venerdì 5 gennaio 2018

Hāfu

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Hāfu (ハーフdall'inglese half, "metà") è un termine giapponese usato per riferirsi ai figli di unioni tra giapponesi e stranieri. Guadagnò notevole popolarità negli anni settanta del XX secolo, divenendo il termine predominante per indicare i giapponesi di origine multietnica. Nonostante questi ultimi siano stati spesso oggetto di discriminazione, soprattutto nel periodo successivo la fine della seconda guerra mondiale, il termine in sé non possiede connotazioni negative, a differenza di altri vocaboli utilizzati in passato, come per esempio ainoko.

Terminologia

Hāfu (ハーフdall'inglese half, "metà") è il termine predominante per indicare una persona nata dall'unione di un genitore giapponese e di uno non giapponese. Gli hāfu sono di solito originari del Giappone, cioè nati nel territorio giapponese e cresciuti ed educati secondo la cultura del luogo, e, a dispetto del loro aspetto fisico, sono a tutti gli effetti giapponesi. Il termine viene utilizzato soprattutto dai media e di per sé non possiede connotazioni negative, benché alcuni giapponesi appartenenti a questa categoria non si vi identifichino a causa delle sue implicazioni di inadeguatezza, mancanza e incompletezza. Altri ancora ritengono invece che il termine sia equanime, poiché utilizzato senza allusioni al significato inglese originario.
Prima della diffusione del termine hāfu vi erano altre parole utilizzate per descrivere i figli nati da unioni miste, per esempio ainoko (合の子 "figlio di miscuglio"), che divenne comune dopo la seconda guerra mondiale e che finì successivamente in disuso a causa delle sue connotazioni razziste. Il termine era usato sia per le persone che per gli animali, ed era strettamente legato alle accezioni negative di povertà, illegittimità e impurità. Dopo la fine dell'Occupazione venne rimpiazzato gradualmente dal più neutrale konketsuji (混血児 "bambino di sangue misto"), ma anche a questa parola venne attribuito un taglio negativo, in quanto associata al militarismo statunitense. Altri termini più moderni sono kokusaiji (国際児 "bambino internazionale") e daburu (ダブル dall'inglese double, "doppio"). Quest'ultimo non ha ricevuto il totale consenso sul suo utilizzo, ed è, anzi, rifiutato da numerosi giapponesi di origine multietnica, poiché andrebbe a contraddire la peculiare modestia propria della lingua giapponese.

Diffusione

È difficile stabilire quante persone di origine multietnica risiedano in Giappone, poiché il governo non identifica gli abitanti in base all'etnia ma in base alla nazionalità. Una stima riferita al 2010, comunque, indicava che un bambino su trenta era nato in un famiglia nella quale almeno uno dei due genitori non era giapponese, mentre un'altra statistica rivelava che un matrimonio su diciotto era misto; uno su dieci nella sola Tokyo.

Storia

La percezione nei confronti delle persone di origine multietnica da parte dei giapponesi ha subito dei cambiamenti nel corso della storia, che vide susseguirsi periodi di indifferenza ad altri caratterizzati da insofferenza e discriminazioni. Nel periodo Edo, il tradizionale preconcetto inculcato nelle menti dei giapponesi prevedeva la suddivisione tra "noi giapponesi" e "tutti gli altri", a differenza di quanto accadeva in altre culture, per esempio in Europa, in cui le maggiore differenze sociali si riscontravano tra "bianchi" e "neri". Queste idee, tuttavia, ebbero poche conseguenze fino ad almeno tutta la durata dei periodi Meiji e Taishō e parte del periodo Shōwa.
Nel periodo successivo la fine della seconda guerra mondiale, di conseguenza all'occupazione alleata, i casi di discriminazione nei confronti degli hāfu divennero piuttosto comuni. I motivi principali che spinsero la società giapponese a riconsiderare la posizione dei giapponesi di discendenza mista furono la crescita esponenziale del numero di questi ultimi, la percezione dell'opinione pubblica che questo numero fosse ancora più grande di quanto effettivamente fosse in realtà e il fatto che molti di essi fossero figli di famiglie di ceto sociale basso. Per la maggior parte si trattava di bambini nati dalle relazioni tra giapponesi e statunitensi, i quali erano arrivati in massa nel Paese nipponico durante il periodo occupazionista. In un primo momento tali relazioni erano scoraggiate dal governo statunitense, il quale raccomandava ai propri uomini di evitare qualsiasi assunzione di responsabilità nella crescita e nel mantenimento di eventuali figli nati da relazioni con le donne del luogo. Ciò comportò un massiccio aumento dei casi di abbandono almeno fino al 1952, anno in cui le restrizioni in tal senso vennero abolite. Ciò nonostante, la maggioranza dei nippo-statunitensi che risiedeva in Giappone nel periodo post-bellico consisteva proprio nei bambini abbandonati o rimasti orfani, i quali divennero bersaglio di pregiudizi e discriminazioni. I casi più diffusi interessavano soprattutto coloro che possedevano come caratteristica distintiva un colore di pelle diverso da quello dei giapponesi comuni, per esempio pelle nera o bianca. L'accesso a servizi pubblici, in particolare le scuole, era fortemente limitato e, nel caso vi fosse la possibilità di accedervi, essi finivano per essere bersagli di violenza verbale, venendo apostrofati per esempio con termini dai connotati spregiativi quali gaijin (外人 "straniero"), kuronbo (黒んぼ "negro") o hitokui jinshu (人食い人種 "cannibale"). Vi erano casi di disparità anche in ambito lavorativo, con gli hāfu spesso relegati a lavori umili e poco retribuiti.
La situazione migliorò solo a partire dagli anni settanta, grazie soprattutto al cosiddetto konketsu būmu (混血ブーム "boom della razza mista"), un periodo durante il quale l'industria dell'intrattenimento giapponese scritturò numerosi artisti di origine mista, tra i quali le più conosciute erano il gruppo musicale pop Golden Half, composto da cinque ragazze di origine euroasiatica. Da quel momento musicisti, modelli, star dello sport e attori di origine mista divennero personalità sempre più richieste e presenti nel mondo dello spettacolo, contribuendo alla crescita della familiarità dei giapponesi verso gli hāfu senza tuttavia eliminare, ma addirittura accrescendo, i diversi stereotipi nei confronti degli stessi.
Nel Giappone degli anni settanta i giapponesi di discendenza mista potevano trovare difficoltà in ambito sociale e sentimentale, e sovente erano vittime di stereotipi riguardanti la sfera sessuale, venendo additati come promiscui e molto più attivi rispetto alla media giapponese. Le donne hāfu, anche per questo motivo, trovavano facilmente lavoro come modelle, accompagnatrici e hostess nei night club o ragazze-copertina per riviste di moda o a carattere pornografico. L'immagine erotica associata loro malgrado, inoltre, impediva agli hāfu di trovare marito o moglie: la maggior parte di essi, cresciuti come comuni giapponesi, avevano interesse nel trovare un partner che condividesse lo stesso background culturale, ma essendo dei giapponesi solo per metà, venivano spesso rifiutati. Molti di essi perciò erano costretti a limitare le proprie relazioni a quelle con altri hāfu. Tale problematica risulterebbe essere diffusa anche nel Giappone contemporaneo, dove i rapporti sociali degli hāfu con i giapponesi "puri" sembrerebbero essere più difficili da stabilire rispetto a quelli con altri hāfu.
All'inizio degli anni duemila l'immagine degli hāfu era fortemente associata ai figli di famiglie di ceto sociale medio-alto, poiché essi venivano sovente iscritti a scuole private internazionali o scuole militari dove, oltre a limitare gli imprevisti legati alla discriminazione e al bullismo, avrebbero potuto ricevere un'educazione adatta sia alla cultura giapponese, sia alla cultura di Paesi differenti. Ciò nonostante, vi sono altresì numerosi hāfu appartenenti a un ceto sociale più basso, e soltanto alcuni di loro hanno la possibilità di accedere a tali scuole.

Contesto sociale

La questione va inquadrata nel contesto particolare della cultura giapponese, prendendo in considerazione la mentalità del popolo giapponese, noto per essere orgoglioso della propria omogeneità etnico-culturale e razziale. Benché il Giappone si autoconsideri una "società multinazionale" (多国籍社会 takokuseki shakai), permane ancora il concetto di "nazione monoetnica" (単一民族国家 tan'itsu minzoku kokka), esemplificato dal controverso discorso del 2005 dell'allora primo ministro giapponese Tarō Asō, il quale descrisse il Giappone come una nazione di «una razza, una civiltà, una lingua e una cultura». A causa di ciò numerosi hāfu, benché siano nati e cresciuti in Giappone, siano madrelingua giapponesi o posseggano il passaporto giapponese, vengono trattati alla stregua di cittadini stranieri, o classificati come kokuseki fumei (国籍不明 letteralmente "di nazionalità sconosciuta"). Inoltre, in una società all'interno della quale essere "diversi" viene visto come un'anomalia o quantomeno un qualcosa da evitare, le appariscenti caratteristiche fisiche degli hāfu, in molti casi piuttosto differenti dai giapponesi comuni, possono portare a casi di bullismo o ostracismo. Il "non sembrare un giapponese", ma anche le difficoltà nel padroneggiare correttamente la lingua giapponese, sono tra le cause più comuni di esclusione sociale tra i bambini hāfu in Giappone. Gli hāfu che sono fondamentalmente indistinguibili dai giapponesi comuni, sia fisicamente che nel comportamento, sono quindi esenti da questo tipo di trattamento. A questo proposito non sono rare le storie di bambini di discendenza mista che, per evitare di essere maltrattati a scuola, evitano di ostentare la propria conoscenza dell'inglese (o di qualsiasi altra lingua straniera); altri chiedono al genitore di madrelingua straniera di non farne uso in pubblico, evitando così potenziali situazioni spiacevoli.
Il film documentario Hafu del 2013 racconta le esperienze di alcuni hāfu e le difficoltà che debbono affrontare vivendo in Giappone.



giovedì 4 gennaio 2018

Zhuge Liang

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Zhuge Liang (諸葛亮, 诸葛亮, Zhūgě Liàng, Chu-ko Liang), nome di cortesia Kongming (孔明, 孔明, Kǒngmíng, Kung-ming) (Yinan, 181 – Pianure di Wuzhang, 234) , è stato un militare e stratega cinese.
Era il Primo Ministro di Shu durante il periodo dei Tre Regni in Cina. È spesso ricordato come il più grande e dotato stratega della sua era.
Spesso dipinto con una tunica e un ventaglio di penne di gru, Zhuge non era solo un importante stratega militare e uomo di stato; era anche un dotato studioso e inventore. La sua reputazione di intelligente e colto studioso cresceva anche mentre viveva in relativa reclusione, dandogli il nome di "Wòlóng" (臥龍, o "Drago Dormiente").
Zhuge è un raro nome composto da due famiglie. Il suo nome è diventato sinonimo di intelligenza e tattica nella cultura cinese.

Vita

Giovinezza

Zhuge Liang nacque a Yangdu (陽都) in Langya (琅琊), ora Yinan (沂南), nella provincia di Shandong. Era il secondo di tre fratelli e rimase orfano in giovane età; sua madre morì quando aveva nove anni e suo padre quando ne aveva dodici. Suo zio crebbe lui e le sue sorelle. Quando Cao Cao invase Shandong nel 195, la sua famiglia fu costretta a fuggire a sud e suo zio morì poco dopo di malattia.
Entrambe le sue sorelle erano sposate con membri di importanti famiglie con numerose relazioni nella zona. Per dieci anni abitò a Longzhong (隆中; ora provincia di Hubei) con i fratelli Zhuge Jin e Zhuge Jun (諸葛均), vivendo una tranquilla vita di campagna, coltivando di notte e studiando di giorno.
Sviluppò amicizie con gli intellettuali locali. La sua reputazione crebbe e venne nominato "Drago Dormiente", ad indicare la sua saggezza in vari campi e i suoi nobili punti di vista. Sposò la figlia di Huang Chengyan, la cui moglie era la sorella di Lady Cai (moglie del signore della guerra Liu Biao e sorella di Cai Mao). Si dice che il nome della moglie di Zhuge Liang fosse Huang Yueying. La famiglia Huang aveva anche rapporti con diversi altri importanti clan della regione.

La scalata al successo

Il signore della guerra Liu Bei viveva nella vicina città di Xiangyang. Zhuge Liang si unì a Liu Bei nel 207 dopo che Liu Bei venne in visita personalmente da lui per tre volte. Zhuge Liang presentò il suo piano per Longzhong a Liu Bei e si avviò verso Wu per formare un'alleanza fra il suo governatore Sun Quan e Liu Bei.
Nella Battaglia di Chibi del 208, le armate alleate di Liu Bei e Sun Quan sconfissero Cao Cao, così Liu Bei riuscì a creare il suo regno. Il romanzo storico Romanzo dei Tre Regni dice che Zhuge Liang chiamò un vento da sud est per permettere a Huang Gai di mettere in atto un attacco incendiario alle navi di Cao Cao. In realtà, comunque, fu Zhou Yu ad ideare il piano. Secondo la tradizione, il vento è stato attribuito sia alla magia di Zhuge Liang sia alla sua abilità di fare accurate previsioni sul clima.
L'alleanza con Sun Quan venne rotta quando il generale Wu Lü Meng invase la provincia di Jing nel 219 mentre il suo protettore Guan Yu era alla Battaglia di Fancheng. Guan Yu venne catturato e decapitato dalle forze di Wu. Liu Bei era infuriato per la morte del suo fedele compagno e ignorò tutte le richieste dei suoi subordinati a tornare indietro. Condusse l'esercito contro Wu e venne sconfitto nella Battaglia di Yiling da Lu Xun. Liu morì nella fortezza di Baidicheng dopo un'umiliante ritirata verso i propri confini. Dopo la morte di Liu Bei, Zhuge Liang divenne il cancelliere di Shu Han sotto Liu Shan, figlio di Liu Bei. Riaffermò l'alleanza con i Wu. Malgrado la richiesta di Liu Bei di far assumere a Zhuge Liang il controllo di Shu qualora Liu Shan si dimostrasse un leader incompetente, Zhuge declinò l'offerta e continuò a servire Liu Shan con impeccabile lealtà.

Spedizione a Sud

Durante il suo regno come reggente, Zhuge Liang pose come obiettivo di Shu di ripristinare la Dinastia Han, che secondo il loro punto di vista era stata usurpata da Wei. Zhuge Liang capì che prima di attaccare Wei, era necessaria una completa riunione di Shu Han. Era preoccupato che le tribù di Nanman nel sud potessero ribellarsi e premere nei dintorni della capitale a Chengdu mentre stava guidando le armate ad attaccare i Wei a nord. Zhuge Liang decise così di occuparsi prima del sud.
Ma Su, fratello di Ma Liang, propose a Zhuge Liang di conquistare la fiducia delle popolazioni Nanman e sfruttare il loro supporto invece di usare la forza militare per sottometterli tutti. Zhuge Liang ignorò il consiglio di Ma Su e sconfisse il leader ribelle, Meng Huo, per sette volte, liberandolo ogni volta.
Meng Huo accettò di unirsi a Zhuge Liang in una genuina acquiescenza. Zhuge Liang lo pose a governatore della regione per ottenere la felicità della popolazione ed assicurare i confini Shu a sud. Questo significava che la spedizione a nord di Zhuge Liang si sarebbe svolta senza disordini interni. Zhuge Liang ottenne inoltre delle risorse dal sud e in seguito inizio il suo attacco al nord.

Spedizione a Nord

Dal 228 fino alla sua morte nel 234, Zhuge Liang comandò cinque diverse spedizioni contro Wei, ma fallirono tutte tranne una. I fallimenti erano di solito causati da scarsità o esaurimento di scorte di cibo piuttosto che dalle sconfitte militari. L'unico guadagno permanente fu la conquista di Wudu (武都) e Yinping (陰平).
Durante la prima spedizione a nord, Zhuge Liang convinse Jiang Wei di Wei a disertare e unirsi a Shu. Jiang Wei sarebbe diventato uno dei migliori ufficiali di Shu ed ereditò gli ideali di Zhuge Liang. Nella quinta spedizione, Zhuge morì di malattia nell'accampamento nella Battaglia delle Pianure di Wuzhang all'età di 54 anni. Su raccomandazione di Zhuge, Liu Shan commissionò Jiang Wan a succedergli come reggente.
Nel Romanzo dei Tre Regni, Zhuge Liang tentò di allungare la durata della sua vita di vent'anni. Fallì poiché il rituale venne disturbato da Wei Yan, che si precipitò ad avvisarlo dell'avanzare delle truppe di Wei. Il romanzo riporta anche una storia di Zhuge Liang che consegna i 24 Volumi di Strategia Militare (兵法二十四篇) a Jiang Wei prima della propria morte.



mercoledì 3 gennaio 2018

Liu Bei

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Liu Bei (劉備, 刘备, Liú Bèi, Liu Pei), nome di cortesia Xuande (玄德, 玄德, Xuándé, Hsuan-te) (161 – 21 giugno 223) , è stato un generale cinese. Fu il primo sovrano del regno Shu, durante periodo dei tre regni, fratello giurato di Guan Yu e Zhang Fei dedicò la sua vita alla restaurazione della dinastia Han della quale si dichiarò successore una volta che questa cadde in modo definitivo con l'incoronazione di Cao Pi come imperatore della dinastia Wei.
Combatté insieme ai fratelli nella rivolta dei turbanti gialli e nell'attacco al tiranno Dong Zhuo a Hu Lao. Lu Bu, generale temuto da tutti gli offrì il suo aiuto mentre questi serviva come prefetto ma fu solo per sottrargli il castello di Xia Pi; Liu Bei chiese aiuto a Cao Cao, il quale aveva un'ottima opinione del giovane prefetto: l'armata di Cao Cao usò un fiume vicino al castello per allagarlo, e l'armata di Lu Bu ormai sicura della sconfitta e spinta dai comportamenti del loro comandante sempre più abbietti si arresero consegnandolo a Cao Cao.
Liu Bei uscì però presto dall'influenza di Cao Cao e si alleò con Yuan Shao nella guerra per il controllo dell'e piane centrali, con la sconfitta dell'esercito di Yuan Shao Liu Bei si rifugiò a sud dove fu raggiunto dal fratello Guan Yu che aveva combattuto per un certo periodo per Cao Cao, ignaro delle peregrinazioni di Liu Bei. La grande svolta di Liu Bei fu l'annessione fra i ranghi del suo esercito di Zhuge Liang, stratega di incredibile abilità, che consigliò lui la "tattica dei tre regni", il modo di agire per poter dividere la Cina in tre e occupare un terzo, per poi tentare la conquista degli altri 2 territori. La figura carismatica di Liu Bei portò a un esodo di civili (circa 100.000) che seguirono il suo esercito inseguito dalle truppe di Cao Cao a sud. L'esercito incredibilmente rallentato fu raggiunto presso Chang Ban dove nella confusione la famiglia di Liu Bei fu lasciata indietro: Zhao Yun si aprì la strada a cavallo fra le file nemiche, salvò Liu Chan, figlio del proprio signore e ritornò sano e salvo col bimbo ancora in fasce. L'avanzata delle truppe di Cao Cao fu fermata da Zhang Fei su un ponte, che dopo aver terrorizzato le truppe nemiche lo fece crollare, e dall'arrivo di Guan Yu con la flotta e rinforzi. Liu Bei fermò l'avanzata a sud dell'esercito di Cao Cao in un'alleanza con Sun Quan, signore di Wu nella battaglia navale di Chi Bi grazie all'aiuto dei tre grandi strateghi Zhuge Liang, Pang Tong e Zhou Yu.
In seguito il virtuoso comandante conquistò i territori del sud, sconfiggendo il suo capoclan Liu Zhang nell'assedio di Cheng Du, dove sottomise il potente generale Ma Chao e dove Pang Tong fu assassinato da Zhang Ren in un'imboscata.
Si era dunque realizzato il piano di Zhuge Liang che prevedeva una Cina divisa in tre, ora contesa fra Shu, Wu e Wei.
Il vero nemico di Shu era Wei, che fra i tre era lo stato più potente, per questo Zhuge Liang propose un'alleanza con Wu contro il comune nemico: Wu attaccò Wei nella regione di He Fei, venendo però respinta nonostante una vittoriosa avanzata iniziale ed una schiacciante superiorità numerica, e Liu Bei ordinò di attaccare nel territorio di Jing, che era un punto strategico fra i tre regni. Questa campagna, guidata da Guan Yu chiamato "dio della guerra" vide la propria disfatta durante l'assedio del castello presso Fan, difeso dal generale Cao Ren a causa dell'arrivo di rinforzi da Wei portati dal generale Xu Huang e dal tradimento del regno di Wu, che vide l'assedio come un'occasione di riportare Jing sotto il proprio controllo. Guan Yu e suo figlio Guan Ping furono uccisi dopo essersi ritirati a Mai da un'imboscata dello stratega di Wu, Lu Meng. Zhang Fei fu assassinato poco più tardi dai suoi uomini, stanchi dei soprusi del comandante ubriacatosi per il dolore della perdita del fratello. Nel 223 Liu Bei si trovò quindi solo e decise di intraprendere una campagna punitiva contro Wu.
L'esercito di Wu, guidato dal giovane e acuto Lu Xun aspettò le truppe di Shu ad Yi Ling. La battaglia si presentava molto cruenta, Lu Xun aspettò i primi segni di stanchezza delle truppe nemiche, sfiancate dopo una la lunga marcia e attaccò col fuoco, bruciando i viveri nemici e lanciando un contrattacco a sorpresa trasformando le armate di Shu in un macello. L'esercito di Shu riuscì a ritirarsi ma le perdite furono devastanti, e Liu Bei stesso morì di malattia poche settimane dopo.

martedì 2 gennaio 2018

Sanda

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Il Sanda (Disseminare i colpi, da 散打, 散打, sàndǎ, San-ta)), noto anche come Sanshou (Disseminare le mani, da 散手, 散手, sǎnshǒu, San-shou)) o boxe cinese, è uno sport da combattimento cinese uno contro uno.

Il nome

Sanda è un termine composto dai due ideogrammi San (disperdersi, dileguarsi, dissipare, spargere, diffondere, disseminare, da , , sàn, San)) e Da (battere, colpire, percuotere, rompere, azzuffarsi, picchiarsi, fare a pugni, costruire, forgiare ecc., da , , dǎ, Ta)) che può essere tradotto con combattimento libero.
Il vocabolo sanda fa la sua comparsa per la prima volta nel 1979, mentre il più antico è sanshou.
«Con sanda 散打 o sanshou 散手 (combattimento libero) si intende il combattimento libero a mani nude nato e sviluppatosi in seno alle arti marziali cinesi.....I due termini sanshou 散手 e sanda 散打 sono dunque sinonimi intercambiabili nella percezione cinese. Sanshou 散手 è tuttavia usato anche per indicare il combattimento libero in ogni sua forma, mentre sanda 散打 è impiegato prevalentemente in ambito sportivo.»
(Sanda)
Alcuni vogliono vedere il Sanda in numerose pratiche antiche conosciute con i nomi di Xiangbo (相搏, lotta contro l'altro), shoubo (手搏, lotta con le mani), Bian (,impetuosità), Bian (), Baida (白打), Paizhang (拍张), Qiangshou (抢手), Shouzhan (战手, battaglia con le mani), Jueli (角力) , Jiji (技击) ecc.. In realtà bisogna distinguere concettualmente il significato di Sanda in qualità di specialità sportiva creata in tempi recenti con un proprio sistema di tecniche e di regole ed il significato che lo stesso termine può avere in rapporto all'antichità Cinese, e che niente ha a che vedere con la pratica attuale. Anche il libro Zhongguo Sanshou (alla cui compilazione hanno collaborato personaggi del calibro di Zhang Shan e Wu Bin) identifica il Sanshou con il Sanda e riporta riferimenti documentali antichi in cui vengono citate pratiche dai più svariati nomi che vengono ricollegate a questi due concetti. Questa operazione è puramente ideale.

Pratiche di combattimento libero nella storia cinese

I combattimenti di sanda si possono vedere ormai in qualsiasi gara o manifestazione relativa al Kung Fu Wushu e sta conoscendo la via del professionismo oltre che in Asia (soprattutto nei paesi dell'ex Unione sovietica) e medio oriente anche in Europa e negli USA grazie anche all'utilizzo come tecnica marziale in molti corpi militari di tutto il mondo. Le sue origini ideali e culturali si perdono nelle antiche scuole di Wushu cinesi, nelle quali esiste dalla preistoria delle arti marziali. Per ottenere le risorse necessarie alla sopravvivenza, la gente imparò, pian piano, la lotta con il pugno e il calcio, a proiettare a terra l'avversario usando le gambe e di altre tecniche. A ben leggere la storia del combattimento libero in Cina si può notare che già dai primordi vi è stato un allontanamento dalle finalità di sopravvivenza ed un utilizzo ai fini di spettacolo ed intrattenimento all'interno dei palazzi nobiliari. Per quanto riguarda l'utilizzo militare delle pratiche a mano nuda, è significativo il giudizio di Qi Jiguang che le ritiene utili unicamente per il mantenimento della forma fisica dei soldati.
Un primo riferimento a pratiche di combattimento libero è stata identificata nel Libro dei riti (礼记, Liji) nella sezione Wangzhi (王制).
Lo Shiming (释名) descrive lo Xiangbo (相搏) definendolo una Lotta che usa anche dei colpi.
Nel Guliangzhuan (谷梁传) si racconta di un combattimento tra due esperti avvenuto nel periodo della dinastia Zhou (1045 a.C.-221 a.C. ). Secondo Zhou Zhengwei ciò indicherebbe che in tale periodo si era già raggiunto un alto grado di maestria nel combattimento libero.
Durante il periodo delle Primavere e degli Autunni e degli Stati Combattenti (720 a.C. - 221 a.C.), erano diffuse delle forme di combattimento libero chiamate Chunqiu Jiaoshi (春秋角试, Gare Marziali delle Primavere e degli Autunni) e Xiangbo (相搏). Tali pratiche sono narrate nel Guanzi (管子) nella sezione Qifa (七法).
Durante i periodi della dinastia Qin, della dinastia Han e dei Tre Regni dallo Xiangbo si differenziarono il Jiaodi (角觝) e lo Shoubo (手搏). In particolare all'interno di un testo che riporta la storia della dinastia Han, lo Hanshu - Yiwenzhi (汉书-艺文志), c'è un capitolo intitolato Shoubo (手搏) in cui per la prima volta compare il termine Sanshou (散手). Esattamente questo testo parla di Xiang Cuoxu (相错蓄) e di Xiang Sanshou (相散手), mentre altri scritti dello stesso periodo utilizzano come sinonimi di sanshou due omofoni: Bian () e Bian ().
Nel periodo della dinastia Sui, della dinastia Tang e delle Cinque Dinastie lo Shoubo (手搏) ed il Juedi (角抵) erano tenuti molto in considerazione e le competizioni iniziarono ad essere regolate.
Durante la dinastia Song lo Shoubo (手搏) era considerato un ottimo metodo per il mantenimento della forma fisica e la Storia dei Song (宋史, Songshi) sezione Bingzhi (兵志) dice che lo Shoubo allenava corpo e braccia.
È dal periodo della dinastia Yuan che popolarmente si inizia ad usare il termine leitai (擂台, ring) che è una contrazione di leitai sai (擂台赛, combattimenti sul ring).
In epoca della dinastia Ming lo shoubo assume nomi quali baida (白打) e boji(搏击).
Nel primo periodo della dinastia Qing (1644 d.C. - 1911 d.C.), accanto alla nascita di movimenti contadini e di organizzazioni segrete, nacquero molte società (she, società o guan, scuole) che si dedicavano agli esercizi marziali. Era necessario scambiare le esperienze tramite la concorrenza marziale, esistevano diversi tipi di famiglie e diverse tecniche di lotta, tra la popolazione le gare sul Leitai erano molto diffuse. Nei giorni di festa un combattente organizzava un "palco" e accettava le sfide di qualsiasi altro combattente, i partecipanti non avevano bisogno di registrarsi in anticipo. Il combattimento era inteso come una forma popolare per socializzare, a quei tempi, erano molte anche le donne che si dedicavano agli esercizi di sanda.
Carmona, senza riferirci in quale epoca (particolare non secondario) racconta che
«tradizionalmente, i confronti tra le scuole rivali si svolgevano su un palco di legno o su una terrazza in terra battuta (leitai) con tre formule diverse: incassando a turno i colpi dell'avversario; eseguendo una sequenza punteggiata da uno scambio libero ogni volta che i dimostratori si incrociavano; o infine, combattendo con la sola regola di non attaccare le “due teste”, il viso e le parti genitali.
(Sanshou (Sanda) Combattimento Libero)
Fabio Smolari e Claudio Gigante spiegano che
«Tradizionalmente le norme dell'incontro venivano concordate dai contendenti o stabilite da una commissione arbitrale formata da maestri di chiara fama. Per quanto fosse consentita una vasta gamma di tecniche d’attacco e difesa, alcune erano generalmente vietate, es.: lotta a terra, strangolamento o colpi agli occhi, alla gola, ai genitali, ecc.»
(Sanda)



A cavallo del 1909 Huo Yuanjia affronta alcuni pugili occidentali in combattimento e la Jingwu Tiyu Hui di cui sarà capo diventa un modello per i valori della Repubblica Cinese del 1911, riconosciuto ufficialmente da Sun Yatsen. L'associazione Jingwu, il confronto con le pratiche occidentali ed il fardello ideale nazionalistico sono forse il preludio all'avvento della modernità nel Wushu.
Il 15 ottobre 1928 si tenne a Nanchino il Primo Esame Nazionale (第一届国考, Diyi Jie Guokao) , una sorta di campionato nazionale in cui si svolsero dieci giorni di combattimenti liberi. Gli incontri vennero disputati sul terreno, all'interno di un'area quadrata, tutte le scuole poterono parteciparvi e non vennero utilizzate categorie di peso. In molti pensano che non vi fossero regole e per questo motivo i combattimenti siano stati interrotti, l'articolo Lun Woguo Wushu de Jiaoyu yu Fazhan (论我国武术的教育与发展) fornisce una versione differente: le regole c'erano e prevedevano il divieto di equipaggiamenti protettivi, si poteva colpire l'avversario con mani, gomiti, piedi e ginocchia, era vietato colpire gli occhi, la faringe e la zona genitale, trasgredire tre volte al regolamento comportava la squalifica, così come immediatamente si era squalificati per una grave infrazione. L'articolo Zhongyang Guoshu Guan - Diyi Jie Quanguo Wushu Guokao (中央国术馆-第一届全国武术国考) pur confermando la data dell'evento, spiega che inizialmente si era programmato che vi fossero 15 vincitori e per questo motivo Feng Yuxiang aveva preparato 15 premi, ma in realtà dalle qualificazioni emersero 17 nomi. Zhang Zhijiang decise di premiare Guo Changsheng (郭长生) e Yang Songshan (杨松山) entrambi con una Longquan 龙泉, ma chiese loro la rinuncia al premio preparato da Feng Yuxiang e a comparire nell'elenco dei 15 vincitori.
Il 9 novembre del 1929 ebbe luogo ad Hangzhou una competizione di combattimento libero nell'ambito del Guoshu Youyi Dahui 国术游艺大会 che vide la partecipazione di moltissimi atleti di tutta la Cina.
Il 13 novembre 1943 Cai Longyun (蔡龙云), che all'epoca aveva solo 14 anni, disputò un incontro di Pugilato contro un Russo, che mandò al tappeto.

Il combattimento libero cinese moderno

Il sanda rappresenta l'espressione applicativa libera del wushu Moderno o Sportivo ed insieme ad altre specialità da gara (Changquan, Nanquan, Taijiquan, sciabola, spada, bastone, lancia, ecc.) esprime simbolicamente il patrimonio tecnico fondamentale della tradizione delle arti marziali Cinesi. Visto come pratica indipendente, è un'arte marziale derivante dal Kung Fu. I combattimenti uno contro uno hanno una storia molto lunga in Cina, e sono stati chiamati con nomi diversi, come xiangbo, shoubo, chaishou, qiangshou, jiji e da leitai (打擂台,Combattere sul Ring). Come parte però dei moderni sport da competizione e da combattimento a contatto pieno, il sanda ha una storia relativamente breve. Tali concetti sono ben riassunti in questa definizione:
«Il Sanshou è una varietà del nuovo e moderno wushu che si basa sulla tradizione delle arti marziali.»
(Sanshou (free sparring))
Un altro parere è espresso da Carmona che afferma che
«non è che tardivamente e sotto l'influenza dell'occidente che i pugili cinesi cominciarono a praticare regolarmente degli assalti liberi
(Sanshou (Sanda) Combattimento Libero)



Entrambe le affermazioni contengono un fondo di verità: è indubbio infatti che vi sia nel Sanda un'influenza Occidentale, come per contro che i suoi fondatori siano stati attenti ad inserirvi elementi tecnici provenienti dalla tradizione Cinese. Infatti il Sanshou è il frutto di intense ricerche che lo hanno portato a diventare uno degli elementi ufficiali delle competizioni di Wushu.
Nel marzo 1979, la Commissione Nazionale Cinese per lo Sport (CNSC, Zhongguo Ti-Wei 中国体委), la più alta organizzazione sportiva ufficiale cinese, decise che tre istituzioni (il Comitato Sportivo della Provincia di Zhejiang, cioè Zhejiang Sheng Ti-Wei 浙江省体委,il Beijing Tiyu Xueyuan 北京体育学院 e l'Istituto di Educazione Fisica di Wuhan, cioè il Wuhan Tiyu Xueyuan 武汉体育学院) dovevano iniziare a sperimentare il sanda come sport da competizione. A causa della mancanza di pubblicità prima di allora, il sanda non aveva tecniche e metodi di allenamento standardizzati, e soprattutto non aveva un regolamento. I tre istituti scelti per sviluppare il sanda dovevano formulare regole, criteri di giudizio e metodi di allenamento, nonché pubblicizzare il sanda come sport in Cina.
Nel maggio 1979, i tre istituti presentarono il sanda durante una riunione nazionale di scambio di Wushu a Nanning, nella provincia di Guangxi. Nello stesso momento, furono organizzati altri esperimenti in altre località e province. Durante l'incontro nazionale dell'ottobre 1979, il CNSC organizzò la prima performance pubblica di sanda e gli atleti furono selezionati dagli istituti di Zhejiang, di Pechino, e della provincia di Hebei. La performance consistette non solo di tecniche, ma anche di esercizi di allenamento. Dal maggio 1980, furono costituiti molti altri istituti di sanda, che eseguirono una dimostrazione al Raduno Nazionale di Wushu (Quanguo Wushu Guanmo Jiaoliu Dahui 全国武术观摩交流大会) a Taiyuan. Nello stesso periodo, l'Università di Educazione Fisica di Pechino teneva competizioni sperimentali per i propri atleti con lo scopo di migliorare l'esperienza degli organizzatori e dei giudici.
Nell'ottobre 1980, il CNSC chiamò esperti dai tre istituti iniziali per formulare un regolamento da competizione. Nel maggio 1981, le università di Pechino e di Wuhan tennero per la prima volta in pubblico una competizione sperimentale di sanda ai campionati nazionali di Wushu a Shenyang. Nel gennaio 1982, il CNSC organizzò una Conferenza Nazionale dove vennero stabilite le Regole da Competizione del sanda (Sanda Bisai Guize 散打比赛规则). I sei istituti invitati furono: Pechino città, Università di Pechino, provincia di Shandong, provincia di Hebei, provincia di Guangdong, e Università di Wuhan.
Dalla reintroduzione del sanda alle prime competizioni ufficiali, un periodo di circa tre anni, il CNSC spese una grossa somma di denaro e coinvolse centinaia di atleti ed esperti di arti marziali per valorizzare lo sport. Infine, nel gennaio 1982, furono stabilite le regole ufficiali, i criteri di giudizio e i metodi di allenamento. Dopo circa 30 anni di silenzio a causa dell'instabilità politica della Cina, il sanda era infine rinato. Pechino tenne i primi campionati nazionali ufficiali nel novembre 1982, la competizione si svolse su un cerchio di nove metri di diametro, che verrà poi modificato in un più tradizionale quadrato rialzato, di otto metri per lato. Anche il regolamento è stato in seguito leggermente modificato, in modo da rendere le regole più dettagliate.
«Nel 1982 il sanda 散打 diviene ufficialmente la disciplina da combattimento del wushu standard nazionale (guobiao wushu 国标武术), regolata da precise norme sportive (wushu sanshou jingsai guize 武术散手竞赛规则 - “regolamento di gara del combattimento libero del wushu”).»
(Sanda)
Secondo Wu Bin ed altri nel 1988, nell'ambito del'International Wushu Festival, fu organizzato il primo torneo internazionale di Sanshou.

Caratteristiche del sanda moderno

La maggior parte delle competizioni di sanda si svolgono su di una pedana rialzata chiamata leitai (arena, quadrato, ring (擂台, 擂台, lèi tái, Lei-t'ai) ) e i combattenti portano protezioni alla testa (caschetto, 护头 hutou), al torace (corpetto, 护胸 huxiong), alle mani (guantoni, 拳套 quantao), ai genitali (conchiglia, 护裆 hudang), alla bocca (paradenti, 护齿 huchi) e alle tibie (paratibie); queste ultime sono obbligatorie o meno a seconda dei regolamenti federali ai quali ci si attiene.
Durante gli incontri di sanda sono permessi i colpi di pugno, di calcio e le proiezioni a terra, mentre non sono consentiti i colpi con il gomito, con il ginocchio, gli strangolamenti e le leve articolari. È possibile battere l'avversario buttandolo letteralmente fuori dal tappeto tramite tecniche di calcio, pugno o proiezione. Ai combattenti è tuttavia permesso stare corpo a corpo solo per tre secondi: se nessuno dei due riesce a liberarsi o a proiettare l'avversario a terra entro questo lasso di tempo, l'arbitro interrompe il clinch.
In Cina vengono organizzati tornei chiamati Sanda Wang (Re del Sanda), che si tengono su di un ring simile a quelli usati per il pugilato occidentale, in cui i combattenti portano come protezione solamente i guantoni e paradenti e possono usare, oltre ai pugni e ai calci, anche i colpi di ginocchio. Alcuni di questi atleti di sanda partecipano anche ad altri tornei di combattimento tra cui il K-1 e lo Shoot Boxing, il cui regolamento è simile a quello del sanda.
Le caratteristiche principali di questo sport si possono vedere nelle famose sfide "stile contro stile", disputate molto frequentemente contro atleti di Muay Thai, Karate, Kickboxing e Taekwondo; questi eventi danno modo di conoscere meglio il sanda, contribuendo ad allargarne la popolarità.
Il sanda, come altre discipline da combattimento, prevede la posizione di guardia alta come nella boxe; come tecniche peculiari si possono invece indicare:
  • Tecniche dei passi (步法, 步法, bùfǎ, Pu Fa)
  • Tecniche di pugno (拳法, 拳法, quánfǎ, Chuan Fa), con diretti (Zhiquan, 直拳), ganci (Gouquan, 勾拳), montanti e altre forme di pugno più rare (ad esempio pugno girato).
  • Tecniche di calcio (腿法, 腿法, tuǐfǎ, T’ui Fa), con circolari, laterali, frontali e girati.
  • Tecniche di proiezione e lotta corpo a corpo (快摔法, 快摔法, kuàishuāifǎ, K’uai Shuai Fa), caratteristica in comune con la Muay Thai e che la differenzia dalla Kick Boxing per efficacia e spettacolarità.
Quest'ultima categoria rende il sanda una disciplina tra le più complete sul piano tecnico e consente di sfruttare efficacemente tutti i colpi dell'avversario per finalizzarne l'atterramento (spesso si "vola" letteralmente a terra), talvolta con conseguenze importanti come il KO. Le proiezioni si possono portare con "prese" su colpi di pugno, di calcio, al collo, al corpo eccetera. Tutto il corpo è bersaglio valido tranne le ginocchia, la nuca, la zona pelvica e la spina dorsale, che non si possono colpire pena la squalifica.
Generalmente nei match, dopo una iniziale fase di studio, gli atleti si attaccano con combinazioni di calcio e di pugno, mentre a distanza più ravvicinata si tenta la presa per finalizzare la proiezione a terra (l'avversario viene sollevato oppure semplicemente atterrato). Le riprese durano di solito due minuti con intervalli di un minuto tra i round.

Tecniche di pugno

Queste sono le tecniche di pugno che vengono descritte nel testo Zhongguo Wushu Leitai Sanda:
Nomi delle Tecniche
Nomi alternativi
Pugno che urta con violenza (冲拳, 冲拳, chōngquán, Chong Ch’uan)
Pugno diretto (直拳, 直拳, zhíquán, Chih Ch’uan)
Pugno che penetra (貫拳, 贯拳, guànquán, Kuan Ch’uan)
Pugno che oscilla (擺拳, 摆拳, bǎiquán, Pai Ch’uan)
Pugno abbottonato (扣拳, 扣拳, kòuquán, K’ou Ch’uan)
  • Pugno… (撣扣拳, 掸扣拳, dǎn kòuquán, Tan K’ou Ch’uan);
  • Pugno della faretra (兜弓拳, 兜弓拳, dōugōngquán, Tou Kong Ch’uan);
Pugno cannone (炮拳, 炮拳, pàoquán, P’ao Ch’uan)
Gancio (勾拳, 勾拳, gōuquán, Kou Ch’uan);
Gancio piatto (平勾拳, 平勾拳, pínggōuquán, P’in Kou Ch’uan)

Pugno laterale (邊拳, 边拳, biānquán, Pian Ch’uan)


Tecniche dei passi

Il libro Zhongguo Wushu yu Sanda elenca queste tipologie di tecniche dei passi:
  • Passo che avanza (進步, 进步, jìnbù, Chin Pu)
  • Passo che arretra (退步, 退步, tuìbù, T'ui Pu)
  • Passo che sale (上步, 上步, shàngbù, Shang Pu)
  • Passo lanciato (撇步, 撇步, piěbù, P'ie Pu)
  • Passo infilato (插步, 插步, chābù, Ch'a Pu)
  • Passo a scavalcare (跨步, 跨步, kuàbù, K'ua Pu)
  • Passo che schiva (閃步, 闪步, shǎnbù, Shan Pu)
  • Cambio di passo (換步, 换步, huànbù, Huan Pu)
  • Passo coperto (蓋步, 盖步, gàibù, Gai Pu)
  • Passo longitudinale (縱步, 纵步, zòngbù, Chong Pu)
  • Passo che mette sotto (墊步, 垫步, diànbù, Tian Pu)
  • Passo saltato (躍步, 跃步, yuèbù, Yueh Pu)

Tecniche di calcio

Questo è un elenco di tecniche di gambe (Tuifa) del sanshou dedotto dal libro Wushu Sanshou Jingcui:
IDEOGRAMMI
Nome in Pinyin
Nome in italiano
Nome alternativo Ideogrammi Pinyin Italiano
1正踢腿
Zhengtitui
Gamba che calcia frontalmente

2侧踹腿
Cechuaitui
Gamba che stampa di lato

3边腿
Biantui
Gamba laterale
侧弹腿Cetantui (Gamba lanciata di lato) –colpisce la testa
4小边腿
Xiao Biantui
Piccola gamba laterale
- colpisce il ginocchio
5勾踢腿
Goutitui
Gamba che calcia ad uncino

6后蹬腿
Houdengtui
Gamba che calpesta dietro
虎尾腿 Huweitui (Gamba a coda di tigre) oppure 庚子腿 Gengzitui (Calcio del Settimo Ramo Celeste)
7后旋扫
Houxuansao
Spazzata circolare posteriore

8扶地后扫
Fudi Housao
Spazzare posteriormente aiutandosi con le mani a terra

Calci con nomi differenti li troviamo nel testo Zhongguo Sanshou:
  • Gamba che calpesta (蹬腿, 蹬腿, dēngtuǐ , Teng Tui)
  • Gamba che calpesta posteriormente (後蹬腿, 后蹬腿, hòudēngtuǐ, Hou Teng Tui)
  • Gamba che calpesta sopra (上蹬腿, 上蹬腿, shàngdēngtuǐ , Shang Teng Tui )
  • Gamba che stampa (踹腿, 踹腿, chuàituǐ, Ch’uai Tui)
  • Gamba che oscilla orizzontalmente (橫擺腿, 横摆腿, héngbǎituǐ, Heng Pai Tui)
  • Gamba lanciata di lato (側彈腿, 侧弹腿, cètàntuǐ, Tse T’an Tui)
  • Gamba che spazza orizzontalmente ruotando il corpo (轉身橫掃腿, 转身横扫腿, zhuǎnshēnhéngsǎotuǐ, Chuan Shen Heng Sao Tui)
  • Gamba che spazza posteriormente (後掃腿, 后扫腿, hòusǎotuǐ, Hou Sao Tui)
  • Gamba che calcia ad uncino (勾踢腿, 勾踢腿, gōutītuǐ, Kou T’i Tui)
  • Gamba che taglia (截腿, 截腿, jiétuǐ, Chieh Tui)

Esponenti famosi

Wang Tao 王涛 e Gong Jianxin 龚建新 elencano dieci insegnanti famosissimi del sanda: Guan Jianmin 管建民, che è stato capo allenatore della Squadra Nazionale dal 1996 al 2005; Li Jianping 李建平, soprannominato “Padrino del Sanda” (散打教父, Sanda Jiaofu); Liu Haike 刘海科; Niu Fei 牛飞; Wen Zhuang 温庄; Xiao Zhimin 肖志民; You Bangmeng 尤邦孟; Yu Wanling 于万岭; Zhai Shoutao 翟寿涛; Zhao Xuejun 赵学军.
Tra gli esponenti Cinesi più famosi troviamo Chen Chao, Liu Hailong (柳海龙) e Yuan Yubao.