Milano – Un titolare di una palestra di arti marziali è
finito in manette con l’accusa di pedofilia e produzione di materiale
pedopornografico. Secondo gli inquirenti l’uomo, maestro di kung fu, dal 1998
in poi avrebbe abusato di almeno una decina di ragazzi, promettendo loro dei
miglioramenti evidenti delle loro qualità di combattimento ogni volta che
avessero fatto sesso con lui.
Arrestato dopo la denuncia di una vittima ormai maggiorenne.
Tra il 1998 e il 2010 avrebbe abusato di otto allievi di età
inferiore ai 14 anni.
È stato condannato a dieci anni di reclusione il maestro di
kung-fu arrestato nel luglio 2010 grazie alle denunce di alcuni suoi ex
allievi. L'uomo, titolare di una palestra a Milano, è stato ritenuto colpevole
di violenza sessuale aggravata dal gup di Milano Nicola Clivio, che lo ha
giudicato con rito abbreviato.
Secondo i racconti dei giovani, che - una volta maggiorenni
- hanno trovato la forza di denunciare gli abusi, il maestro lodava le loro
doti fisiche durante gli allenamenti, li invitava fuori a cena e, una volta
creato un clima di amicizia, li convinceva a dormire a casa sua, dove sarebbero
avvenute le violenze, perpetrate durante giochi sessuali anche collettivi.
Nell'ordine di arresto il gip Simone Luerti ha scritto che
le dichiarazioni dei ragazzi "dimostrano il tipico quadro psicologico
dell'adolescente attratto dal sesso, ma soggiogato dall'adulto
affabulatore". L'uomo è stato assolto dall'imputazione di violenza
sessuale di gruppo.