La Combat Hapkido è un'arte
marziale coreana, che deriva esplicitamente dalla più conosciuta e
diffusa Hapkido; essa, infatti, più che una nuova arte marziale è
un nuovo modo di interpretare L'Hapkido.
Diffusione
Questo nuovo stile viene da molti
annoverato come uno stile di nazionalità americana, perché il paese
dove l'hapkido si è diffuso maggiormente sono gli Stati Uniti
d'America, grazie anche alla presenza di una forte e ben organizzata
minoranza coreana.
Proprio in tale paese la pratica
dell'hapkido ha trovato nuovi impulsi tecnici e metodologici, data la
realtà americana con la sua sensibilità verso le problematiche
della difesa personale, a causa dei diffusi episodi di violenza da
strada. Tali impulsi trovano piena applicazione nell'opera del
maestro John Pellegrini, con la creazione del Combat Hapkido, e con
la nascita dell'International Combat Hapkido Federation,
fondata nel 1992, organizzazione della quale G. M. Pellegrini è il
Presidente. Il maestro Pellegrini, IX dan Kido, uno dei pochissimi
occidentali a poter vantare una simile qualifica, ha sottoposto
l'intero bagaglio dell'hapkido ad un esame approfondito, alla luce
della necessità di una moderna ed efficace difesa personale senza
ignorare l'apporto delle tecniche tradizionali, riuscendo anzi ad
ottenere il riconoscimento del Combat Hapkido da parte della Korea
Kido Association e della World Kido Federation.
Tecniche
Lo scopo principale del Combat Hapkido
è dunque "pura difesa personale", e ciò esclude ogni
tentazione sportiva ed agonistica. Il fine di ogni tecnica è di
avere il massimo controllo ed infliggere il massimo danno
all'aggressore con il minimo dispendio di energia in ogni situazione
possibile.
In sostanza il
lavoro della Combat Hapkido ha alle spalle una ricerca scientifica
che studia le più probabili tecniche, posizioni e atteggiamenti
utili per la propria difesa personale puntando su leve articolari,
difesa DA armi (quali coltello, bastone e contro la sempre più
frequente "bottigliata in testa da bar"), difesa CON armi
(quali coltello, bastone, nunchaku ecc..), proiezioni, calci, punti
di pressione, pugni, gomitate e ginocchiate e studiando le più
naturali reazioni di chi subisce e di chi effettua una tecnica
cercando di insegnare all'allievo come muoversi di conseguenza.
Naturalmente quando si parla di difesa personale si sottintende una
situazione di pericolo "in strada", ciò vuol dire che
molte delle reazioni fisiche e mentali dell'aggressore e della
vittima sono imprevedibili, perciò oltre che di una preparazione
fisica e tecnica un allievo di Combat Hapkido necessita, per poter
mettere in pratica le tecniche apprese (in una situazione di pericolo
"da strada" ovviamente), una grande preparazione mentale e
psicologica.
Nonostante l'ingente numero di tecniche che formano
la Combat Hapkido, questa arte marziale ha trovato la sua effettiva
forma grazie alla eliminazione di molte tecniche e di altrettanti
movimenti classici dell'Hapkido tradizionale, considerati dal maestro
Pellegrini "inutili" in una situazione di pericolo reale.
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