Nel judo, il waza-ari rappresenta il secondo punteggio più alto che un combattente possa ottenere. Si colloca al di sotto dell'ippon, che è il punteggio vincente, e sopra allo yuko, che è il punteggio più basso.
Come si ottiene un waza-ari?
Un waza-ari viene assegnato quando un combattente esegue una tecnica di proiezione che soddisfa alcuni, ma non tutti, i criteri richiesti per un ippon. Questi criteri sono:
Forza: La proiezione deve essere eseguita con forza sufficiente per sbilanciare l'avversario in modo netto.
Controllo: Il combattente che esegue la proiezione deve mantenere il controllo dell'avversario durante la caduta.
Velocità: La proiezione deve essere eseguita con velocità e rapidità.
Schiena a terra: Idealmente, l'avversario dovrebbe atterrare sulla schiena per un ippon. Tuttavia, per un waza-ari, l'avversario può atterrare su un fianco o su una parte significativa di una natica.
Una regola importante del judo è che due waza-ari assegnati allo stesso combattente durante un incontro equivalgono a un ippon, decretando la vittoria del combattente.
Il waza-ari gioca un ruolo importante nel judo in diversi modi:
Riconoscimento della tecnica: Un waza-ari riconosce che un combattente ha eseguito una tecnica di proiezione valida e ha quasi ottenuto la vittoria.
Pressione e strategia: L'assegnazione di un waza-ari può mettere pressione sull'avversario che è in svantaggio, spingendolo a rischiare di più per ottenere un ippon o a difendersi più attentamente per evitare un altro waza-ari.
Aumenta il dinamismo degli incontri: La possibilità di ottenere un waza-ari aggiunge un livello di strategia e tensione agli incontri di judo, poiché i combattenti cercano di capitalizzare le opportunità per segnare e conquistare la vittoria.
Il waza-ari è un punteggio fondamentale nel judo che riconosce l'abilità tecnica di un combattente pur non decretando ancora la vittoria. La comprensione del waza-ari e del suo ruolo nel judo è essenziale per apprezzare appieno la dinamicità e la strategia di questo sport.
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