Bandha
(बन्ध
in sanscrito) è un termine specifico dello Yoga che significa
"chiudere", od anche "afferrare", "prendere".
Esprime l'azione del fissaggio posturale eseguito contemporaneamente
sia a livello fisiologico sia a livello delle energie interiori
localizzate nei chakra, i centri vitali secondo lo Yoga. Esistono tre
diversi livelli corporei in corrispondenza dei quali viene eseguito
il cosiddetto fissaggio posturale (bandha) durante la pratica del
prāṇāyāma (esercizio fondamentale dello Yoga e prerequisito per
ogni altro tipo di esercizio yogico), 1º, 3º e 5º chakra. Uno
degli scopi di questi fissaggi, sempre compiuti sia a livello
fisiologico sia a livello energetico, è quello di favorire il flusso
dell'energia vitale detta Kundalini dai chakra più bassi verso
quelli superiori.
I fissaggi posturali sono gerarchicamente ordinati da quello fisiologicamente localizzato più in basso verso quello fisiologicamente localizzato più in alto e ciascuno di essi funge da prerequisito al successivo dal momento che le energie interiori (kundalini) fluiscono seguendo l'asse della colonna vertebrale (sushumna) a partire dalla loro radice fisiologicamente localizzata alla base degli organi genitali, fino al chakra più elevato fisiologicamente localizzato alla sommità del cranio.
Esistono quattro esecuzioni delle bandhas, in modo fra di loro separato oppure congiunto: Mula Bandha, Uddhyana Bandha, Jaladhara Bandha, Mahamanda.
I fissaggi posturali sono gerarchicamente ordinati da quello fisiologicamente localizzato più in basso verso quello fisiologicamente localizzato più in alto e ciascuno di essi funge da prerequisito al successivo dal momento che le energie interiori (kundalini) fluiscono seguendo l'asse della colonna vertebrale (sushumna) a partire dalla loro radice fisiologicamente localizzata alla base degli organi genitali, fino al chakra più elevato fisiologicamente localizzato alla sommità del cranio.
Esistono quattro esecuzioni delle bandhas, in modo fra di loro separato oppure congiunto: Mula Bandha, Uddhyana Bandha, Jaladhara Bandha, Mahamanda.
È il fissaggio posturale a livello
della radice che coinvolge, a livello energetico, i due chakra
inferiori: iniziando dallo "aswini mudra", cioè il
fissaggio posturale dello sfintere anale e di quelli urogenitali, si
avvia a livello energetico attraverso un opportuno ritmo del
prāṇāyāma un'azione dapprima sul muladhara chakra, coinvolgendo
poi con progressivi fissaggi posturali anche lo svadhishthana chakra.
Questo fissaggio posturale della zona corporea che si estende dal
perineo alla regione del coccige fino ad arrivare a circa 4
centimetri al di sotto dell'ombelico, costituisce l'azione conosciuta
anche come "triplice fissaggio posturale della radice",
cioè l'azione del "mulabandha".
È il fissaggio posturale a livello del
diaframma e del plesso solare, corrispondente a livello energetico ai
chakra mediani denominati manipura chakra e anahata chakra.
È il fissaggio posturale a livello
della gola e delle vertebre cervicali fino al cranio, corrispondente
a livello energetico ai tre chakra superiori: iniziando dal vishuddha
chakra e relativo fissaggio posturale corrispondente alla zona
fisiologica della gola e del rachide cervicale, coordinando il flusso
delle energie interiori (kundalini) verso i centri superiori dello
ajna chakra e del sahasrara chakra.
È costituita dalla realizzazione
congiunta dei tre fissaggi posturali (bandhas) precedenti, eseguiti
in sinergia fra di loro.
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