Seiza (正座,
letteralmente "sedersi correttamente") è il termine
giapponese per indicare la posizione seduta tradizionale.
Generalmente, per sedersi
correttamente, il ginocchio sinistro deve essere posato a terra per
primo, seguito dal destro e dai glutei, che infine appoggiano sui
talloni. Le punte dei piedi possono essere vicine o sovrapposte.
Tradizionalmente le donne si siedono con le ginocchia strette, mentre
gli uomini le divaricano in una certa misura. In alcune arti marziali
come il kendō o l'aikidō lo spazio tra le ginocchia è misurato da
due pugni chiusi.
Sedersi in seiza è usuale in
molte arti tradizionali giapponesi quali la cerimonia del tè (cha
no yu), la calligrafia (shodō) e la composizione floreale
(ikebana).
Storia
Durante la storia giapponese si sono
sperimentate numerose posizioni per sedersi a gambe incrociate. In
base alle circostanze, agli abbigliamenti e ai luoghi alcune hanno
prevalso su altre. Nel periodo Muromachi l'architettura giapponese
faceva grande uso del tatami (la tradizionale pavimentazione
composta di tappeti di paglia di riso intrecciata e pressata) il che,
combinato con la rigida formalità allora predominante nella classe
guerriera per la quale questo tipo d'architettura fu ideata,
contribuì alla nascita dello stile seiza come metodo corretto
per sedersi. Comunque probabilmente non fu prima del diciottesimo
secolo (tra le ere Genroku a Kyōhō nella storia giapponese) che
tutti i giapponesi adottarono questo stile nella vita quotidiana. Nel
Giappone moderno le stanze tradizionalmente arredate con il tatami
e le circostanze in cui si deve rispettare Il seiza sono
diventate piuttosto rare per cui oggi molte persone sono ormai
disabituate al seiza.
Pavimento
Il Seiza consiste nel sedersi a
terra e non su una sedia. Nell'architettura tradizionale giapponese,
i pavimenti delle camere sono piuttosto confortevoli perché
rivestiti da tatami. Il Seiza è, quindi, strettamente
correlato alla pavimentazione tatami. Ci sono occasioni,
comunque, in cui sedersi secondo lo stile seiza su un tappeto
o un pavimento duro è possibile. In molte arti marziali, per
esempio, questa seduta generalmente avviene su pavimenti duri. In
base alla propria collocazione sociale e ad altre convenzioni, è
possibile sedersi secondo lo seiza anche su speciali cuscini
detti zabuton (座布団,
letteralmente dei "futon
su cui sedersi").
Difficoltà
Per chi è ferito oppure troppo anziano
sedersi su appositi sgabelli è considerato tollerabile anche quando
sarebbe richiesto lo stile seiza. Questi speciali sono
trasportabili e chiudibili e possono essere collocati, chiusi, al di
sotto dei piedi diminuendo la pressione sui medesimi. Nelle occasioni
molto formali è tuttavia consigliato almeno tentare di sedersi
secondo lo stile seiza per poi farsi aiutare a sistemarsi
sullo sgabello nel caso il tentativo fallisca o i dolori siano
eccessivi. Gli stranieri hanno in genere estrema difficoltà a
sedersi secondo questa posizione e chi non è avvezzo allo stile
seiza difficilmente riuscirà a resistere oltre i due minuti.
La circolazione infatti rallenta in alcune parti delle gambe e spesso
si manifestano il formicolio o, peggio ancora, la totale
impossibilità di muovere le gambe. Con l'esperienza comunque questi
disturbi tendono a diminuire fino a scomparire quasi del tutto, e i
praticanti esperti dello stile seiza riescono a resistere in
questa posizione a lungo e con disturbi minimi. Alcuni problemi alle
giunture - in particolare il ginocchio - possono però espandersi se
si è tesi a sedersi in tale posizione; particolarmente grave è la
sindrome di Osgood-Schlatter.
Uso
nelle arti tradizionali
Sedersi secondo lo stile seiza è
fondamentale in alcune arti giapponesi, come nelle arti marziali e la
cerimonia del tè, sebbene esista anche la cerimonia del tè da
tavolo, la ryūrei, inventata nel diciannovesimo secolo. Seiza
è anche lo stile di seduta praticato durante l'esecuzione dello
shodo (calligrafia) e dell'ikebana (confezionamento di fiori)
sebbene, con l'arrivo della mobilia moderna in sile europeo, certe
maniere di comportarsi siano ormai considerate obsolete. Molti teatri
che ospitano spettacoli tradizionali come il teatro kabuki ancora
oggi obbligano gli spettatori a sedersi secondo lo stile seiza.
Shikkō
Il camminare sulle propria ginocchia
durante la postura seiza è conosciuto come Shikko (膝行
shikkō,
movimento con le ginocchia) ed è considerato molto più
cortese che alzarsi e camminare in piedi. Questo modo di spostarsi
oggigiorno è raro; lo Shikkō viene utilizzato nei ristoranti
formali, nei ryokan e nell'arte marziale dell'aikidō, in cui i
praticanti apprendono lo shikkō.
Per camminare sulle propria ginocchia
correttamente i talloni devono essere vicini quanto più possibile ed
il corpo deve muoversi come un solo blocco sinergico. Lo shikkō è
considerato uno dei migliori esercizi per il praticante d'aikidō,
dato il coinvolgimento di tutti i muscoli del corpo.
Uso nelle
arti marziali
Nelle arti marziali tradizionali come
il ninpo è buona regola compiere questi movimenti per compiere una
seiza corretta (notare che tale posizione è usata durante i saluti
più formali e rispettosi):
1. Si comincia con un classico
inchino (rei) accompagnato tradizionalmente da parole
di saluto.
2.
Si poggia a terra il ginocchio sinistro (badando a poggiare
al suolo la punta del piede e a tenere le mani sui fianchi).
3.
Si poggia a terra a sua volta il ginocchio destro (sempre
badando alle sopracitate posizioni).
4.
Ci si siede per un momento sui talloni dopodiché ci si
solleva leggermente per cambiare il punto d'appoggio dei piedi, che
dalla punta passa al collo, per poi risedersi sui talloni.
5.
Ci si inchina posando al suolo rispettivamente la mano
sinistra e la mano destra creando con le dita una sorta di triangolo.
6. Durante l'inchino si porta la
fronte a brevissima distanza dal triangolo formato dalle mani
pronunciando le stesse parole del precedente rei.
7.
Ci si rialza riportando rispettivamente la mano destra e la
mano sinistra sui fianchi.
8.
I piedi ritornano ad appoggiarsi sulle punte.
9.
Si porta in avanti il piede destro e poggiando su di esso si
ritorna in posizione eretta.
10. Si fa un altro rei
pronunciando tradizionalmente delle parole di ringraziamento.
Metodi
di seduta alternativi
Agura
La posizione agura, ovvero il
sedersi a gambe incrociate, è considerata informale se paragonata
alla seiza nel caso degli uomini ed è decisamente mal vista se a
praticarla sono le donne.
Kiza
Per sedersi secondo lo stile seiza
è richiesto di poggiarsi sulle ginocchia momentaneamente, con i
talloni tesi verso l'alto; se ci si siede ponendo la caviglia a terra
e toccando il pavimento con gli alluci, la posizione è detta invece
kiza (跪座).
Se si abbassano i piedi a terra completamente, allora si trova seduto
nella posizione seiza. Nello iaido i praticanti si alzano per
impugnare la propria Katana e fendere l'aria dopo aver assunto la
posizione kiza, invece che saltare direttamente dalla
posizione seiza.