domenica 1 ottobre 2017

Guan Yu

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Guān Yǔ, (關羽, 关羽, Guān Yǔ, Kuan Yu) nome di cortesia Yúncháng (云長, 云长, yúncháng , yun chang) (162 – 219), è stato un generale e guerriero cinese, vissuto nella Cina antica. Fu considerato un eroe e le sue imprese sono state rese famose dal Romanzo dei Tre Regni.
In seguito è stato divinizzato con i nomi di Imperatore Guān (關帝, 关帝, Guāndì, Kuan Ti), abbreviazione del titolo taoista Santo Imperatore Guān (關聖帝君, 关圣帝君, guānshèngdìjūn, Kuan sheng ti chun), ed anche Signore Guān (關公, 关公, Guāngōng, Kuan Kung).

Fonti storiche sulla vita di Guān Yǔ

Il più autorevole resoconto sulla vita di Guān Yǔ sono le Cronache dei Tre Regni (三國志, 三国志, sānguózhì, san kuo chi).

Aspetto fisico

Nelle fonti storiche non esistono descrizioni dell'aspetto di Guān Yǔ, se non la sua barba che è descritta nelle Cronache dei Tre Regni. Tradizionalmente è dipinto con il volto rosso ed una lunga barba. La faccia rossa deriva dalla sua descrizione nel primo capitolo del Romanzo dei Tre Regni, infatti il romanzo ne racconta l'incontro con Liu Bei e dice che Guān Yǔ aveva una barba di 46 centimetri e il viso del colore del frutto del giuggiolo nero, occhi come quelli di Fenice e sopracciglia cispose; con un'aria dignitosa ed apparenza maestosa. È spesso rappresentato con un vestito verde sotto l'armatura, mentre impugna una "Lama crescente del Drago Verde", Qing Long Yan Yue Dao - 青龍偃月刀, che in suo onore fu chiamata Guan dao del peso di 18,25 kg.

Gli inizi

Le Cronache dei Tre Regni riferiscono che Guān Yǔ è nato a Xie (, , Xiè, Hsie), nella Prefettura di Hedong (河東郡, 河东郡, hédōngjùn, He Tong Chun), che attualmente è la città di Yuncheng nella provincia di Shanxi, inoltre asseriscono che egli era particolarmente versato nella lettura del Zuo Zhuan (左氏傳, 左氏传, zuǒshìzhuàn, Tsuo Shi Chuan). Più avanti negli anni fu costretto ad andarsene dalla propria città dopo aver commesso un grave crimine e si trasferì nella Prefettura di Zhuo (涿郡, 涿郡, zhuōjùn, Chuo chun ), attuale città di Zhuozhou nella provincia di Hebei. Quando, nel 180 A.c., scoppia la Rivolta dei Turbanti Gialli, Guān Yǔ e Zhang Fei si unirono alla milizia volontaria creata da Liu Bei e tutti assieme aiutarono Zou Jing (鄒靖, 邹靖, Zōu Jìng, Chou Ching) a sopprimere la rivolta. Liu Bei fu premiato con la nomina a governatore di Pingyuan (平原), mentre Guān Yǔ e Zhang Fei furono messi sotto il suo comando come condottieri di distaccamenti di soldati.
Era bravo sia nel combattere (sconfisse in duello una trentina di ufficiali nemici) sia nel guidare eserciti, fu una delle figure chiave del regno di Shu (, Shǔ), nato verso il 220. Dopo mille battaglie, venne infine catturato in una trappola tesa da Lu Meng, uno dei comandanti del regno di Wú (, 222-280) e, rifiutando la resa, venne giustiziato. Si dice che prima di morire disse "Se non posso uccidere Lu Meng da vivo, lo farò da morto!" La leggenda racconta che così accadde: il suo fantasma inseguì Lu Meng, portandolo alla morte. Tra le sue vittime ricordiamo il potentissimo generale di Dong Zhou Hua Xiong, i generali di Yuan Shao, Yan Liang e Wen Chou e molti ufficiali Wei, tra cui Qin Qi, Bian Xin e Kong Xiu. Sconfisse in duello inoltre Yu Jin. Insieme a Zhang Fei e Liu Bei sconfisse Lu Bu a Hu Lao, salvando Gongsun Zan.Insieme a Zhang Liao e Lu Bu ,Guan Yu è uno dei più grandi guerrieri di tutto il periodo dei tre regni.
Nella mitologia cinese è considerato dio della guerra e delle arti marziali mistiche, anche se tuttavia si tratta di una divinità amante della pace e poco propensa a spargere sangue dei deboli.


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