venerdì 1 marzo 2024

Bō hiya: Freccia di Fuoco Giapponese


 Il bō hiya (棒火矢) è la versione giapponese della freccia di fuoco. Era utilizzata nel Giappone feudale, principalmente dai samurai, per incendiare le posizioni nemiche.


Composizione:

Freccia: Dotata di materiale incendiario infiammabile fissato all'asta.

Miccia: Realizzata in materiale impermeabile avvolto attorno all'asta per accendere la testa.


Mezzi di lancio:

Cannoni specializzati: Chiamati hiya zutsu (cannoni a freccia di fuoco), una variante del tanegashima (moschetto a miccia).

Armi simili a mortai: Denominate hiya taihō.


Funzionamento:

La miccia veniva accesa.

Il bō hiya veniva lanciato da un hiya zutsu o da un hiya taihō.

La freccia volava verso il bersaglio, trasportando il materiale incendiario in fiamme.

Al contatto con il bersaglio, il materiale incendiario causava un incendio.


I bō hiya erano utilizzati principalmente in assedi e battaglie navali. Potevano essere efficaci contro strutture in legno e fortificazioni, causando notevoli danni e caos. Tuttavia, la loro precisione era limitata e la loro preparazione richiedeva tempo.

L'utilizzo delle frecce di fuoco in Giappone risale al VI secolo. I bō hiya emersero come armi distinte durante il periodo Sengoku (1467-1603) e continuarono ad essere impiegati fino al XIX secolo. Con l'introduzione delle armi da fuoco più moderne, il loro utilizzo diminuì gradualmente.

I bō hiya sono considerati armi storiche e non sono più utilizzati in combattimento. Tuttavia, sono ancora oggetto di interesse da parte di storici e appassionati di armi antiche.





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