ma: "ma cosa succede se sono con persone anziane o bambini e non posso correre?", "Ma cosa succede se sono fuori forma (o infermo?) e non posso correre?"
In tutti i casi che si possono prendere in esame, delle milioni di possibili opzioni a disposizione, sembrano concentrarsi sempre su quella che richieda loro di impegnarsi in una lotta con il coltello.
La verità è che nella realtà è incredibilmente difficile riuscire a "mettere in un angolo" qualcuno che è determinato a scappare. Se chiedi ad un qualsiasi esperto, se preferisce affrontare, una persona che vuole combattere o qualcuno che ti scavalca per scappare, ti diranno il primo.
Sanno bene che quest'ultimo ti farà più male e sarà più difficile da sconfiggere. Questo perché quella persona è pienamente impegnata in una linea d'azione. Mentre una persona che si è lasciata "coinvolgere" si troverà a gestire un conflitto interiore e quindi incapace di esprimersi al suo meglio in combattimento. E questo è esattamente ciò che ci vuole per sopravvivere in una situazione di ptenzialmente a nostro svantaggio in cui si è stati coinvolti.
Questo è il vero pericolo di non essere stati adeguatamente preparati mentalmente. Perché una parte della nostra mente si chiederà se abbiamo ciò che serve e "possiamo farlo", ci si può inconsciamente ingannare nel non prendere le opportune precauzioni e ignorare i segnali di pericolo. Il nostro orgoglio e il nostro ego accetteranno ciò che stiamo facendo fino a quando non sarà troppo tardi. Una volta coinvolti, tuttavia, tutta la nostra vita - se sopravviveremo aalla situazione - verrà completamente distrutta.
Quindi non fantasticate troppo sul trovarvi in una situazione in cui si è costretti ad usare le proprie abilità nel combattimento con i coltelli, perché si può finire per auto ingannarci e trovandoci in una situazione estrema accecare noi stessi non vedendo possibili vie di fuga.

Verrai attaccato in un certo modo!
Durante gli stage che organizzo sul combattimento con i coltelli, faccio sempre una dimostrazione. Cerco il praticante più qualificato, meglio ancora se proveniente dalle arti marziali filippine e gli chiedo di farmi da sparring partner e di subire un mio attacco e di reagire come meglio crede. Quindi procedo con un attacco ben bilanciato, veloce e cauto. Questo è un attacco da manuale anche se veloce e solitamente tendono a bloccarlo. Poi chiedo di bloccare un'altro attacco - mirando sempre allo stesso obiettivo – solo che questa volta mi comporto come un carcerato nel cortile di una prigione. Fino ad oggi avrei potenzialmente potuto sventrare tutti i miei sparring partner.
La ragione? Sono attacchi di coltello completamente diversi.
I veri omicidi da coltello si verificano con maggior frequenza nelle prigioni di massima sicurezza. Non sono attacchi sofisticati, ma sono modi molto comuni per attaccare qualcuno con un coltello.
Le arti marziali insegnate in palestra si basano su un presupposto di base, che combatterete sempre contro un avversario munito di coltello addestrato. Il problema alla base di questa errata ipotesi è che non tutti attaccheranno nel modo in cui qualcuno addestrato nelle arti marziali classiche vi attaccherà. Questo è un problema non da poco perché le lezioni in palestra sono progettate per funzionare contro il modo in cui le persone che si stanno addestrando vi attaccheranno. Contro questi tipi di attacchi, ciò che avete appreso funziona alla grande.
La linea di fondo è, nella cultura occidentale, quando qualcuno ti attacca con un coltello vuol dire che sta tentando di ucciderti. Non indietreggeranno con cautela nel timore della tua arma e della tue abilità nel combattimento. Invece solitamente tenteranno di sopraffarti e di ucciderti rapidamente con qualsiasi mezzo necessario e a loro disposizione. Un tale attacco è totalmente diverso dagli attacchi telegrafati e liquidi delle arti marziali praticate in palestra.
So che coloro che includono nei loro corsi un settore di addestramento specifico alla lotta con i coltelli e altri che non sanno neanche dell'esistenza di altri sistemi avranno da ridire, ma: solo perché si sa come gestire un sistema, non significa che si sappia come gestire anche gli altri. Ciascuno a suo modo è diverso, e ciascuno è egualmente letale. E le differenze POSSONO ucciderti.
E rimarrà passivamente lì mentre ti difendi e lo tagli!
Proprio come nelle riviste e nelle esercitazioni di allenamento.
Ciò che pochi sanno è che una difesa selvaggia, agitando in mano un coltello, è altrettanto pericolosa e dannosa di una tecnica acquisita e applicata in modo intenzionale. In realtà, il primo caso è spesso più pericoloso a causa della sua natura imprevedibile. Se stai davvero combattendo con qualcuno, i suoi movimenti difensivi possono ferirvi gravemente, specialmente se si sta agitando cercando di fermare il nostro prossimo attacco.
I combattimenti non sono mai statici ... bisogna tenere sempre presente la capacità del nostro avversario di muoversi come la sua capacità di farci del male....



Disarmare il proprio avversario!
Vengono insegnate ai livelli più alti, mosse sottili e complesse che vengono esercitate dagli studenti avanzati in modo che possano disarmare il coltello dalle mani del proprio attaccante.
C'è solo un problema, queste mosse hanno ben poco a che fare con la vera difesa da coltello e hanno invece molto a che fare con il fare in modo che lo studente iscritto continui a pagare la propria retta mensile. Tali mosse si basano su un'attaccante in perpetuo movimento "proprio così" e quindi ciò ci dovrebbe mettere nella posizione perfetta per eseguire le nostre mosse.
Il fatto è che anche i maestri più anziani dicono che queste mosse sono puramente opportunità e possibilità. Eppure, queste mosse sono sovente enfatizzate a spese di mosse finali di alterazione più efficaci. In breve, si allenano come se fossero l'elemento più importante o il più alto livello dell'arte. In verità, a meno che un attaccante non sia ubriaco o pateticamente lento, le probabilità di afferrare con successo la mano e fare tutte queste meravigliose leve articolari o mosse di controllo sono molto, molto sottili. Inoltre, non sarai in grado di controllare efficacemente un braccio dell'avversario che lotta selvaggiamente con una sola mano. La realtà è che sarà in grado di dimenarsi e causare comunque un certo grado di danni.
Questo, tuttavia, solleva un problema a cui ho fatto riferimento in precedenza. Spesso vedo troppa enfasi sul controllo del proprio avversario in modo da poter chiudere in sicurezza. La pura realtà è che non è possibile controllare efficacemente qualcuno a una tale distanza. Mentre ci sono cose che puoi fare che ti danno un vantaggio momentaneo, non è reale in nessuna realtà il controllo completo. Sfortunatamente, ho visto troppe persone cercare di stabilire il controllo in modo che possano controllare in piena sicurezza il proprio avversario. La mia personale esperienza, mi insegna che non si può fare. Quello che realmente puoi fare è creare un'apertura, entrare e poi impedirgli di contrattaccare. Ma se provi a controllarlo finché non è "sicuro" entrare nella sua guardia, allora farai più danni rimanendo a distanza e cercando di creare la soluzione perfetta.
Oltre a questa realtà già spiacevole di per sè, c'è qualcos'altro che è molto più importante.
Una volta che disarmi un avversario con una leva o la tua lama, se continui a usare il coltello su di lui, non è più autodifesa. Per lo meno si tratta di tentato omicidio, probabilmente omicidio colposo.



Taglio bio-meccanico!
Il semplice fatto è che tagliare tendini, muscoli e nervi funziona . Una tale ferita distruggerà/ostacolerà le abilità motorie del nostro avversario. Non c'è neanche da iniziare una discussione sulla sua reale efficacia.
Tuttavia, "Meglio essere giudicati da un giudice che essere trasportati da sei", in un cliché di ignoranza sui problemi legali, ho visto questa idea seriamente fraintesa e bandita da coloro che ignorano le leggi, i precedenti e le sfumature legali riguardanti l'uso di una forza letale.
Agli occhi della legge, un coltello è un'arma mortale. Il suo uso su un altro essere umano è classificato come forza letale. E l'unica volta che sei giustificato nell'usare la forza letale - nella maggior parte degli stati - è quando sei "in pericolo immediato di morte o di gravi lesioni fisiche". In altre parole, se si è giunti al punto di dover usare un coltello su qualcuno, è perchè questo qualcuno ha intenzione di ucciderti. Se sei al punto in cui stai solo cercando di ferire qualcuno, non sei abbastanza in pericolo da giustificare l'uso di un coltello.
Esiste un'esitazione naturale prima di prendere un'altra vita umana. Tuttavia, quando questa attitudine si manifesta nel cercare di "ferire" qualcuno per farlo "andare via", si finisce in una zona grigia della legalità molto pericolosa. E il fatto che si fosse anche in una situazione in cui veniva usato un coltello renderà quella zona grigia ancora più pericolosa. Un coltello è considerato un'arma tipica dei teppisti.

Sapere come combattere contro il bastone significa saper combattere con i coltelli!
La gente afferma che un bastone è un'arma media. Che ha molte somiglianze con molte altre armi. Questo è vero. Ma poi affermano che se sai come usare un bastone puoi usare tutte le armi. Questo non è vero. Quello che non capiscono è che le differenze sono importanti quanto le somiglianze.
Solo perché sei abile con un tipo di strumento non significa automaticamente che puoi trasferire quell'abilità su di un'altra arma. Eppure moltissime persone dicono che sia così, anzi, insistono piuttosto enfaticamente che sia così. Apparentemente il fascino di essere un "maestro di tutte le armi" è più grande dell'essere abile con un semplice bastone.
La semplice verità è che le diverse armi vanno gestite diversamente. Hanno pesi diversi, dimensioni diverse, tempi diversi, requisiti diversi e usi diversi. Ci sono in effetti alcune somiglianze, ma è meglio che tu non parli delle somiglianze e inizi a guardare le differenze.
Per iniziare un bastone non ha un vantaggio. Nella lama, il punto e il bordo sono componenti critici, ma non necessariamente con i bastoni. Il controllo del bordo è praticamente l'indicatore tra qualcuno che sa come usare un coltello e un bastone e che cerca di dimostrarti che conosce il lavoro con il coltello. Se sai cosa cercare, puoi individuare la differenza a colpo d'occhio.
La fisica di un bastone non richiede questa esattezza del controllo del bordo. Questo perché un bastone è un'arma da impatto, mentre una lama è progettata per tagliare, pugnalare e, all'occorrenza, incidere.
Se stai imparando a combattere con i bastoni, allora accetta che stai imparando a combattere con i bastoni, questa è una ricerca legittima. Se stai imparando il lavoro con il coltello, allora stai imparando il lavoro con il coltello ... mentre ci sono innegabili somiglianze è altrettanto vero che ci sono differenze radicali. Se non ci credete, provate a lavorare con un'ampia varietà di armi e fate esattamente le stesse mosse. Queste differenze si manifestano specialmente quando la vostra arma incontra la carne.
Conoscere il kali ti rende un pugile combattente superiore!
Kali, Escrima, Arnis, tutti hanno un'aura di mistero di essere arti basate sulle armi. Arti mortali e selvagge dei guerrieri filippini. Stupide storie di azioni di guerriglia contro gli invasori giapponesi, duelli mortali che hanno coinvolto i fondatori dello stile.
Ad essere onesti ciò a cui questi maestri sono sopravvissuti è incredibile ed è più che degno di lode. Questi vecchi signori sono sopravvissuti alla colonizzazione di una cultura totalmente diversa dalla loro, ai mutamenti dell'ambiente socio-economico del loro tempo e, in alcuni casi, a una guerra mondiale e all'invasione straniera della loro patria.
Non erano guerrieri, quelle persone sono sopravvissute. È ciò che viene dal vivere una vita dura. Loro avevano abilità fisiche che li aiutavano, ciò che li teneva in vita, ciò che permetteva loro di colpire velocemente, forte e brutalmente non era la loro arte - era l'impegno a non morire. Era quella feroce ferocia a fare tutto il necessario e farlo più velocemente e più duramente dell'altro che li teneva in vita. Nel lessico avevano "cuore".
La loro arte ha solo permesso loro di farlo più velocemente.
Conoscere un'arte non ti dà quel tipo di impegno, quel tipo di spietatezza, quel tipo di dura resistenza o quella disponibilità a scendere in ferocia per sopravvivere. Solo conoscere l'arte non ti rende un guerriero. Devi avere anche il "cuore" - la volontà di attraversare l'inferno e uscire dall'altra parte.

Il grappling con un coltello
Ero in Germania con un gruppo di artisti marziali che insegnavano il "lavoro con coltelli da strada". Pur dimostrando che avevo le mani vuote, uno di loro mi ha affrontato e mi ha portato a terra (questo non è un grosso problema come quando faccio stage non permetto "attacchi di cortesia". Insisto che le persone mi attacchino come se fossero coinvolte in un vero combattimento - questo di quando in quando significa che vengo colpito o abbattuto. Era una di quelle volte). Ad ogni modo, quando colpimmo il pavimento, mi resi conto che non potevo contestare la forza di questo ragazzo, era un toro, pieno di muscoli e abilità. Purtroppo per lui ero atterrato vicino a un coltello da allenamento che ho prontamente raccolto con calma e trascinato sulla sua gola.
Ci alzammo e i suoi occhi erano grandi come due dischi volanti perché si rese conto di quale fosse il significato di ciò che era appena successo. Un coltello era venuto fuori dal nulla e se fosse stato vero, sarebbe morto. La cosa sorprendente era che c'erano solo poche altre persone che lo facevano. Uno dei più grandi sostenitori del grappling stava lì e disse: "Egli ti ha attaccato". A cui ho risposto, "Sì, e gli ho tagliato la gola" "Ma lui ti ha attaccato".
Nella loro mente non ci sono differenze nei livelli di danno. Il fatto che fossi stato portato giù contava come se un coltello avesse attraversato la gola.
Il mito alla base del grappling è che funziona ovunque. Il fatto che abbia avuto un tale successo nell'anello UFC ha accecato molte persone sul fatto che ci sono molte differenze critiche tra il combattimento a mani nude e il combattimento con le armi. Mentre il combattimento a mani vuote potrebbe facilmente trasformarsi in una maratona di resistenza, dove le dimensioni, la forza, la forma fisica e la capacità di sopportare le percosse influenzano in modo significativo l'esito di un alterco, tutto questo non è automaticamente applicabile al lavoro sulle armi.
Ricordate cosa ho detto sul taglio bio-meccanico e sui danni che un coltello può causare?
Cosa vi fa pensare di poter continuare a combattere con quel tipo di danno che vi viene procurato? Non tentare di "lottare" con un avversario provvisto di coltello. Una volta a terra, non è garantito che si sia in grado di controllare il suo braccio con il coltello abbastanza bene da impedirgli di inciderci. Se si tratta di una lotta a mani nude, spesso si può impedire al nostro avversario di essere in grado di generare abbastanza energia per colpirci efficacemente, ma un coltello non ha bisogno di energia, ha solo bisogno di toccarti. E se stai tentando di controllare il braccio del tuo avversario mentre è a terra, egli si dimenerà e ti taglierà ripetutamente finché non riuscirai più a resistere.



Il coltello è un'estensione della tua mano!
Questa bugia viene spesso promossa da coloro che praticano stili a mani vuote e che insistono sul fatto che possono insegnare come difendersi da un coltello o usarne uno. Sfortunatamente, molte persone che hanno iniziato con tali sistemi hanno allargaato il loro bagaglio di insegnamenti continuando a promuovere questo detto spesso erroneamente interpretato.
Il combattimento con le mani vuote non è lo stesso del combattimento con le armi: richiede diverse meccaniche del corpo, diverse strategie, tempi diversi e, soprattutto, un'enfasi sul movimento che non si trova nella maggior parte delle arti di calci e pugni. Almeno non nel modo in cui vengono insegnati nei paesi occidentalizzati.
Quest'enfasi sulla mano deriva in gran parte dall'influenza sportiva delle moderne arti marziali. Tuttavia, il problema è che alla maggior parte dei combattenti che provengono da stili senza armi manca la comprensione di come generare forza in uno stato mobile, cercando invece di generare forza in una posizione stazionaria/radicata con una rotazione dei fianchi. Mentre questo funziona per gli stili di combattimento a mani nude, non riesce a soddisfare le esigenze di un combattimento con le armi.
Per ragioni che vanno oltre lo scopo di questo blog, preferisco il termine più onnicomprensivo e flessibile: il coltello è un'estensione della tua volontà.



Esiste un maestro che sappia combattere con il coltello?
Nonostante tutti gli scenari di autodifesa fantasiosi, che i cosiddetti "esperti di coltello" escogitano nelle loro menti e di cui parlano sempre - dove sarebbero stati giustificati nell'usare un coltello su un altro essere umano - la verità è che nel 99.9 % delle volte che un coltello viene usato su un altro essere umano, questo è un atto criminale. Non per mettere in imbarazzo qualcuno, ma tutte quelle famose sfide e combattimenti mortali di cui si favoleggia che i vecchi maestri siano stati impegnati erano illegali.
Ora, detto questo, sono il primo a sottolineare che i giovani, che cercano di mettersi alla prova, spesso si impegnano in comportamenti estremamente stupidi, pericolosi e criminali in nome dell'orgoglio o della rabbia. Ma sapete una cosa? Se sopravvivono, spesso finiscono in prigione.
La legge tende a disapprovare i combattimenti, e molto meno i duelli.
"Non esiste un combattente professionista con il coltello". Nessuno viene pagato per combattere con i coltelli. Oltre a questo, non si sopravvive a più scontri con i coltelli senza esserti fatto almeno un bel graffio. Ma soprattutto, molto prima di accumulare abbastanza omicidi per essere qualificato come "maestro combattente con i coltelli", ci si troverebbe in prigione.
Quindi cercate a lungo e chiunque si faccia chiamare maestro spadaccino, esperto combattente con i coltelli o più in generale esperto di coltelli ... molto probabilmente, ha un titolo che si è auto-imposto e che molto probabilmente non ha alcun rapporto con la realtà. Se fosse un maestro che ha sperimentato realmente in combattimento come afferma, come mai non ha cicatrici e non è in prigione?

Questo non è un tipo di "lotta" per tutti!
Se vuoi vivere, non entri in un "atteggiamento combattivo" se sono coinvolte le armi.
Le armi ti portano fuori dall'arena del combattimento e ti mettono direttamente nel regno del combattimento.
E se non ti senti pronto per entrarci, sappiate che non c'è vergogna in questo. Ma non lasciate mai che il vostro orgoglio o la vostra rabbia vi spingano, perché le regole sono totalmente diverse, e se non le conoscete, allora sarete voi quelli che si faranno del male.
Se vedete che qualcuno estrae un coltello, correte. Se rimanete, non pensate nemmeno a combattere.... qualcuno si farà seriamente male se rimanete. Ora la domanda è: sarà lui o Voi?
O entrambi?

Aspettatevi di essere tagliati
Ricordatevi quella cosa chiamata taglio bio-meccanico? Ho detto che il problema principale è sul fronte legale, ma, "un coltello vi farà un sacco di danni", c'è molto da dire su questo. Ciò che mi stupisce è che alcune persone possono parlare del danno che il loro coltello farà a un aggressore, ma allo stesso tempo di ricorrere al vecchio cliché di "aspettarsi di essere tagliati", come se essere tagliati fosse solo un piccolo inconveniente.
Chi si trova davvero al centro di questa mentalità sono coloro che provengono da un sistema di combattimento a mani nude e che tentano di "combattere" contro un avversario armato, nello stesso modo in cui farebbero con un avversario disarmato.
Il fatto è che sono queste stesse persone coloro che spesso parlano di "aspettarsi di essere tagliati". E poi, detto questo, non prendono alcuna misura efficace per evitare che ciò accada!
Molte di loro apparentemente intendono dire che possono permettersi di essere tagliate a fette, senza effettuare efficaci mosse difensive per cercare di ottenere un buon colpo, purchè si raggiunga il nostro antagonista almeno una volta, per loro è un tasso di cambio accettabile.
Questo è ciò che risulta dal tentativo di estendere una "mentalità da combattimento" al combattimento con armi. Semplicemente non funziona.
Volete sapere la nostra filosofia su questo argomento?
Scambia un taglio per un'uccisione, ma nient'altro.
Questa è la differenza tra combattimento e combattimento.

Le FMA sono i migliori sistemi di combattimento con i coltelli?
Lasciate che lo metta bene in chiaro qui. Quando si tratta di combattere con i coltelli, sono tutti dannatamente pericolosi.
Non esiste un "metodo assoluto" di combattimento con i coltelli. Non c'è un posto sulla terra dove sia stato sviluppato maggiormente il combattimento con il coltello. Non c'è una razza che detenga il monopolio per usare in combattimento un coltello.
Quello che posso dire è essere il primo in assoluto ad ammettere è che le FMA hanno fatto miracoli per organizzare e spiegare le idee dietro a quello che fanno e come lo fanno. E per questo mi toglierò sempre il cappello davanti a loro. E saluto e rispetto l'abilità e la prodezza dei loro eskrimadors, guru del kali e padroni di arnis. Ma io traccio sempre una linea di demarcazione quando qualcuno cerca di elevare un gruppo e le abilità di combattimento di quest'ultimo sopra tutti gli altri.
Non esiste un modo giusto, un modo o un solo modo di usare un coltello ... e più se ne conoscono, più è probabile si possa trovare un segnale di come vieni attaccato in uno di questi metodi. Ma se hai studiato solo un sistema, le probabilità sono che tu non riesca a trovare qualcosa che funzioni. E devo dirvi, anche se ai praticanti occidentali piace affermare che le FMA lo fanno, quelle arti non coprono tutti i modi in cui un coltello può essere usato su di voi. C'è letteralmente un mondo pieno di differenze là fuori.
L'ho detto prima e lo dirò di nuovo: *Nessuno* ha il monopolio della verità sul combattimento con i coltelli. L'intero argomento è troppo grande. Ognuno ha una fetta della torta. E imparare quello che hanno da dire su di esso e come lo fanno, da dove vengono è il modo migliore per aumentare le possibilità di sopravvivenza.

È facile disarmare un avversario armato!
Ogni volta che sento qualcuno dire questo, rabbrividisco.
Perché:
A) mi hanno appena detto che non hanno mai avuto a che fare con qualcuno intento a cercare di ucciderli.
B) Le probabilità sono che sia un bullo o peggio uno spaccone.
C) Se insegnano alla gente queste assurdità, prima o poi qualcuno si farà uccidere.
In un senso molto reale, qualcuno che sta lì a brandire un coltello non sta cercando di ucciderti ... sta cercando di spaventarti. Ora ammetterò che spesso è più facile sopraffare una persona del genere perché non è in modalità di attacco, ma non è mai facile. Queste persone possono essere sorprese e spesso non possono reagire in tempo. Tuttavia, qualcuno che è sinceramente intenzionato ad attaccarti con una lama non è *mai* facile da disarmare. E promuovere questa bugia sta letteralmente aumentando le possibilità di far uccidere qualcuno - specialmente se incontrano un attaccante fortemente motivato.
Il problema che ho riscontrato con i bulli è che sono molto selettivi su chi scelgono per fare i prepotenti.

Puoi combattere con successo un attaccante armato!
Questo intero post è stato dedicato a smentire questa menzogna. La ragione principale per cui è una bugia è che non puoi "combattere" un avversario armato. Puoi sopravvivere contro uno e potresti persino riuscire a metterlo giù prima che ti causi un danno maggiore ... ma, qualunque cosa tu faccia, deve essere veloce, efficace e brutale. Se non lo è, allora non lo fermerai prima che ti causi maggiori danni.
Non puoi stare lì e impegnarti in una lunga battaglia con un avversario armato. Se provi a farlo, perderai. Non è questione di se, ma di quando.
Detto semplicemente, ogni tocco con il coltello causerà seri danni. Come puoi sperare di lanciare una lunga rappresaglia contro di lui quando ogni volta che ti tocca provoca un "taglio biomeccanico" su di te? Stai per sanguinare e smettere di funzionare molto prima che la tua strategia diventi realtà.

Gli esercizi ti insegnano come combattere con i coltelli!
Le esercitazioni insegnano i principi. Insegnano idee. Sono la mappa, non il territorio.
Sfortunatamente, molte persone scambiano la mappa per il territorio. Una delle tendenze più irrealistiche che insegnano le esercitazioni è che non ti insegnano il giusto range. L'oggetto di un attacco è pugnalare/tagliare il tuo partner. Tuttavia, spesso durante gli allenamenti vedrai le persone che stanno indietro e che attaccano contro il bastone del loro compagno o il loro coltello da allenamento che cade almeno a meno di un metro dal loro compagno. Inoltre non stanno attaccando con lo stesso livello di impegno e forza con cui si verificherà un vero assalto di coltello. Pertanto l'allenamento, manca di diversi componenti critici.

Puoi usare un coltello su un altro essere umano senza ripercussioni legali
Ho visto video dei cosiddetti "maestri della lotta con i coltelli" che in realtà mostrano un pazzo che incoraggia i suoi studenti a tagliare qualcuno con un coltello per cercare di colpirlo. Ho anche visto dei video in cui, dopo aver disarmato i loro attaccanti con diversi tagli al braccio, questi sicari continuano a tagliarli – anche se non più armati -. Sfortunatamente, questo tipo di allenamento spesso va male quando l'attaccante tenta di ritirarsi e lo studente continua a tagliare, anche dopo che l'ex-attaccante gli ha voltato le spalle. Ora, questo ex attaccante è stato tagliato molte volte dopo essere stato disarmato ed è stato in più tagliato sulla sua schiena mentre tentava di ritirarsi ... indovinate chi andrà in prigione per tentato omicidio?
Un coltello è considerato uno strumento di forza letale ... Se lo usi su di un altro essere umano, è meglio che tu sia dannatamente sicuro di ciò che fai... se no, allora sei - agli occhi della legge e della società - il cattivo.
Prima ancora di pensare di prendere un coltello per "autodifesa", esci e fai un corso sull'uso giudizioso della forza letale. NON prendere in considerazione nessun esperto di coltelli da combattimento in materia, vai dagli avvocati e testimoni esperti sull'uso della forza.

3 commenti:

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