Il karate si compone di diversi
stili, tutti in ogni caso con una radice comune.
Le origini
Molti generi di karate hanno avuto
origine dal te e dal tode di Okinawa, alcuni sono
scomparsi mentre altri si sono sviluppati sino ai giorni nostri,
divenendo stili. Nel XIX secolo le arti marziali di Okinawa erano
raggruppabili in tre principali correnti: Shuri-te (l'attuale
Shōrin-ryū), Naha-te (dal quale sono derivati Goju-ryu,
Toon-ryu, ecc) e Tomari-te. Questi sistemi di lotta
differiscono nella tecnica e nelle origini geografiche, anche se le
loro differenze non sono radicali perché la radice comune a tutte
resta l'arte marziale cinese.
Lo Shuri-te, derivato
dall'antico Ti e dalla Cina del Nord, prese il nome dall'allora
capitale di Okinawa, Shuri, veniva praticato dalla classe nobile ed
era caratterizzato da movimenti rapidi ed offensivi.
Il Naha-te, derivato dalla Cina
del sud e praticato attorno alla grande città commerciale di Naha
(oggi è la capitale), presentava movimenti poderosi, finalizzati
alla difesa.
Il Tomari-te, dal nome della
regione di Tomari (porto di Okinawa), era praticato da nobili di
rango più basso, che vivevano nei pressi del porto di Tomari.
Queste differenze spontanee
rappresentarono l'unica evoluzione dell'arte marziale sino
all'avvento di carismatici maestri che seppero modernizzare il karate
tra cui Sokon Matsumura, allievo di Sakugawa. È negli anni venti che
gli stili, ormai ben differenziati, cominciano a diffondersi in
Giappone, presentati al pubblico durante i festival di arti marziali
o di educazione fisica e vennero codificati con nomi differenti dai
vari maestri.
Shōrin-ryū
Lo Shorin-ryu è lo stile di Karate
codificato più antico, ed è uno stile marziale incentrato sulla
difesa personale ed il combattimento totale. La pratica prevede anche
lo studio del Tuidi (tecniche di arresto e sottomissione), del Tegumi
(lotta corpo a corpo tipica okinawense) e del Kyusho (punti vitali).
Da esso derivano gli stili Shotokan, Shito-ryu, Wado-ryu e derivati.
Stile caratterizzato da movimenti
fluidi, rapidi e naturali, deriva dagli insegnamenti delle guardie de
re di Shuri (regno delle Ryukyu). Tode Sakugawa (vissuto nel 1700),
funzionario della corte del re del Regno delle Ryukyu, nonché
maestro dalla fama leggendaria, è il maestro dal quale lo stile si è
sviluppato (anche se sappiamo dell'esistenza di altri maestri vissuti
precedentemente). Lo Shorin-ryu venne poi ereditato e sviluppato da
Sokon Matsumura, capo delle guardie del re, nonché guardia del corpo
di tre re okinawensi. Successivamente fu sviluppato dal suo allievo
Anko Itosu, funzionario di corte e grande maestro delle famiglie
nobili, e da Choshin Chibana erede di Itosu, e considerato l'ultimo
guerriero di Shuri. Alla morte di Choshin Chibana si formarono
diverse scuole, tra cui lo Shidokan Shorin-ryu, scuola fondata da
Katsuya Miyahira (erede ufficiale della scuola di Chibana).
Shōrin-ryū Shidōkan
Lo Shōrin-ryū Shidōkan (小林流
志道館) è uno dei rami principali del karate Shōrin-ryū,
fondato da Katsuya Miyahira nel 1948, basato sugli insegnamenti dei
maestri Chibana, Motobu e Tokuda. Lo Shōrin-ryū Shidōkan è il
Karate più fedele agli insegnamenti di Anko Itosu sensei, ed è
basato sulla difesa personale.
Goju Ryu
Il Goju Ryu, unico stile mantenuto tale
dalle origini ed unico stile di karate ad essere inserito tra le
"arti marziali antiche" del Giappone; attualmente praticato
ad Okinawa (Shotokan, Wado-ryu e Shito-ryu non sono presenti), in
Giappone e nel resto del mondo. Fu fondato dal maestro Kanryo
Higahonna con il nome di "Naha-te" (il termine Go-ju fu
tratto dal maestro Chojun Miyagi da un passaggio del Kempo Hakku, in
un capitolo del Bubishi, che recita: 'Ho goju don to', ovvero 'la
legge dell'Universo respira dura e morbida') ed è uno stile
strettamente legato allo Shorei Ryu. In Giappone si diffuse nella
regione di Kyōto, grazie all'opera del maestro Gogen Yamaguchi che
seguiva il Sensei Chojun Miyagi.
Le contrazioni muscolari, i movimenti
lenti e potenti caratteristici di questo stile richiedono grande
vigore fisico; il Goju Ryu conserva molte delle peculiarità di un
tempo: tra i vari stili è quello che meno si è modernizzato in
quanto la sfera del karate-do è rappresentata dall'aspetto di una
mano e le competizioni sportive sono viste come il mignolo di essa.
Tale stile ha infatti rifiutato lo sviluppo dal punto di vista
sportivo, proseguendo su un'impostazione puramente tradizionale e da
autodifesa, conservando così le tecniche letali del karate. Il Goju
Ryu ha varie scuole o associazioni, come il Meibukan, lo Shodokan, lo
Shobukan, il Jundokan, il Seibukai, il Jinbukan, la Goju-kai, il
Seigokan, ecc.
Shorei-Kan
Sottostile del Goju-ryu, ideato dal
Maestro Seikichi Toguchi.
Seigokan
Sottostile del Goju-ryu, ideato dal
Maestro Seigo Tada.
Uechi-ryū
Uechi-ryū o Pangai Noon è uno stile
poco diffuso; il suo fondatore è Kanbun Uechi.
Kuma-Ryu
Kuma-Ryu ("stile dell'orso")
è uno stile di karate originario di Okinawa che utilizza posizioni
erette, veloci chiusure dello spazio e tecniche di combattimento
sulla corta distanza. Ufficialmente conosciuto come: Kuma-Ryu
Karate-Jutsu, questo stile presenta joint locks tecniche di
controllo e immobilizzazione e attacchi sul meridiano, (o "punti
di pressione"). Sono utilizzati i calci alti nel Kuma-Ryu e gli
stessi possono anche essere diretti in determinate aree e sulle
gambe. Le tecniche sono ampiamente basate su quelle che si trovano
nei classici kata o "forme" di Okinawa.
Isshin-ryū
Stile fondato da Tatsuo Shimabuku.
Shito Ryu
Lo stile dello Shito Ryu venne fondato
dal maestro Kenwa Mabuni nel 1931. Egli iniziò a studiare il
Karate-Do all'età di 13 anni dal maestro Ankoh Itosu e, all'età di
20 anni, Kenwa Mabuni iniziò lo studio del Naha-Te con il maestro
Higaonna.
Kenwa Mabuni in seguito si unì alle
forze di polizia e questo gli permise di viaggiare per tutta l'isola
di Okinawa così da imparare nuove arti marziali classiche
dell'isola. Mabuni si trasferì ad Osaka nel 1929 dove iniziò a
insegnare la via del Karate-Do e in seguito qui vi aprì una propria
palestra.
Il grande maestro Mabuni, dopo una
vasta conoscenza del Karate acquisita dalle sue esperienze, decise di
insegnare la sua versione del Karate-Do. Il grande maestro Mabuni
incentrò il suo nuovo metodo di insegnamento sulle basi dei suoi due
maestri più importanti: il maestro Kanryu Higashinna di Naha e Ankoh
Itosu di Shuri. Kenwa Mabuni chiamò questo nuovo stile del karate
Shito Ryu dandogli le iniziali dei loro nomi, Higaonna e Itosi o, più
semplicemente, scuola di Itosu e Higaonna. Lo Shito Ryu oggi è uno
degli stili più importanti e diffuso al mondo.
I primi cinque kata sono i "pinan":
nidan, shodan, sandan, yondan, godan.
Shotokan
Lo Shotokan è uno stile del Karate-do
tradizionale giapponese. Le tecniche dello Shotokan non derivano
dalla mera applicazione di forza fisica, sono armoniche e decontratte
ma allo stesso tempo, piene di vitalità ed energia. L'allenamento
tende allo sviluppo dell'energia interna (ki), al
miglioramento delle qualità dell'essere umano e al raggiungimento
della coordinazione di corpo e mente.
Lo Shotokan è secondo i suoi
estimatori una forma di Budo, una via di auto-miglioramento, una
filosofia di vita; non è semplicemente uno sport né una mera forma
di autodifesa. Nel Karate sportivo i praticanti si allenano con
l'obbiettivo di vincere coppe e medaglie dominando i propri avversari
che, nella maggior parte dei casi finiscono per essere espressione
della sola forza muscolare. Poiché questo contrasta profondamente
con le finalità dell'allenamento, nello Shotokan si evitano le
competizioni. Ciononostante, i praticanti che lo desiderano, possono
partecipare a manifestazioni competitive a titolo di scelta
personale.
Il termine Shotokan significa gruppo,
collegio di Shoto (Shoto era lo pseudonimo usato dal maestro
Gichin Funakoshi per firmare i propri poemi). La traduzione del
termine Shoto è "onde di pino" e il maestro
Funakoshi spiegò il motivo della scelta del termine nel suo libro
Karate-Do - La mia strada di vita. Il Dojo in cui il maestro
Funakoshi insegnava a Tokyo venne chiamato Shotokan (kan =
casa, edificio), mentre Shotokai è il nome dell'associazione fondata
nel 1935 dagli allevi del maestro per la diffusione del Karate-Do e
per raccogliere fondi per la costruzione del dojo centrale a Tokyo.
Poiché i suoi allievi provenivano dallo Shotokan, presto si confuse
il nome della scuola con quello del suo metodo, che il maestro
Funakoshi chiamava semplicemente Karate-Do. Il dojo centrale
(Shotokan) e la casa del maestro appartengono oggi alla Nihon
Karate-Do Shotokai Kyokai. Il maestro Funakoshi fu quindi fondatore
del Dojo Shotokan e del gruppo Shotokai. Alla guida di quest'ultimo
gli successe il maestro Shigeru Egami che continuò l'evoluzione del
Karate quale arte marziale tradizionale fino alla forma che oggi è
chiamata stile Shotokan.
Il Karate tradizionale, che fa capo
alla Japan Karate Association, prevede, anche nel kumite, spostamenti
effettuati senza sollevare i piedi da terra, scivolando nella
direzione voluta, allo scopo di conservare la massima stabilità.
Esistono poi al giorno d'oggi anche
molte scuole che hanno ripreso a praticare lo shotokan full contact,
spesso però con un nome diverso dello stile.
Wado Ryu
Il dojo di Wado-Ryu venne fondato nel
1934 da uno dei primi e più validi allievi di Funakoshi, il maestro
Hironori Otsuka e fu il primo maestro fondatore di uno stile ad
essere originario del Giappone. Nato nel 1892 a Ibaragi, vicino a
Tokyo, cominciò in tenera età la pratica del jujitsu, continuandola
per 17 anni, sino al suo primo approccio con il karate nel 1922.
Divenne allievo di Gichin Funakoshi rimanendo a lungo con lui, prima
di codificare, consigliato dallo stesso, un nuovo stile: il Wado ryu
(letteralmente "La scuola della Via dell'Armonia") il quale
è una fusione di Jujitsu e Te di Okinawa (Otsuka si recò a studiare
presso vari maestri di Shito Ryu e Goju Ryu direttamente a Okinawa)
oltre ad alcune influenze dall'Aikidō, di cui conosce e frequenta il
fondatore Morihei Ueshiba nel 1917. Lo stile presenta posizioni basse
e pone l'accento sulla morbidità e la fluidità delle tecniche
(principio portante è "Nogaru" ovvero "scivolare come
una goccia d'acqua") con spostamenti laterali e rotazione
dell'anca. Ad un contrasto cruento preferisce adottare tecniche di
schivata ed evasione che lasciano l'avversario esposto ad una serie
di attacchi rapidi e dirompenti in zone sensibili del corpo. A questa
dinamica di attacco-contrattacco si aggiunge inoltre lo studio del
Jujitsu con proiezioni, leve articolari, strangolamenti e
sbilanciamenti che derivano dalla tradizione Shindo Yoshin Ryu
praticata dal Soke per quasi vent'anni. Tutto ciò si traduce dunque
nello studio di una distanza medio-corta. Il maestro Otsuka
introdusse inoltre il moderno concetto di (Kumite). Affidò ai suoi
primi allievi, i maestri Yamashita, Kono, Suzuki, Toyama (in Italia)
e Mochizuki di trasmettere e divulgare lo stile Wado Ryu in Europa.
Sankukai
Sankūkai, o Sankudò, è uno stile
fondato dal Maestro Y. Nanbu, nato a Kobe in Giappone nel febbraio
1943 da una vecchia famiglia di Jūdōka. Il nonno era un lottatore
di Sumo molto famoso; suo padre (5º dan), teneva corsi di judo al
Dojo della polizia della città di Kobe. Sotto la direttiva del
padre, il maestro Nanbu cominciò a praticare il judo a soli cinque
anni. Quando entrò nella scuola comunale, imparò il Kendo sotto la
guida di suo zio. Negli anni cinquanta, sia il Karate che l'Aikidō
erano vietati (infatti il generale Douglas MacArthur, comandante
delle forze d'occupazione degli Stati Uniti in Giappone, aveva
proibito la pratica di queste due discipline) così Nanbu dovette
cominciare a praticare queste arti sotto la direzione del maestro
Someka, che era direttore di un club "amichevole". Egli
cominciò a leggere con avidità i libri di suo padre su tutte le
arti marziali: Tonfa, Nunchaku, Tambo, Sai, eccetera, cui si dedicò
ben presto nei Dojo del vicinato. A diciotto anni il maestro Nanbu
entrò nella facoltà di Scienze Economiche di Osaka, dove ebbe come
maestro Tani, 8º dan, che professava lo Shito-Ryu. Fu ben presto
promosso capitano della squadra di Karate della sua università,
titolo questo che ha molto valore, data l'importanza dei karateka
universitari giapponesi. Nel 1963 divenne campione universitario del
Giappone (c'erano allora 1250 concorrenti). Per questa vittoria
Yoshinao Nanbu ricevette ufficialmente la "medaglia al valore"
(mandata da tutti i Karateka giapponesi) dalle mani del direttore
dell'università di Waseda, Ohama, promotore dell'organizzazione
dell'Associazione degli studenti dell'università.
Nel 1964 ricevette l'invito da PLEE,
allora promotore del Karate in Francia, a partecipare come invitato
alla coppa di Francia; la vinse combattendo individualmente.
Partecipò anche alla coppa internazionale di Cannes (sette Paesi;
Gran Bretagna, Germania, Italia, Norvegia, Stati Uniti, Svizzera e
Francia), e vinse anche qui il combattimento individuale. Da questo
momento il maestro Nanbu cominciò a considerare la sua arte come una
professione, e così di conseguenza modificò i suoi programmi. Nel
1968 andò a trovare tutti i maestri giapponesi, invitandoli l'uno
dopo l'altro, per imparare tutti i tipi di tecniche; ufficialmente
però si trovava ancora sotto le direttive del maestro Tani e cioè
del shukokai-shito-ryu.
Lo stesso anno, proprio su richiesta
del maestro Tani (che diceva di lui che aveva il genio del Karate),
Nanbu si diede da fare per mettere in piedi l'organizzazione mondiale
di Shukokai. La sua riunione ebbe successo grazie alle numerose
dimostrazioni da lui date in parecchi Paesi, come la Scozia, la Gran
Bretagna, la Francia, la Norvegia, la Germania, l'Italia, il Belgio e
la Jugoslavia. Aprì in seguito dei "club Nanbu" a Parigi e
in provincia, e divenne allenatore della squadra francese. (I suoi
nuovi allievi da quel momento cominciarono a vincere i campionati di
Francia e d'Europa).
In seguito ai suoi duri sforzi per
promuovere il Shukokai, il maestro Nanbu venne nominato presidente
della federazione scozzese di karate, consigliere e direttore tecnico
della federazione belga di karate, presidente della federazione
norvegese di karate, consigliere e direttore tecnico della squadra di
Karate Jugoslava. Nel 1969 il maestro Nanbu giunse per la prima volta
in Canada, per salutare dei suoi discepoli; e lo stesso anno il
maestro Tani gli propose di occuparsi dell'organizzazione del terzo
campionato del mondo di Karate che avrebbe avuto luogo a Parigi nel
mese di ottobre.
Il giorno dopo il campionato, il
maestro Nanbu ruppe definitivamente con lo stile Shukokai, poiché si
era accorto che, essendo uno stile essenzialmente competitivo, i suoi
seguaci finivano per praticare solamente le tecniche più redditizie
per la competizione, e, cioè lo Tsuki (pugno diretto) e il Mae-Geri
(calcio frontale), lasciando da parte le altre tecniche come il
Yoko-Geri (calcio laterale) e il Mawashi-Geri (calcio circolare) più
difficili da applicare durante la gara.
Questo modo di combattere era divenuto
così rigido e schematico che un esperto di Shukokai poté un giorno
dire: "Questo metodo, in sé eccellente purtroppo non ha saputo
fare altro che fabbricare handicappati". Cosciente dei limiti
del Shukokai, il maestro Nanbu riparti per il Giappone, e dopo lunghi
mesi di riflessione e di meditazione trovò la soluzione dei suoi
problemi, fondando la sua tecnica personale, che chiamò sankukai.
Quando il Sankukai prese la sua
fisionomia definitiva, il maestro Nanbu sottopose le sue conclusioni
a un istituto riconosciuto ufficialmente, che ne studio i rapporti di
forza e la dinamica dell'energia. La conclusioni che gli esperti
trassero furono ottime; infatti essi approvarono la nuova tecnica,
poiché questa mostrava chiaramente che si potevano migliorare in
maniera considerevole:
- la parata del colpo avversario
- la velocità di esecuzione
- la forza con la quale si porta risposta
- la ricchezza di spostamenti e schivate al posto dei bloccaggi classici
- il modo (molto diverso) di portare gli ATEMI.
Grazie al maestro Nanbu, il Sankukai
mise radici in Giappone, in Francia, in Gran Bretagna, in Spagna, in
Germania, in Norvegia, in Marocco, in Svizzera, in Belgio, in
Messico, in Guatemala e in Canada. Se il karate è soprattutto una
scuola che forma l'uomo, la competizione tuttavia ha la sua
importanza educativa nella veste dell'emulazione.
Nanbudo
Nel 1974, all'età di 31 anni, il
maestro Nanbu decise di abbandonare temporaneamente il mondo del
karate per ritirarsi nella località di Cap d'Ail. Fu proprio in
questo luogo, in quattro anni di riflessione, in cui si rese conto
che il Karate Sankukai era solo una tappa del suo viaggio e che era
necessaria un'evoluzione nel suo stile. Decise quindi di abbandonare
quest'ultimo e di far nascere, nel 1978, il Nanbudo, l'arte marziale
(non più definibile, dallo stesso maestro Nanbu "karate")
che tutt'oggi il maestro segue e continua a migliorare tramite
seminari in tutto il mondo.
Seido juku
Tadashi Nakamura è il fondatore e
presidente della World Seido Karate Organization. Karateka di fama
mondiale, Nakamura è cintura nera nono Dan con cinquant'anni di
esperienza nella pratica e nell'insegnamento delle arti marziali.
Esperto nell'uso delle armi orientali, Nakamura ha dato numerose
lezioni, e dimostrazioni in molti paesi in giro per il mondo. Il Gran
Maestro Nakamura iniziò i suoi studi di karate nel 1953 all'età di
undici anni. Le sue prime esperienze furono nello stile Goju, con gli
insegnamenti del Maestro Kei Miyagi, figlio del fondatore di questo
stile. Nel 1956, Nakamura iniziò a studiare con Masutatsu Oyama,
fondatore del KyokushinKarate, nel 1959 conseguì il grado di Shodan,
in quel tempo fu il più giovane studente di Kyokushin del Giappone a
prendere la cintura nera. Nel 1961, all'età di diciannove anni,
Nakamura debuttò nel panorama dei tornei, con un primo posto al
campionato nazionale studentesco di karate. L'anno seguente, Nakamura
divenne eroe nazionale per aver battuto con un K.O. un campione
tailandese di kickboxing in un incontro che avrebbe dovuto
determinare, quale nazione detenesse l'arte marziale più forte.
Durante la sua carriera sportiva, Nakamura vinse molti altri tornei.
In questo periodo, Nakamura iniziò ad insegnare il karate anche agli
altri. Servì come capo istruttore a Camp-Zama, una base americana
vicino a Tokio, dal 1961 al 1965 e allenò la squadra di karate del
Toho Medical University per tre anni. Mentre conseguiva il suo
settimo dan di Kyokushin Karate, Nakamura serviva anche come capo
istruttore nella sede centrale di Tokio del Kyokushin Karate. Nel
1966, Nakamura fu scelto direttamente da Masutatsu Oyama per portare
il vero spirito del Kaicho Karate in America. Quell'anno Nakamura
partì per New York dove Iniziò ad insegnare Kyokushin Karate, in un
piccolo Dojo di Brooklyn. Nel 1971, Nakamura fondò il quartier
generale del Kyokushin Karate, nel Nord America. Servì come capo del
Kyokushin Karate, per l'America, per un decennio, allenando e
formando molti abili studenti in quel periodo. Nel 1976, Nakamura
rispettosamente si scisse dal Kyokushin Karate. Quello stesso anno,
fondò la World Seido Karate Organization, che rifletteva le sue
convinzione sul vero significato del karate. Nakamura creò il Seido
che in giapponese significa “via sincera”, per creare individui
completi, atti a migliorare se stessi e la società che gli circonda,
con i principi di amore, rispetto e ubbidienza.
Kyokushinkai
Chiamato anche Kyokushin-kan, fu
fondato dal maestro di origini coreane Masutatsu Ōyama che, dopo
aver praticato lo stile Shotokan sotto la guida di Gichin Funakoshi e
lo stile Goju-ryu, ha creato questo stile basato sul kumite full
contact. Incorpora alcuni kata dello Shotokan e altri tradizionali.
Lo stile necessita di una notevole preparazione fisica per poter
essere praticato a causa anche dei combattimenti a contatto pieno. Le
competizioni si svolgono senza protezioni. Dal Kyokushinkai, nel
corso degli anni, sono nati tutti gli altri stili di Full Contact
Karate.
Ashihara
Fondato da Hideyuki Ashihara nel 1980,
ex praticante ed istruttore di Kyokushinkai. Si basa sul concetto di
Sabaki. Prevede combattimenti a contatto pieno e dei kata alquanto
diversi da quelli del Kyokushinkai. È presente in molti paesi del
mondo.
Enshin
Fondato nel 1988 da Joko Ninomiya,
allievo di Ashihara. Dopo aver insegnato Kyokushinkai per qualche
anno, e aver seguito il maestro Ashihara, aiutandolo nella
divulgazione dell'Ashihara Karate, nel 1988 decide di portare avanti
il suo stile: l'Enshin. Il karate Enshin, basato sempre sul concetto
di Sabaki, è caratterizzato da combattimenti a contatto pieno. I
kata, come nell'Ashihara, si discostano molto da quelli del
Kyokusinkai. Ogni anno si disputa il Sabaki Challenge, torneo al
quale prendono parte combattenti di ogni stile e federazione.
Shidōkan
Fondato da Yoshiji Soeno, il karate
Shidokan (士道館), come
avviene per quasi tutti gli altri stili a contatto pieno, deriva dal
Kyokushinkai e prevede lo studio dei kata. È un metodo di
combattimento che utilizza, fra le altre cose, le tecniche di
pugilato, le ginocchiate e le gomitate tipiche della Muay Thai, il
grapplin e la lotta a terra.
Seidokaikan
Fondato da Kazuyoshi Ishii nel 1980, è
uno stile a contatto pieno che deriva dal Kyokushinkai.
Ten Ryu Kai
Ten Ryu Kai è uno stile di karate a
contatto che deriva dallo Shidokan.
Shinseikai
Fondato da Minoru Tanaka, deriva dal
Seidokaikan. Tra le altre cose prevede anche allenamenti di Karate
Gloves (Karate con i guantoni), per offrire ai praticanti la
possibilità di cimentarsi in combattimenti interstile. Lo Shinseikai
(Shin = verità, Sei = giusto, Kai = associazione, quindi
Associazione della giusta verità) ha come particolarità,
diversamente dalle altre organizzazioni, un sistema molto aperto dove
la gerarchia dei capo scuola internazionali è messa sullo stesso
piano, non ci sono privilegiati ne pedine, siamo tutti sullo stesso
livello.
Koryu Uchinadi
Il Koryu Uchinadi Kenpo-jutsu
(古流沖縄手拳法術) è la
sistematizzazione didattica moderna delle discipline di combattimento
storiche di Okinawa operata da Patrick McCarthy, Hanshi 8º dan. Si
tratta di un'arte non agonistica interamente finalizzata
all'autodifesa reale contro atti abituali di violenza fisica
attraverso un metodo di apprendimento/insegnamento coesivo e
coerente.
Washin-Ryu
Washin-Ryu (和真流)
significa "Armonia con verità", ed è uno stile di karate
portato negli Stati Uniti da Hidy Ochiai. La sua sede centrale si
trova a Vestal, appena fuori di Binghamton. Ci sono comunque molte
diramazioni negli Stati Uniti nordorientali. Con 13 ramificazioni a
New York, 2 delle quali in Connecticut e in Pennsylvania e una
nell'Ohio e in Massachusetts, il Washin-Ryu ha molto seguito.
Nonostante si dica che alcune arti marziali si concentrino sui calci
ed i pugni, Hidy Ochiai è famoso per sostenere che il Washin-Ryu è
"al 100% mente, corpo, e spirito". Le lezioni di Washin-Ryu
includono la pratica dei kata, l'autodifesa, il combattimento e la
pratica con l'uso delle armi. La sequenza delle cinture è: Bianca,
Gialla, Arancione, Verde, Blu, Viola, Marrone (3° a 1°), Nera (1°
a 10°).
Chito-ryu
Stile fondato da Tsuyoshi Chitose.
Fudokan
Stile fondato da Ilija Jorga nel 1980.
Sanshinkai
Uno stile di karate nato dallo
Isshin-ryū e dalla combinazione con Judo, Jujitsu, e Tae Kwon Do.
Daido Juku
Fondato da Azuma Takashi nel 1981.
Il karate sportivo e il karate marziale
Dopo l'inserimento della competizione
sportiva, avvenuto nel dopoguerra, si sono sviluppate su scala
mondiale due correnti di pensiero antagoniste: una puramente
sportiva, l'altra legata alla via delle arti marziali (budo). La
differenza tra questi due concetti di karate risiede nel fatto che il
karate sportivo (Sporting Karate) è diretto principalmente alla
ricerca del risultato nella competizione: il raggiungimento della
medaglia ne rappresenta il traguardo principale; nel karate-do
(Karate tradizionale), invece, la competizione sportiva è concepita
come un momento di crescita e verifica personale, importante ma non
fondamentale: chi non trova soddisfazione nelle gare, ha la
possibilità di continuare la pratica del karate-do facendo della
ricerca e del miglioramento uno stile di vita. Il karate-do, legato
al budo, è infatti espresso dal pensiero: la forza di una persona
è proporzionale alla lunghezza del cammino percorso nella Via: più
lungo è il cammino percorso, maggiori sono le sue qualità.
Non avrebbe senso chiedersi quale tra le due diverse forme di
karate, sia quella più vera: ambedue esistono e devono coesistere
senza predominio dell'una sull'altra, solo la consapevolezza della
distinzione però può aiutare il praticante a trovare ciò che egli
ricerca nel karate.
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