giovedì 5 febbraio 2015

Krav Maga




Imi Lichtenfeld, il creatore del krav maga

Il Krav Maga (קרב מגע) è un sistema di combattimento ravvicinato e autodifesa di origine israeliana, ma nato in ambienti ebraici dell'Europa centro-orientale e sviluppatosi nella stessa Israele durante la prima metà del XX secolo. La parola krav maga, in ebraico moderno, significa letteralmente "combattimento con contatto/combattimento a corta distanza".



Nascita e storia

parata alta


disarmo pistola



Nacque nella prima metà del XX secolo grazie all'ufficiale dell'esercito israeliano, Imi Lichtenfeld, esperto in tecniche di lotta occidentali su richiesta dello stesso governo Israeliano. L'esigenza era quella di sviluppare un sistema di combattimento efficace ma rapido da apprendere, al fine di addestrare le neonate forze speciali israeliane. L'esperienza personale di Lichtenfeld influenzò pesantemente lo stile e la filosofia del krav maga: infatti egli, grande ginnasta, pugile e campione di lotta libera, alla base teorica aggiunse una grande esperienza di lotta di strada, maturata in una gioventù in parte passata a lottare per la vita nei vicoli del suo paese natale, allora occupato dai nazisti.


formazione civile



Il risultato della sua opera fu un sistema di combattimento semplice ed efficace, nato appunto per essere appreso in breve tempo. Il krav maga risponde a criteri di tipo militare quali l'efficacia e la rapidità con cui si arriva al risultato desiderato, che spesso è la neutralizzazione definitiva dell'avversario. Infatti esso punta proprio alla neutralizzazione del nemico, prima che questi possa diventare una minaccia, con un mix di tecniche che vanno da pugni a leve articolari, a calci e proiezioni. Esso punta prevalentemente a zone vitali del corpo quali: genitali, carotide, occhi etc, (ritenute normalmente intoccabili negli sport di contatto, e pertanto non può essere praticato in forma sportiva come per tutti gli sport da combattimento).
A ciò si aggiunga la grande attenzione che riveste la preparazione per fronteggiare nemici armati, anche di armi da fuoco. Le tecniche di krav maga trovano oggi particolare riscontro ed applicazione nel campo degli operatori della sicurezza, delle forze armate e dei corpi di polizia. Oltre che in Israele, esso è ormai diffuso in tutti paesi del mondo, dando vita a numerose scuole.




Krav Maga colore cinture/patches corrispondenti
Bianca


Gialla



Arancio



Verde



Blu



Marrone



Nera






Caratteristiche

Il krav maga è una "tecnica di combattimento" semplice e pratica (chi la insegna preferisce non chiamarla "arte marziale"). Infatti è nata per essere appresa in breve tempo ed essere usata in un contesto bellico. Il krav maga predilige un approccio offensivo, che caratterizza questo sistema di combattimento. Se altre arti marziali tradizionali, soprattutto di matrice orientale, tendono ad associare oltre all'insegnamento delle tecniche un sistema filosofico e spirituale, il krav maga risponde a criteri di tipo militare quali l'efficacia e la rapidità con cui si arriva al risultato desiderato, che è la neutralizzazione dell'avversario.
Dove spesso molte arti marziali (tra le quali anche quelle da cui il krav maga ha attinto, come il jūdō, il ju-jitsu, il kung-fu il karate, etc...) prediligono un'impostazione attendista che lascia all'avversario il tempo di contrattaccare, il krav maga punta ad una rapida neutralizzazione dell'avversario nel momento stesso in cui questi diventa una minaccia. Esso è una sintesi armonica di tecniche derivate dalle arti marziali, da sistemi di lotta a mani nude e dal sistema di close combat (combattimento ravvicinato) del Maggiore W.E. Fairbairn, metodo conosciuto col nome di Defendu. L'impostazione privilegiata prevede l'attacco a parti "sensibili" del corpo come occhi, gola o genitali, evitando movimenti e azioni macchinose o non alla portata di tutti.
Questa impostazione, adatta ad ambienti ad alto rischio come i teatri operativi mediorientali, potrebbe essere fonte di problemi in situazioni di vita quotidiana: infatti l'approccio aggressivo e anticipatorio potrebbero portare a complicazioni di natura penale. Per questo, nell'ambito civile della difesa personale, il krav maga viene insegnato da istruttori esperti per essere usato solo in casi estremi di pericolo per la propria vita (violenza da strada, tentativi di stupro, aggressioni a mano armata ecc.).
La classificazione del krav maga come sistema di combattimento ravvicinato (come bene evidenzia la traduzione del nome) si evidenzia anche nella sua scarsa attitudine a essere praticato come sport da competizione. Puntando soprattutto a zone del corpo (genitali, carotide, occhi etc.) ritenute normalmente intoccabili per altri sport di contatto, il krav maga difficilmente può essere praticato in forma sportiva, come avviene per karate, taekwondo ed altri sport da combattimento. A differenza delle arti marziali che ritualizzano i gesti il krav maga è un sistema di combattimento pragmatico: ogni gesto è essenziale, ogni colpo diretto verso un punto sensibile.
A ciò si aggiunga la grande attenzione che riveste la preparazione per fronteggiare nemici armati, anche con armi da fuoco come pistole e fucili, per comprendere l'elevata specificità di impiego di questo sistema di combattimento, in cui lo scontro fra due avversari a mani nude è solo una delle possibilità.

Utilizzo presso forze di polizia o eserciti

Viene insegnato presso l'esercito israeliano, la legione straniera francese, la Polizia di Los Angeles.
Il Krav Maga è insegnato anche agli operatori di sicurezza di servizio negli aerei di linea, sia in Italia che all'estero.

Krav Maga in Italia

Il Krav Maga in Italia è una disciplina non regolamentata, non riconosciuta dal CONI. Vi esistono numerose associazioni sotto forma di A.S.D. (associazione sportiva dilettantistica) che divulgano impropriamente il loro essere federazioni. Ogni federazione italiana non riconosciuta in Italia dal CONI non può essere una federazione. Il Krav Maga essendo una disciplina non riconosciuta dal CONI che è il massimo ente di gestione sportiva in Italia, i diplomi istruttori rilasciati dalle associazioni italiane e dagli enti di promozione sportive, non hanno alcun valore legale. Non possono essere riconosciute certificazioni di una disciplina sportiva non riconosciute dal CONI.



1 commento:

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