Ma assolutamente no
Un pugile professionista è
probabilmente il peggior cliente che si può affrontare a mani nude.
Certo, se parliamo di aggressioni organizzate con coltelli, spranghe
e via dicendo non ha molte speranze di cavarsela. Ma lo stesso vale
per il praticante di Krav Maga, in una situazione del genere si salva
chi corre più forte o chi evita proprio di trovarcisi
Tralasciando il 90% dei corsi di
"difesa personale" che sono solenni cialtronate in cui non
si fa sparring, la preparazione fisica e per i riflessi è assente o
scarsa e presentano tecniche che magari possono pure funzionare ma
non sotto stress e contro un avversario che sicuramente non
collabora come in allenamento.
I pochi corsi di difesa personale ben
fatta hanno come obiettivo
dare strumenti di base a
persone non preparate per evitare situazioni di rischio e, nel caso
in cui ci si trovino, non "bloccarsi" e reagire per
sopravvivere.
Le super leve articolari, i
disarmi da coltello, fucile e pistole sono stronzate. Un pugile
professionista (uno che combatte per lavoro con gente preparata
quanto lui) sicuramente non rischia di andare nel panico in una
situazione difficile e può sdraiare con uno o due colpi pure una
persona più pesante o aggressiva
Altre prove?
Combattenti professionisti come Bas
Rutten, Mark Hunt, Volkan Ozdemyr, Roger Huerta, Nick Diaz e Polyana
Viana si sono tutti trovati in risse in passato e hanno tutti risolto
la cosa con i primi due-tre pugni
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