Minamoto no Yoritomo (源
頼朝; Atsuta, 9 maggio 1147 – 9 febbraio 1199) è
stato un militare giapponese. Nel 1192 ricevette il titolo di shōgun
e fondò il primo bakufu della storia del Giappone, noto come
shogunato Kamakura dal nome della sua capitale, la città di
Kamakura.
Dalla nascita all'esilio
Minamoto no Yoritomo era il terzo
figlio di Minamoto no Yoshitomo, erede del clan Minamoto, e della sua
moglie ufficiale, Fujiwara no Saneori, discendente dell'illustre clan
Fujiwara; nacque a Heian (odierna Kyōto), allora capitale del
Giappone. All'epoca suo nonno, Minamoto no Tameyoshi, era il
capofamiglia del clan Minamoto.
Nel 1156, le divisioni in fazioni della
corte scoppiarono in una vera e propria guerra civile; l'Imperatore
claustrale Toba e suo figlio Go-Shirakawa si schierarono con il
figlio del reggente Fujiwara no Tadazane, Fujiwara no Tadamichi, e
con Taira no Kiyomori (membro dell'influente clan Taira), mentre
l'Imperatore claustrale Sutoku si schierò con il figlio minore di
Tadazane, Fujiwara no Yorinaga; la guerra fu chiamata Ribellione di
Hōgen. Il clan Minamoto era diviso; Tameyoshi, il capofamiglia, si
schierò con l'Imperatore claustrale Sutoku, mentre suo figlio
Yoshitomo, padre di Yoritomo, si schierò con l'Imperatore claustrale
Toba e con l'Imperatore Go-Shirakawa. Alla fine, i seguaci
dell'Imperatore Go-Shirakawa vinsero la guerra civile, e l'Imperatore
Sutoku fu messo agli arresti domiciliari. Yorinaga era stato
gravemente ferito in battaglia, e Tameyoshi fu condannato a morte,
nonostante l'intervento in suo favore di Yoshitomo. Yoshitomo divenne
così il capofamiglia, e Yoritomo l'erede del clan. Essendo Yoritomo
imparentato sia con l'imperatore (da parte di padre) sia con i
Fujiwara (da parte di madre), ricevette i suoi primi incarichi a
corte e fu nominato amministratore.
La pace non durò a lungo, perché
Kiyomori e Yoshitomo, i vincitori della precedente guerra,
cominciarono a discutere e alla fine i due clan entrarono in guerra:
i Taira sostenevano Imperatore Takakura, figlio di Go-Shirakawa, ed
avevano il sostegno di Fujiwara no Nobuyori, mentre i Minamoto
sostenevano l'ormai claustrale Imperatore Go-Shirakawa ed avevano il
sostegno di Fujiwara no Tadamichi e Fujiwara no Michinori (il clan
Fujiwara era quindi diviso); la guerra fu chiamata Ribellione di
Heiji. I Minamoto non erano adeguatamente preparati, e i Taira
occuparono Kyōto; Michinori e Tadamichi furono condannati a morte e
il palazzo dell'Imperatore claustrale Go-Shirakawa fu messo a fuoco
dai Taira.
Yoritomo si ritrovò così nuovo
capofamiglia del clan Minamoto, esule a Hirugashima, un'isola della
provincia di Izu nel Kantō, all'epoca sotto il controllo del clan
Hōjō. I Taira erano ormai i samurai più potenti del Giappone;
Yoritomo fu lasciato in vita grazie a sua madre. Minamoto no
Yoshitsune, un fratellastro, fu esiliato al tempio di Kurama.
Yoritomo crebbe quindi in esilio. Nel 1179, sposò Hōjō Masako,
figlia di Hōjō Tokimasa: il matrimonio aveva anche una chiara
valenza politica, poiché Yoritomo avrebbe potuto contare sugli Hōjō
in caso di guerra.
La guerra di
Genpei
Nel 1180 Yoritomo raccolse un grande
esercito per affrontare i Taira, ma poi, per un breve periodo fu
costretto a trattare con loro. Quando venne a sapere che il cugino
Yoshinaka tramava contro di lui, lo sconfisse e uccise ad Awazu, con
l'aiuto del fratello Yoshitsune.
Nella sua prima grande battaglia,
quella di Ishibashiyama, Yoritomo fu sconfitto, indebolendo la sua
posizione nei confronti dei rivali; fino al 1184, grazie agli screzi
interni alla corte dominata dai Taira, riuscì però a consolidare la
sua autorità sull'aristocrazia guerriera del Kantō e ebbe modo di
costruire una propria struttura amministrativa, centrata nella sua
fortezza di Kamakura. Alla fine ebbe ragione dei suoi rivali nel
clan, e nella battaglia di Dan-no-ura nel 1185 impose ai Taira una
terribile sconfitta.
Ormai senza rivali, Yoritomo estese la
sua struttura amministrativa a tutto il Paese, rendendo di fatto
Kamakura la nuova capitale; nel nuovo sistema feudale la casta
aristocratico-guerriera dei samurai ottenne l'egemonia che avrebbe
mantenuto fino alla metà del XIX secolo. Sette anni dopo,
l'Imperatore Go-Toba gli concesse il titolo di shōgun,
ufficializzando la sua posizione e dando inizio al bakufu
(shogunato, ovvero il governo dello shōgun). Il 26 aprile 1192, dopo
la morte dell'imperatore, lo shōgun divenne il vero capo assoluto
del Paese, che durerà per quasi sette secoli.