domenica 3 agosto 2025

La realtà dietro la torsione del collo nei film d’azione: quanto è plausibile?

 


Nei film d’azione, una scena ricorrente e spesso iconica è quella in cui un personaggio afferra un avversario per la testa con entrambe le mani e, con una rapida torsione, gli spezza il collo. Questo gesto, tanto drammatico quanto efficace sul grande schermo, ha da sempre affascinato il pubblico per la sua brutalità e immediatezza. Ma quanto è realmente realistico? E soprattutto, quanto è pericoloso e praticabile nella realtà?

La risposta, sebbene possa sembrare sorprendente, è che la rottura del collo mediante torsione rapida è effettivamente possibile. Il collo, essendo una struttura complessa formata da vertebre, muscoli, legamenti, nervi e arterie, è una delle parti più vulnerabili del corpo umano. Movimenti estremi e violenti, specialmente torsioni forzate oltre il normale range di movimento, possono causare danni irreparabili alle strutture cervicali, con esiti che possono andare dalla paralisi alla morte istantanea. Per questo motivo, anche i chiropratici e gli osteopati che eseguono manipolazioni cervicali devono essere altamente qualificati per evitare di provocare danni gravi involontariamente. La precisione, la conoscenza anatomica e il controllo assoluto sono indispensabili per lavorare su quella zona delicata senza conseguenze fatali.

Tuttavia, nella maggior parte dei film, la rappresentazione di questa tecnica è spesso semplificata o romanzata. Le modalità con cui viene effettuata la torsione, la rapidità e la facilità con cui il collo si spezza sono sovente esagerate per motivi narrativi e scenografici. In alcuni casi, ciò è voluto proprio per evitare che lo spettatore possa essere scioccato da una rappresentazione troppo cruda o per mantenere una certa distanza dalla realtà medica e fisica. In altri, semplicemente, si privilegia la spettacolarità rispetto alla verosimiglianza.

In alcune produzioni, invece, il gesto è mostrato con una certa accuratezza, riflettendo conoscenze tecniche e realistiche. Questi momenti, pur restando fiction, riescono a comunicare la reale pericolosità di certe prese e movimenti, suscitando rispetto e consapevolezza. Da un punto di vista marziale e biomeccanico, spezzare il collo con una torsione richiede forza, velocità, tecnica e soprattutto la perfetta coordinazione: è infatti un gesto difficile da eseguire efficacemente contro una persona consapevole e pronta a difendersi.

Per il pubblico comune, resta quindi un valido consiglio: meglio stare molto attenti a chi ti fa girare la testa. Al di là del mito cinematografico, quella che sembra una semplice torsione è un movimento che, se eseguito in modo violento e incontrollato, può avere conseguenze fatali. Questo non solo nel contesto di un’aggressione, ma anche in ambienti professionali come la chiropratica, dove la conoscenza anatomica e il rispetto per la sicurezza del paziente sono fondamentali.

La torsione del collo rappresentata nei film d’azione è un mix di realtà e finzione: il danno è reale e potenzialmente mortale, ma la facilità e la rapidità con cui viene mostrata sono spesso esagerate. Resta una tecnica estrema e pericolosa, difficile da applicare nella realtà senza esperienza, e va affrontata con rispetto e consapevolezza.



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