lunedì 2 ottobre 2017

Guan dao

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La Lama di Guān (關刀, 关刀, Guāndāo, Kuan tao) è un'arma inastata cinese equivalente al falcione in uso alle forze di fanteria dell'Europa medievale. È composto da una massiccia lama monofilare, con dorso dalla linea frastagliata, inastata su di un'impugnatura lignea o ferrea di circa 1,5 m.
Il guan dao è oggi utilizzato in diverse arti marziali cinesi: per esempio lo si trova sia nello stile shaolinquan sia nel taijiquan. La caratteristica principale dell'arma sono gli attacchi circolari, che sfruttano la lunghezza dell'arma e la rotondità della lama.

Nome

Il nome dell'arma si compone di due ideogrammi:
  • lama , , dāo, tao;
  • , , Guān, Kuan che deriva da Guan Yu, cioè il generale cinese, a cui il Romanzo dei Tre Regni, attribuisce l'utilizzo di questo tipo di arma, tanto da legarla al suo nome: guan dao significa quindi "lama di Guan".
Quest'arma è conosciuta anche con il nome più generico di Grande Lama 大刀, 大刀, dàdāo, ta tao oppure grande lama delle primavere e degli autunni (春秋大刀, 春秋大刀, chūnqiū dàdāo, chun chiu ta tao), o anche Lama (a forma) di luna crescente del Drago Verde (青龍偃月刀, 青龙偃月刀, qīnglóng yǎnyuèdāo, ching lung yan yue tao).



Storia

Il Guandao è in realtà era conosciuta come "Lama (a forma) di luna crescente del Drago Verde" (Qing Long Yan Yue Dao -青龍偃月刀, 青龙偃月刀, qīnglóngyǎnyuèdāo, ching lung yan yue tao). Sebbene il Romanzo dei Tre Regni ne descriva l'uso nel periodo che va dal 169 al 280 da parte di Guan Yu (162-219), i documenti storici ne riscontrano l'esistenza solo a partire dall'epoca della Dinastia Song. Ciò non è strano se si pensa che il Romanzo dei Tre Regni è stato scritto durante la Dinastia Ming.
Il nome Qīnglóng Yǎnyuèdāo è citato:
  • nel Wujing Zongyao o Riassunto delle Questioni dei Classici Militari (武經總要, 武经总要, Wǔjīng Zǒngyào, Wu Ching Tsung Yao),
  • nel Wubei Zhi (武備志, 武备志, wǔbèizhì, wu pei chi)
  • e nel Huangchao Liqi Tushi (皇朝禮器圖式, 皇朝礼器图式, huángcháolǐqìtúshì , huang ch'ao li chi tu shi).
Questi sono tutti importanti trattati militari rispettivamente scritti in epoca dei Song, dei Ming e dei Qing.
L'utilità marziale di questa arma è difficile da valutare, perché il suo maneggio era richiesto per poter superare gli esami imperiali militari. Durante la Dinastia Qing si facevano tre prove: tiro con l'arco, sollevamento pesi e danza con la Grande Lama (Dadao). Ognuna di queste prove serviva a determinare il livello nei gradi imperiali. Per quanto riguarda il Dadao sono riportati tre pesi: 一百二十斤 yībǎi'èrshíjīn (60 kg)、一百斤 yībǎijīn (50 kg)、八十斤 bāshíjīn (40 kg). Nel museo di Shanhaiguan è conservata una Dadao,del peso di 83 chili.

Il Qinglong Yanyuedao nel Romanzo dei Tre Regni

Secondo il Romanzo dei Tre Regni Guan Yu forgiò personalmente la sua "Lama (a forma) di luna crescente del Drago Verde" ed in seguito si distinse per l'uso in battaglia della stessa. Nel romanzo è descritta come una "mostruosità" del peso di oltre 40 kg e proprio questo peso fa supporre che anche l'asta fosse di metallo, proprio come è riscontrabile nei Guandao che servivano negli esami imperiali.
Guan Yu è un personaggio realmente esistito, che assieme ad altri personaggi storici della sua epoca è divenuto protagonista di una saga di racconti epico-cavallereschi che sono stati riuniti nel famoso Romanzo dei Tre Regni. In seguito alla fama aggiunta dal successo del romanzo è assurto al ruolo di divinità in qualità di dio della guerra e di dio dei funzionari pubblici. La storiografia cinese ha approfonditamente studiato la biografia di questo personaggio. Tao Hongjing (陶弘景; 456-536 AD) documenta nel Gujin Daojianlu (古今刀劍錄, 古今刀剑录, gǔjīndāojiànlù, ku chin tao chien lu) che Guan Yu forgiò una coppia di sciabole utilizzando il ferro che egli stesso ha raccolto dal monte Wudu (武都山, 武都山, wǔdūshān, wu tu shan). Si pensa che questo racconto abbia ispirato la storia di Guan Yu che avrebbe creato la propria arma, ma allo stesso tempo ciò indica che molto probabilmente egli non utilizzò un'arma con un lungo manico.

Il Dadao nel Shuihu zhuan

Un altro romanzo epico/cavalleresco dell'epoca Ming descrive un personaggio, tra l'altro anch'egli con il cognome Guan, che utilizza il Dadao. Lo Shuihu zhuan infatti presenta Guan Sheng (關勝, 关胜, Guān Shèng, Kuan Sheng) che ha come arma preferita la Grande Lama, che ne è anche il soprannome.

Aspetto

Secondo la Enciclopedia delle Arti Marziali Cinesi il Dadao si compone delle seguenti parti principali:
  • la lama (刀身, 刀身, dāoshēn, tao shen) di circa 55 cm;
  • una guardia (護手, 护手, hùshǒu, hu shou) di metallo;
  • l'impugnatura (刀把, 刀把, dāobà, tao pa), che è un'asta di legno o di ferro.
Il Dadao utilizzato nelle moderne attività sportive ha una lunghezza complessiva variabile di circa 165/200 cm. Nei modelli antichi, la testa di mazza era spesso sostituita da un calzuolo vero e proprio, atto a colpire di punta l'avversario rovesciando la presa sull'arma. Come in quasi tutte le armi cinesi, sia la lama che il puntale possono essere dotati di anelli che hanno lo scopo di confondere l'avversario con il loro movimento e il rumore.



Parti della Lama

la lama (刀身, 刀身, dāoshēn, tao shen) possiede a sua volta queste parti distinte:
  • punta (刀頭, 刀头, dāotóu, tao t'ou);
  • filo (刀刃, 刀刃, dāorèn, tao ren);
  • dorso (刀背, 刀背, dāobèi, tao pei);
  • piatto (刀盤, 刀盘, dāopán, tao p'an)..
Sul dorso è fissata una nappa (刀穗, 刀穗, dāosuì, tao sui)

Parti dell'impugnatura

L’impugnatura a sua volta possiede:
  • impugnatura alta (上把, 上把, shàngbǎ, shang pa);
  • impugnatura media (中把, 中把, zhōngbǎ, chung pa);
  • impugnatura bassa (下把, 下把, xiàbǎ, hsia pa);
  • puntale (把尖, 把尖, bǎjiān, pa chien) di ferro.

Guandao e Naginata

Il Guan dao è per certi versi simile al naginata giapponese, poiché anche l'arma nipponica rassomiglia fortemente il falcione inastato occidentale e pare sia stata sviluppata proprio partendo dall'archetipo della famosa arma inastata cinese. Caratteristica tipica del naginata era ed è però l'utenza principalmente femminile: arma di notevoli dimensioni ma peso contenuto, il lungo falcione giapponese poteva infatti permettere alla "donna del guerriero" (buke) di affrontare un avversario più grosso e più forte tenendolo ad una buona distanza onde vanificarne la superiorità fisica e risolvere lo scontro basandolo unicamente sull'abilità nel maneggio dell'arma. Il guan dao invece, come il falcione occidentale, era arma pesante e potente, destinata a soldati impegnati ad affrontare cavalieri massicciamente corazzati, per cui è più probabile che dal Guan dao sia invece derivato prima il Bisentō, il quale sarebbe a propria volta il precursore della naginata.

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