martedì 26 agosto 2025

Perché lo stile di Mike Tyson era insostenibile per una lunga carriera rispetto a Holyfield e Lewis

Lo stile di combattimento di Mike Tyson, pur essendo esplosivo e devastante nei primi anni di carriera, presenta caratteristiche che lo rendono difficile da mantenere a lungo termine rispetto a pugili come Evander Holyfield o Lennox Lewis. Tyson basava gran parte della sua strategia sulla potenza esplosiva, velocità nei primi round e aggressività costante, cercando di chiudere rapidamente gli incontri con knockout fulminei. Questo approccio comporta uno stress fisico enorme su muscoli, articolazioni e sistema cardiovascolare, oltre a richiedere riflessi al top per evitare danni contro avversari esperti.

A differenza di Tyson, Holyfield e Lewis avevano uno stile più strategico e modulato, che consentiva loro di gestire le energie, resistere per 12 round e adattarsi agli avversari durante il combattimento. Holyfield combinava resistenza, boxe tecnica e forza equilibrata, mentre Lewis sfruttava lunghezza, portata e jab potente per controllare la distanza. Questi stili, meno basati su esplosioni immediate e più sulla gestione intelligente della gara, favoriscono una carriera più lunga e costante.

A questo si aggiungono altri fattori extraring: Tyson ha avuto periodi di allenamento discontinuo, interruzioni dovute a problemi legali e una vita personale turbolenta, che hanno ridotto la sua capacità di mantenere forma e disciplina. L’uso di sostanze, in particolare cocaina, ha avuto impatti negativi sul sistema cardiovascolare e sulle capacità di recupero, riducendo ulteriormente la sostenibilità di un approccio così intenso.

In sostanza, non è solo lo stile di combattimento a rendere la carriera di Tyson più fragile: è la combinazione tra tecnica basata sulla potenza esplosiva, incostanza negli allenamenti, problemi di salute e fattori personali che hanno limitato la sua longevità rispetto a pugili con stili più sostenibili, capaci di adattarsi e gestire la propria energia su periodi più lunghi.


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