L'Uchigatana
(打刀)
è un tipo di spada giapponese forgiata tradizionalmente (nihonto)
ed utilizzata dalla classe dei samurai nel Giappone feudale.
L'uchigatana
viene considerata un'evoluzione del tachi e precorritrice della
katana.
Storia
Dal Periodo Heian al Periodo Muromachi,
la spada principalmente usata sul campo di battaglia era il tachi: la
sua lama lunga ed affilata la rendeva l'arma ideale nel combattimento
a cavallo. Durante il quindicesimo secolo, l'uchigatana
cominciò ad essere sempre più usata e dal periodo Muromachi (dal
1336 al 1573) rivaleggiò alla pari con il tachi come spada
scelta dai samurai.
La parola uchigatana può essere
trovata in diverse opere letterarie sin dal Periodo Kamakura, e
deriva dall'unione della parola uchi che significa "colpire"
con gatana (katana) che significa "spada", il
significato può essere quindi inteso come "spada con cui
colpire". L'uchigatana era originariamente usata da
combattenti di basso rango, come gli ashigaru.
La maggior parte delle uchigatana
costruite durante il primo periodo Kamakura non erano di altissima
fattura, e poiché erano considerate un bene di largo consumo, nessun
esemplare di questo periodo è stato conservato ai giorni nostri. Fu
non prima del periodo Muromachi, quando i samurai cominciarono ad
usare le uchigatana al posto delle più lunghe tachi,
che ne furono costruite di miglior qualità. Durante il Periodo
Momoyama, il tachi fu praticamente del tutto abbandonato e
l'usanza di portare un paio di uchigatana insieme (una lunga
ed una corta), chiamata daisho, divenne uno dei simboli di
riconoscimento più caratteristici per la classe dei samurai.
Descrizione
Stampa giapponese su pezzo di legno del
periodo Edo raffigurante un samurai con il tachi. La lama
affilata del tachi è rivolta verso il basso all'opposto
dell'uchigatana o della katana che avrebbero la lama
rivolta verso l'alto.
La lunghezza dell'uchigatana
durante il Cinquecento è compresa tra i 60 cm ed i 70 cm, con una
robusta sugata (sagoma della lama), una accentuata saki-zori
(curvatura), e poteva essere impugnata con una mano grazie al suo
sottile kasane (spessore della lama misurato nel bordo
posteriore) ed un corto nakago (parte grezza della lama
nascosta dall'impugnatura) che la rendevano relativamente leggera.
Al contrario del tachi,
l'uchigatana era agganciata alla cintura con il lato affilato
della lama rivolto verso l'alto; questo ed il fatto che solitamente
l'uchigatana fosse di dimensioni ridotte rappresentano le
principali differenze tra le due armi.
Diversi furono i motivi che resero
popolare l'uchigatana: era più comoda da indossare alla
cintura e non dava l'impressione di usare un'arma ad asta come invece
faceva il tachi; anche la maggior frequenza di battaglie
combattute a piedi e la necessità di armi più veloci sul campo di
battaglia, furono importanti fattori che decretarono il successo
dell'uchigatana ed indicarono che i combattimenti del periodo
erano cresciuti in intensità. Infine, dato che l'uchigatana
era più corta del tachi, era possibile utilizzarla in un
maggior numero di situazioni come ad esempio all'interno di edifici.
Utilizzi
Al contrario del tachi, con il
quale l'atto di preparare il colpo ed attaccare con la spada erano
due azioni separate, sfoderare l'uchigatana ed abbattere un
nemico divenne una facile, rapida e soprattutto unica azione. Questa
tecnica venne sviluppata nelle discipline del Battojutsu, dello
Iaijutsu e dello Iaidō.